AL VIA LA RIORGANIZZAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE IN PUGLIA. GRANDE ATTENZIONE DELLA REGIONE VERSO LE COMUNITÀ DELLA MURGIA BARESE.

È stata pubblicata nei giorni scorsi, nel Bollettino Ufficiale del 30 dicembre, la deliberazione della giunta con la quale la Regione Puglia ha definito, in vista dei futuri affidamenti per la gestione, i nuovi livelli minimi di servizio per il Trasporto Pubblico Locale (TPL).

Si tratta di una riorganizzazione complessiva del TPL che giunge all’esito di un lungo e complesso percorso, che ho seguito in questi anni, avviato nel 2016 con l’approvazione da parte della Giunta regionale del Piano Regionale dei Trasporti e sviluppatosi, poi, grazie al prezioso lavoro della Sezione “Trasporto Pubblico Locale e Grandi Progetti” diretta dall’ing. Enrico Campanile e al significativo supporto svolto dall’Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (ASSET), attraverso molteplici passaggi e interlocuzioni con il sistema degli enti locali (comuni, province, città metropolitana), i sindacati, l’Università e gli stakeholder interessati, con l’obiettivo di migliorare, rilanciare e potenziare il servizio dei trasporti pubblici sul territorio regionale.

La deliberazione approvata, in sostanza, ha determinato, secondo criteri di omogeneità territoriale (e cioè per i 6 Ambiti Territoriali Ottimali che corrispondono alle province pugliesi), da un lato, il livello dei servizi minimi che devono essere assicurati sul territorio dai gestori del servizio, in termini di numero di chilometri percorsi dalle autolinee, calcolati sulla base dei bisogni effettivi di mobilità stimati concretamente a seguito di approfondite rilevazioni, e, dall’altro, i costi standard per chilometro percorso come elemento di riferimento per permettere agli enti affidanti di determinare, attraverso il piano economico finanziario simulato, i corrispettivi a base d’asta.

I costi standard sono stati individuati sulla base di valutazioni quantitative e qualitative del servizio da offrire, nel rispetto di un corretto rapporto tra ricavi derivanti dalla gestione del servizio di trasporto e costi operativi dello stesso. Tutto questo determina un importante sforzo finanziario per garantire il servizio automobilistico con risorse che, complessivamente, ammontano a 238 milioni di euro annui (regionali e statali), facendo registrare un considerevole incremento di quasi 36 milioni l’anno rispetto alla situazione attuale.

Ora sulla base di questa riorganizzazione, a seguito dell’individuazione da parte della Regione Puglia dei livelli minimi di servizio e del costo standard per chilometro percorso, gli Ambiti Territoriali Ottimali dovranno procedere entro giugno prossimo con le gare di appalto per l’affidamento del servizio di Trasporto Pubblico Locale su tutto il territorio di ciascun ATO (corrispondente a quello delle province pugliesi).

Nell’ambito di questo complesso processo, sono particolarmente felice per la grande attenzione riservata al territorio della Murgia  (v. immagini in alto con il riepilogo) che, per quanto riguarda i servizi minimi per il trasporto “su gomma”, necessari a soddisfare la domanda di mobilità del pendolarismo scolastico, lavorativo, sanitario e per raggiungere gli uffici pubblici, vede un sensibile incremento in termini di percorrenza, espressa in chilometri percorsi dagli autobus, rispetto alla precedente programmazione, definita con una deliberazione della giunta regionale del 2010 (n. 865/2010).

Ad Altamura, per esempio, rispetto agli attuali 156.785 km la Regione riconosce ora con il nuovo piano 211.579 km annui, con un importante incremento di 54.794 km, passando così dal 24° al 15° posto tra tutti i comuni della Puglia in termini di chilometri riconosciuti e dal 6° al 3° posto tra i comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale rappresentato dall’area metropolitana barese.

Anche Gravina in Puglia fa registrare un deciso aumento, passando da 47.122 km a 93.669 km annui, con un incremento di 45.128 km, attestandosi al 31° posto (rispetto al precedente 41°) tra tutti i Comuni della Puglia e passando dal 15° all’11° posto nell’ATO di Bari.

Incrementi significativi sono stati riconosciuti anche per:

  • Santeramo in Colle che passa da 69.677 km a 112.813 km annui, con un aumento di 43.136 km di percorrenza (dal 34° al 27° posto in Puglia; dall’11° all’8° posto nell’ATO di Bari);
  • Cassano delle Murge che passa da 16.146 a 37.746 km annui, con un incremento di 21.600 km (dal 48° al 42° posto in Puglia; dal 20° al 18° nell’ATO di Bari);
  • Locorotondo che passa da 8.766 a 80.768 km annui, con un incremento di ben 72.002 km (dal 49° al 34° posto in Puglia; dal 21° al 14° nell’ATO di Bari);
  • Gioia del Colle che passa da 78.870 a 104.783 km annui, con un aumento di 25.913 km (dal 32° al 29° posto in Puglia; dal 10° al 9° nell’ATO di Bari).

Si tratta di numeri che segnalano, oggettivamente, una particolare attenzione riservata alle esigenze delle Comunità della Murgia barese al fine di potenziare e di migliorare i servizi di trasporto pubblico locale. A questi incrementi e alla nuova definizione dei costi standard corrisponde un significativo aumento del sostegno finanziario della Regione a favore dei servizi assicurati ai comuni.

Per tale attenzione e per il grande lavoro svolto, che consente di riformare complessivamente il sistema del trasporto pubblico locale, ringrazio il Presidente Michele Emiliano, l’Assessore al ramo, Giovanni Giannini, gli staff della Sezione “Trasporto Pubblico Locale e Grandi Progetti, diretta dall’ing. Campanile, e dell’ASSET diretta dall’ing. Raffaele Sannicandro, nonché tutti i soggetti coinvolti (Comuni, Province, Città Metropolitana di Bari, associazioni datoriali, sindacati, Università) nel laborioso percorso di concertazione.

ENZO COLONNA