RISPOSTA AL CONSIGLIERE REGIONALE ENZO COLONNA SU DISPOSIZIONI TECNICHE IN MATERIA DI ATTIVITA’ DI SORVOLO, SPORTIVE ED ESCURSIONISTICHE.

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23 aprile

RISPOSTA AL CONSIGLIERE REGIONALE ENZO COLONNA SU DISPOSIZIONI TECNICHE IN MATERIA DI ATTIVITA’ DI SORVOLO, SPORTIVE ED ESCURSIONISTICHE.

Il Consigliere regionale Enzo Colonna ha depositato un’interrogazione con cui chiede al governo regionale di intervenire per modificare una Determinazione del Direttore (n. 70 del 03/04/2017) dell’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia riguardante disposizioni tecniche in materia di attività di sorvolo, sportive ed escursionistiche nel Parco.
La giusta attenzione posta dal Consigliere Colonna nei confronti dell’attività dell’Ente si conclude con un appello a riformulare le disposizioni emanate perché “ulteriormente e immotivatamente restrittive rispetto a quelle (già notevolmente limitative) previste del Regolamento del Parco in corso di approvazione ministeriale”. E’ necessario fornire informazioni corrette ai lettori ed al Consigliere Colonna.
Il testo della proposta di Regolamento del Parco cui egli si riferisce, è stato oggetto di procedura di Valutazione Ambientale Strategica e di Valutazione d’Incidenza, da parte della Regione, assieme al Piano per il Parco. La Giunta regionale ha approvato definitivamente (come prevede la Legge quadro sulle aree protette – L. n. 394/1991) il piano per il Parco con Deliberazione del 22 marzo 2016, n. 314, pubblicata nel BURP n. 39 del 11.4.2016. Il Piano (che disciplina che cosa è possibile fare nel territorio del Parco) è entrato in vigore il 23 aprile del 2016. In base ad esso, il Parco è suddiviso in Zone “A” (Aree di Riserva integrale), “B” (Aree di Riserva orientata generale), “C” (Aree di protezione), “D” (Aree di promozione economica e sociale) ed “Aree contigue” (esterne al territorio del Parco ma funzionalmente ed ecologicamente collegate al Parco).
Il testo di Regolamento (che disciplina come realizzare le attività consentite nelle Zone del Parco) su cui si è espressa la Giunta regionale, è stato inviato tempestivamente al Ministero dell’Ambiente cui compete l’approvazione finale. La proposta di Regolamento inviata è stata oggetto di istruttoria da parte degli uffici ministeriali sulla base del “Regolamento tipo” messo a punto dal Consiglio di Stato per tutti i Parchi Nazionali. L’istruttoria ministeriale ha quindi posto in evidenza le disposizioni regolamentari proposte dall’Ente Parco che dovevano essere riviste sulla base del “Regolamento tipo”. Cosa che abbiamo fatto con tempestività al fine di giungere ad avere pienamente efficaci sul territorio del Parco gli strumenti di pianificazione e regolamentari previsti dalla Legge. Tra le previsioni regolamentari osservate dal Ministero vi sono proprio quelle relative alle attività sportive e ricreative che abbiamo dovuto adeguare alle ben più restrittive disposizioni contenute nel “Regolamento tipo”. Purtroppo, l’ulteriore fase istruttoria degli uffici ministeriali richiede tempi che non siamo in grado di definire.
Ecco perché, a fronte di questo complesso lavoro di scrittura e riscrittura dei testi ed a fronte della vigenza del Piano per il Parco con la suddivisione in Zone “A”, “B”, “C” e “D”, si è ritenuto opportuno evitare di esercitare attività discrezionali in sede autorizzativa adottando disposizioni tecniche in varie materie oggetto di disciplina regolamentare ricalcando il testo del “Regolamento tipo” con minimi adeguamenti. Ad oggi sono state adottate disposizioni in materia di esecuzione di operazioni forestali e di prevenzione incendi (Determinazione n. 180/2016 del 01/07/2016), di rilascio del Nulla Osta, dei pareri di Valutazione d’incidenza e delle autorizzazioni relativi ad interventi ed attività a farsi (Determinazione n. 257/2016 del 13/10/2016) ed infine quelle in materia di attività di sorvolo, sportive e ricreative (Determinazione n. 70/2017 del 03/04/2017).
Le disposizioni tecniche contenute in quest’ultima Determinazione sono meno restrittive di quelle contenute nel “Regolamento tipo” per il quale tutte le manifestazioni sportive sono vietate in zona A, mentre nelle Disposizioni del Parco si è valutato di porre un limite alle biciclette e specificatamente alle mountain bike.
Infine, e rinnovando la totale disponibilità dell’Ente a fornire tutte le informazioni al Consigliere Colonna come a chiunque, com’è nostra abitudine, l’Ente non ha mai negato l’autorizzazione allo svolgimento, nel territorio di Cassano, della gara di mountain bike denominata “Marathon Foresta Mercadante” (Zona “B” del Parco). Non l’ha negata semplicemente perché presso l’Ente non è mai giunta alcuna richiesta in tal senso. Gli organizzatori hanno partecipato ad un incontro con tutte le associazioni sportive organizzato dall’Ente Parco proprio per informare del contenuto delle disposizioni tecniche che si stavano per adottare. In quella circostanza gli stessi organizzatori della gara chiesero se fosse stato possibile realizzare una manifestazione con ben più di 100 partecipanti. Gli fu risposto che il numero appariva esorbitante e che, comunque, avrebbero dovuto inoltrare una richiesta di autorizzazione a fronte della quale l’Ente avrebbe potuto valutare un eventuale numero di partecipanti superiore a 15. La richiesta, appunto, non è mai giunta.