TEATRO MERCADANTE. AVANTI CON L’ESPROPRIO!

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Teatro Mercadante.
AVANTI CON L’ESPROPRIO!
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Da anni la Città  segue, con civile partecipazione e trepidante attesa, i tentativi che questa e le precedenti amministrazioni comunali hanno avviato per raggiungere una soluzione che consenta la riapertura del Teatro Mercadante, il suo recupero ed il suo ritorno alla piena disponibilità  e fruibilità  dei cittadini.
Ancora una volta il Consorzio Teatro Mercadante, dopo aver preso parte con i suoi rappresentanti a trattative durate mesi che si erano concluse, nel luglio 2002, con una bozza di intesa tra il Comune ed il Consorzio stesso, ha scelto la strada del silenzio, del rifiuto e dell’isolamento rispetto alla città .
Da luglio 2002, infatti, il Consorzio non ha dato alcun tipo di risposta ai numerosi inviti rivolti dall’amministrazione comunale a sottoscrivere l’intesa raggiunta.
Una soluzione di compromesso, certo, ma che poteva sicuramente essere accettata e condivisa da tutti coloro che attendono da 13 anni di vedere riaperto il teatro. A quell’intesa aveva faticosamente e meticolosamente lavorato il consigliere comunale Enzo Colonna (delegato dal sindaco a seguire la vicenda), il quale, dopo numerosi solleciti andati a vuoto, si è visto costretto ad interpretare il silenzio del Consorzio come un sostanziale rifiuto a sottoscrivere il documento finale di intesa ed a presentare alla Giunta una proposta di deliberazione con la quale si dispone la preparazione degli atti tecnici preliminari richiesti dalla Soprintendenza di Bari per procedere all’esproprio del Teatro.
Riteniamo che sia ormai inevitabile prendere atto, ancora una volta, dell’indisponibilità  del Consorzio a raggiungere intese plausibili, serie e giuridicamente possibili.
Condividiamo e sosteniamo, pertanto, la proposta deliberativa presentata dal consigliere Enzo Colonna (sostenuta anche da tutti i membri, di maggioranza e di minoranza, della Commissione Consiliare “Cultura”) ed invitiamo la Giunta ad adottarla rapidamente, senza indugi ed ulteriori tentennamenti. Il Sindaco e la Giunta sono peraltro tenuti a dare seguito alla volontà  di procedere all’esproprio del Teatro espressa da migliaia di cittadini con una petizione del febbraio 2000 e dal Consiglio Comunale con una delibera adottata all’unanimità  nel marzo 2000.
Dinanzi ad un teatro sottratto alla pubblica fruizione da 13 anni, ad un teatro dichiarato nel 1984 di notevole interesse storico ed architettonico e che presenta evidenti segni di degrado, ad un teatro – è bene ricordarlo – realizzato nel 1895 su un suolo di proprietà  comunale grazie alle sottoscrizioni ed al lavoro di centinaia di altamurani, il Comune non può più indugiare: è semplicemente obbligato ad intervenire con tutti gli strumenti e le risorse che la legge mette a disposizione.
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Si proceda, dunque, con l’esproprio!
La Città  non può più attendere: vuole tornare in possesso del suo Teatro.
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Altamura, 22 marzo 2003
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Coordinamento Cittadino per lo Sviluppo e la Qualità  della Vita
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