SPRECHI ALIMENTARI E FARMACEUTICI, AL VIA L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE PER IL LORO RECUPERO. 1 MILIONE E 600 MILA EURO PER PROGETTI PRESENTATI DA COMUNI CON ENTI DEL TERZO SETTORE.

È stato presentato oggi presso la sede dell’Anci Puglia (associazione dei comuni italiani) l’avviso pubblico che sarà approvato nei prossimi giorni dalla giunta regionale, finalizzato a finanziare progetti presentati da comuni pugliesi, assieme a enti del terzo settore, per azioni di recupero delle eccedenze alimentari e riduzione degli sprechi alimentari e farmaceutici, in attuazione alla legge regionale n. 13/2017.

Con questa legge, promossa dal collega Ruggiero Mennea e che ho sottoscritto e sostenuto convintamente sin dall’avvio del suo iter di approvazione, la Regione Puglia ha fornito uno strumento concreto per azioni di contrasto alla povertà e agli sprechi, mirando a ottenere un duplice effetto: per un verso, contribuire a diminuire lo spreco di risorse vitali e ambientali e, per l’altro, tentare di alleviare il disagio economico di fasce sociali sempre più vaste della popolazione.

Si pensi che si sono stimate in 5,1 milioni di tonnellate le eccedenze di cibo prodotte nel 2016.

Per l’avvio delle azioni attuative sono disponibili complessivamente 1 milione e 600 mila euro, cui andranno a sommarsi ulteriori risorse provenienti da fondi europei. Delle risorse regionali disponibili, 500 mila euro andranno alle città capoluogo e 850 mila saranno destinati agli ambiti territoriali pugliesi per finanziare 17 progetti operativi (50 mila euro per ciascun progetto). 250 mila euro saranno impiegati per campagne di comunicazione e sensibilizzazione.

L’avviso avrà modalità “a sportello”, vale a dire i progetti saranno valutati entro 30 giorni dalla loro presentazione e ammessi a finanziamento, secondo l’ordine cronologico, fino ad esaurimento risorse, a condizione che raggiungano almeno 70 punti su 100.

Potrà essere candidato un solo progetto per Ambito territoriale con capofila uno dei Comuni dell’ambito.

Le iniziative da realizzare potranno consistere in interventi di manutenzione straordinaria per le sedi dei centri di raccolta, stoccaggio e distribuzione, contributi alle organizzazioni territoriali del terzo settore per la rete di raccolta e distribuzione, attrezzature o applicazioni informatiche utili per la raccolta e distribuzione, informazione e educazione nelle scuole, formazione degli operatori.

Con riferimento al territorio murgiano, diverse sono le realtà di base (parrocchie, associazioni, gruppi informali) attive da diversi anni su questo tema. Occorre pertanto mettere in rete questi soggetti e organizzare e attrezzare, ad esempio, un luogo con servizi annessi, utilizzando tecnologie (come applicazioni per smartphone) che consentano di veicolare i prodotti, alimentari e no, in eccedenza verso i soggetti che ne abbiano bisogno.

Lancio perciò un appello ai Comuni e agli enti del terzo settore del territorio murgiano, affinché colgano questa significativa opportunità offerta dalla Regione Puglia, costituiscano una rete, si tengano pronti con progetti da candidare al finanziamento regionale.

Ringrazio, per il prezioso lavoro svolto il collega Ruggiero Mennea e lo staff della Sezione regionale “Inclusione sociale attiva e innovazione delle reti sociali”, diretta dalla dott.ssa Anna Maria Candela, nonchè Anci Puglia che ha svolto un ruolo attivo nella diffusione del piano attuativo della legge regionale.