CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 26 MARZO

Di seguito, i dati sul nostro Ospedale, aggiornati alle ore 20.30 di oggi:
☑️ Con quelli effettuati tra ieri e oggi sono oltre 700 i tamponi effettuati, tra dipendenti e pazienti del Perinei, negli ultimi tredici giorni.
☑️ Per i due terzi si conosce l’esito. Oggi, dall’Istituto Zooprofilattico di Foggia sono giunti gli esiti di un significativo numero di tamponi effettuati, nei giorni scorsi, sia all’interno dell’Ospedale, sia nel territorio attraverso il Dipartimento di prevenzione della Asl (ma di questi esiti, non darò conto io, limitandomi, come ho sempre sottolineato, ad aggiornare solo sulla situazione nel nostro Ospedale).
☑️ In tutto, nell’arco di questi ultimi dodici giorni, quelli risultati positivi al Covid-19 sono 33, di cui 21 relativi a dipendenti (per l’80% in servizio al pronto soccorso) e 12 a pazienti.
☑️ Approfitto per ringraziare anche da qui, dopo averlo fatto oggi pomeriggio telefonicamente, tutto il personale e il direttore Antonio Fasanella dell’Istituto Zooprofilattico di Foggia e di tutti i Laboratori pugliesi impegnati sugli esami Covid per l’enorme lavoro che stanno svolgendo (a dirigere il centro di Bari c’è la Professoressa Maria Chironna, nostra concittadina). Il numero dei tamponi effettuati e da esaminare aumentano, ma i reagenti necessari per gli esami (che arrivano dalla Germania) vengono forniti con sempre maggiore fatica. La Regione sta allestendo nuovi laboratori (oggi il loro numero è salito a dieci), anche “requisendo” attrezzature di università e laboratori privati pugliesi. Tengo a ringraziare per lo straordinario lavoro in corso tutte le persone impegnate in Regione (per tutti, cito il Presidente Michele Emiliano, il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro e il prof. Pierluigi Lopalco, responsabile, su nomina del presidente Emiliano, del coordinamento emergenze epidemiologiche della Regione), nelle Asl e negli Ospedali pugliesi.

📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, pur con l’incremento del numero delle persone risultate contagiate, si mantiene sotto controllo. In questo senso si sta rivelando efficace e incisiva l’azione di controllo e monitoraggio messa in campo dalla Direzione del nostro ospedale; un modello, come titolava la Gazzetta del Mezzogiorno un paio di giorni fa, che ha consentito di circoscrivere il focolaio e sta consentendo, con sforzi straordinari di medici, infermieri, tecnici, oss, ausiliari, di gestire l’inevitabile rischio connesso alla pandemia in corso.
I casi, in gran parte, risultano generati dalla “crisi” di circa due settimane fa, quando fu accertata la positività al virus di tre pazienti che hanno avuto accesso al pronto soccorso. I due ulteriori operatori sanitari che si sono aggiunti oggi alla lista dei positivi sono uno del pronto soccorso e un altro, di altra unità, il cui contagio probabilmente è riconducibile a contatti esterni all’ospedale.
Sono vicino a queste persone, alle loro famiglie. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
A tutto il personale del nostro Ospedale, rinnovo, ancora una volta, la mia infinita gratitudine.
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🛑 UNA PRECISAZIONE
Di seguito, per evitare equivoci, riporto nuovamente la precisazione già fatta.
Il monitoraggio e le azioni di contenimento della diffusione del contagio Covid-19 si sviluppano attraverso due canali, con diverse modalità e responsabilità, che ovviamente si vanno poi a coordinare:
☑️ uno segue la situazione dei presidi ospedalieri, quindi tutto ciò che avviene all’interno di un ospedale (personale, pazienti e ambienti);
☑️ l’altro si occupa di tutto ciò che è all’esterno ed è presidiato da una serie di soggetti istituzionali (con competenze e ruoli diversi, ad esempio, comuni, medici e pediatri di base, protezione civile, ecc.) coordinati, sotto il profilo sanitario, dal dipartimento di prevenzione della Asl.
📍 Sto semplificando molto e ne ne scuso, ma è giusto per far capire che i tamponi (che poi vengono inviati per il loro esame ai laboratori regionali impegnati sul Covid-19) per quanto riguarda personale ospedaliero e pazienti ricoverati, come pure le sanificazioni degli ambienti, sono programmati e disposti secondo protocolli definiti dai responsabili della direzione del presidio ospedaliero, assieme ai responsabili dei vari reparti, ovviamente coordinandosi con la direzione della Asl. I tamponi, per persone sintomatiche o a rischio, sono invece disposti dal dipartimento di prevenzione; per le sanificazioni, in ambienti non ospedalieri, e per altre iniziative di contenimento della diffusione del virus intervengono i comuni, che si coordinano sempre con il dipartimento di prevenzione e con altri soggetti istituzionali come le prefetture.
📍 Questa precisazione serve a spiegare perché i dati che ho fornito in questi giorni e aggiorno possano apparire incompleti o difformi da quelli complessivi. Il motivo sta appunto nella circostanza, come ho sempre sottolineato, che i miei aggiornamenti si riferiscono solo ed unicamente alla situazione interna all’Ospedale della Murgia (in cui peraltro confluiscono dipendenti e pazienti di diversi comuni).
Il mio ruolo mi consente di interloquire direttamente con le varie strutture del nostro presidio ospedaliero, cercando, allo stesso tempo, di essere utile e di assicurare il mio supporto.
📍 Sui dati, invece, più generali, esterni all’ospedale, come anche iniziative e informazioni, passano attraverso il presidio territoriale rappresentato dai comuni, in particolare dai sindaci.
📍 Intervengo allora, con i miei aggiornamenti, sul Perinei, che sto seguendo più direttamente perché, come ho ripetuto in questi giorni, quello è, nel territorio, il nostro fronte, per il ruolo che mi è stato assegnato da tre anni e mezzo (in consiglio regionale), perché lì tutto il personale sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato, e perché quello è e resterà un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare.
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🛑 LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO DIPENDE DA NOI. Da parte di tutti noi, quindi, massima comprensione, collaborazione e cautela per non mettere a rischio salute e vita degli altri e nostre.
📍 Chi presenta situazioni di rischio o sintomi non entri né in uno studio medico, né in ospedale o al pronto soccorso. Chiami il medico o pediatra di base, si faccia consigliare e, nei casi più gravi, contatti il 118.
📍 Chi si reca direttamente in Ospedale per essere soccorso, faccia il triage esterno, cioè deve passare dal container per la valutazione del caso. Non si deve entrare, vi prego, NON ENTRARE direttamente al Pronto Soccorso, né in ospedale (dall’ingresso principale o da qualunque altro ingresso). Si deve, ripeto, SI DEVE PASSARE dal container allestito all’esterno, per il cosiddetto pretriage, cioè una valutazione preliminare del caso.
📍 IL VIRUS CAMMINA E CIRCOLA CON LE NOSTRE GAMBE. SE CI FERMIAMO NOI, SI FERMANO VIRUS E CONTAGIO.
Quindi solo spostamenti e uscite essenziali (lavoro, spesa, motivi di salute e cura, necessità, tutte da giustificare e comprovare). Quarantena per chi arrivi da fuori, autoisolamento per chi abbia avuto contatti con contagiati o a rischio. Pulizia ed igienizzazione.
📍 Vi prego, cautela. Cauteliamo i nostri anziani, gli ammalati, chi ha patologie pregresse, i soggetti più fragili. Cauteliamo gli operatori sanitari. Quindi, cauteliamoci. Chi pensa che il rischio o il problema riguardi altri, fa un errore clamoroso, fatale, irrimediabile, perché mette a rischio proprio le persone che gli sono più care.