DALLA REGIONE I NUOVI CRITERI PER IL CALCOLO DELL’ECOTASSA. FORTI RISPARMI PER I COMUNI PUGLIESI VIRTUOSI.

Con una deliberazione approvata nei giorni scorsi, la Giunta regionale è intervenuta per stabilire le linee guida finalizzate a determinare il tributo speciale (cosiddetta “ecotassa”) a carico dei Comuni per il deposito di rifiuti in discarica.

📌 Questo provvedimento si è reso necessario in modo da fugare ogni dubbio interpretativo anche a seguito di una pronuncia del Consiglio di Stato resa nell’ambito di un contenzioso avviato da alcuni comuni salentini.
Si è chiarito, in particolare, che il riconoscimento della riduzione al 20% del tributo speciale da applicare sulla porzione di rifiuto da smaltire in discarica, presuppone necessariamente che la frazione indifferenziata sia conferita, prima dello smaltimento in discarica, presso impianti di selezione automatica in cui si effettuino trattamenti finalizzati al recupero di sostanze o di energia, e a ridurre, così, la frazione destinata alla discarica.
In mancanza di questi trattamenti preliminari allo smaltimento in discarica, la riduzione non potrà essere applicata.

📌 Il provvedimento ha dunque determinato, per il 2020 e per i successivi anni, la riduzione del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani, modulandola sulla base della percentuale di raccolta differenziata raggiunta dai Comuni, rispetto al livello minimo previsto a livello statale (65%).
Ai Comuni o agli Ambiti Territoriali Ottimali che non abbiano conseguito questo obiettivo minimo di raccolta differenziata verrà applicata una maggiorazione del 20% sul tributo base, che è fissato in € 25,82 a tonnellata smaltita in discarica.

📌 Pertanto, per il 2020 e per gli anni successivi, questi sono gli importi dell’ecotassa:
☑️ 30,98 euro a tonnellata nel caso di Raccolta Differenziata (RD) inferiore al 65%
☑️ 18,07 euro nel caso di RD tra il 65% e il 75%
☑️ 15,49 euro con una RD tra il 75% e l’80%
☑️ 12,91 euro con una RD tra l’80% e l’85%
☑️ 10,33 euro con una RD tra l’85% e il 90%
☑️ 7,75 euro con una RD superiore al 90%

📌 A questi importi così determinati, poi, si applicherà un abbattimento dell’80% per quei Comuni che sottopongono la frazione indifferenziata ai predetti trattamenti, prima dello smaltimento in discarica, che consentano di recuperare materiali e di ridurre la quantità di rifiuti destinati alla discarica.
In questo caso, l’importo dell’ecotassa per ogni tonnellata smaltita in discarica sarà pari a:
☑️ 6,196 euro nel caso di Raccolta Differenziata (RD) inferiore al 65%;
☑️ 3,614 euro nel caso di RD tra il 65% e il 75%
☑️ 3,098 euro con una RD tra il 75% e l’80%
☑️ 2,582 euro con una RD tra l’80% e l’85%
☑️ 2,066 euro con una RD tra l’85% e il 90%
☑️ 1,55 euro con una RD superiore al 90%

📌 Si tratta, dunque, di un provvedimento importante, che riduce drasticamente il peso dell’ecotassa a carico dei comuni, quindi dei cittadini. Un provvedimento che fa chiarezza sui dubbi interpretativi che rischiavano di innescare un ulteriore e complesso contenzioso tra Regione e Comuni e che, dall’altro, conferma con forza la strategia, già adottata in questi anni, finalizzata a potenziare, a livello locale, la raccolta differenziata dei rifiuti e a riconoscere importanti premialità a quei Comuni che con più determinazione si stanno muovendo nella direzione di realizzare modelli virtuosi di differenziazione e di gestione, con positive ripercussioni di carattere ambientale ed economico.