RISCHIO MULTA UE DI 60 MILIONI ANCHE A CAUSA DI UNA PRESUNTA DISCARICA ILLEGALE NEL TERRITORIO DI ALTAMURA.‏ / Presentata interpellanza urgente

Riporto il testo dell'interpellanza urgente che assieme a Rosa Melodia e Lello Rella abbiamo presentato lunedì scorso (appena avuta notizia della vicenda da mezzi di informazione nazionali e regionali). Sebbene non all'ordine del giorno, la sua discussione, date l'urgenza e la delicatezza della questione, l'abbiamo in parte avviata nell'ultimo consiglio (9 settembre). Il sindaco ha riferito di non saperne nulla, ma un provvedimento regionale [clicca qui per la d.g.r. n. 1816 del 2011] lo smentisce, come ho controreplicato in aula.

Nel provvedimento della giunta regionale, infatti, si dà conto dei contatti intercorsi tra regione e comuni in merito a tale procedura di infrazione [“Il Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica ha svolto una intensa attività di coordinamento ed interlocutoria con i comuni finalizzata alle approvazioni progettuali …”]. Per quanto riguarda Altamura in questa deliberazione regionale si fa riferimento a due siti (per uno, Parco Priore, la bonifica è stata effettuata da privati, proprietari dell'area).

enzo colonna (Movimento Aria Fresca)

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Al Sindaco Mario Stacca

Al Presidente del Consiglio Comunale

Ai Presidenti dei Gruppi Consiliari

– Palazzo di Città –

OGGETTO: ITALIA RISCHIA UNA MULTA DELL’UNIONE EUROPEA DI 60 MILIONI A CAUSA DI UNA DISCARICA ILLEGALE, MAI BONIFICATA, NEL TERRITORIO DI ALTAMURA. INTERPELLANZA URGENTE.

Gli scriventi consiglieri comunali,

premesso che:

  • il 4 settembre scorso, nella causa Commissione/Italia C‑196/13) pendente presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, l’Avvocato Generale della Commissione Europea Juliane Kokott ha depositato le sue conclusioni con la richiesta di condanna dell'Italia, per la mancata esecuzione di una precedente sentenza (risalente al 2007, Commissione/Italia Causa C-135/05) che aveva accertato l'inadempimento dello Stato italiano in riferimento ad obblighi sanciti in direttive UE in materia di rifiuti e discariche.
  • Nelle conclusioni si fa espressa menzione alla mancata bonifica di due discariche illegali situate in territorio italiano che motiva la richiesta di condanna dell’Italia «a versare alla Commissione europea, sul conto “Risorse proprie dell’Unione europea”, una somma forfettaria di EUR 60 milioni».
  • Se la Corte di Giustizia UE dovesse accogliere (circostanza molto probabile) le conclusioni dell’Avvocato Generale, lo Stato italiano, a causa dei due siti illegali di smaltimento di rifiuti, sarà costretto a farsi carico della pesante multa.

Premesso altresì che:

  • La richiesta di condanna a carico dell’Italia ha suscitato grande clamore ed è stata ampiamente diffusa dai mezzi di informazione, nazionali e regionali.
  • Gli scriventi, con sorpresa e sconcerto, hanno appreso dagli articoli di stampa che è ubicata ad Altamura una delle due discariche illegali la cui mancata bonifica rischia di determinare la pesante multa all’Italia.
  • Gli scriventi, dopo ricerca nel sito della Corte di Giustizia UE, hanno potuto accertare che effettivamente l’Avvocato Generale Kokott, ad esito di una procedura di infrazione avviata diversi anni fa, fa esplicito riferimento ad una discarica illegale mai bonificata situata ad “Altamura/Sgarrone” e, per questa e per un’altra discarica situata in Calabria, contesta all’Italia di essere «venuta meno agli obblighi ad essa incombenti ai sensi degli articoli 4, 8 e 9 della direttiva 75/442/CEE, relativa ai rifiuti, nella versione modificata dalla direttiva 91/156/CEE, dell’articolo 2, paragrafo 1, della direttiva 91/689/CEE, relativa ai rifiuti pericolosi, e dell’articolo 14 della direttiva 1999/31/CE, relativa alle discariche di rifiuti, nonché dell’articolo 260, paragrafo 1, TFUE, non avendo adottato tutti i provvedimenti necessari per l’esecuzione della sentenza Commissione/Italia (C‑135/05, EU: C:2007:250) alla data del 30 settembre 2009, allorché è scaduto il termine impartito dalla Commissione europea nel parere motivato» [il testo integrale delle conclusioni è reperibile da qui].

Tanto premesso, chiedono, con urgenza, al Sindaco di riferire in merito ai seguenti interrogativi:

  1. Dove è ubicata esattamente la contestata e illegale discarica ad oggetto della procedura di infrazione comunitaria?
  2. A quando risale lo smaltimento illegale di rifiuti e qual è la natura dei rifiuti smaltiti in tale sito? In particolare, risulta la presenza di rifiuti speciali pericolosi?
  3. Il sito è stato delimitato e interdetto all’accesso e a qualsivoglia utilizzo per finalità connesse all’agricoltura e all’allevamento?
  4. Quali procedure sono state sinora avviate per la messa in sicurezza e la caratterizzazione?
  5. Cosa ha impedito, come contesta l’Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia UE, la bonifica del sito?
  6. In ordine alla messa in sicurezza e bonifica, come mai nessuna iniziativa sia stata intrapresa in tutti questi anni da Sindaco e Giunta Comunale?
  7. Quali iniziative Sindaco e Giunta Comunale intendono adottare?
  8. Come mai, su questa grave vicenda, in tutti questi anni nessuna notizia o informazione sia stata fornita da Sindaco e Assessori comunali?

Gli scriventi, inoltre, fanno formale richiesta di acquisire tutta la documentazione e tutte le informazioni a disposizione del Comune di Altamura in merito alla questione sollevata nella presente interpellanza.

Altamura, 8 settembre 2014

I consiglieri comunali

ENZO COLONNA               ROSA MELODIA                RAFFAELE RELLA