ALTRO CHE SERVIZI, ACCESSI: A TRENTACAPILLI L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PIAZZA UNA POMPA DI BENZINA

Da anni le forze di opposizione si prodigano per proporre
soluzioni relative ai problemi riguardanti il quartiere ‘Redentore’ e
‘Trentacapilli-Lama di Cervo’. Da tempo proponiamo diverse e semplici soluzioni,
di facile attuazione e che migliorerebbero non poco la vivibilità di un
agglomerato dove risiedono ormai 7mila persone
. Ad esempio:
  • l’eliminazione della strettoia per l’accesso da Via Matera;
  • il completamento del campetto da gioco;
  • l’allargamento del ponte di Via Pietro Colletta;
  • le alberature nei viali e sistemazione a verde delle aree
    pubbliche;
  • un presidio pubblico (ufficio postale o di servizi
    comunali);
  • il completamento della viabilità e la consegna delle aree
    destinate a parco giochi;
  • il collegamento completo con il servizio trasporto urbano
    individuando delle aree a parcheggio intermedie tra i nuovi quartieri e il
    centro cittadino;
  • un efficiente servizio di raccolta dei rifiuti (soprattutto
    differenziata) e di pulizia delle strade.
     

Mentre noi, con responsabilità, proponevamo queste
soluzioni, l’amministrazione di centrodestra era al lavoro per piazzare un bel
distributore di benzina vicino al famigerato ponte di via Pietro Colletta,
facendo
cominciare i lavori subito dopo la campagna elettorale
.
 

Tutto ciò non solo renderà impossibile o più problematica la
realizzazione dell’allargamento del ponte o di un nuovo sottopasso pedonale, ma
comprometterà anche la destinazione a verde di quell’area già prevista dal
piano regolatore generale e confermata dal P.I.R.P.
(programma integrato di
riqualificazione delle periferie) recentemente sottoscritto dal Comune con la
Regione.

I partiti e movimenti sotto elencati stigmatizzano tale
vergognoso comportamento assunto nei confronti della comunità del quartiere
Trentacapilli-Lama di Cervo e invitano l’amministrazione comunale a sospendere
immediatamente i lavori e rivedere tale progetto
, che piazza una stazione di
servizio al centro del quartiere e a ridosso delle abitazioni.

Invitiamo inoltre l’amministrazione ad avviare finalmente un
confronto serio e costruttivo con il Comitato di Quartiere Trentacapilli – Lama
di Cervo e con tutte le forze politiche e sociali
, così come già richiesto dai
residenti dei nuovi quartieri.

Porremo con forza tali questioni all’attenzione del sindaco con una
interpellanza urgente congiunta che presenteremo in consiglio comunale.

Altamura, luglio 2010 


PARTITO DEMOCRATICO – SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ – MOVIMENTO
ARIA FRESCA – ALTAMURA CON PIGLIONICA – IO SUD – ALLEANZA PER LILLINO

 

 

DIFESA DELLA SALUTE? DIFESA DEL GRANO, DELL’ECONOMIA LOCALE? NO, L’AMMINISTRAZIONE PENSA ALLE POMPE!

granoduro.png




 La settimana scorsa gli
agricoltori pugliesi hanno
protestato nel porto di Bari per l’arrivo di due navi cariche di grano
d’importazione (leggi
qui
). Le ennesime che arrivano nella nostra Regione.

granoduro.pngDa
tempo si assiste alla sostituzione del prodotto
cerealicolo pugliese con quello importato (da Canada, Arizona, Texas,
Bangladesh),
che poi finisce nella pasta e nel pane che mangiamo.

Di certo, tali
importazioni selvagge si traducono in danni
evidenti a carico degli agricoltori locali, che non riescono a spuntare
prezzi
equi e remunerativi, e a carico dei consumatori che non sanno con quale
grano
sono prodotti il pane e la pasta che acquistano.

Nutrire dubbi sulla bontà
del grano che viene importato è
lecito. Ad esempio nel 2005, proprio a Bari, fu sequestrata una intera
nave,
poiché il grano trasportato era contaminato con ocratossina, una
sostanza
cancerogena. Tale grano fu miscelato con altro grano e commercializzato a
prezzi sensibilmente inferiori a quelli di mercato, nonostante fosse
pericoloso
per la salute (leggi
qui
). Di tutto ciò si sta occupando il Tribunale di Trani, con un
processo
penale che ha preso avvio il 15 aprile scorso.

Il Movimento Aria Fresca,
con un appello pubblico (leggi qui), aveva
chiesto all’amministrazione comunale di costituirsi parte civile per
difendere
gli agricoltori e i consumatori truffati da tale pratica vergognosa,
così come responsabilmente
fatto dai comuni di Gravina in Puglia e Spinazzola (leggi
qui
), oltre che dalla CIA – Confederazione Italiana Agricoltori
della
Puglia.

Ma dall’amministrazione
nessuno rispose, tanto che siamo poi
tornati a chiedere chiarimenti con una interpellanza (leggi
qui
). Evidentemente su in municipio erano in altre e privatissime
faccende
affaccendati, più importanti della tutela della salute pubblica. Come
abbiamo
scoperto poi, proprio in quell’8 aprile quando pubblicavamo il nostro
invito a
costituirsi in giudizio nel processo contro l’importazione di grano
contaminato, erano impegnati a fare letteralmente una pompa (guarda
qui le
foto dei lavori di una pompa, più correttamente, stazione di carburanti
nel bel
mezzo del quartiere Trentacapilli, vicino alle abitazioni per la quale
la concessione edilizia è stata rilasciata proprio l’8 aprile scorso
ed inoltre clicca qui per un documento diffuso da tutte le forze di opposizione).

grano.png

 Alla nostra interpellanza
è stata data risposta solo ieri
(15 luglio), in consiglio comunale. Con la solita “nonchalance”, il
sindaco Stacca
ha detto che lui e la sua maggioranza non erano e non sono convinti
della bontà
del processo che si sta svolgendo a Trani, della sussistenza del reato e
che si
riservano, in caso di condanna, di agire in sede civile. Il nostro
consigliere
comunale Enzo Colonna ha provato a far presente che la costituzione di
parte
civile ha una valenza soprattutto simbolica, di attenzione e tutela del
bene
comune, ma i “giureconsulti” al governo cittadino non si sono convinti.
Infine,
il nostro rappresentante ha sollecitato l’attivazione di controlli
costanti sul
grano che transita nel nostro territorio ed è oggetto di
commercializzazione e
trasformazione al fine di verificarne la natura e qualità e la presenza
di
sostanze tossiche [leggi
qui
l’inchiesta del periodico Il Salvagente sulla presenza di micotossine
nelle
paste in commercio
], ricordando che l’obiettivo a cui dovrebbe
dedicarsi
l’amministrazione comunale è accorciare la filiera, promuovendo le
produzioni
agricole del territorio, la loro trasformazione in loco, un consumo
finale attento
e consapevole.

Ci ascolteranno almeno
questa volta?

 

Altamura 16 luglio 2010

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
   Sede: Vico Mercadante (di fronte Chiesa S.
Nicola). Sito internet: www.enzocolonna.com

 

 

 

 

 

 

5.000 altamurani hanno già  detto e sottoscritto: L’ACQUA NON SI VENDE.

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La campagna referendaria L’ACQUA NON SI VENDE promossa dal
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua (www.acquabenecomune.org) ha visto
Altamura tra i comuni più attivi di Puglia e d’Italia. Dal 25 aprile scorso,
sono state raccolte circa 5.000 firme! Si tratta di un risultato straordinario
dato che stiamo parlando del 10% dei votanti.

Un nutrito e variopinto gruppo di cittadini informati, spinti dalla passione per la politica
dal basso e dalla necessità di tutela del Bene Comune, riuniti del Comitato
Referendario Acqua Bene Comune di Altamura hanno realizzato decine di banchetti
che hanno consentito a moltissimi altamurani di conoscere ciò che si
profila(va) all’orizzonte in materia di servizi idrici ed hanno dato loro la
possibilità di dire "NO! L’ACQUA NON SI VENDE" attraverso un grande
strumento di democrazia diretta qual’è il referendum.

In questi giorni si stanno concludendo le faticosissime (e
sconosciute ai più) operazioni di certificazione elettorale dei firmatari. Già,
perchè quel 1 MILIONE di FIRME vanno certificate e questo significa portare i
moduli negli uffici elettorali dei firmatari o chiederne i certificati a mezzo
fax ai rispettivi uffici elettorali (questo per chi ha firmato fuori dal
proprio comune). Tradotto in soldoni si tratta di interi pomeriggi ed anche
notti passati ad inviare fax, aprire le buste ricevute, inserire i certificati nei
rispettivi moduli…. un lavoro lungo, a volte noioso che per fortuna vede
l’impegno di tantissimi volontari che hanno dato vita ad una struttura
autogestita da far invidia ai vecchi luoghi della politica. Dispiace
constatare, invece, la scarsa disponibilità di organismi strutturati quali
partiti e sindacati.

Un grazie va ai consiglieri Enzo Colonna (Aria Fresca),
Saverio Diperna (PD), Lello Rella e Michele Ventricelli (SEL) che con la loro
presenza ai nostri banchetti hanno consentito l’autenticazione delle firme
raccolte. Ringraziamo inoltre gli organi di stampa locali che hanno
seguito e dato notizie sugli sviluppi della campagna referendaria, in
particolare Periodico Free, i siti Altamuralife, Altamuralive, Notizie on Line,
Radio Regio Stereo. Apprezzamento anche al personale dell’ufficio elettorale di
Altamura, sempre disponibile per le operazioni di certificazione. Non possiamo
non prendere atto dell’assenza durante tutta la campagna referendaria
dell’amministrazione comunale, fatto salvo un interessamento in extremis del
neo assessore Saponaro. Ci si aspettava molto dal Comune che, solo qualche mese
fa, ha votato all’unanimità l’inserimento del Diritto all’Acqua nello Statuto
Comunale. Speriamo bene per il futuro anche perchè, con la nuova amministrazione,
il nostro comune deve riprendere i contatti con il Coordinamento Nazionale
degli Enti Locali per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici, al quale ha
aderito con delibera di giunta già nel maggio 2008.

Chiusa la straordinaria campagna di raccolta firme,
attenderemo l’esito della verifica della Corte di Cassazione sull’ammissibilità
dei quesiti per poi concentrarci sull’obiettivo di portare al voto il 50% più
uno degli elettori affinché, attraverso tre Si ai tre quesiti referendari,
dicano NO alla privatizzazione. Sappiamo bene che in Italia non si raggiunge il
quorum da 18 anni, ma questa volta ci sono tutti i presupposti per invertire
questa tendenza: con le politiche sull’acqua sono in gioco i meccanismi
democratici di base. Perchè si scrive acqua ma si legge democrazia.

Altamura, 14 luglio 2010

 

Comitato Referendario Acqua Bene Comune Altamura

[MeetUp ilGrillaio – Movimento Cittadino Aria Fresca – Ass.
Molino d’Arte – Ass. Sopra la panca – SEL Altamura – Comitato Acquamura –
Missionari Clarettiani Altamura – PRC Altamura – Comitato di Quartiere
"Don Tonino Bello" – Fabbrica di Nichi Altamura – Gi. Fra. Altamura –
Ass. Culturale Free – Ass. Senzareti – Radio Regio Stereo Altamura – Ass.
ilDugongo]

 

 

 

 

ANTENNE TELEFONIA MOBILE: RIPRESI I LAVORI! Documento unitario delle opposizioni




Qualche
giorno fa, in Via Monti, sono ripresi i lavori relativi all’installazione
dell’antenna Vodafone. E questo quando la questione sembrava essere risolta.

E’
evidente che la sospensione è avvenuta solo a fini di propaganda politica in
piena campagna elettorale
.

Già
dal lontano 2008 il TAR Puglia ed il Consiglio di Stato avevano dato ragione
alla Vodafone. Ora i cittadini di Via Manzoni rischiano di ritrovarsi con due
installazioni, invece di una
: quella in Via Monti, dove a giorni entrerà in
funzione il ripetitore, e quella nei pressi del palazzetto dello sport.

L’epilogo
di questa vicenda era stato ampiamente annunciato dalle forze di minoranza
: l’Amministrazione
Stacca prima di dare le autorizzazioni alla Vodafone avrebbe dovuto munirsi di
un regolamento che prevedesse l’installazione delle antenne telefoniche
all’esterno del centro abitato per la tutela della salute dei cittadini.

Oltre
al danno di ritrovarsi con l’ennesima antenna in pieno centro abitato, la Città
corre seriamente il rischio di subire la beffa di un potenziale e costosissimo
risarcimento danni
richiesto dalla Vodafone!

Questi
sono i risultati quando si amministra con superficialità e arroganza, senza
rispettare i cittadini.

Per
quanto ci riguarda, chiediamo all’Amministrazione di assumersi le proprie
responsabilità
di fronte alla Città, di procedere rapidamente all’applicazione
del regolamento approvato nel febbraio scorso dal consiglio comunale nella
parte in cui prevede il catasto ed il monitoraggio costante
delle fonti e degli
impianti che producono emissioni elettromagnetiche, nonché nella parte in cui
prevede che il Comune definisca un piano di localizzazione, fuori dal centro
abitato, di questo tipo di impianti
.

Altamura, 15 luglio 2010

 




PARTITO DEMOCRATICO – SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ – MOVIMENTO ARIA FRESCA – ALTAMURA CON
PIGLIONICA – IO SUD – ALLEANZA PER LILLINO




 

SOLUZIONE ALL’ALTAMURANA PER ELIMINARE I RISCHI DELLA NUOVA STRADA

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LA PISTA CICLO-PEDONALE DELLA NUOVA
STRADA DI COLLEGAMENTO
VIA CORATO-VIA VECCHIA BUONCAMMINO DIVENTA UN…

PARCHEGGIO ABUSIVO

 

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Come non pensarci prima? Perché dubitare della concretezza
delle risposte di amministratori ed amministrati? Ecco, ci stavamo preoccupando
[clicca qui per
leggere il nostro documento di denuncia e l’interpellanza che abbiamo
depositato oltre un mese fa
] della pericolosità della strada di
collegamento tra via Corato e via Vecchia Buoncammino per l’integrità fisica di
pedoni e ciclisti (arditi provocatori), quando la risposta era nei fatti, anzi,
questi avevano preceduto la domanda stessa.

Il teorema: se v’è una situazione che crea un rischio, si
cancella la situazione ed il rischio non c’è più. Ecco fatto: la pista non più
ciclabile o pedonabile, ma solo "parcheggiabile", comodamente, a
misura!!
Una barriera di auto proteggerà gli impavidi ed incoscienti soggetti
che volessero prodursi in performance fisiche. Semplicemente impedirà loro di
arrischiarsi in una pista pedo-ciclabile ad Altamura!

Quelle che seguono e che alleghiamo sono le foto che abbiamo
scattato, in una sera qualunque di un giorno qualunque, lungo la nuova arteria
stradale. Mentre si organizzano una tantum (male, visto lo scorrazzare di auto
come se niente fosse di domenica scorsa) le giornate ecologiche, si tollerano
comportamenti incivili, tutti i giorni, tutte le sere
.

 

Anche su questo argomento, il nostro Movimento depositerà
nei prossimi giorni un’apposita interpellanza
, chiedendo all’amministrazione
comunale di adottare le doverose iniziative di vigilanza sul rispetto dei
divieti di sosta lungo l’unica arteria cittadina destinata a ciclisti e pedoni
.

Altamura 12 luglio 2010

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
   Sede: Vico Mercadante (di fronte Chiesa S.
Nicola). Sito internet: www.enzocolonna.com

 

 

 

ALTA MURGIA, PIANO E REGOLAMENTO DEL PARCO DECISI SENZA I CITTADINI

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Il consiglio direttivo dell’Ente Parco Nazionale dell’Alta
Murgia ha adottato recentemente le proposte di Piano e di Regolamento del Parco
che, acquisito il parere della Comunità del Parco (i tredici comuni coinvolti,
le comunità montane, Regione Puglia e Provincia di Bari), dovranno essere
approvati dalla Regione Puglia e dal Ministero dell’Ambiente [leggi qui tutti gli atti che compongono piano e regolamento].

In sintesi, vengono finalmente definite le norme di concreta
gestione e tutela di un ambiente delicatissimo e di pregio. Piano e Regolamento
sono infatti gli atti fondamentali di un Parco. Disciplinano l’utilizzo del
territorio, fissano finalità e modalità di conservazione e valorizzazione del
patrimonio naturalistico, ambientale, storico, culturale e antropologico, individuano
forme e cautele della presenza e dell’attività dell’uomo. Si pensi, ad esempio,
quanto fondamentali siano la classificazione e delimitazione del territorio in
quattro diverse zone operate con tali atti, con la previsione di quattro
distinti regimi di tutela e quattro distinte discipline degli interventi e
delle attività possibili.

Si sta dunque consumando un passaggio fondamentale nella
vita del Parco dell’Alta Murgia di cui siamo sicuramente soddisfatti. Non
possiamo però fare a meno di rilevare che l’intero processo di definizione di
tali norme e contenuti sia finora avvenuto senza il coinvolgimento delle
popolazioni che nel Parco vivono e operano. Piano e Regolamento del Parco arrivano
“a scatola chiusa” presso i vertici delle istituzioni locali, per il loro
parere, e alla Regione ed al Ministero per l’approvazione definitiva.

Un modo di procedere né aperto né condiviso che lascia
perplessi e può ingenerare un duplice, paradossalmente speculare, rischio: per
un verso si presta a subire improprie e pericolose forme di “condizionamento” da
parte di interessi particolari e privati che sul Parco vorrebbero continuare a
lucrare a scapito della sua tutela e valorizzazione (si pensi al grande ed
attualissimo tema del business, che qualcuno vuole senza regole e senza freni,
degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili o delle
trivellazioni petrolifere); dall’altro, rischia di rinfocolare incomprensioni e
crisi di rigetto nei confronti del Parco, in questi anni abilmente alimentate
da chi considera la nostra una terra solo di conquista e di affari.

Siamo però ancora in tempo per un cambio di rotta che
consenta ai cittadini (associazioni, comitati e movimenti che hanno difeso e
fatto conoscere la nostra terra, agricoltori ed allevatori della Murgia, istituzioni
culturali, organizzazioni del mondo economico e produttivo) di conoscere, esaminare,
apprezzare o rivedere, migliorare insieme alle istituzioni le norme che sono in
questo momento in fase di approvazione. Riteniamo fondamentale, ad esempio, che
ogni Amministrazione comunale ricadente nel Parco e la Regione organizzino
momenti pubblici di conoscenza e confronto sui contenuti di Piano e Regolamento,
in modo che ogni istituzione locale possa poi sintetizzare le proprie
valutazioni all’interno della Comunità del Parco.

Solo da un rapporto aperto di scambio e condivisione con le
popolazioni locali, che nel Parco vivono e lavorano, possono nascere una
disciplina efficace di tutela e soprattutto una prospettiva reale di valorizzazione
dello straordinario ambiente dell’Alta Murgia.

Altamura 6 luglio 2010

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NOTA RIPRESA DA:

Il Quotidiano di Bari dell’8 luglio 2010 (clicca qui)

 

 

 

 

 

RIFIUTI PERICOLOSI A RIDOSSO DELLE MURA MEGALITICHE

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MURA MEGALITICHE: MESSA IN SICUREZZA L’AREA DOVE E’ STATO RITROVATO UN FUSTO CON SOSTANZA NERASTRA.

DOPO LA NOSTRA SOLLECITAZIONE
[v. avanti], CHE A SUA VOLTA RACCOGLIEVA
QUELLE PERVENUTE DA ALCUNI ATTENTI CITTADINI, E’ STATO EFFETTUATO STAMANE (7 luglio) UN
INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA DELL’AREA INTERESSATA DALLO SMALTIMENTO
ILLEGALE DI UN FUSTO CONTENENTE UNA SOSTANZA NERASTRA. Dal seguente link, il
comunicato diramato dal Comune di Altamura: http://www.comune.altamura.ba.it/comunicato.php?idabn=1228

SIAMO SODDISFATTI, OBIETTIVO RAGGIUNTO!

___________________

 

L’AMMINISTRAZIONE PROCEDA ALLA BONIFICA E ALL’INDIVIDUAZIONE
DEI RESPONSABILI.

Ancora un abbandono di rifiuti pericolosi, questa volta senza
nemmeno prendersi la briga di lasciarli a qualche chilometro dall’abitato. In
piena città, in Via Port’Alba, a pochi metri dalle Mura Megalitiche, è stato
gettato un fusto metallico che ha rilasciato un denso liquido nero,
probabilmente un residuo di lavorazione industriale molto simile ad olio
esausto o catrame
. L’agente inquinante, come ci hanno segnalato alcuni attenti
cittadini ed attestato dalle foto che riportiamo, si è sparso sul terreno,
contaminandolo.

Chiediamo all’amministrazione di intervenire immediatamente
per rimuovere il fusto abbandonato
e, effettuate le opportune analisi sulla natura
delle sostanze sversate, procedere senza indugio alla bonifica dell’area.

Ci aspettiamo anche che gli amministratori comunali attivino
le forze dell’ordine per l’individuazione rapida dei colpevoli
.

 

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Altamura 5 luglio 2010

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
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TUTTI IN PISTA!

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È sotto gli occhi di tutti la nuova strada di collegamento
via Corato-Stazione-Buoncammino inaugurata a marzo in pompa magna dall’amministrazione Stacca [leggi qui].

Una strada destinata nelle migliori intenzioni a risolvere l’annoso
problema del traffico tra via Gravina e via Bari, che prima causava non pochi
disagi alla viabilità cittadina, e ad accogliere la prima pista ciclabile di
Altamura.

Iniziativa davvero lodevole, ma proprio qui nasce
l’inghippo.

Come mai la pista ciclabile – adiacente alla strada – non è
protetta dal traffico veicolare?

Perché il guard rail è stato piazzato a protezione del muro
in cemento, oltre il quale c’è solo la ferrovia, anziché proteggere pedoni e ciclisti
dalle automobili?

Assieme a noi, se lo domandano anche numerosi
cittadini
che usano la pista ciclabile ogni giorno – non senza rischi
– e denunciano pubblicamente il
problema
[leggi qui ed anche qui].

Ricordando che la questione non è marginale, visto che la
nuova strada è già stata teatro di un incidente stradale per fortuna senza morti [leggi qui], abbiamo chiesto da tempo [l’ultima volta con la nostra
interpellanza scritta che è disponibile qui
] al sindaco Stacca di intervenire per porre in sicurezza la
strada
.

Oppure preferiamo aspettare la prossima vittima per tornare
a parlarne? 

Altamura 2 luglio 2010

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FINANZIAMENTI PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI SU EDIFICI COMUNALI

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ENNESIMA SEGNALAZIONE DA PARTE DEL MOVIMENTO ARIA FRESCA

L’AMMINISTRAZIONE SI MUOVA!

Il tempo a disposizione è davvero poco. È bene però che Altamura
faccia almeno il tentativo di non perdere l’ennesima possibilità di finanziamento
attraverso la quale migliorare, un po’, il proprio futuro. Mentre la
maggioranza di centrodestra è, a distanza di tre mesi dalle elezioni, alle
prese con i soliti giochi di spartizione di poltrone e incarichi, il Movimento
Cittadino Aria Fresca continua nella sua attività di costante ricerca, studio e
proposta
. Abbiamo scovato un’interessante possibilità di finanziamento, resa
nota dal governo nazionale con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 143
del 22 giugno scorso [leggi
qui
].

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato un avviso
pubblico per il finanziamento di progetti per la realizzazione di impianti per
la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili su edifici di dello
Stato, Regioni, Province, Comuni
in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia [clicca
qui per l’avviso e la modulistica
]. Le risorse finanziarie a sostegno dei
progetti selezionati, erogate mediante contributi fino al 100% del costo,
ammontano complessivamente a 30 milioni di euro.

Tale iniziativa, mediante il sostegno alla produzione ed
all’utilizzo dell’energia da fonti rinnovabili, intende favorire la diffusione
di una nuova cultura energetica tra la popolazione e promuovere lo sviluppo del
tessuto imprenditoriale locale. È possibile infatti installare impianti solari,
eolici, a biogas e biomasse coinvolgendo le forze produttive del posto.
 

Bisogna però fare prestissimo: le amministrazioni
interessate alla selezione dovranno presentare istanza di partecipazione entro
le ore 12:00 del 30 giugno 2010.
L’amministrazione comunale dunque si muova
senza indugio per approntare la documentazione necessaria a sostegno di un
progetto che coinvolga i numerosi edifici pubblici cittadini (scuole, impianti
sportivi, uffici). Muovendosi con efficacia e tempestività, si coglierebbe il
triplice obiettivo di diminuire la bolletta energetica comunale, valorizzare il
patrimonio pubblico e contribuire a difendere l’ambiente.
 

Invitiamo l’amministrazione ad impegnarsi sul serio su un
tema così concreto e che coinvolge gli interessi di tutti e non solo dei soliti
noti
.

Altamura 28 giugno 2010

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
   Sede: Vico Mercadante (di fronte Chiesa S.
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LETTERA APERTA A VENDOLA E FIORE: QUANTO TEMPO ANCORA DOVREMO ATTENDERE PER L’OSPEDALE DELLA MURGIA

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 LETTERA APERTA al Presidente della Giunta Nichi Vendola e all’Assessore
alla Sanità Tommaso Fiore DELLA REGIONE PUGLIA

 
 

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OGGETTO: EFFETTIVA APERTURA AL PUBBLICO DELL’OSPEDALE DELLA
MURGIA E CONDIZIONI DEL SERVIZIO SANITARIO LOCALE.


I sottoscritti partiti, movimenti ed organizzazioni di
Altamura,

CHIEDONO

alle SS.LL. se l’Ospedale della Murgia ubicato tra Altamura
e Gravina in Puglia – concepito 30 anni fa, i cui lavori ebbero inizio il 22
luglio 1997 e la cui struttura muraria, stando all’ultimo capitolato di appalto,
dovrebbe essere consegnata alla fine del mese di giugno 2010 – rientra nelle
priorità del programma (lavoro, opere pubbliche, assistenza sanitaria) che il
rinnovato Governo regionale si è dato.

In particolare, si chiedono quanto tempo ancora la comunità
murgiana dovrà attendere per l’effettiva apertura al pubblico dell’ospedale, che
rischia di essere già obsoleto al momento della sua entrata in funzione a causa
degli ultradecennali tempi di realizzazione.

Inoltre, è doveroso segnalare che i tempi di attesa per le
prestazioni sanitarie ed ospedaliere nel territorio murgiano sono sempre più
lunghi, soprattutto per quanto riguarda la riabilitazione, per decine di
pazienti ai quali vengono interrotte le relative terapie, negando loro diritti
fondamentali. Proprio in questi giorni, infatti, per molte attività specialistiche
l’attività ambulatoriale è stata ridotta del 60-70%.

Alla conseguente fuga dei pazienti verso altre strutture in
grado di rispondere ai loro bisogni, si aggiunge quella dei giovani
professionisti del personale medico-sanitario che finiscono per cercare sbocchi
professionali altrove, in quanto le loro capacità non vengono adeguatamente
valorizzate. Queste dinamiche, insieme allo stato di abbandono di alcune
strumentazioni elettromedicali costate migliaia di euro alla collettività,
depauperano sempre di più le strutture sanitarie, con una crescente sfiducia
dei cittadini e degli operatori nei confronti del servizio offerto.

La certezza di vedere aperto e funzionante a breve l’Ospedale
della Murgia potrebbe invertire questo trend e diventare motivo di speranza e
fiducia della comunità murgiana, che da trenta anni attende una adeguata
risposta alle proprie esigenze di cura.

Le scriventi organizzazioni confidano nella Vostra attenzione
a questa sollecitazione, così come in una Vostra risposta chiara, definitiva,
celere e pubblica agli interrogativi che abbiamo qui posto.

Cordiali saluti.

Altamura, 14 giugno 2010

 



RIFONDAZIONE COMUNISTA ALTAMURA

RDB-USB

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

COMITATO FB SALVIAMO LA SANITÀ MURGIANA