“LA MURGIA ABBRACCIA MATERA”: DALLA REGIONE PUGLIA UN’AZIONE INNOVATIVA PER VALORIZZARE PATRIMONIO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE E ARCHITETTURA RURALE DEI TERRITORI INTERNI.

Recuperare e valorizzare il patrimonio di archeologia industriale e architettura rurale dismesso, delineando inedite forme di riuso dei beni e favorendone la fruizione culturale collettiva, al fine di innescare nuove economie e innovativi percorsi di sviluppo ecosostenibile del territorio regionale.
Questi i principali obiettivi dell’azione pilota “La Murgia abbraccia Matera”, recentemente approvata dalla Giunta regionale con la deliberazione dell’8 agosto 2017 n. 1389 (pubblicata nel Bollettino ufficiale n. 99 del 23 agosto 2017).
L’iniziativa dà seguito a una norma inserita, grazie a un emendamento da me presentato, tra le disposizioni di formazione del bilancio regionale di previsione per il 2017 e pluriennale 2017-2019 (legge n. 40 del 30 dicembre 2016), con la quale sono stati destinati 150 mila euro del bilancio autonomo della regione per l’anno in corso (con analoga previsione per i successivi due anni) per finanziare attività di salvaguardia, riuso e fruizione, divulgazione e didattica (anche attraverso l’organizzazione di laboratori), realizzazione di itinerari culturali e di percorsi tematici, promozione turistico-culturale, studio, censimento e catalogazione scientifica di beni appartenenti al vasto patrimonio di archeologia industriale e architettura rurale, in coerenza con gli obiettivi fissati dalla legge regionale numero 1 del 2015 (Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale).
La stessa disposizione di bilancio ha individuato, per l’avvio di interventi in via sperimentale e prioritaria, i territori dei Comuni della Murgia barese e tarantina limitrofi alla Città di Matera, designata Capitale europea della cultura per il 2019. Prevista anche la possibilità di estendere gli interventi anche ad altri siti di riferimento dell’archeologia industriale, come le cave di bauxite presenti nei Comuni di San Giovanni Rotondo, Spinazzola e Otranto.
In attuazione delle suddette norme, la Giunta regionale ha approvato un articolato piano di attività che prevede due interventi.
Il primo riguarda i territori dei Comuni di Altamura, Gravina, Santeramo, Laterza e Ginosa, limitrofi a Matera, per i quali sarà bandito un concorso di idee (di cui è stato approvato lo schema). Si tratta di uno strumento previsto dal codice degli appalti (decreto legislativo 50 del 2016) che consentirà alla Regione Puglia di acquisire proposte progettuali finalizzate al recupero e valorizzazione di manufatti storici legati alla agricoltura e pastorizia sulla Murgia (ad esempio jazzi, poste, piscine, cisterne e abbeveratoi).
Il concorso è aperto, come prevede il codice degli appalti, a ingegneri e architetti, in forma singola o associata. Il bando, però, sollecita un approccio multidisciplinare segnalando la possibilità, per i professionisti designati, di avvalersi di partner e consulenti quali, ad esempio, designer, dottori agronomi e forestali, esperti in conservazione dei beni culturali, archeologi, esperti di comunicazione ed anche di enti privati senza scopo di lucro che abbiano maturato esperienza almeno quinquennale nei settori dell’archeologia industriale, architettura rurale, studio e promozione del territorio.
Le proposte dovranno essere finalizzate alla valorizzazione dell’identità territoriale, del paesaggio e delle architetture rurali della Murgia, un territorio “di transito” che conserva ancora resti di antichi e importanti tracciati commerciali, come la Via Appia, ove sono presenti alcune tra le più importanti testimonianze di archeologia rurale d’Italia. A questo proposito ricordo che il 2016 è stato indicato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo come “l’anno dei cammini d’Italia”, un’iniziativa che intende valorizzare, a fini turistico-escursionistici, gli itinerari pedonali o fruibili con altre forme di mobilità sostenibile, di livello nazionale e regionale, che rappresentano una componente importante dell’offerta culturale e turistica italiana. La Regione Puglia, oltre a far parte del comitato dei cammini d’Italia, è capofila del progetto “South Culture Routes”, cui aderiscono anche Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Sicilia.
Una commissione individuerà, tramite graduatoria, i tre vincitori del concorso. Al primo classificato spetterà un premio di 15 mila euro, 10 mila al secondo e 5 mila in favore del terzo (tutti al netto di iva e oneri fiscali).
Tutti gli elaborati presentati diventeranno di proprietà della Regione Puglia, che si riserva la possibilità di recepirli nella propria programmazione e di affidare al primo classificato la successiva fase di progettazione.
La seconda azione riguarda invece tutti gli otto comuni individuati dalla legge regionale (oltre ai cinque dell’area murgiana, i tre che ospitano le cave di bauxite) nei quali saranno avviate, da parte degli stessi enti locali, procedure di partecipazione finalizzate alla ricognizione dei fabbisogni delle comunità locali e all’individuazione di proposte innovative per la valorizzazione culturale del patrimonio di archeologia industriale e rurale. È prevista la concessione di un contributo regionale in favore degli stessi comuni, previa sottoscrizione di un disciplinare con cui saranno definiti obiettivi e modalità degli interventi.
Ringrazio per questa iniziativa il Presidente Michele Emiliano, l’Assessore Loredana Capone e, per il puntuale lavoro svolto, la Sezione Valorizzazione Territoriale del Dipartimento “Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio” della Regione Puglia.
“La Murgia abbraccia Matera” è certamente una importante e innovativa azione con la quale la Regione, cogliendo le occasioni offerte dall’agenda di Matera 2019, punta ad aumentare l’attrattività dei propri territori interni, valorizzandone in modo innovativo il vasto patrimonio culturale, materiale e immateriale e rappresenta una grande occasione di crescita e sviluppo per le aree interessate e per l’intero territorio regionale.