Molti mi stanno chiedendo, nelle ultime settimane in particolare, se sarò candidato alle prossime #elezioniregionali che si terranno a settembre. La mia risposta è stata evasiva e me ne scuso. Ancora oggi, qui, non sono pronto ad una risposta, a voi, soprattutto a chi me lo ha chiesto attraverso questo canale di comunicazione diretta, e a chi mi ha sollecitato in ambiente regionale.
A parte la mia inadeguatezza nelle dinamiche dei posizionamenti, delle bandierine da issare, dei tatticismi e calcoli elettorali, aggravata dal mio storico essere “senza partito”, ammesso che ce ne siano ora, il motivo della mia “non decisione” deriva da una sola circostanza. So bene che il tempo del mio #mandato, iniziato meno di quattro anni fa, sia prossimo alla fine, ma continuo a vivere le mie giornate come ho sempre fatto in questi anni, senza farmi prendere dalla frenesia e ansia da prestazione elettorale, da ricerca del consenso fine a se stesso.
Continuo, insomma, a tracciare e sviluppare linee di azione e prospettive che vanno ben oltre il mandato di una legislatura, come se questo non avesse mai fine (portando avanti e seguendo procedimenti che vedranno la loro conclusione, con risultati molto importanti e concreti, magari tra due tre o più anni) e, allo stesso tempo, a operare, con l’indispensabile lavoro quotidiano, come se ogni giorno fosse l’ultimo. Così è andata in questi (meno di) quattro anni e così continua ad andare in queste settimane. Dando sempre tutto, dedicando tutte le energie a disposizione, non sprecando il “tempo breve” che ci è dato, quindi soffrendo per i tempi del “sistema”, di procedure connesse e complesse, spesso lenti perché inevitabilmente tali o perché dettati da “indisponibilità”, “deficit di entusiasmo ed energia”, impossibilità di controllare tutto.
Quindi semplicemente – e non voglio che appaia come atto di indifferenza, insensibilità, disinteresse, superbo distacco – alle elezioni non ci ho pensato, ci sto pensando da pochissimo, perché preso dal lavoro in corso, dall’urgenza di chiudere alcune delle tante questioni seguite in questi anni, di raggiungere risultati o porre un punto fermo su obiettivi perseguiti a lungo, con paziente e quotidiana tenacia. Insomma, non mollo, sino all’ultimo.
Come avrete letto, limitandomi solo agli ultimi dieci giorni, finalmente ho raggiunto l’obiettivo dell’avvio della gara di appalto per i lavori di #risanamento e sistemazione idraulica del #CanaleJesce (quasi quattro anni di lavoro, circa 8 milioni di finanziamento regionale); il riconoscimento da parte della Regione, in via definitiva, di un importante e innovativo #DistrettodelCibo, quello “Agroecologico delle Murge e del Bradano” (un impegno sviluppato per otto mesi, in stretto contatto con lo straordinario comitato promotore e con le strutture regionali); il secondo avviso, che interessa Altamura, per la gestione di un immobile pubblico sottoutilizzato nell’ambito della misura regionale #LuoghiComuni; il finanziamento regionale di una decina di #impiantisportivi di soggetti privati non a scopo di lucro nel territorio murgiano (5 ad Altamura, 3 a Gravina, uno ciascuno a Cassano, Ruvo e Palo). E, ancora, la deliberazione della giunta regionale, avantieri, che dà avvio alla prima misura a livello regionale (pur limitata in termini di risorse) in applicazione della mia #legge in materia di promozione e diffusione dell’utilizzo di #idrogeno come combustibile e vettore di energia ad emissioni zero, la prima legge in assoluto in Italia (sul punto, vi aggiornerò nelle prossime ore). La settimana scorsa, ha avuto avvio l’attuazione della strategia regionale impostata su mie norme (una di bilancio e poi una legge organica) in materia di #StreetArt e #ArteUrbana (senza precedenti in Italia, con una dotazione finanziaria complessiva di circa 4 milioni di euro e con 92 enti pubblici coinvolti, tra cui Altamura, Gravina, Santeramo, Toritto, Cassano, Grumo, Putignano, Acquaviva, Bitritto, Conversano, Molfetta). E poi, sempre nell’ultima settimana, l’impulso a dotare la #ZESAdriatica (in cui sono compresi circa 200 ettari di aree artigianali produttive tra Altamura e Gravina) di un organo indispensabile per la sua operatività come il Comitato di Indirizzo; i confronti e le sollecitazioni, con il livello legislativo nazionale, per superare i problemi sorti sulla questione #PianoCasa. Speravo, inoltre, che ieri, 3 luglio, partissero i lavori della commissione di valutazione per il concorso di progettazione per il #Polo Innovativo per l’#Infanzia nel quartiere #Trentacapilli ad Altamura (finanziamento riconosciuto dalla Regione di 4,3 milioni due anni e mezzo fa), ma le dimissioni, due giorni prima, di uno dei componenti ha tardato ulteriormente l’avvio della valutazione delle 26 proposte progettuali pervenute.
Al momento, sono ancora impegnato a raggiungere un altro paio di importanti obiettivi per la #Murgia (per uno, attendo gli esiti entro la prossima settimana e vi aggiornerò).
Insomma, il lavoro continua con lo sguardo, la mente e il cuore sui problemi da risolvere e sulle opportunità di crescita e progresso da conquistare, non sulle elezioni.
Per queste, c’è ancora tempo, poco, ma c’è. So che molti di voi sono già confusi, già avvicinati per il voto, già disorientati dall’insuperabile vizio murgiano e altamurano, in particolare, di frammentarsi, rischiando ancora una volta di riconsegnare l’area murgiana all’assenza di una rappresentanza in sede regionale, ai giochi verticistici di partiti e correnti, quindi ad una marginalità da cui, con fatica ma con risultati evidentissimi in questi anni, pensavo ci fossimo liberati.
Ovviamente vi metterò a parte sul mio eventuale impegno nelle prossime elezioni e in merito ascolterò le persone, vicine e lontane, del territorio, con cui ho mantenuto un costante contatto in questi anni e senza le quali nessuna campagna elettorale ha senso ed è possibile, soprattutto per me.
In ogni caso, con o senza campagna elettorale, sento il dovere, al termine dei quattro anni in consiglio regionale, di fare un #rendiconto del lavoro che ho svolto (obiettivi raggiunti, misure regionali, progetti avviati, leggi e norme scritte e proposte).
Perché, come ripeto sempre, #siamoquellochefacciamo.
Ed è solo con questo – non altro, non truppe cammellate o campagne elettorali faraoniche (cene, comitati, ecc.) – che, eventualmente, affronterò le elezioni.