ANCHE SULLA QUESTIONE SANT’AGOSTINO, SIAMO VITTIME DI UNA POLITICA IMPOTENTE E IMBARAZZANTE.

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ANCHE SULLA QUESTIONE SANT’AGOSTINO, SIAMO VITTIME DI UNA POLITICA IMPOTENTE E IMBARAZZANTE.

Venerdì 26 ottobre, altra discussione surreale in Consiglio,
un “non-luogo”, un vuoto in un circolo di pochezze, interessi, ambizioni
personali.

Questione Sant’Agostino, vale a dire la destinazione di
quella parte del complesso di proprietà comunale (ex monastero, ex mattatoio)
attualmente oggetto di lavori di restauro (un investimento pubblico cospicuo di
circa 1.800.000 euro, di origine europea, filtrati attraverso la regione e
l’area vasta “la città murgiana”).

Con fatica, avevamo definito una proposta di deliberazione,
anche a fronte della richiesta della Parrocchia di Sant’Agostino e dell’Agesci
di tornare nella disponibilità degli spazi di cui hanno goduto negli anni
passati. La proposta agli atti del consiglio, infatti, era stata elaborata dal
dirigente del settore “lavori pubblici”, l’ingegnere Maiullari, sulla base
degli indirizzi che, all’unanimità, avevamo fornito nella commissione consiliare
“bilancio e patrimonio”:

  • concessione dell’uso gratuito di parte del complesso, almeno
    nella medesima misura di cui la Parrocchia e l’Agesci disponevano prima dei
    lavori;
  • realizzazione di servizi e attività di interesse sociale e
    collettiva (come da programma proposto dalla parrocchia);
  • affidamento della gestione della piccola sala
    teatrale/musicale che verrà realizzata nel cuore del complesso da parte della
    Parrocchia con adozione di specifico regolamento d’uso che garantisse la
    fruizione da parte del Comune e di qualsiasi altra realtà cittadina interessata.

Abbiamo inoltre proposto, dalla nostra minoranza, di
assegnare, alle medesime condizioni (previste dal regolamento comunale sulla
“contabilità” e dallo statuto), i restanti spazi (3-4 locali dell’ala
posteriore del complesso, ala di via Marecchia) ad uffici, servizi o attività
del Comune purché compatibili con la destinazione complessiva della struttura o
ad altri enti o organizzazioni operanti nel territorio comunale selezionati
attraverso un avviso pubblico da adottarsi in tempi rapidi (entro 60 giorni).

È partita una corsa ad accreditarsi come i più bravi, i più
buoni, i più compiacenti con le aspettative che la parrocchia con molta educazione
e civiltà aveva avanzato. Insomma, la solita tecnica furbesca e infantile.

Imbarazzante e indecente.

C’era chi proponeva di affidare tutto il complesso,
dimenticando che il Comune sopporta un esborso annuo di oltre 500mila euro di
fitti passivi (per uffici, servizi  e
attività comunali) e che ci sono richieste di spazi da parte di altre
organizzazioni del territorio. C’è stato alla fine il Sindaco, notoriamente “secondo
a nessuno”, er mejo
fico der bigonzo
”, che, prima di abbandonare l’aula
consiliare, impedendo il voto, ha tuonato: vi faremo vedere noi, quanto vale la
parola del sindaco, che è la parola di tutta la maggioranza, presenteremo una
proposta per assegnare tutti gli spazi alla parrocchia e alle “associazioni
satelliti” (sic! proprio così!) e anzi, ha aggiunto, rinunceremo a riscuotere i
fitti pregressi non riscossi dal Comune (circa 22mila euro, per questi la
proposta agli atti prevedeva una rateizzazione del pagamento in dieci anni).
Tecnicamente, una rimessione del debito… chissà, forse pensa che a questa si
accompagnerà, come contropartita, la rimessione dei peccati! Ha volutamente
dimenticato che tutta la materia, per regolamento, è competenza sua e della
giunta comunale. Perché, sinora, non ha mosso un dito? Perché non ha adottato
alcun provvedimento? Perché ha atteso il consiglio comunale per fare annunci così
roboanti?

Abbiamo assistito a scene penose, al solito coro di voci
bianche della politica, un coro di “eletti” che rinunciano alla loro missione e
alla loro funzione, quella di guardare alla Città (per intero), di governarla,
definendo progetti, obiettivi, soluzioni. Si è pure sentito: fate voi, perché
noi, della politica, non ne siamo capaci.

Imbarazzante e indecente.

Alla fine, il sindaco ha pensato bene, dopo cinque ore di
discussione, di abbandonare l’aula, con gli altri (soli) cinque consiglieri presenti
della sua minimaggioranza, facendo venir meno il numero legale (eravamo in
dodici, i consiglieri delle due minoranze) e determinando lo scioglimento del
consiglio comunale. Insomma, terzo consecutivo consiglio andato a vuoto per
“indisponibilità” della minimaggioranza che poi – oltre ai tre consigli comunali
del 29, 30 e 31 ottobre – si affanna a convocarne altri dieci (avete letto
bene, 10!) dal 5 al 16 novembre, per poter approvare il bilancio di previsione
del 2012 (ad anno finito!).

Imbarazzante e indecente.

L’ultima perla. In aula si è pure sentito affermare, da
persona in politica e nelle istituzioni da anni: grazie a voi, al “volontariato
del terzo settore” (non sapevo che ce ne fosse uno del primo, secondo, quarto,
quinto…!), grazie per il contributo che date alla politica!

Non ne ho potuto più, alzandomi dalla sedia, ho sbottato: il
problema è che non ho capito voi, consiglieri e “politici”, quale contributo
date alla politica, quindi alla Città? In termini più brutali: che cazzo ci
state a fare in consiglio?

Imbarazzante e indecente.

Quando finirà questa pena, questa lenta e inesorabile
agonia?

enzo colonna

(consigliere comunale, Movimento Aria Fresca)

 

 

‘Restituiamo dignita’ al nostro voto. Modifica della legge elettorale’ – Intervento di Enzo Colonna

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ECCO LA RICOSTRUZIONE DEL MIO INTERVENTO DI SABATO 27 OTTOBRE 2012.

Ieri, cortesemente invitato da Franco Fiore (API) al
convegno/dibattito "Restituiamo dignità al nostro voto. Modifica della
legge elettorale", ospite l’onorevole Pino Pisicchio, presidente della
Commissione elettorale della Camera dei Deputati, mi sono soffermato in
particolare su due punti.

Ho ricordato l’articolo 49 della Costituzione sulla
democrazia interna ai partiti ("Tutti i cittadini hanno diritto di
associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a
determinare la politica nazionale"). Ho sottolineato la mancata
applicazione della previsione costituzionale che perdura dalla promulgazione
della Costituzione. Il prossimo 27 dicembre saranno 65 gli anni di questa
previsione costituzionale non attuata.

La necessità di attuare la Costituzione attraverso la
regolamentazione giuridica dei partiti investe infatti il tema della
“democrazia nei partiti”, della loro “trasparenza”, della loro “funzione di
formazione e selezione della classe dirigente e dei candidati a funzioni
elettive e rappresentative, ma anche questioni come "costo della
politica" e “mezzi di finanziamento”.

L’attuazione della Costituzione è dunque, a mio parere, a
monte della questione “sistema elettorale”.

«Per ottenere questi scopi di pubblica moralizzazione,
occorre anzitutto affrontare il problema giuridico della figura e dell’attività
dei partiti» – scriveva, nel 1958, il senatore a vita Luigi Sturzo, fondatore
del Partito Popolare nel 1919, presentando la sua proposta di legge con una
possibile soluzione al problema – e aggiungeva: «La Costituzione implicitamente
contiene tutto quel che si può esplicitare in leggi per mantenere puro, alto e
indipendente l’ufficio di rappresentante della nazione, in modo da non essere
mai accusato di aver contratto legami per finanziamenti di dubbia origine o
peggio essere portavoce di gruppi particolari contro gl’interessi generali. Per
precisare la responsabilità occorre anzitutto che il partito, pur conservando
la libertà che deve avere il cittadino nella propria attività politica, sia
legalmente riconoscibile e sia posto in grado di assumere anche di fronte alla
legge le proprie responsabilità.»

In tal senso, ho rilevato, forse sarà l’Europa a spingere
l’Italia ad introdurre una regolamentazione dei partiti che da noi non si è
riusciti a realizzare in 65 anni di vita repubblicana [v. la Proposta di
regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo allo statuto e al
finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche
europee: http://www.ipex.eu/IPEXL-WEB/dossier/document/COM20120499.do].

Ho anche ricordato cosa scriveva la
"Commissione europea per la Democrazia attraverso il Diritto" del
Consiglio d’Europa nel "Codice di buona condotta in materia elettorale.
Linee guida e rapporto esplicativo":

«Gli elementi fondamentali
del diritto elettorale, e in particolare il sistema elettorale propriamente
detto, la composizione delle commissioni elettorali e la delimitazione delle
circoscrizioni non dovrebbero poter essere modificate meno di un anno prima di
un’elezione, o dovrebbero essere regolate a livello costituzionale o ad un
livello superiore a quello della legge ordinaria. (…) La stabilità del
diritto è un elemento importante della credibilità del processo elettorale, che
a sua volta è essenziale per il consolidamento della democrazia. In effetti, se
le regole cambiano spesso, l’elettore può essere disorientato e non capirle, specialmente
se hanno una natura complessa; soprattutto, può considerare, a torto o a
ragione, che il diritto elettorale è uno strumento che coloro che esercitano il
potere manipolano a loro favore, e che il voto dell’elettore non è più quindi
l’elemento che decide l’esito delle elezioni».

Argomenti che condivido e che mi fanno concludere: sia la
prossima legislatura, sin dalle primissime battute e magari con impegni in tal
senso assunti da tutte le forze politiche durante la campagna elettorale, a
mettere mano alla definizione dello statuto giuridico dei partiti politici,
dando finalmente attuazione all’art. 49 della Costituzione, e all’adozione di
una conseguente nuova legge elettorale che esalti la centralità del voto
dell’elettore. In tal senso, guardo con diffidenza e preoccupazione a soluzioni
ora banali ora sofisticate. Sono per risposte semplici, comprensibili, dirette:
o un sistema proporzionale puro o un maggioritario secco sul modello
anglosassone (senza recuperi, listini, quote proporzionali) con collegi piccoli
(un candidato, una compagine politica, un territorio). La mia preferenza, per
quello che vale, cade su quest’ultimo modello.

Enzo Colonna (consigliere comunale di Altamura – Movimento cittadino Aria fresca)

 

 

UNA MANOVRA DI BILANCIO MOSTRUOSA.

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UNA MANOVRA DI BILANCIO MOSTRUOSA.

 A PAGARE SONO I CITTADINI, VITTIME DELL’IMMOBILISMO E
DELL’ARROGANZA DEL GRUPPO AL POTERE DA 8 ANNI

Nella discussione sulla manovra fiscale del Comune, con
fatica, impegno, studio, puntualità, ragionevolezza, abbiamo tentato, pur nelle
ristrettezze dei margini di manovra e di proposta (il bilancio non lo può
determinare la minoranza), di difendere alcuni valori fondamentali, primari:
REDDITO minimo, CASA, LAVORO!

Con il nostro rappresentante in consiglio comunale, Enzo
Colonna, abbiamo pure presentato una possibile e concreta manovra finanziaria
alternativa
che avrebbe permesso di limitare drasticamente l’aumento delle
aliquote Imu per gli immobili diversi dalla prima abitazione e, soprattutto, di
impedire l’aumento dell’addizionale comunale Irpef [leggi qui].

Dopo aver approvato l’aumento dell’addizionale comunale
Irpef, da 0,35 a
0,80%, il massimo possibile per legge
(con un introito previsto di circa tre
milioni e mezzo di euro, per il 90% a carico dei redditi sotto i 28.000 euro,
soprattutto lavoratori subordinati e pensionati), la mini maggioranza di 16
consiglieri capeggiati dal sindaco Stacca ha approvato, con la contrarietà
delle minoranze, il provvedimento che fissa al 4 per mille l’aliquota Imu per
le abitazioni principali e all’8,8 per mille quella per tutti gli altri
immobili
.

Senza alcuna differenziazione, senza alcuna graduazione.
Senza equità, in sintesi.

Questi sono stati gli emendamenti su cui Enzo Colonna e gli altri
sei consiglieri della minoranza di centrosinistra, con un ottimo lavoro comune,
hanno insistito:

  1. il primo emendamento proponeva di differenziare le
    aliquote in base alla tipologia catastale
    (a partire dal 2 per mille per le abitazioni
    popolari e ultrapopolari);
  2. con il secondo, proponevamo l’applicazione dell’aliquota
    del 4,6 per mille (anziché l’8,8 per mille) per gli immobili, diversi dalla
    abitazione principale, destinati ad abitazioni a condizione che siano locati
    con contratti a canone concertato
    di cui alla legge n. 431 del 9/12/1998
    (quelli a canone calmierato);
  3. con il terzo, l’applicazione dell’aliquota del 4,6 per
    mille (anziché l’8,8 per mille) per gli immobili, diversi dalla abitazione
    principale, destinati ad abitazioni a condizione che siano utilizzate quale
    abitazione principale dai congiunti del proprietario entro il 2° grado di
    parentela
    ;
  4. con il quarto, abbiamo proposto l’applicazione
    dell’aliquota dello 7,6 per mille (anziché l’8,8 per mille) per gli immobili,
    diversi dalla abitazione principale, nei quali il soggetto proprietario
    (persona fisica o persona giuridica) svolge la propria attività lavorativa
    professionale, commerciale o imprenditoriale
    ;
  5. abbiamo inoltre condiviso l’emendamento proposto dalle
    forze di centrodestra fuoriuscite dall’amministrazione che puntava a ridurre
    l’aliquota Imu o a prevedere una detrazione nel caso di abitazione occupata da
    una persona diversamente abile o anziana non autosufficiente
    .

Avevamo accolto con favore la disponibilità a recepire,
anche in parte, tali emendamenti dimostrata nella seduta di lunedì dalla
maggioranza. È stata però smentita ieri sera.
Hanno bocciato tutti gli
emendamenti proposti e si sono dichiarati disponibili solo a prevedere, nel
regolamento Imu che verrà discusso in una prossima seduta di consiglio, un
rimborso modestissimo, forse di soli 100 euro, nei casi richiamati nei punti 2,
3 e 5.
Il meccanismo da loro proposto è peraltro farraginoso e renderà
pressocché vano il tentativo di mitigare la pressione fiscale: il contribuente
dovrà versare l’Imu per intero, nell’aliquota stabilita (8,8 per mille), e poi
dovrà presentare istanza al Comune, allegando certificati e contratti
registrati, per ottenere la restituzione, forse, di 100 euro. Ridicola l’entità
del rimborso, complicata l’attuazione di questa misura. Sempre che tale
intenzione sia tradotta in un emendamento al già proposto regolamento agli atti
del Consiglio
.

Alla fine, resta un solo dato, oggettivo e impressionante. Le
tasse comunali sui redditi e sugli immobili (Irpef e Imu) passeranno dagli 8
milioni di euro del 2011, ai circa 22 milioni del 2012.
I cittadini
contribuenti altamurani, in altri e più brutali termini, verseranno una somma
totale pari a quasi tre volte quanto versato l’anno precedente (+175%). I
conguagli su Irpef e Imu che saranno costretti ad operare nelle dichiarazioni e
nei versamenti di dicembre
(perché gli acconti e le prime rate sono state
calcolate, rispettivamente, sull’addizionale dello 0,35% e sull’aliquota del
7,6%) avranno un notevolissimo impatto su famiglie, professionisti e imprese.

Tutto questo, senza che dai Signori al potere cittadino vi
sia stato un seppur piccolo segnale nella direzione della riduzione degli
sperperi, della riduzioni dei costi e inefficienze
[rinviamo al nostro
documento ECCO LA NOSTRA MANOVRA FINANZIARIA COMUNALE ALTERNATIVA. CONTRO
L’IMPRESSIONANTE AUMENTO DELLE TASSE (clicca qui)].

Per il resto, l’ultima riunione di Consiglio è risultata devastante,
per le coscienze, per l’impegno, per le istituzioni. Abbiamo assistito a scene
di vera e propria guerriglia verbale
[le parole più delicate, davvero quelle
più delicate sono state: vandalo, pezzo di …, delinquente, con tutta una serie
di richiami cifrati e reciproci ad episodi più o meno oscuri] tra pezzi della
maggioranza
(nuova e vecchia versione), tutti riconducibili alle forze che sostengono
o hanno sostenuto il sindaco Stacca
, il quale, nel maldestro tentativo di
estraniarsi dal suo ambiente, dalla sua maggioranza e dai suoi uomini, ha
definito "ignobile" tutto il Consiglio.

Invece, no, Signor Sindaco, non ci siamo proprio. Ignobile
non è tutto il Consiglio, ignobile non è tutta la politica, ignobili non sono
tutti i suoi rappresentanti. Ignobile, Signor Sindaco, è la condizione in cui
questo gruppo di potere e Lei hanno costretto da mesi la Città.
Assistiamo ad
estenuanti lotte all’interno della maggioranza che fa capo a Stacca, vecchi e
nuovi sostenitori, assistiamo alla misera conta di assessori (5, poi 6, quindi
7 e, prossimamente, 8) per tenere assieme pezzi e pezzettini di una maggioranza
diversamente inesistente. A pagare le conseguenze sono i cittadini, la buona
politica, l’impegno e la dignità di pochi, le istituzioni rappresentative della
città.

Un contesto degradato e avvilente, che ci ha indotti a
proporre, già da tempo, un gesto concreto: rassegnare, tutti assieme, le
dimissioni e sollecitare i consiglieri che si sono allontanati dalla
maggioranza a fare altrettanto
[leggi qui]. Un
atto collettivo che forse non potrà determinare di per sé lo scioglimento del
consiglio (sarebbero necessarie le dimissioni contestuali di 16 consiglieri e
non degli appena 7 consiglieri della minoranza venuta fuori dalle ultime
elezioni), ma che è destinato a dimostrare nei fatti la netta distanza da
questo stato di cose, dall’immobilismo, dall’indifferenza, dal menefreghismo e
dall’arroganza.

Per quanto ci riguarda, con il nostro consigliere, siamo
pronti. Ma non è sufficiente un gesto individuale. È necessaria un’iniziativa
collettiva per essere efficace. Abbandoniamo il Palazzo, lasciamoli soli a fare
i conti con le loro gravi responsabilità.

È tempo di pulizia. È tempo di rigenerare il Palazzo. È
tempo di liberare nuove energie, nuovi entusiasmi. È tempo di dichiarare aperta
l’alternativa al declino.
La drammatica urgenza di questi tempi impone che i
giovani, i capaci e i coraggiosi si incontrino, oltre gli schemi e i
particolarismi, oltre le solitudini e gli egoismi, per ricostruire e rilanciare
la Città e il nostro Futuro.

C’è solo bisogno di una politica giusta e pulita. Una nuova
stagione, con nuovi amministratori e politici. Capaci, coraggiosi e
responsabili.

Guardiamo avanti!

Altamura, 24 ottobre 2012

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

   Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet:www.enzocolonna.com
 

 

 

 

 

ECCO LA NOSTRA MANOVRA FINANZIARIA COMUNALE ALTERNATIVA. CONTRO L’IMPRESSIONANTE AUMENTO DELLE TASSE

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Martedì 16 ottobre prenderà avvio una serie di ben otto
sedute di consiglio comunale
(16-18-19-22-23-24-25-29 ottobre) dedicate alla
manovra finanziaria
(preliminare al bilancio di previsione 2012) predisposta
dall’amministrazione in carica
. Contempla i provvedimenti relativi alla
fissazione delle aliquote delle imposte di competenza comunale (Imu e
addizionale Irpef), nonché, indirettamente, le indicazioni in merito alla
determinazione del costo del ticket per la mensa scolastica. Ricordiamo che le
proposte deliberative sono state depositate dall’amministrazione comunale
addirittura a fine maggio scorso e mai discusse sinora in consiglio
. All’epoca,
abbiamo immediatamente lanciato l’allarme e diffuso i dati a nostra
disposizione con un volantone (realizzato con il solito, infaticabile e oneroso
impegno, spesso misconosciuto e vituperato, del gruppo che si riconosce nel
Movimento Aria Fresca). Sempre in quell’occasione, ribadimmo alcune nostre
proposte finalizzate alla riduzione di costi e sperperi del Palazzo (leggi qui).

Per far fronte ai tagli nei trasferimenti statali,
l’amministrazione comunale in carica ha pensato bene
– senza sforzarsi troppo,
senza fatica e senza fantasia – di aggravare ulteriormente il carico fiscale
sulle spalle di famiglie, imprese e professionisti
. Le due proposte
deliberative
sottoposte al consiglio comunale (n. 39 del 24 maggio e n. 40 del
25 maggio) prevedono di portare l’aliquota IMU per tutti gli immobili diversi
dalla prima casa al 9,9 per mille (ben oltre la misura base del 7,6) e di
incrementare in modo insensato l’addizionale comunale Irpef, che passa
dall’attuale 0,35% al massimo previsto dalla legge: lo 0,80%
. Con un
emendamento presentato nei giorni scorsi dai sedici consiglieri di maggioranza
si prevede di limitare all’8,8 per mille l’aumento dell’aliquota IMU per gli
immobili diversi dalla abitazione principale dirottando sulla spesa corrente
almeno il 50% degli introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione (quelli
versati da chi intende procedere ad interventi edilizi), cancellando così
diverse opere di urbanizzazione che con tali risorse si sarebbero potute
realizzare, e prevedendo l’aumento del costo del ticket per la mensa scolastica
del 50% (da due a tre euro).

manovra_finanziaria_comunale_-_proposte_per_il_recupero_di_nuove_risorse.pngCon il nostro consigliere Enzo Colonna (che l’ha già
presentata in aula consiliare nelle ultime due sedute, 8 e 9 ottobre, e che
ritornerà a presentarla nelle successive: v. immagine o clicca
qui per leggere o scaricare il documento messo agli atti del consiglio
), abbiamo
predisposto una contromanovra finanziaria, la nostra, possibile e alternativa
manovra
, che prevede una serie di proposte, molto concrete e fattibili, che avrebbero
consentito di assicurare la disponibilità di una somma pari a circa tre milioni
di euro, sufficiente a contenere drasticamente l’aumento dell’aliquota IMU

sugli immobili diversi dalla prima abitazione (opifici, uffici, immobili
destinati al commercio), portando tale aliquota a non più dell’8,8 per mille
(anziché la proposta 9,9), nonché a lasciare immutati l’addizionale comunale
IRPEF
(0,35%, anziché la proposta misura dello 0,80%) e il costo del ticket
mensa scolastica
.

Una serie di proposte e ipotesi di lavoro su cui la politica,
a nostro parere, dovrebbe cimentarsi e su cui avrebbe dovuto operare delle
scelte
. È bene precisare che il 2012, dal punto di vista finanziario, è ormai praticamente
chiuso, già compromesso (che senso ha una manovra finanziaria affrontata ad
ottobre?). Temiamo, però, che queste questioni – che dovrebbero rientrare in un
piano di rivisitazione della spesa pubblica comunale, un piano contro sperperi,
costi impropri e inefficienze – resteranno lettera morta anche per il prossimo
imminente anno (2013), quando, ai tagli del 2012 nei trasferimenti statali, se
ne aggiungeranno altri
(sicuri, ad ora, ulteriori 2 milioni di euro).

A questa prospettiva noi ci opporremo duramente. Chiamiamo i
cittadini a mobilitarsi, a far sentire la propria voce e il proprio dissenso
con tutti i rappresentanti istituzionali, a seguire i prossimi consigli
comunali
in cui saranno messe ai voti le proposte dell’amministrazione e della
maggioranza al potere cittadino e gli emendamenti che assieme alle altre forze
di opposizione abbiamo elaborato e presentato.

Ci attendono mesi durissimi, in cui bisognerà essere in
grado di affrontare le difficoltà
del momento e la drammaticità del vivere
quotidiano di migliaia di cittadini altamurani con risposte rapide, efficaci e
concrete. Dobbiamo mettere in sicurezza, con le risorse disponibili e con
grande solidarietà, la nostra comunità
.

Per quanto ci riguarda, crediamo in una corretta gestione
dei Beni Comuni e nelle possibilità di rilancio culturale, morale ed economico
della nostra Terra. Siamo impegnati contro il declino e per proporre un’alternativa
al declino
. C’è solo bisogno di una politica giusta e pulita. Una nuova
stagione, con nuovi amministratori e politici, capaci, coraggiosi e
responsabili.

Guardiamo avanti per costruire il nostro futuro. Con impegno
e speranza.

 

Altamura, 14 ottobre 2012

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

   Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet:www.enzocolonna.com
 

 

 

 

NUOVI STILI DI VITA per un consumo etico e consapevole

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Tutto Sfuso discute di un nuovo e necessario approccio al
consumo. Un altro modo di essere cittadini rispetto a modelli di crescita che
consumano e distruggono (ambiente, salute, popoli) senza creare progresso
sociale, civile e culturale, senza creare opportunità e lavoro. Un primo passo
verso una nuova stagione dei Beni Comuni, un Nuovo Umanesimo.

Venerdì 12 ottobre, ore 18:30, ad
Altamura

TUTTO SFUSO (idea e
iniziativa del Circolo delle Formiche), il
primo punto vendita del territorio che coniuga la proposta di produzioni
agricole e alimentari a chilometri zero con la riduzione di rifiuti da
imballaggio, organizza (con il Circolo delle Formiche e in
collaborazione con Il Grillaio Altamura) un
incontro pubblico sul tema “NUOVI STILI DI VITA per un consumo etico e
consapevole”.

Ne
parliamo con

padre ADRIANO SELLA, responsabile
della pastorale Nuovi stili di vita
(Diocesi di Padova)

don MIMMO NATALE, responsabile
pastorale sociale e del lavoro (Diocesi Altamura-Gravina-Acquaviva)

Coordina:
Giuseppe Dambrosio (Circolo delle Formiche).

Comunicano
le loro esperienze: Carlo Colonna (Associazione Fornello), Tonia Dileo (G.A.S. Chiacchiereffrutt), Antonio Isgrò (Allegra Bottega del mondo), don Vincenzo Lopano (parrocchia S. Agostino), Michele Loporcaro (Il Grillaio Altamura), Luigi Percoco (Tutto Sfuso), Michele Polignieri (Slow Food Condotta delle Murge).

L’incontro, che si svolgerà presso la
sala convegni dell’ABMC in piazza Zanardelli n. 18
, è realizzato con
il contributo della Regione Puglia (“Piano Educazione Sostenibilità 2011 – 2012”) ed è inserito nel
ciclo di seminari “Alla ricerca del Bene comune” promossi per il terzo anno
consecutivo dal Circolo delle Formiche.

 

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IMPEGNATI CONTRO L’IMPRESSIONANTE AUMENTO DELLE TASSE COMUNALI. IMPEGNATI CONTRO IL DECLINO.

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IMPEGNATI A PROPORRE L’ALTERNATIVA AL DECLINO

Ieri e oggi, due sedute di consiglio comunale sono dedicate
ai provvedimenti relativi alla fissazione delle aliquote delle imposte di
competenza comunale (Imu e addizionale Irpef).
Ricordiamo che le proposte
deliberative sono state depositate dall’amministrazione comunale addirittura a
fine maggio scorso e mai discusse sinora in consiglio
. All’epoca, abbiamo
immediatamente lanciato l’allarme e diffuso i dati a nostra disposizione con un
volantone (realizzato con il solito, infaticabile e oneroso impegno, spesso
misconosciuto e vituperato, del gruppo che si riconosce nel Movimento Aria
Fresca); sempre in quell’occasione, ribadimmo alcune nostre proposte
finalizzate alla riduzione di costi e sperperi del Palazzo (leggi qui).

Per far fronte ai tagli nei trasferimenti statali,
l’amministrazione comunale in carica ha pensato bene
– senza sforzarsi troppo,
senza fatica e senza fantasia – di aggravare ulteriormente il carico fiscale
sulle spalle di famiglie, imprese e professionisti. Le due proposte
deliberative
sottoposte al consiglio comunale (n. 39 del 24 maggio e n. 40 del
25 maggio) prevedono di portare l’aliquota IMU per tutti gli immobili diversi
dalla prima casa al 9,9 per mille (ben oltre la misura base del 7,6) e di
incrementare in modo insensato l’addizionale comunale Irpef, che passa
dall’attuale 0,35% al massimo previsto dalla legge: lo 0,80%
.

Siamo al lavoro, con il nostro consigliere Enzo Colonna (che
le presenterà in aula consiliare), per predisporre una griglia di proposte,
molto concrete e fattibili, che consentono di assicurare la disponibilità di
una somma pari a quasi tre milioni e mezzo di euro, sufficiente a contenere
drasticamente l’aumento
, rispetto a quella base definita dal governo (7,6 per
mille) dell’aliquota IMU sugli immobili diversi dalla prima abitazione
(opifici, uffici, immobili destinati al commercio), portando tale aliquota a
non più dell’8,5 per mille (anziché la proposta 9,9), nonché a lasciare
immutata l’addizionale comunale IRPEF
(0,35%, anziché la proposta misura dello
0,80%) e il  costo del ticket mensa scolastica che la maggioranza al potere cittadino intende aumentare del 50% (da due a tre euro).

Noi vogliamo ricostruire la nostra Città, crediamo in una
corretta gestione dei Beni Comuni e nelle possibilità di rilancio culturale,
morale ed economico della nostra Terra. C’è solo bisogno di una politica giusta
e pulita. Una nuova stagione, con nuovi amministratori e politici, capaci,
coraggiosi e responsabili.

Guardiamo avanti per costruire il nostro futuro. Con impegno
e speranza
.

Altamura, 7 ottobre 2012

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

   Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet:www.enzocolonna.com
 

 

 

E’ ORA DI RIBELLARSI. SE NON SE NE VANNO LORO, SIA LA MINORANZA AD ANDARE VIA. LIBERIAMO LA CITTA’.

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COSTRUIAMO L’ALTERNATIVA AL DECLINO.

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Da mesi denunciamo lo stato di paralisi amministrativa, il
disfacimento della maggioranza al potere, l’assenza di una minima ed efficiente
forma di governo della Città. Tutto ciò sta massacrando, giorno dopo giorno,
Altamura e i suoi cittadini.
La Città è allo sbando e senza governo da mesi,
abbandonata a se stessa. Sta perdendo importanti e decisive occasioni proprio
in un momento di grande difficoltà per giovani, famiglie, imprese. Alcuni
esempi, tra i tanti:

  • Da mesi è stato annunciato un pesantissimo aumento delle
    tasse comunali
    [IMU e addizionale Irpef: leggi qui], ma la
    maggioranza al potere ha impedito sinora una discussione pubblica sul tema. Di
    conseguenza non c’è alcuna traccia del bilancio di previsione 2012
    con il
    conseguente blocco, pressoché totale, della capacità di spesa e di iniziativa
    del Comune [perse alcune importanti opportunità come, ad esempio, la possibile
    e da noi proposta candidatura per i fondi regionali destinati alla
    riqualificazione, con opere di urbanizzazione, di aree di edilizia residenziale
    pubblica: leggi qui].
  • Non c’è la benché minima idea da parte dell’amministrazione e
    della neo/assente/maggioranza riguardo alla futura collocazione territoriale,
    amministrativa e istituzionale di Altamura in vista dell’imminente soppressione
    della Provincia di Bari e la nascita della Città Metropolitana di Bari
    . Dovremmo
    stare da protagonisti (con il peso della nostra storia, della nostra economia,
    con i numeri del secondo centro dell’attuale provincia, con il nostro ricco patrimonio
    culturale e ambientale) in questi processi di trasformazione, governarli,
    altrimenti Altamura e l’Alta Murgia rischiano di essere messe ai margini. C’è
    una grande opportunità che è data, come prevede la legge, dallo statuto della
    futura Città Metropolitana che inizierà ad essere elaborato già a partire dal
    mese di ottobre [leggi
    qui
    ].
  • Non c’è la minima traccia o idea del futuro servizio di
    raccolta e smaltimento dei rifiuti
    , né di un progetto di gestione del ciclo dei
    rifiuti cittadini. Eppure si tratta della spesa più importante del bilancio comunale,
    tale da assorbire quasi un quarto delle risorse annuali a disposizione. Prima
    l’ingiustificata inerzia dell’amministrazione Stacca che – dopo aver fatto
    scadere, senza aver pronto nulla, un contratto scandaloso decennale e dopo aver
    alimentato un incredibile contenzioso che dura da mesi senza esiti e con
    ingenti spese legali – non ha predisposto nulla per il nuovo appalto rifiuti
    con i conseguenti costi enormi a carico della città. Ora il blocco, imposto ai
    comuni, di tutte le gare d’appalto deciso in maniera discutibile dal consiglio
    regionale. Tutto questo determinerà la proroga (non sappiamo per quanto tempo) dell’attuale
    gestione del servizio: con gli attuali mezzi (vecchi di oltre dieci anni
    ormai), con gli attuali risultati di raccolta differenziata (un misero 13% nei
    primi cinque mesi del 2012), con le penalità connesse a questo dato modesto
    (ecotassa regionale nella misura massima), con gli attuali costi stratosferici
    per trasporto e trattamento dei rifiuti [tra i numerosi
    documenti, segnaliamo l’ultimo: clicca qui
    ].

Senza assolutamente dimenticare che in questi anni l’amministrazione
cittadina è stata coinvolta più volte, direttamente e indirettamente, in
vicende giudiziarie ed episodi scabrosi che gettano ombre sulla condotta
amministrativa
, tanto da aver spinto, da tempo, la procura nazionale e
distrettuale antimafia ad indagare sull’inquinamento della vita politica
cittadina e le sue eventuali collusioni con ambienti criminali. Forze
investigative e magistrati impegnati sul territorio che abbiamo sentito vicini
nell’intendere il problema “illegalità” non solo come una questione di
moralità, buona politica, buona economia, ma soprattutto come necessità di non
privare questa terra di futuro civile, sociale ed economico, lasciandola a
campo di conquista di gruppi di malaffare di vario genere.

Un contesto che ci ha indotti da settimane – dinanzi
all’evidente incapacità del sindaco di prendere atto della realtà,
dell’impossibilità di garantire alla Città un minimo, necessario e affidabile
governo, rassegnando finalmente le dimissioni – a chiedere ai consiglieri di
maggioranza ancora sensibili alle sorti di questa comunità un atto di
responsabilità, doveroso e dignitoso: LIBERARE LA CITTÀ
, prigioniera da mesi di
mediocri affanni quotidiani, di speculazioni elettorali, di compromessi di
potere, di tatticismi per mantenere una poltrona o conquistarne una.

Un appello rimasto sinora inascoltato. Riteniamo che sia
giunto il momento di compiere un atto politico e simbolico deciso. È il momento
che sia il piccolo gruppo di consiglieri di minoranza a prendere l’iniziativa, ad
agire, a compiere un gesto concreto: rassegnare, tutti assieme, le dimissioni e
sollecitare i consiglieri che si sono allontanati dalla maggioranza a fare
altrettanto. Un atto collettivo
che forse non potrà determinare di per sé lo
scioglimento del consiglio (sarebbero necessarie le dimissioni contestuali di
16 consiglieri e non degli appena 7 consiglieri della minoranza venuta fuori
dalle ultime elezioni), ma che è destinato a dimostrare nei fatti la netta distanza
da questo stato di cose. È la proposta che rivolgiamo a tutte le altre forze di
minoranza, muovendoci contestualmente e chiedendo la collaborazione dei cittadini
per sgombrare finalmente il Municipio da immobilismo, indifferenza,
menefreghismo, arroganza.

Per quanto ci riguarda, con il nostro consigliere comunale,
siamo pronti. Ma non è sufficiente un gesto individuale. È necessaria
un’iniziativa collettiva per essere efficace. Abbandoniamo il Palazzo, lasciamoli
soli a fare i conti con le loro responsabilità.

È tempo di pulizia. È tempo di rigenerare il Palazzo. È
tempo di liberare nuove energie, nuovi entusiasmi. È tempo di dichiarare aperta
l’alternativa al declino
. La drammatica urgenza di questi tempi impone che i
giovani, i capaci e i coraggiosi si incontrino, oltre gli schemi e i
particolarismi, oltre le solitudini e gli egoismi, oltre i soliti volti e gli
interessi di politicanti in declino, per ricostruire e rilanciare la Città e il
nostro Futuro.

C’è solo bisogno di una politica giusta e pulita. Una nuova
stagione, con nuovi amministratori e politici. Capaci, coraggiosi e
responsabili.

Guardiamo avanti!

Altamura, 28 settembre 2012

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

   Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet:www.enzocolonna.com
 

 

 

 

 

 

QUESTIONE RIFIUTI: LA REGIONE CAMBIA LE REGOLE. STOP ALLE GARE DI APPALTO DEI COMUNI.

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LA MATERIA
DEI RIFIUTI PASSA AGLI AMBITI DI RACCOLTA OTTIMALE. IN COMUNE TUTTO TACE. RISCHIAMO ORA
DI PAGARE CARA LA SCANDALOSA INERZIA DELL’AMMINISTRAZIONE STACCA CHE NULLA HA
FATTO PER ORGANIZZARE IL NUOVO SERVIZIO E PREPARARE IN TEMPO UN APPALTO SERIO E
TRASPARENTE. CON LE NUOVE REGOLE DELLA REGIONE RISCHIAMO DI TENERCI PER ANNI
L’ATTUALE, VECCHIO E COSTOSISSIMO SERVIZIO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI.

LA
CITTÀ È ALLO SBANDO, SENZA GOVERNO DA MESI.

LIBERATE LA
CITTÀ!

 

Il 24 agosto
scorso
, con la pubblicazione nel Bollettino della Regione Puglia, è entrata in
vigore la legge regionale n. 24
che si propone il “Rafforzamento delle
pubbliche funzioni nell’organizzazione e nel governo dei Servizi pubblici
locali
” [clicca qui per il testo].

Lasciando da
parte altri aspetti, non meno importanti, c’è una materia profondamente
modificata da questa legge che ci riguarda da vicino
, di stringente e
importante attualità: l’organizzazione del settore del ciclo dei rifiuti urbani
e assimilati
.

Questo
settore è affidato dalla legge agli ATO
(ambiti territoriali ottimali) che
hanno un’estensione corrispondente alle attuali province (art. 2) e che devono
dotarsi di un’organizzazione e di organi di governo (quanto tempo passerà prima
che siano operativi?
)
. Il ciclo integrato dei rifiuti urbani è disciplinato
quanto prevede l’art. 8), da un piano che sarà approvato dalla Giunta regionale
entro centoventi giorni
dalla data di entrata in vigore della legge (sarà
rispettato questo termine?
). All’interno di ciascun ATO, il piano regionale potrà
«definire perimetri territoriali di ambito sub-provinciale per l’erogazione dei
soli servizi di spazzamento, raccolta e trasporto, denominati Ambiti di
raccolta ottimale (ARO)
» (art. 8, comma 3). La legge precisa (art. 8, comma 6) però
che, fino all’approvazione del piano regionale dei rifiuti, «la perimetrazione
degli ARO … è disposta dalla Giunta regionale con deliberazione, da adottarsi
entro sessanta giorni
dalla data di entrata in vigore della presente legge,
viste le proposte di perimetrazione dei Comuni da sottoporsi alla Regione entro
e non oltre trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge
»
(saranno rispettati questi termini?).

A questo
riguardo, la nostra situazione è particolarmente delicata vista l’assenza di un
minimo e decente governo della città, con una maggioranza in disfacimento e
lotte di potere dei suoi esponenti
che, con il loro immobilismo e la loro
strafottenza, tengono prigioniera da mesi la Città, proprio quando urgenze,
problemi serissimi, crisi economica e occupazionale tagliano il fiato, la speranza
e il futuro a giovani, famiglie e imprese.

Ad esempio,
questa nuova legge impone, in tempi strettissimi
(entro 30 giorni dalla pubblicazione
della legge) di prendere l’iniziativa e proporre, con i comuni del territorio, una
perimetrazione dell’ambito di raccolta ottimale (ARO). Ma con chi ne parliamo,
con chi ci dobbiamo confrontare, con quali esponenti politici, con quali forze
di governo, con quale giunta comunale
(azzerata da un mese), con quale sindaco
(incapace di prendere atto della realtà, dell’impossibilità di garantire alla
Città un minimo e affidabile governo, rassegnando finalmente le dimissioni) con
quale consiglio comunale
(che non riesce a consumare una seduta utile da mesi e
che vede i numerosi consiglieri di maggioranza sinora incapaci di dare una
scossa, rassegnando in massa, con noi delle opposizioni, le dimissioni che
consentirebbero di liberare il Palazzo da immobilismo e guerre di poltrone)?

Ci
appelliamo allora, per la questione della perimetrazione dell’ARO, ai sindaci e
agli amministratori dei Comuni vicini
(Gravina, Santeramo, Cassano, Toritto,
Grumo, Poggiorsini). Confidiamo nella loro capacità di iniziativa e che
sappiano coinvolgere nelle decisioni una rappresentanza del consiglio comunale
di Altamura
.

Per quanto riguarda
Altamura, si rischiano conseguenze gravi e costi pesantissimi
. La legge
regionale prevede infatti un’ulteriore norma, particolarmente insidiosa, che
riteniamo non sia stata attentamente valutata dal consiglio regionale. Dispone
che «alla data di entrata in vigore della legge è fatto divieto ai Comuni di
indire nuove procedure di gara per l’affidamento dei servizi di spazzamento,
raccolta e trasporto
» (art. 24, comma 1).

Questo significa
per i cittadini altamurani non vedere più la tanto sbandierata, annunciata, decantata

(dal sindaco e dalle forze politiche della sua maggioranza) gara di appalto per
la gestione comunale del servizio rifiuti per nove anni.
Significa pure che i
costi sinora sostenuti per la predisposizione degli atti preliminari alla gara

(ad esempio, per l’incarico affidato ad una società di consulenza torinese) sono
stati effettuati invano, resteranno sulle spalle degli altamurani senza aver prodotto
alcun risultato
.

Il che si
traduce in un danno sicuro e pesantissimo. Prima la scandalosa e ingiustificata
inerzia dell’amministrazione Stacca
che – dopo aver fatto scadere, senza aver
pronto nulla, un contratto scandaloso decennale e dopo aver alimentato un
incredibile contenzioso che dura da mesi senza esiti e con ingenti spese legali
– non ha predisposto nulla per il nuovo appalto rifiuti con i conseguenti costi
enormi a carico della città [tra i tanti documenti, leggi qui]. Ora il
blocco, imposto ai comuni, di tutte le gare d’appalto deciso in maniera discutibile
dal consiglio regionale
. Tutto questo determinerà che, sino a quando l’ambito
di raccolta ottimale (ARO) non sarà operativo e in grado di definire modalità e
forme di gestione dei servizi dei comuni coinvolti, dovrà proseguire l’attuale
gestione dei servizio con gli attuali mezzi
(vecchi di oltre dieci anni ormai),
con gli attuali risultati di raccolta differenziata (un misero 13% nei primi
cinque mesi del 2012), con le penalità connesse a questo dato modesto (ecotassa
regionale nella misura massima), con gli attuali costi stratosferici per
trasporto e trattamento dei rifiuti
(salvo che nel 2013 il Tar Puglia non dia
ragione al Comune nel contenzioso avviato dalla Tradeco).

Sorge
spontaneo un sospetto
: gli anni persi senza preparare la nuova gara, la scelta
di procedere con una minigara per affidare il servizio per un solo anno, i
contenziosi che ne sono derivati, le sceneggiate e l’immobilismo amministrativo
della maggioranza, erano forse funzionali a questo esito? A determinare la
prosecuzione surrettizia dell’attuale gestione del servizio?

È solo un
sospetto, ma un dato è certo: questa Città non ha diritto a vedere trattata la
materia dei rifiuti con razionalità, efficienza e modernità, continua a essere
vittima della non-politica e di politici del tutto inadeguati
rispetto ai
problemi e alle sfide di questi tempi difficili, vittima di inerzie e decisioni
assurde.

Lo ribadiamo
ancora una volta. È tempo di pulizia. È tempo di rigenerare il Palazzo. È tempo
di liberare nuove energie, nuovi entusiasmi. È tempo di dichiarare aperta
l’alternativa al declino.
La drammatica urgenza di questi tempi impone che i
giovani, i capaci e i coraggiosi si incontrino, oltre gli schemi e i
particolarismi, oltre le solitudini e gli egoismi, oltre i soliti volti e gli
interessi di politicanti in declino, per ricostruire e rilanciare la Città e il
nostro Futuro. C’è solo bisogno di una politica giusta e pulita. Una nuova
stagione, con nuovi amministratori e politici. Capaci, coraggiosi e
responsabili
.

Guardiamo
avanti!

Altamura, 6 settembre 2012

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

   Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet:www.enzocolonna.com

 

 

 

IN ALLARME: A RISCHIO LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO PLESSO SCOLASTICO DA PARTE DELLA PROVINCIA.

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La paralisi amministrativa, il
disfacimento della maggioranza, l’assenza di una minima ed efficiente
forma di governo della città, mettono a rischio anche la realizzazione
del nuovo plesso scolastico
(12 aule per un istituto di istruzione
superiore) da parte della Provincia sulla strada provinciale per Ruvo
(nei pressi della stazione ferroviaria).

Il dirigente del servizio
"edilizia pubblica) della Provincia
(che esborsa ogni anno la cifra
astronomica di 600mila euro per i fitti di immobili privati destinati
alle attività di istituti superiori della città) sollecita nuovamente
l’approvazione, da parte del Comune, della variante al progetto,
sottolineando, con preoccupazione, "l’imminente scadenza dei tempi per
la consegna dei lavori che dovrà avvenire inderogabilmente entro il 30
settembre 2012, pena l’annullamento del!’intervento
"
.

Siamo preoccupati anche noi per le sorti di questo importante progetto e, più in
generale, per le sorti di questa Città, allo sbando e senza governo da
mesi. Una Città che, su diversi fronti e molte questioni, è abbandonata a
se stessa, perdendo importanti e decisive occasioni e opportunità.

Lo ribadiamo, dai consiglieri di maggioranza ancora sensibili alle sorti di questa comunità ci aspettiamo un atto  di responsabilità, doveroso e dignitoso: LIBERATE QUESTA CITTÀ, prigioniera da mesi
di mediocri affanni quotidiani, di speculazioni elettorali, di
compromessi di potere, di tatticismi per mantenere una poltrona o
conquistarne una.

Lo ribadiamo ancora una volta. È tempo di pulizia. È tempo di rigenerare
il Palazzo. È tempo di liberare nuove energie, nuovi entusiasmi. È
tempo di dichiarare aperta l’alternativa al declino
. La drammatica
urgenza di questi tempi impone che i giovani, i capaci e i coraggiosi si
incontrino, oltre gli schemi e i particolarismi, oltre le solitudini e
gli egoismi, oltre i soliti volti e gli interessi di politicanti in
declino, per ricostruire e rilanciare la Città e il nostro Futuro. C’è
solo bisogno di una politica giusta e pulita. Una nuova stagione, con
nuovi amministratori e politici. Capaci, coraggiosi e responsabili.

Guardiamo avanti!

Altamura, 7 settembre 2012

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INFO POINT VIA TREVISO: UN NUOVO E ONEROSO APPALTO. QUALCOSA SI MUOVE, MA NON MANCANO LE ‘STRANEZZE’

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PUBBLICATO
IL BANDO PER UN NUOVO E ONEROSO APPALTO PER LAVORI CHE, IN REALTÀ, AVREBBERO
DOVUTI ESSERE CONTEMPLATI GIÀ NELLA PROGETTAZIONE INIZIALE. L’AMMINISTRAZIONE
COMUNALE TACE ANCORA SUL FUTURO DELLA STRUTTURA E SULLA SUA REALE DATA DI
APERTURA.

L’info point
turistico doveva aprire il 26 febbraio 2009. Dopo tre anni e mezzo, la
struttura è ancora un cantiere e l’amministrazione vara un appalto da 256mila
euro per il suo completamento.

info_point_-_foto.jpgPeriodicamente,
torniamo ad occuparci di uno dei tanti “misteri” generati dalla scadente
gestione amministrativa della Città: l’Info Point, la struttura in costruzione
in via Treviso
che dovrebbe fungere da centro di informazione turistica sui
siti strategici dell’Uomo di Lamalunga, Cava dei Dinosauri e Pulo di Altamura. Come
da anni denunciamo
con interventi pubblici e interpellanze del nostro
consigliere comunale Enzo Colonna [leggi ad esempio qui, qui
e qui], l’Info
Point è ancora un cantiere inutilizzabile, nonostante i lavori dovessero finire
il 26 febbraio 2009
(e il sindaco Stacca ne menasse vanto: leggi qui a
pagina 20
).

L’amministrazione
comunale
, che sulla questione non si è mai degnata di rispondere e dar seguito alle
nostre ripetute sollecitazioni [leggi anche qui] nonostante per
l’Info Point si siano spese ingenti risorse pubbliche (circa 740mila euro tra
costruzione e videosorveglianza), ora lancia un altro sorprendente appalto: una
nuova gara da 256mila euro per la “Realizzazione di marciapiedi e recinzioni,
rivestimenti e pitturazioni, elementi di protezione e occultamento macchine
esterne per riscaldamento e raffreddamento ambienti, impianto di illuminazione
area antistante edificio, sistemazione a verde e realizzazione piazza area a
monte dell’edificio
” [leggi
qui
]. Siamo lieti che finalmente qualcuno (il dirigente del settore “lavori
pubblici”) dal Palazzo di Città abbia preso a cuore la questione dell’Info
Point
e voglia arrivare, sebbene in clamoroso ritardo, al completamento
dell’opera come da noi richiesto, ma non possiamo non rilevare alcune stranezze
che lasciano perplessi: si procede ora ad una nuova e onerosa gara d’appalto
per interventi che avrebbero dovuto essere già contemplati nella progettazione
iniziale
. Ancora una cospicua iniezione di soldi pubblici per completare la
struttura, sforando così ogni previsione iniziale di spesa!

Inoltre tutto
questo accade mentre ancora una volta non viene chiarito dal sindaco e dai suoi
collaboratori quando l’Info Point potrà essere aperto una volta per tutte,
quali contenuti saranno dati alla struttura e quale forma di gestione sarà assicurata
.
Elementi fondamentali per dare un senso a quello che rischia di rimanere uno
scatolone vuoto in un lembo dimenticato di città.

Si potrebbe varare un concorso di idee, si
potrebbero coinvolgere giovani professionisti locali e associazioni per
delineare ruolo, scopi, modalità di fruizione e valorizzazione dell’Info Point

ma tutto tace. All’amministrazione comunale interessa il presente fatto di
immobilismo e spartizione di potere. Il futuro della Città a quanto pare no.
 
Altamura, 3 settembre 2012

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

   Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet:www.enzocolonna.com