ASSISTENZA RIABILITATIVA PER I PAZIENTI DEL DISTRETTO BA 4, RIUNIONE PRESSO LA DIREZIONE ASL BARI.

Sulla questione esplosa nelle ultime settimane (da qui, il  mio precedente aggiornamento) relativa alle prestazioni abilitative e riabilitative che coinvolgono 261 pazienti, in gran parte minori, del distretto socio-sanitario Ba 4 (Altamura, Gravina, Santeramo, Poggiorsini) si è tenuta una utile, positiva e lunga riunione ieri mattina presso la Direzione Generale della Asl di Bari, che ringrazio per la disponibilità.
L’obiettivo di questo incontro, a cui tenevo molto e che nell’assemblea a parco San Giuliano di due settimane fa anticipai, era quello di condividere reciprocamente problemi, impegni e possibili soluzioni. Credo che la riunione abbia raggiunto l’obiettivo.
Sono molto grato a tutti i presenti e partecipanti, tutti attivi e propositivi. Un ringraziamento speciale alle mamme rappresentanti, bravissime ed efficaci nell’esporre questioni e problemi.
La questione non è stata risolta in tutti i suoi aspetti. C’è lavoro ancora da svolgere, per tutti, e ci sono anche aspetti molto complessi. Ma il risultato più importante di oggi è sicuramente di aver ben instradato la questione con dialogo, comprensione reciproca (dei bisogni delle famiglie e delle difficoltà di chi amministra secondo regole e leggi), impegni presi e confermati, obiettivi comuni (tra questi, mi riferisco in particolare alla realizzazione di un moderno ed efficiente centro pubblico di riabilitazione puntando a valorizzare la struttura del vecchio ospedale di Altamura, Umberto I, in viale Regina Margherita, di cui mi sto occupando da tempo, v. qui ad esempio).
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🌀 DI SEGUITO, IL COMUNICATO DIFFUSO NEL POMERIGGIO DALLA ASL DI BARI AD ESITO DELL’INCONTRO 🌀

Riabilitazione in Basilicata, l’ASL incontra le famiglie di Altamura: nessuna interruzione per le terapie in corso o in scadenza. Garantita la continuità assistenziale, continuano le verifiche su tutti i casi. Nasce un gruppo di lavoro per la realizzazione di un nuovo Centro riabilitativo nell’ex Umberto I.

Bari, 26 febbraio 2020. – Le famiglie e gli utenti possono stare tranquilli: la continuità assistenziale per i pazienti in riabilitazione in Basilicata sarà garantita e nessun ciclo di terapia, in corso, già scaduto o in scadenza, sarà sospeso o interrotto. Una rassicurazione ribadita dal Direttore Generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, questa mattina durante l’incontro con le rappresentanti dell’Associazione Genitori Speciali Altamura, Mary Cristallo ed Evita Salvaggiulo.

Un confronto chiarificatore rispetto alle preoccupazioni che le famiglie, in particolare, avevano fatto emergere negli ultimi giorni, il cui esito è racchiuso nelle parole espresse al termine dalle due rappresentanti dei genitori: «Abbiamo lottato – hanno detto – per creare un rapporto diretto con la ASL e, finalmente, ci siamo riuscite grazie ad un dialogo franco e costruttivo con la Direzione Generale».

La ASL Bari, come è emerso, sta continuando le verifiche avviate sui 261 utenti che usufruiscono di trattamenti ambulatoriali riabilitativi ex art. 26 legge 833/78 fuori dalla regione Puglia. Un lavoro propedeutico alla definizione dei piani riabilitativi individuali, su cui è impegnata la task force di esperti ASL, che comunque non inciderà sui cicli riabilitativi in corso, i quali potranno continuare, a condizione che siano erogate nelle sedi ambulatoriali oggetto di accreditamento previo aggiornamento del piano riabilitativo da parte della Neuropsichiatria.

All’incontro con le famiglie, assieme al DG Sanguedolce e al Direttore Amministrativo Gianluca Capochiani, hanno partecipato Vito Lozito (direttore della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza della ASL Bari), Antonella Bello (responsabile Neuropsichiatria infantile Area Murgiana), il consigliere regionale Enzo Colonna, il consigliere del presidente Emiliano, Domenico De Santis, il sindaco di Altamura, Rosa Melodia e il consigliere comunale, Marica Longo.

Un tavolo a più voci e con diverse sfumature, tutte però concordi nell’agire a beneficio esclusivo degli utenti, in gran parte minori e con bisogni assistenziali molto differenziati. Su questo fronte, la Direzione Generale ha fissato alcuni punti fermi. Da un lato la garanzia della continuità assistenziale per tutti i casi; dall’altra la necessità di restare all’interno del perimetro normativo, sotto ogni punto di vista, disegnato dal regolamento regionale e dalla legislazione regionale e nazionale.

Un percorso articolato – ha sottolineato Sanguedolce – «che vogliamo costruire assieme alle famiglie e che prevede il potenziamento delle strutture riabilitative pubbliche con personale qualificato e spazi adeguati, proprio per rispondere alle comprensibili esigenze provenienti dalle stesse famiglie e senza creare traumi ai pazienti».

Una prospettiva concreta che ha incontrato il favore dell’Associazione di Genitori Speciali e degli amministratori del Comune di Altamura, e alla quale la ASL ha dato consistenza con le risorse professionali in fase d’assunzione (logopedisti, psicomotricisti, terapisti della riabilitazione, fisioterapisti, educatori professionali e assistenti sociali) nel territorio murgiano e in tutta l’azienda sanitaria.

Uno scenario ampio, tanto da gettare le basi per un gruppo di lavoro che vedrà seduti allo stesso tavolo ASL, attori regionali e del territorio, famiglie comprese, per realizzare un Polo di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell’età evolutiva proprio nell’area della Murgia. Obiettivo da raggiungere ristrutturando gli ambienti dell’ex Ospedale Umberto I, con l’impiego di fondi FESR. Un percorso che stamane è partito da Bari ma che ha il suo traguardo ad Altamura.