GRANDE RISCONTRO AL BANDO “COMMUNITY LIBRARY”. LA PUGLIA INVESTE NELLE BIBLIOTECHE: LUOGHI DI CULTURA, FORMAZIONE, EMANCIPAZIONE SOCIALE, RIGENERAZIONE URBANA. LUOGHI DI RITROVATE COMUNITÀ.

Ottimi risultati per la Murgia (barese e tarantina):
Istituto comprensivo T. Fiore – S.G. Bosco di Altamura (2° posto)
Comune di Castellaneta (5°)
Comune di Laterza (11°)
Comune di Gravina in Puglia (14°)
Comune di Spinazzola (34°)
Comune di Acquaviva delle Fonti (36°).

Con la pubblicazione dell’ultimo verbale della Commissione di valutazione (del 15 dicembre) si è conclusa la fase di esame delle domande di partecipazione all’avviso regionale finalizzato a creare e potenziare biblioteche di comunità (‘Community Library’), un modello di biblioteca evoluta che offre servizi innovativi per la promozione della lettura e della cultura.

Straordinaria è stata la partecipazione da parte di comuni, province, università, istituti scolastici ed altre realtà pugliesi: oltre 160 le candidature pervenute di cui 135 ammesse in graduatoria. Numeri importanti che confermano la bontà di una misura regionale del tutto innovativa sul piano nazionale.
L’avviso, ricordo, rappresenta la prima delle quattro linee di azione in cui sia articola il programma SMART IN Puglia, cui la Regione Puglia ha destinato complessivamente 100 milioni di euro per interventi di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale pugliese, capace di assicurare miglioramento della qualità della vita delle comunità, crescita economica sostenibile e sviluppo territoriale. Un investimento strategico della Regione sul futuro delle nostre comunità e dei nostri giovani, che ho condiviso e in cui ho creduto sin dall’avvio.

In particolare, l’avviso relativo alle “Community Library”, cui erano destinati 20 milioni di euro, era rivolto a enti pubblici (anche in forma associata), istituti e scuole pubbliche di ogni ordine e grado, università pubbliche, ma anche a soggetti privati, compresi enti ecclesiastici, gestori di biblioteche pubbliche. Tali soggetti sono stati chiamati a presentare progetti innovativi di biblioteca, con modelli di gestione sostenibili basati anche sul coinvolgimento di istituzioni culturali e scientifiche, associazioni culturali e altri partner impegnati nei campi dell’innovazione, della cultura, della conoscenza e valorizzazione del territorio. Si tratta quindi di interventi di impatto significativo sul territorio, destinati a rigenerare uno spirito di comunità, a innescare connessioni e legami sociali e umani che vedono al centro il rinnovato ruolo delle biblioteche, intese come luoghi di conoscenza, cultura, formazione, emancipazione sociale, rigenerazione urbana. Luoghi di ritrovate comunità.
Allo straordinario riscontro, in termini numerici, ottenuto dall’avviso si accompagna anche la qualità delle proposte progettuali, in molti casi elaborate attraverso meccanismi partecipativi di comunità e presentate già ad un livello esecutivo, tale cioè da considerare gli interventi proposti cantierabili in breve tempo.

Innovativa e molto apprezzata dai soggetti proponenti è stata, inoltre, la procedura di esame delle istanze di partecipazione, svolta attraverso un confronto diretto della Commissione di valutazione con ognuno dei proponenti e finalizzato alla verifica della documentazione presentata e dei requisiti di ammissibilità, in modo tale da consentire, sempre nel rispetto dei tempi assegnati dal bando, di procedere ad integrazioni. Una modalità operativa che ha visto un notevole sforzo organizzativo e un grande lavoro della Sezione ‘Valorizzazione Territoriale’ del Dipartimento regionale ‘Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio’, che ringrazio.

Le risorse disponibili (20 milioni) consentiranno di finanziare solo una parte degli interventi, i primi posizionati utilmente in graduatoria. Fondi che saranno utilizzati, ad esempio, per il recupero e restauro di beni immobili, l’allestimento di spazi idonei, l’acquisizione di volumi, strumenti e tecnologie avanzate, per innovare ed incrementare in modo permanente l’offerta di nuovi prodotti e servizi di fruizione culturale pubblica.

Segnalo, esprimendo grande apprezzamento per il lavoro svolto dai soggetti proponenti, le ottime posizioni in graduatoria conseguite da alcune candidature provenienti dalla Murgia, barese e tarantina: Istituto S.G. Bosco di Altamura (2° posto), Comune di Castellaneta (5°), Comune di Laterza (11°), Comune di Gravina in Puglia (14°), Comune di Spinazzola (34°), Comune di Acquaviva delle Fonti (36°).

Proprio in virtù della significativa partecipazione alla misura, per non vanificare il grande sforzo progettuale messo in campo dai partecipanti da tutta la Puglia e il grande sforzo di elaborazione e di organizzazione della struttura regionale, ritengo opportuno e necessario che la Giunta destini ulteriori risorse per questa misura. In tal senso, condivido appieno e sostengo l’impegno preso dall’Assessore Loredana Capone che ha annunciato di voler proporre “un adeguato incremento della dotazione finanziaria a disposizione di questo straordinario progetto, nella consapevolezza che l’azione 6.7 del PO FESR 2014-2020 ha una capienza sufficiente per far fronte all’impegno di fare della Puglia la Regione che ha investito di più e meglio nel sistema bibliotecario territoriale”.
Con un ulteriore impegno finanziario, quella della Regione Puglia si confermerebbe un’iniziativa senza precedenti a livello nazionale.