CASO ex TERSAN: LA PROVINCIA BEN OLTRE IL LIMITE DELLA DECENZA

 


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Di seguito il documento diffuso dal Movimento Aria Fresca


 


IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI VIA BARI: SOSPESO A TEMPO INDETERMINATO IL RIESAME DELL’AUTORIZZAZIONE


 


ALLA PROVINCIA NON INTERESSA


L’ASTRONAVE DI MELLITTO.


TRE ANNI DI PRESE PER I FONDELLI


 


Lunedì 3 luglio è scaduta la settima proroga che la Giunta della Provincia di Bari si era autoconcessa per la conclusione del procedimento di riesame dell’autorizzazione alla realizzazione, da parte della Tersan Puglia (ora Prometeo 2000), di un impianto di trasformazione di rifiuti urbani e speciali (compresi fanghi contenenti cromo) in fertilizzanti e compost al confine tra i Comuni di Grumo e Altamura: la famigerata “Astronave”? di Mellitto, il cui completamento, è bene ricordarlo, è stato fermato solo grazie al sequestro disposto dalla Magistratura penale.


 


Dopo aver affidato e pagato consulenze, cambiato dirigenti, promesso e non fatto, detto e contraddetto, eravamo in attesa di una ottava proroga ed invece la realtà  ha superato ogni fantasia, ponendo i Signori della Provincia ben oltre il limite della decenza. Come se fosse la cosa più normale, dopo tre anni di rinvii, la Provincia, con una comunicazione pervenuta in Comune ieri, ha deciso di sospendere a tempo indeterminato il procedimento di riesame in attesa del giudizio della Magistratura penale. Dalla presa per i fondelli dei cittadini murgiani si è direttamente passati alla capitolazione: i Signori della Provincia decidono ufficialmente di non decidere, appaltando le loro funzioni, per le quali sono stati eletti e sono pagati, ai Giudici. Finalmente costoro hanno avuto il (barbaro) coraggio di dire cosa vogliono: non vogliono amministrare, non ne sono capaci, non vogliono assumere qualsiasi responsabilità . Il riesame della concessione alla realizzazione dell’Astronave (che la Giunta stessa ha concesso nel 2000) viene bollato come mancante di un «interesse pubblico concreto ed attuale».


 


Dunque tre anni di nulla, di un riesame che i Signori della Provincia dicono ora non interessare a nessuno dopo aver costruito su di esso le loro fortune elettorali. Avranno il coraggio di venirlo a raccontare di persona ad Altamura, Grumo, Gravina, Toritto? Avranno il coraggio di dire che gli impegni presi strappando applausi di fronte a platee attente e partecipi erano promesse elettorali da quattro soldi?


Questi Signori, è ormai ufficiale, giocano con la legalità  e sulla pelle dei cittadini. Questi Signori, per la salute dei cittadini murgiani, è meglio che si dedichino ad altre attività , sperando che anche lì non provochino danni nefasti.


 


Altamura, 7 luglio 2006


 


 


MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA


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LA LETTERA INVIATA L’11 LUGLIO DA MICHELE VENTRICELLI A DIVELLA


 


Il.mo


Dr. Vincenzo Divella


Presidente Provincia di Bari


 


 


Caro Presidente,


apprendo che giovedì p.v. la Giunta Provinciale è convocata per discutere, in seduta monotematica, la vicenda della cosiddetta “astronave dei rifiuti”? di Grumo.


Stabilimento di “compostaggio complesso”?, quasi completato, a ridosso del Parco dell’Alta Murgia, sulla stale 96.


L’impianto della Tersan-Prometeo, a pieno regime, dovrebbe trasformare in compost ben 800 tonnellate di fanghi tossici giornalieri. Rifiuti pericolosi provenienti anche da altre Regioni di Italia e addirittura, vista la capienza, da tutta Europa. Infatti si parla ormai del più grande impianto di trasformazione d’Europa.


 La grande “astronave”?, fin dall’inizio della sua costruzione, ha creato non poche perplessità  e forti proteste da parte della stragrande maggioranza dei cittadini della Murgia.


 Non a caso uno delle primi impegni annunciati dalla Tua amministrazione al momento della elezione fu proprio quello di rivedere l’iter autorizzativo per una legittima revoca della concessione e dei permessi concessi dalle varie amministrazioni precedenti.


 Decisione, tra l’altro, che sarebbe stata rafforzata dal sequestro dell’impianto da parte del Tribunale di Bari perché sorto in zona tutelata da leggi europee.


Ma, nonostante gli impegni ribaditi e confermati, ci si è trovati di fronte a una sorta di “muro di gomma”? innalzato dai vari dirigenti succedutosi all’Assessorato all’Ambiente della Provincia. Questi ultimi hanno chiesto il rinvio della decisione, fino ad arrivare al “pilatesco”? “non si può decidere su una questione al centro di indagini giudiziarie”? (sic”¦) e nonostante la Cassazione abbia respinto l’istanza di dissequestro avanzata dalla Tersan-Prometeo.


Insomma, sembra di trovarsi al centro del gioco delle “tre carte”? che pone l’Amministrazione Divella al centro di furiose polemiche senza averne oggettive responsabilità .


Allora penso, come Te, che non sia più rinviabile la decisione. La politica, quella con la “P”? maiuscola, deve riappropriarsi della propria funzione e del proprio ruolo. Non attendere le decisioni di chicchessia o delegare alla Magistratura. E’ compito amministrativo intervenire anche correggendo clamorosi errori. Quella struttura non poteva sorgere lì e con un simile e violento impatto ambientale e”¦ non solo.


Sai bene che l’interesse che muove tanti di noi impegnati nella difesa della nostra terra da questo vero e proprio “mostro”? (altro che “astronave”?) è solo e unicamente il rispetto delle regole e dei piani di tutela. Non è certo la facile demagogia del “basta che non sorge vicino casa”¦”?. Qui si tratta di ben altro.


 


Ti saluto cordialmente.


Avv. Michele Venticelli


Presidente della II Commissione Permanente presso il Consiglio Regionale