NESSUNO TOCCHI #MICHELE!

Michele è un nome che unisce le generazioni di tante famiglie della Murgia.
Michele unisce tante comunità nel culto e nei cammini micaelici.
C’è una cripta o chiesa o ipogeo dedicato a San Michele in tanti luoghi, qui sulla Murgia, in Puglia, in Italia, all’estero.
Così è appunto a #Gravina e #Altamura con due San Michele delle Grotte (non dimentichiamo, però, anche la cripta della Masseria Jesce sulla Altamura Laterza).
Invece, ci ritroviamo in una polemica accesa tra comunità, Gravina e Altamura, che distano una decina di chilometri e con tanto, proprio tanto, che le unisce strettamente e che non sto ora a ricordare.
La polemica agostana (addirittura qualcuno si è arrischiato in letture politologiche, di sistema, di programmazione!) è stata occasionata da un’evidente superficialità, un chiaro errore di cui bisogna solo scusarsi. La polemica, che ha coinvolto pure i due primi cittadini, mi porta a ricordare, però, che due torti, ancor più tre quattro ecc., non fanno mai una ragione, ad un torto (se tale è o lo si vuol intendere) non si risponde facendo un torto. Se ne esce perdenti, tutti.
Il nome Michele poi – lo ripeto spesso perché a me molto caro – vuol dire: «Chi come Dio?» (Mîkhā’ēl). La potenza evocatrice del nome, insomma, ci ricorda che non siamo infallibili. Tutti!

[in foto, San Michele delle Grotte, ad Altamura (la prima) e a Gravina in Puglia (la seconda)]