REGOLAMENTO EDILIZIO TIPO E DEFINIZIONI UNIFORMI IN MATERIA DI EDILIZIA E URBANISTICA.

Fermo restando il recepimento del regolamento tipo e delle definizioni uniformi avvenuto con deliberazione di giunta, è pur sempre necessario un intervento legislativo del consiglio regionale. Per questo io e il collega Fabiano Amati ci siamo attivati prima con la proposta di legge approvata dalla V commissione consiliare la settimana scorsa ed oggi con ulteriori emendamenti. La discussione della proposta di legge avverrà nel consiglio regionale convocato domani. Un lavoro che dura anche in queste ore con una proficua interlocuzione con l’Assessora all”Urbanistica Anna Maria Curcuruto. L’obiettivo è rendere il più agevole e chiaro possibile questo passaggio delicato verso regolamenti e definizioni uniformi, a livello nazionale, in settori importanti come l’edilizia e il governo del territorio. Con la legge e con il lavoro in corso ci proponiamo di disciplinare due aspetti:
1) il regime transitorio: i procedimenti relativi all’attività edilizia in corso o avviati entro il termine assegnato ai comuni (180 giorni) per l’adeguamento dei propri regolamenti edilizi e per il recepimento delle definizioni uniformi sono disciplinati e conclusi secondo le disposizioni previgenti.
2) Poiché le definizioni uniformi hanno un diretto impatto sulle previsioni urbanistiche comunali, è necessario chiarire che i Comuni dovranno procedere ad adeguare alle nuove definizioni i propri strumenti regolamentari e le previsioni dei piani regolatori (norme tecniche di attuazione) senza che ciò determini un mutamento delle previsioni dimensionali degli stessi. Tale attività di adeguamento lessicale – va altresì precisato – non costituisce variante urbanistica, ovviamente a condizione che non comporti modifiche delle quantità edificabili e degli equilibri dei piani regolatori vigenti. In altri termini, se la legge e gli emendamenti proposti verranno approvati, basterà per i Comuni approvare le modifiche con una semplice deliberazione di consiglio.

Tutto questo può essere previsto solo con una legge regionale, che completa il contenuto della deliberazione di giunta su aspetti che la deliberazione non poteva disciplinare.
Aspettiamo domani. Vi aggiorno.
Intanto ringrazio quanti (geometri, architetti, ingegneri, operatori del settore, dirigenti e funzionari comunali, avvocati), in questi giorni, mi hanno scritto, parlato e incontrato, numerosissimi, fornendogli ottimi spunti di valutazione.