SU IDROGENO, RINNOVABILI E DECARBONIZZAZIONE LA PUGLIA PUÒ ESSERE AVANGUARDIA IN EUROPA.

 

La Giunta regionale ha avviato il procedimento di revisione del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR). Poche settimane fa, ha adottato il documento di sintesi e programmazione preliminare, nonché il rapporto preliminare ambientale, e avviato la fase di consultazione per la Valutazione Ambientale Strategica.

Il documento riserva una particolare attenzione all’idrogeno come elemento per ridurre le emissioni di CO2 nei cicli produttivi e per stoccare e trasportare energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili (FER).

Con riferimento alle FER e in particolare alla fonte eolica, la bozza di piano si propone di incentivare l’ammodernamento degli impianti eolici nell’ottica di mitigare il cosiddetto “effetto selva” creato dalle torri eoliche mentre per il fotovoltaico prevede una riduzione dell’uso del suolo occupato in favore delle produzioni agricole.

La proposta di legge regionale di cui mi sono fatto promotore nei mesi scorsi (il cui iter riprenderà in commissione giovedì prossimo, 27 settembre, con l’audizione di una serie di soggetti del mondo economico, sociale e accademico) si rivela in linea con gli intendimenti del PEAR e rappresenta una normativa “di frontiera” in materia di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (per una rassegna sulla proposta, da qui).

Due sono, infatti, gli obiettivi:

  1. incoraggiare un’economia basata sulla chiusura dei cicli produttivi mediante la produzione di idrogeno da energia rinnovabile;
  2. favorire l’ammodernamento degli impianti eolici e fotovoltaici esistenti, prevedendo una disciplina dei procedimenti amministrativi che offra certezza regolamentare e semplificazione amministrativa, condizionata alla riduzione delle ripercussioni negative sull’ambiente.

A tale riguardo la proposta di legge: a) prevede la redazione del Piano Regionale dell’Idrogeno, la cui implementazione è auspicata dal PEAR; b) istituisce un osservatorio per monitorare l’efficacia delle politiche attivate; c) individua azioni mirate alla realizzazione di impianti cogenerativi alimentati ad idrogeno per la produzione di energia elettrica e calore al servizio di edifici pubblici e privati e di impianti di produzione e distribuzione di idrogeno; d) favorisce il rinnovo del parco rotabile, su gomma e su ferro, del servizio di trasporto pubblico con mezzi dotati di celle a combustibile alimentate ad idrogeno e l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo per gli autoveicoli alimentati ad idrogeno; e) sostiene la ricerca applicata sull’idrogeno come vettore energetico per la mobilità sostenibile e forma di accumulo di energia, favorendo partnership tra Università, centri di ricerca pubblici e privati; f) promuove la costituzione di comunità locali dell’energia per la produzione e generazione distribuita di energia elettrica sul territorio.

Superando le contraddizioni e criticità emerse negli anni dovute al susseguirsi confuso di disposizioni legislative e regolamentari, la seconda traccia della proposta legislativa punta a dotare la Puglia degli strumenti normativi necessari per affrontare il tema, ormai attuale e ineludibile, del “fine vita” degli impianti eolici e fotovoltaici, segnati dall’usura, dalla scadenza delle autorizzazioni e dalla conclusione del programma di incentivi.

In questo senso, la proposta di legge intende favorire:

  • l’ammodernamento degli impianti eolici e fotovoltaici esistenti e la prosecuzione del loro esercizio, a condizione che gli interventi riducano il numero di aerogeneratori e la superficie occupata o, per gli impianti fotovoltaici, la superficie radiante, nonché prevedano misure di compensazione ambientale in favore dei comuni nei cui territori ricadono gli impianti;
  • le iniziative finalizzate alla delocalizzazione di impianti esistenti su terreni agricoli, con contestuale ripristino dello stato dei luoghi, in aree industriali dismesse, cave esaurite, siti inquinati e siti di interesse nazionale (SIN).

La proposta di legge rappresenta, dunque, un’occasione concreta, che spero venga colta dal consiglio regionale, per attuare alcune delle proposte avanzate dal PEAR, favorendo un nuovo e aggiornato modello di sviluppo che collochi la Puglia all’avanguardia nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e nell’innovazione orientata alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili.

In tal modo, tra l’altro, la nostra regione si collocherebbe in perfetta sintonia, anzi anticipandoli, con gli indirizzi strategici in questa materia che, a livello europeo, sono finalizzati a consentire la decarbonizzazione dell’economia, puntando allo sviluppo dell’idrogeno come fonte di energia sostenibile. Pochi giorni fa – nell’ambito dell’incontro informale tra i Ministri dell’Energia dell’Unione Europea, svoltosi a Linz, in Austria, il 17 e il 18 settembre – è stato sottoscritto il documento “Hydrogen Initiative” contenente le politiche strategiche che l’UE intende adottare al fine di sostenere il progressivo abbandono delle fonti combustibili fossili e la loro sostituzione con l’idrogeno sostenibile.

In tal senso, la Puglia, anche con questa iniziativa legislativa, è in condizione di porsi all’avanguardia nell’ambito di questa strategia, sia a livello nazionale che europeo.

ENZO COLONNA