SÌ A LEGGE REGIONALE SU VACCINAZIONE MINORI, MA SENZA NEGARE IL DIRITTO ALLO STUDIO.

Questa la mia posizione in merito alle vaccinazioni (quelle obbligatorie, secondo la normativa statale), espressa due giorni fa in una mia nota che riporto di seguito e ripresa dalla Gazzetta del Mezzogiorno oggi. La mia proposta tiene insieme e cerca di tutelare salute e diritto all’istruzione dei minori, che vanno tutelati.
Mi sono state preziose le opinioni e argomentazioni espresse con il minisondaggio attivato, giorni fa.

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SÌ A LEGGE REGIONALE SU VACCINAZIONE MINORI, MA SENZA NEGARE IL DIRITTO ALLO STUDIO.

La tutela della salute dei minori e della collettività deve rappresentare una priorità dell’azione del governo regionale e deve coniugarsi con il diritto allo studio e alla formazione. Per questo è certamente apprezzabile lo spunto di riflessione fornito dai colleghi consiglieri Fabiano Amati e Sabino Zinni e tradotto in un’iniziativa legislativa che si propone di dare effettività agli obblighi di vaccinazione per i minori.
Mi dichiaro sin d’ora disponibile a sostenere la proposta di legge su cui, comunque, è indispensabile avviare una preliminare e approfondita consultazione, su basi scientifiche, di esperti e organizzazioni attive su questa tematica. Il mio sostegno all’iniziativa legislativa si muoverà nella direzione di prevedere due importanti modifiche all’impostazione proposta:
1) dovrà essere individuato un limite d’età dei minori coinvolti, circoscrivendo, sulla base di indicazioni tecnico-scientifiche, la verifica dell’assolvimento dell’obbligo di vaccinazione agli alunni, per esempio, di scuole materne ed elementari;
2) inoltre, la legge, ove la struttura scolastica o ricreativa riscontri la mancata vaccinazione del minore, non dovrebbe prevedere, come conseguenza, il diniego di accesso ai percorsi di istruzione, ma l’obbligo di scuole e strutture formative/ricreative di acquisire preventivamente la certificazione sanitaria del bambino o della bambina, e di comunicare all’autorità sanitaria competente la circostanza della mancata vaccinazione.
In questo modo, ritengo, è possibile contemperare e assicurare, ad un tempo, la tutela della salute collettiva e il diritto del minore all’istruzione e alla formazione, entrambi costituzionalmente garantiti, così da scongiurare il rischio che l’eventuale scelta dei genitori di non effettuare le vaccinazioni (quelle per cui sussiste un obbligo sancito dalla normativa statale), possa tradursi in un irreversibile pregiudizio del minore stesso nel proprio percorso di crescita psico-fisica.
È necessario, in ogni caso, che la Regione Puglia promuova interventi di carattere tecnico-regolamentare diretti ad individuare esami chimico-clinici idonei a prevedere e prevenire possibili complicanze da vaccinazione e dia impulso a campagne informative e iniziative puntuali che assicurino informazione agli utenti su finalità, necessità ed eventuali rischi delle vaccinazioni.

Enzo Colonna