Enzo Colonna alla Provincia

 [CLICCA QUI per visionare questo testo nella versione manifesto (.pdf)]

 

Grazie.

Basta una sola parola di fronte a gesti concreti che dimostrano sincera vicinanza, condivisione, stima e apprezzamento. Siamo commossi dallo straordinario sostegno che la città ha rivolto ad Enzo Colonna, candidato al consiglio provinciale con l’Italia dei Valori e da quattro anni rappresentante del Movimento Aria Fresca in consiglio comunale.

Nel solo collegio Altamura 1, oltre duemila cittadini (11%) hanno votato per lui, un numero enorme. Enzo Colonna è risultato così il primo dei candidati non eletti.

Grazie per questo risultato senza precedenti. Raggiunto senza spendere cifre folli in campagna elettorale, senza dispensare false promesse, lontani dai gruppi di potere. Lo abbiamo conseguito solo grazie a voi, che avete apprezzato in questi anni la limpidezza di Enzo Colonna e il suo costante lavoro a difesa del bene comune e di tutti i cittadini.

Un risultato da cui proseguiremo per cambiare il modo di fare politica nella nostra città.

Come sempre, insieme a voi, con entusiasmo saremo in prima fila.

MOVIMENTO ARIA FRESCA  –  ITALIA DEI VALORI

 

  *

 

RISULTATO STRAORDINARIO DI ENZO COLONNA. HA OTTENUTO 2058 VOTI, PARI AL 10,88%, MA PER POCHISSIMI VOTI (circa 50) MANCA L’ELEZIONE A CONSIGLIERE PROVINCIALE.

Il risultato conseguito lo colloca infatti al terzo posto, a livello provinciale, della lista dei candidati dell’Italia dei Valori. Terzo dopo il risultato del candidato del collegio Cassano/Santeramo (12,60% con 2864 voti) e del candidato di Terlizzi/Giovinazzo (11,25% con 2004 voti).
Poiché alla lista Italia dei Valori sono stati assegnati, con la sconfitta di Divella, 2 seggi, Enzo risulta essere il primo dei non eletti.
CLICCA QUI per i risultati delle elezioni provinciali del 6 e 7 giugno nel collegio "Altamura 1".

 

*

 

{youtube}_5rNuwGv5jI{/youtube}
Se vuoi sostenere la candidatura di Enzo Colonna al Consiglio provinciale di Bari, candidato nella lista dell’IDV nel Collegio Altamura 1 (clicca qui per aprire e scaricare il Foglio Fresco di Stampa con la mappa dei due collegi in cui è diviso il territorio di Altamura), sei pregato di far circolare i links con il materiale informativo contenuto in queste pagine oppure scrivi al seguente indirizzo enzo@altamura2001.com e comunica i tuoi dati e la tua disponibilità.
Puoi anche sostenere la candidatura di Enzo con un contributo economico (al termine della campagna elettorale si darà conto in questo sito, assicurando la dovuta riservatezza ai contributori, delle somme ricevute e delle spese effettuate che, comunque, saranno molto contenute rispetto alle campagne in corso di altri candidati).
Il contributo economico sarà destinato a coprire i costi della campagna di informazione e comunicazione svolta durante queste settimane preelettorali.
E’ possibile versare il contributo di persona, prendendo preliminarmente contatti all’indirizzo email prima segnalato o presentandosi direttamente nei pressi della sede (vico Mercadante, di fronte Chiesa S. Nicola in Corso Federico) nelle ore serali del venerdì, sabato e domenica. Oppure, poiché alcuni costi fissi organizzativi (come il canone di locazione della sede) sono a carico dell’associazione "Circolo delle Formiche", è possibile versare un contributo con un bonifico/accredito presso il seguente conto corrente bancario, specificando nella causale "contributo associativo":
Conto corrente bancario n. 000010302358 CIN T ABI 07056 CAB 41330
IBAN: IT 40 D 07056 41330 000010302358
presso BCC dell’Alta Murgia di Altamura, Piazza Zanardelli 16 intestato al CIRCOLO DELLE FORMICHE
*  

CLICCA QUI per scaricare o aprire il file (in formato .pdf) con il pieghevole in distribuzione in cui, molto sinteticamente, sono riportate le motivazioni e le proposte che accompagnano la candidatura di Enzo Colonna alla Provincia

 

*

 CLICCA QUI per aprire o scaricare il file (in formato .pdf) che riporta il FAC-SIMILE della scheda elettorale (di colore giallo) per le prossime elezioni provinciali nel "Collegio Altamura 1". Per ciascuna lista c’è un solo candidato il cui nome è già scritto sulla scheda accanto al simbolo. Basta dunque barrare con la matita SOLO (altri segni fanno annullare la scheda) il simbolo del partito. In questo caso, per sostenere Enzo, è necessario barrare SOLO il simbolo della lista "Dipietro – Italia dei Valori (così come è riportato nel fac-simile).

*

 Pubblicazioni di informazione a sostegno della candidatura di Enzo:

 

*

In questo canale di YouTube (ariafrescaaltamura),  gli ultimi interventi registrati di Enzo:

http://www.youtube.com/Ariafrescaltamura

 

*

PER ACQUISIRE ULTERIORI INFORMAZIONI, PER ORGANIZZARCI, PER COORDINARE ALCUNE ATTIVITA’, PER INCONTRARE ENZO, PER UN CONTATTO "FISICO" INCORAGGIANTE E DI SOSTENGO PER LA CANDIDATURA, L’APPUNTAMENTO E’

OGNI SERA, A PARTIRE DALLE ORE 20:30 PRESSO LA NOSTRA SEDE

(in Vico Mercadante, a ridosso di Corso Federico di Svevia, di fronte la Chiesa di San Nicola)

  

 

 

SICUREZZA DEI CITTADINI DI PARCO SAN GIULIANO: IL NOSTRO IMPEGNO, I PRIMI RISULTATI

Da lunghissimo tempo si è a conoscenza che il sottosuolo del quartiere “Grotta dei Tufi (Parco San Giuliano) è interessato da una diffusa rete di cavità sotterranee dovuta all’intensa attività estrattiva di materiale da costruzione sviluppatasi nel corso dei secoli.In diverse occasioni il Movimento Aria Fresca e il suo consigliere Enzo Colonna [leggi ad esempio qui il testo di una Raccomandazione consiliare e di un’interpellanza urgente presentate rispettivamente il 29 gennaio 2009 ed il 19 gennaio 2009 da Enzo Colonna] hanno chiesto all’amministrazione comunale di svolgere uno studio approfondito sul sottosuolo per fornire un quadro conoscitivo aggiornato, puntuale e completo della situazione e dare così tranquillità ai cittadini residenti nel quartiere.La risposta dell’amministrazione, come in altre occasioni, è stata insufficiente e beffarda. Con l’ordinanza n. 135 del 4 dicembre 2008, il sindaco Stacca ha semplicemente affermato che «la situazione può essere fonte di potenziale pericolo per gli abitanti e le strutture insediate nella zona» ed ha demandato ai cittadini proprietari/possessori di manufatti nell’area l’onere giuridico, amministrativo e finanziario di dotarsi, entro 60 giorni, di (ulteriori, in molti casi) indagini geologiche, pena lo sgombero e inibizione dell’uso degli immobili. Insomma il problema è vostro e ve lo risolvete da soli.Una logica incresciosa, da Ponzio Pilato, di fronte ad una situazione delicata che tocca i cittadini di un quartiere che da sempre lamenta scarsa attenzione. Chi vive a Parco San Giuliano, ad esempio, paga le tasse comunali ma ancora non riceve un servizio completo e decente di raccolta dei rifiuti come abbiamo più volte denunciato.Eppure l’amministrazione comunale sa benissimo come il Piano Regolatore Generale sia purtroppo sprovvisto di uno studio geologico dell’abitato [clicca qui per un stralcio del PRG adeguato, si legga in particolare il punto 2 della seconda pagina], con la conseguenza che sono stati finora i singoli cittadini, di tasca propria, a dover produrre apposite relazioni geotecniche insieme ai progetti edificatori. Eppure il Comune avrebbe ora i mezzi per rispondere adeguatamente, utilizzando fondi propri (quelli, ad esempio, ricavati dall’addizionale IRPEF introdotta da questa amministrazione due anni fa) o quelli ricevuti quattro mesi fa dalla Regione (ben 600mila euro) destinati proprio agli interventi per la difesa del suolo.Il Movimento Aria Fresca, con una interpellanza presentata il 19 gennaio scorso, ha chiesto formalmente al sindaco che sia il Comune a svolgere direttamente uno Studio generale di compatibilità idrogeologica sulla zona di “Parco San Giuliano”, non gravando così i cittadini proprietari/possessori di immobili della relativa spesa. In questo modo, con l’espletamento di un’unica indagine condotta da tecnici (opportunamente selezionati) incaricati dal Comune di Altamura, si otterrebbero anche risultati molto più tempestivi, omogenei, puntuali e, fatto non trascurabile, sicuramente con minori costi.

Le nostre sollecitazioni hanno raggiunto alcuni evidenti risultati. Nell’ultimo consiglio comunale (24 aprile), infatti, rispondendo alla nostra interpellanza, l’amministrazione si è finalmente impegnata, dopo l’istituzione del catasto delle cavità sotterranee:

  1. a raccogliere i risultati delle indagini geologiche fornite dai cittadini;
  2. ad integrarli con i dati delle indagini effettuate dal Comune e soprattutto dall’Autorità di Bacino;
  3. a realizzare una mappatura completa ed aggiornata della zona interessata, escludendo quindi tutte le zone non soggette a particolare rischio o nelle quali gli immobili realizzati in superficie presentano adeguate condizioni di sicurezza;
  4. a restringere il regime vincolistico alle sole zone individuate di effettivo rischio;
  5. a revocare, quindi, l’ordinanza del sindaco del dicembre scorso;
  6. ad avviare, di concerto con l’Autorità di Bacino, attività di messa in sicurezza delle aree che presentano le situazioni di rischio più evidenti.

Siamo soddisfatti degli impegni presi, raggiunti anche grazie al nostro lavoro di sollecitazione e proposta. Speriamo e saremo vigili, per la sicurezza e la tranquillità dei cittadini del quartiere Parco San Giuliano, che agli impegni seguano rapidamente i fatti.

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

 

 

 

DOPO LE INIZIATIVE DI ARIA FRESCA, I LAVORI ALLO STADIO E L’APPALTO PER IL MERCATO DI VIA ROVERETO

________

 

Con comunicato n. 51 del 14 aprile 2009, l’amministrazione comunale ha reso noto che da ieri sono iniziati i lavori di sistemazione degli spogliatoi ubicati sotto la tribuna coperta dello stadio “D’Angelo”. Ne siamo lieti, visto che il 13 febbraio scorso avevamo presentato un’apposita interpellanza sull’argomento (l’ennesima, dopo altre presentate precedentemente ed il cui testo riportiamo di seguito).

Nell’interpellanza chiedevamo proprio conto di come e quando l’amministrazione intendesse riportare ad una minima condizione di agibilità l’INTERA struttura dello stadio comunale, da tempo in condizioni di notoria fatiscenza.

Peccato che l’amministrazione non offra ancora alcuna indicazione sugli interventi di ristrutturazione della copertura della tribuna coperta, ormai ridotta ad un rugginoso colabrodo che ben poco ripara dalla pioggia. Chiedevamo anche questo nella nostra interrogazione, così come di intervenire per riportare a condizioni di decenza spogliatoi e struttura del Campo Cagnazzi. Anche di quest’ultima questione, non c’è traccia nel comunicato comunale.

Poiché la nostra interpellanza non è stata ancora discussa in consiglio comunale, faremo presente quello che c’è ancora da fare o che ancora non va a sindaco e assessori quando l’amministrazione si deciderà a convocare una nuova seduta consiliare e a porre l’argomento all’ordine del giorno (purtroppo, ancora oggi, passano diversi mesi dalla presentazione delle nostre interpellanze, quando leggi statali e regolamenti comunali indicano tempi non superiori a trenta giorni).

Ad ogni modo, non è la prima volta che, ad una nostra azione di sollecitazione, proposta e pungolo, segue un qualche risultato (è ad esempio già successo quando abbiamo denunciato le infiltrazioni d’acqua nei palasport cittadini, con conseguente stanziamento di risorse dell’amministrazione per la loro ristrutturazione).

Qualche risultato lo abbiamo ottenuto anche in merito alla sistemazione del mercato di Via Rovereto, il cui bando di gara era stato ritirato a fine febbraio per non meglio precisati “errori sostanziali riscontrati negli atti tecnici progettuali”. Sull’argomento avevamo presentato una interpellanza il 23 marzo scorso (anche questa riportiamo di seguito), anche questa non ancora discussa. Spulciando il sito internet del Comune di Altamura, guarda caso, siamo venuti a sapere che il nuovo bando di gara è stato pubblicato l’8 aprile. Bene, ma in consiglio comunale vogliamo vederci chiaro su quali siano stati questi “errori sostanziali” e sui tempi di completamento dei lavori di tale mercato rionale.

Dunque far presente quello che non va o proporre soluzioni alternative serve a qualcosa. E di questo siamo soddisfatti.

Altamura, 15 aprile 2009

 ENZO COLONNA (consigliere comunale di Altamura – Movimento Cittadino Aria Fresca)  

 

 *


All’attenzione del

Sindaco di Altamura

– Palazzo di Città –

 

OGGETTO: Condizioni fatiscenti dello stadio “D’Angelo” e del campo sportivo “Cagnazzi”. Interpellanza urgente.

 

Lo scrivente Enzo Colonna, consigliere comunale per il Movimento cittadino Aria Fresca,

premesso che:

  • da lungo tempo il campo sportivo Cagnazzi e lo stadio “Tonino D’Angelo” versano in precarie condizioni, come ben sanno le migliaia di frequentatori (sportivi e spettatori) delle due strutture;
  • la situazione si è ulteriormente deteriorata in questi ultimi tre anni in assenza, pressoché totale, di interventi di manutenzione;
  • la tribuna coperta dello stadio “D’Angelo” è soggetta a pesanti infiltrazioni d’acqua che pregiudicano l’agibilità degli spalti in caso di pioggia, inoltre è ai limiti la praticabilità degli spogliatoi, con infiltrazioni di umidità e acqua, piastrelle che cadono, porte divelte, impianti idraulici e di riscaldamento che funzionano a singhiozzo;
  • il Campo Cagnazzi è dotato di spogliatoi largamente insufficienti per le necessità delle tante società sportive che, pagando regolarmente il ticket, vi si allenano e giocano; insufficienza dal punto di vista dell’accessibilità e delle condizioni igienico-sanitarie;
  • a tutto ciò, si aggiunge la mancanza di servizi igienici puliti e decorosi a uso degli spettatori, sia per lo stadio “D’Angelo” che per il campo Cagnazzi;

premesso anche che:

  • in passato, a più riprese, il Movimento Aria Fresca ha segnalato le fatiscenti condizioni delle due strutture, presentando apposite interpellanze alle quali sono state date risposte (nel migliore dei casi) insufficienti ed evasive;

con la presente chiede al sindaco di riferire dettagliatamente in aula riguardo a:

  1. cosa ha finora impedito all’amministrazione di procedere ai doverosi interventi di manutenzione delle due strutture sportive, nonostante fossero ampiamente conosciute le condizioni delle stesse, come detto in premessa denunciate dal Movimento Aria Fresca, segnalate più volte anche dagli organi di informazione locale e perfettamente a conoscenza di primari esponenti di questa amministrazione che svolgono la propria attività sportiva in tali impianti;
  2. quando, come, con quali risorse e quali cautele (per non pregiudicare il pieno uso della struttura che diverrebbe un’ulteriore e non tollerabile danno per sportivi e frequentatori dell’impianto) l’amministrazione comunale intende procedere a risanare gli ambienti dello stadio “D’Angelo”, sia per quanto riguarda le tribune che gli spogliatoi;
  3. quando, come, con quali risorse e quali cautele (per non pregiudicare il pieno uso della struttura che diverrebbe un’ulteriore e non tollerabile danno per sportivi e frequentatori dell’impianto) l’amministrazione comunale intende procedere a risanare gli ambienti del Campo Cagnazzi, sia per quanto riguarda le aree frequentate dagli spettatori che gli spogliatoi;
  4. quando, come, con quali risorse e quali cautele (per non pregiudicare il pieno uso della struttura che diverrebbe un’ulteriore e non tollerabile danno per sportivi e frequentatori dell’impianto) l’amministrazione comunale intende procedere ad un attento esame delle condizioni statiche della tribuna coperta dello stadio “D’Angelo”, in modo da dare tranquillità e sicurezza ai frequentatori dello stesso.

Altamura, 13 febbraio 2009

 

ENZO COLONNA (consigliere comunale – Movimento cittadino Aria Fresca)


*    

All’attenzione del

Sindaco di Altamura

– Palazzo di Città –

  

OGGETTO:     INTERPELLANZA SULL’ADEGUAMENTO DELL’AREA MERCATALE DI VIA ROVERETO E IL RITIRO DEL RELATIVO BANDO DI GARA

 

Lo scrivente Enzo Colonna, consigliere comunale del Movimento Cittadino Aria Fresca,

premesso che:

  • sul sito Internet del Comune di Altamura è pubblicato un avviso (datato 26 febbraio 2009) a firma del Dirigente del VII Settore Ing. Sabino Tattoli che testualmente riporta: «Si avvisano le imprese interessate alla gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di “Adeguamento area mercatale di Via Rovereto”, che il relativo bando di gara, in pubblicazione dal 12/02/2009 al 10/03/2009, è da considerarsi annullato a causa di errori sostanziali riscontrati negli atti tecnici progettuali»;

premesso altresì che:

  • tale intervento di adeguamento, assieme a quelli necessari per l’adeguamento di tutte le altre aree mercatali cittadine, era stato più volte sollecitato dal Movimento Aria Fresca e dallo scrivente con diverse interpellanze (v., ad esempio, interpellanze del 17.01.2006, del 05.06.2006, del 28.01.2008) e sollecitazioni verbali;
  • tale intervento di adeguamento era da tempo atteso dalla cittadinanza e in particolare dai residenti nel quartiere su cui insiste l’area mercatale di Via Rovereto, che da anni segnalano le difficoltà che un’area mercatale non attrezzata come quella attuale comporta in termini di volumi di traffico, difficoltà di viabilità e parcheggio, rumori, inquinamento e discutibili condizioni igienico-sanitarie;

tanto premesso, chiede al Sindaco di riferire dettagliatamente in aula in merito a:

  1. quali siano gli “errori sostanziali riscontrati negli atti tecnici progettuali”;
  2. quali ritardi comporterà il ritiro del bando e la predisposizione dei corretti atti tecnici progettuali, sia a proposito dell’indizione di una nuova gara sia per quanto concerne il completamento effettivo dell’intervento sull’area mercatale;
  3. quali controlli/cautele l’amministrazione comunale abbia effettuato/preso per scongiurare il rischio che tali “errori sostanziali” non riguardino anche i bandi di gara per l’adeguamento delle aree mercatali di Via Parisi e Via Marecchia.

Altamura, 23 marzo 2009

  

ENZO COLONNA (consigliere comunale – Movimento Cittadino Aria Fresca)

  

L’UOVO DI PASQUA DELL’AMMINISTRAZIONE: 1.600.000 € ALL’ANNO IN PIà™ ALLA TRADECO

 *

IL COMUNE CONDANNATO A PAGARE UNA CIFRA ENORME ALLA DITTA

L’UOVO DI PASQUA DELL’AMMINISTRAZIONE:

1.600.000 € ALL’ANNO IN PIÙ ALLA TRADECO

 

I timori che avevamo avanzato nei mesi scorsi sono diventati realtà. Con decreto ingiuntivo del 24 febbraio 2009, dichiarato esecutivo, il Giudice del Tribunale di Altamura ha intimato al Comune il pagamento di circa 130.000 euro al mese (UN MILIONE E SEICENTOMILA all’anno) a favore della Tradeco per il solo trasporto dei rifiuti cittadini in discariche fuori bacino che la ditta sta effettuando dal 1° aprile 2008.

Abbiamo posto il problema dei costi assurdi del trasporto rifiuti fuori bacino già due anni fa, molto prima che la discarica finalmente chiudesse. Abbiamo avvertito più volte dei guai giudiziari a cui le decisioni del sindaco e dei suoi amici al potere (Zaccaria, Lomurno, ecc.) stavano esponendo la cittadinanza. Abbiamo suggerito la strada dello scioglimento del contratto con la Tradeco, divenuto eccessivamente ed intollerabilmente oneroso. Una soluzione a cui non hanno degnato un minimo di attenzione!

Sindaco, assessori e maggioranza, invece, per mesi hanno sparato a vanvera cifre differenti sull’entità della somma da riconoscere. Nel dicembre 2007 avevano parlato di oltre 300mila euro al mese da pagare alla Tradeco. Tra gennaio e maggio 2008, sull’onda delle contestazioni e dello scalpore destato dalle indagini giudiziarie che si stavano occupando del contratto del servizio rifiuti, sono scesi prima a 150mila euro mensili, poi a 30mila e infine, il 18 settembre 2008 (dopo ben sei mesi durante i quali l’amministrazione non aveva pagato nemmeno un euro mentre i suoi avvocati dicevano di pagare e proprio il giorno in cui il Giudice aveva convocato Comune e Tradeco per ascoltare le rispettive ragioni prima di emettere un provvedimento), hanno fissato la liquidazione mensile del solo trasporto dei rifiuti fuori bacino in 25mila euro.

Una vera e propria sagra del dilettantismo amministrativo mentre, come avevamo suggerito, sarebbe stato molto più saggio per il Comune porre un aut aut alla Tradeco. O la ditta si rendeva disponibile a rinegoziare il costo del trasporto fissato nello scandaloso contratto-capestro preparato, appaltato e firmato negli anni 2000/2002 – che all’epoca fu duramente contestato, quasi in solitudine, dal nostro consigliere Enzo Colonna (con documenti agli atti) – riducendolo almeno alla cifra stimata nel piano regionale dei rifiuti del 2001 (allora in vigore), cioè 200 lire per il trasporto di una tonnellata di rifiuti per un chilometro (1/8 delle 1600 lire previste nel contratto). Oppure l’amministrazione avrebbe dovuto considerare risolto (sciolto) il contratto facendo valere l’insostenibilità dei costi del trasporto dei rifiuti fuori bacino che fanno lievitare il prezzo del servizio di ulteriori 130.000 euro al mese rispetto ai 550.000 che già si pagano per il servizio base. Liberarsi di quel contratto era ed è diventata una necessità alla luce del fatto che il cantiere del nuovo impianto di Grottelline è tuttora sotto sequestro e il trasporto fuori bacino dei rifiuti rischia di durare sino al termine del contratto (ossia sino a febbraio 2012).

Peraltro è lo stesso contratto ad obbligare le parti (Comune e Tradeco), in caso di “ulteriori oneri imprevedibili … circa le modalità di espletamento dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani”, ad affrontare “le mutate esigenze per il funzionamento dei servizi” che “saranno concordate tra Amministrazione ed Appaltatore (Tradeco) nelle modalità e nei costi, tenendo presente il rapporto esistente al momento dell’aggiudicazione dell’appalto fra mezzi, personale e costo del servizio” (art. 8 del contratto). Il che significa che sia l’amministrazione comunale che la ditta sono obbligate ad affrontare il problema del costo esorbitante del trasporto dei rifiuti alla luce del fatto nuovo ed imprevedibile della indisponibilità del nuovo impianto di bacino ed a risolverlo con rigore, disponibilità, buona fede e trasparenza.

Stacca e i suoi non possono fare finta che una clausola del genere non ci sia. Non è accettabile che dinanzi ad un aumento degli oneri per il Comune di ben il 25%, non si faccia nulla o, peggio, si faccia finta di fare qualcosa che, inevitabilmente, si tradurrà in un danno per le casse comunali: l’ennesimo contenzioso che durerà anni e, per ora, ha visto il Comune soccombere, come in tante occasioni in passato.

Inoltre, è lo stesso codice civile (che le forze di maggioranza e la comitiva di amici al potere cittadino dimostrano di ignorare nei loro scomposti ed offensivi discorsi e tabelloni) a prevedere, nel caso di “contratti a esecuzione continuata o periodica” come appunto quello tra il Comune e la Tradeco, che «se la prestazione di una delle parti è divenuta eccessivamente onerosa per il verificarsi di avvenimenti straordinari e imprevedibili» (nel nostro caso, tali sono sia la scoperta dell’inquinamento nel sito di Grottelline che ha rallentato per mesi i lavori di realizzazione del nuovo impianto di bacino, sia, nell’estate scorsa, il sequestro disposto dalla Procura di Trani a seguito di una delicata indagine penale), il contraente che deve tale prestazione può domandare la risoluzione (lo scioglimento) del contratto. L’altro contraente (in questo caso la Tradeco) “contro la quale è domandata la risoluzione può evitarla offrendo di modificare equamente le condizioni del contratto” (art. 1467 del codice civile).

Equità delle condizioni contrattuali, equità dei costi. Appunto quanto da anni stiamo chiedendo inascoltati: ossia ridurre il costo del trasporto dei rifiuti fuori bacino, portandolo dagli assurdi livelli attuali ad un livello vicino a quanto era previsto dal piano regionale dei rifiuti, con evidenti risparmi di spesa per gli altamurani. E invece, Stacca e amici, sicuri del fatto loro e delle migliaia di euro (della collettività) spese in parcelle legali, piuttosto che valutare le nostre proposte, con strafottenza hanno purtroppo portato la Città a questo punto.

Ora la questione è: CHI PAGA? Riteniamo che debbano essere i responsabili di questo scempio amministrativo. Uno scempio che, dopo ricorsi, costi per il trasporto, aggiornamenti di spesa ed estensioni è passato in 7 anni da 5milioni400mila euro a oltre 9milioni (questa la somma impegnata per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel bilancio comunale 2009: un aumento del 66,6%, altro che inflazione!!!). Uno scempio di cui non ci rallegriamo affatto, perché destinato a produrre i suoi effetti negativi per anni. Anni di interessi e danni da pagare, spese per avvocati e contenziosi, incertezze e buchi nei bilanci comunali e, di conseguenza, nei portafogli dei cittadini.

Non a caso, il 30 marzo scorso il consiglio comunale è stato convocato per discutere una apposita manovra di riequilibrio di bilancio per coprire il buco prodotto nelle casse comunali, in totale due milioni e mezzo di euro (clicca qui per il testo integrale della deliberazione del consiglio). Pensate un po’: il bilancio municipale varato in pompa magna dal sindaco Stacca a gennaio, già a marzo è stato sconquassato per parare i colpi di scelte amministrative scellerate. Vengono al pettine anche i nodi che un anno fa il nostro consigliere comunale Enzo Colonna, tra le invettive di derisione della maggioranza, denunciava al momento dell’approvazione del bilancio 2008, che prevedeva un ulteriore e ingiustificato aumento della tassa sui rifiuti del 15% (durante la gestione Stacca tale tassa è aumentata di un incredibile 55% complessivo). L’aumento di un anno fa è servito a fare cassa, a mettere da parte circa un milione di euro in vista delle sconfitte in tribunale che potevano profilarsi: parlavano di un costo del trasporto di 25.000 euro al mese e ne impegnavano, in realtà, 150.000 al mese (come chiaramente si leggeva nella relazione dei revisori dei conti). Mistificazioni! Altro che le giustificazioni di Stacca sull’allargamento del servizio di raccolta dei rifiuti ai nuovi quartieri di Parco San Giuliano, Trentacapilli e Lama di Cervo, un servizio che, ad oggi, non si vede: per due anni la città e i nuovi quartieri hanno pagato gli aumenti della Tarsu, ma non hanno usufruito di alcun servizio, ora si capisce perché.

Del resto, Stacca e i suoi amici al potere cittadino sembrano quasi sollevati che sia stato un giudice ad ordinare il pagamento di una cifra così enorme. Sembrano quasi indifferenti all’idea che la Città debba farsi carico di un costo così alto per almeno altri tre anni. Per loro, tanto peggio tanto meglio.

A noi, invece, tutto questo non va affatto bene. Non ci rassegniamo a questo stato di cose, allo sperpero di denaro pubblico ed alla disfatta dell’interesse collettivo.

 ________________    

 

GLI INTERROGATIVI PRINCIPALI A CUI STACCA E I SUOI NON RISPONDONO

 

  • Perché il sindaco si vantava a novembre dopo la prima effimera vittoria contro la Tradeco quando sapeva benissimo che il giudizio di merito era ancora in corso?
  • Perché né il sindaco né autorevoli esponenti di questa amministrazione dissero alcunché tra il 2000 ed il 2001 quando la gara di appalto sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti veniva preparata ed espletata? Eppure molti di loro erano già allora amministratori in carica.
  • Per il sindaco e i suoi non è questione nuova e imprevedibile la scoperta all’avvio del cantiere di Grottelline di un pregresso smaltimento abusivo di rifiuti che ha bloccato per mesi l’inizio dei lavori ed ha reso necessario un intervento di bonifica? Come chiamano il pastrocchio amministrativo della scelta fatta dall’allora commissario all’emergenza rifiuti Fitto della zona di Grottelline dove la presenza di vincoli ambientali ha determinato il sequestro da parte della Procura di Trani del cantiere nell’estate 2008? Perché Stacca ed i suoi amici al potere cittadino non contestano alla ditta che queste circostanze del tutto nuove ed imprevedibili hanno reso, ora, il contratto eccessivamente oneroso per il Comune, tanto oneroso che si impone, secondo il diritto che ignorano o fanno finta di ignorare, o la rinegoziazione (con riduzione) dei costi o lo scioglimento del contratto stesso? Perché fanno finta di non capire questa nostra proposta?
  • Come mai il sindaco Stacca e la sua maggioranza hanno aumentato la tassa sui rifiuti (Tarsu) del 55% in tre anni dicendo di voler estendere il servizio nei nuovi quartieri e di questo servizio (tranne il minimo, obbligato per esigenza di pubblica igiene) non vi è traccia a Parco San Giuliano e Trentacapilli?
  • Come mai costoro dicono da sempre di essere obbligati a pagare quanto stabilito perché c’è un contratto ed ora un giudice che obbliga a pagare? Se è così, perché per mesi hanno giocato con le cifre (con stime diverse sulle somme da riconoscere alla Tradeco, da 300mila sino 25mila euro)? Perché, nonostante già nel bilancio dell’anno scorso avessero menzionato la cifra di 150mila euro, non hanno pagato allora evitando un contenzioso e le onerose spese legali ed interessi da pagare alla ditta?
  • Come mai nei suoi atti giudiziari la Tradeco si avvale degli argomenti dei consulenti legali nominati da Stacca e amici? Come mai si ripete lo schema “non ti do o non ti riconosco qualcosa e poi la ditta fa un ricorso che puntualmente vince”?
  • Come mai non dicono che pagheremo la ecotassa più alta alla Regione (quasi 400.000 euro all’anno, cioè 15 euro a tonnellata, quando i Comuni virtuosi pagheranno meno di quattro euro a tonnellata) perchè non abbiamo raggiunto nemmeno la metà dell’obiettivo regionale di raccolta differenziata (il 42% entro il 2008), che è invece ferma ad Altamura al 10% (in sette anni è miseramente aumentata di appena sei punti percentuali, dal 4 al 10%)? Perché non si sono adottate ancora (come da noi più volte sollecitato) misure di incentivazione della riduzione dei rifiuti prodotti e della raccolta differenziata dei rifiuti (come sconti fiscali a beneficio di imprese, commercianti e cittadini)?
  • Perchè Stacca e amici non dicono che solo dopo le interpellanze ed i manifesti di Aria Fresca si sono decisi a chiedere ai paesi limitrofi il contributo socio-ambientale (milioni di euro) che spetta al comune sede di discarica e che Altamura non ha mai riscosso in tutti questi anni?
  • Come mai solo dopo le interpellanze del nostro consigliere e i nostri manifesti si sono decisi a far raccogliere la frazione umida dei mercati, un obbligo dalla ditta prima non rispettato?

LUNEDàŒ 6 APRILE ORE 10.00 SIT-IN DAVANTI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BARI (via Nazariantz)

PER DIRE BASTA ALLA PERICOLOSA INGERENZA DEL POTERE POLITICO SU QUELLO GIUDIZIARIO E SOLIDARIZZARE CON I MAGISTRATI INQUIRENTI (sulla vicenda delle ispezioni ministeriali, clicca qui)

"Adesso basta! A difesa dell’indipendenza magistratura e della costituzione manifesteremo lunedì prossimo in sit-in davanti alla Procura della Repubblica" Sono le parole dell’On. Pierfelice Zazzera – che lunedì 6 aprile – porterà la sua solidarietà ai magistrati inquirenti insieme con "l’Osservatorio Regionale sulla Legalità", "l’Associazione contro la criminalità per la legalità" e società civile (tra cui anche il Movimento Aria Fresca di Altamura). Le vicende che hanno riguardato il giudice De Magistris e Clementina Forleo prima, i magistrati di Salerno poi, sono emblematiche dell’evoluzione delle strategie di contrasto ed annientamento dell’attività giudiziaria, ed inquirente in particolare, allorquando essa giunga a lambire sfere intoccabili del potere. L’eliminazione fisica, che rende il giudice eroe, conferendo immortalità al ricordo della sua persona e del suo operato, cede il passo alla soppressione morale e professionale, attuata con le armi "bianche" dell’attuale governo, meno cruente ma altrettanto letali, dell’insinuazione, del dubbio, della denigrazione che oltraggiano l’onore del magistrato, privandolo del prestigio e dell’autorevolezza del suo ruolo istituzionale, rendendolo abietto e negletto, dunque da ripudiare."A Bari – conclude l’On. Zazzera – potrebbe replicarsi una storia già vista, dove un Ministro tenta di difendersi dal processo e non nel processo". Pertanto invitiamo ad aderire alla manifestazione,tutta quella società civile che ha ancora a cuore lo stato di diritto nel nostro difficile Paese [dal sito dell’Italia dei Valori della Puglia].

 

VENERDI 3 APRILE, L’ITALIA DEI VALORI PRESENTA I CANDIDATI ALLA PROVINCIA

ITALIA DEI VALORI, Sezione di Altamura

(via Bari, 5, e-mail: idv.altamura@libero.it)

 

PRESENTA I CANDIDATI ALLE ELEZIONI PROVINCIALI 2009

 

Venerdì 3 aprile  2009, ore  19.00

Sala “Camastra” – Monastero del Soccorso (Porta Matera), Altamura

 

INTERVENGONO

SAVERIO LOSPALLUTO (Coordinatore Cittadino)

ALFONSO PISICCHIO (Coordinatore e Consigliere Provinciale)

ENZO COLONNA (Candidato al Consiglio Provinciale nel Collegio Altamura 1)

GIACINTO FORTE (Candidato al Consiglio Provinciale nel Collegio Altamura 2)

PIERFELICE ZAZZERA (Coordinatore Regionale e Parlamentare)

 

LA CITTADINANZA È INVITATA

 

PIRP: BOCCIATO IL PASTICCIATO PROGETTO DI STACCA E AMICI

A CAUSA DEGLI ERRORI DI QUESTI AMMINISTRATORI COMUNALI, NIENTE FONDI PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE DI ALTAMURA

Ci risiamo, purtroppo. È incredibile come l’amministrazione Stacca sia in grado di collezionare brutte figure in sequenza [per tutte le altre, si cita la vicenda della Zona Franca Urbana (clicca qui)], sempre e costantemente a danno dei malcapitati cittadini amministrati.

Il 12 marzo scorso, l’Assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Angela Barbanente, ha reso nota (clicca qui) la conclusione definitiva dei lavori di valutazione dei Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie (PIRP), ossia i progetti presentati dai comuni pugliesi per l’ammodernamento e il miglioramento del contesto urbanistico, civile e di vita della aree comunali più disagiate e per la promozione dell’occupazione. La Regione ha messo a disposizione ben 92 milioni di euro che vanno incontro alle primarie esigenze (case a prezzo equo, giardini, parcheggi, scuole, strade, strutture sportive e ricreative) di chi, in ogni comune, più patisce le conseguenze della crescita disordinata e senza regole di interi quartieri.

Bene, anzi male, malissimo per noi altamurani. Infatti, Altamura non vedrà nemmeno un centesimo dei 92 milioni stanziati con il Piano Casa della Regione perché il progetto presentato dall’amministrazione Stacca è risultato essere così pasticciato da essere dichiarato “non valutabile”. Tale giudizio fu già espresso qualche mese fa dalla Regione, ma ora è stato, in via definitiva, confermato dalla commissione di valutazione incaricata di esaminare le osservazioni che i comuni (tra cui Altamura) avevano presentato sulla prima graduatoria provvisoria. Per intenderci, il progetto di Stacca e amici non è che sia finito in fondo alla graduatoria perché ne siano stati presentati di migliori, ma è stato considerato così sbagliato da non poter essere nemmeno valutato.

Cosa inventerà ora la comitiva di amici al potere cittadino per giustificare questa ennesima brutta figura? Come si presenteranno nei quartieri di Via Pompei, Via Selva, Trentacapilli e Lama di Cervo che avrebbero dovuto beneficiare di un progetto che Stacca e amici definivano mirabolante? Come diranno a migliaia di cittadini che non ci sarà traccia di giardini, strade ben sistemate, di strutture sportive, di illuminazione dignitosa, di aule scolastiche e asili, che non ci sarà per il momento nessun allargamento della strada ad imbuto e soggetta ad allagamenti che porta a Lama di Cervo?

Eppure il nostro consigliere Enzo Colonna, con interventi in consiglio comunale e note ufficiali, aveva fatto rilevare per tempo come il progetto che l’amministrazione si accingeva a presentare evidenziasse notevoli lacune [clicca qui, ad esempio, per leggere un breve intervento pubblicato nell’estate 2007 dal periodico Free e dal quotidiano La Repubblica Bari del 7 giugno 2007 in cui sono sintetizzate solo alcune delle obiezioni mosse al piano].

Come in altre circostanze, rimaniamo inascoltati e poi a pagare gli errori della faciloneria ed arroganza di questi amministratori sono i cittadini [v., ad esempio, la vicenda dei costi del trasporto rifiuti (clicca qui)].

Per fortuna, se opportunamente rivisto, il progetto potrebbe ancora concorrere al finanziamento con i Fondi Europei di Sviluppo Regionale (FESR), grazie alla rinnovata disponibilità dell’Assessore Barbanente che ha confermato la decisione di sovvenzionare, con tali ulteriori risorse, i piani di riqualificazione non ammessi al finanziamento previsto per i PIRP.

Invitiamo pertanto il sindaco Stacca e l’assessore Zaccaria ad attivarsi immediatamente per collaborare con l’assessorato regionale e trovare soluzioni progettuali correttive e idonee a non far perdere ad Altamura milioni di euro decisivi per migliorare la qualità della vita di migliaia di cittadini da tempo presi in giro con finte promesse e immaginari impegni.Da parte nostra, confermiamo, come sempre, la disponibilità a dare il nostro contributo di proposte, idee e suggerimenti per correggere il piano e migliorare la nostra Città.

Altamura, 31 marzo 2009

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

 

FINALMENTE SI INTRAVEDE LA SOLUZIONE AL PROBLEMA DELLE PESANTI INFILTRAZIONI DI ACQUA NEI PALAZZETTI

A distanza di oltre tre anni dalle solenni promesse degli amministratori in carica, registriamo con soddisfazione che la giunta comunale ha finalmente deliberato l’approvazione del progetto definitivo per la realizzazione della nuova copertura al palazzetto dello sport in via Manzoni ed al palazzetto dello sport in via Piccinni [leggi qui il comunicato dell’amministrazione. Leggi anche la notizia diffusa da Notizie-Online.it (clicca qui)].
Più volte [v., ad esempio, nel 2006 (clicca qui), nel 2007 (clicca qui) e l’ultima: 
PIOVE NEI PALASPORT CITTADINI… VECCHI E NUOVI! (clicca qui)] il Movimento cittadino Aria Fresca e chi scrive, in questi anni, hanno denunciato la situazione con numerose sollecitazioni pubbliche ed apposite interpellanze [l’ultima, in ordine temporale, era all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale del 24 marzo 2009 ma non è stata discussa: CLICCA QUI].
Non possiamo pertanto che essere soddisfatti ed esprimere il nostro compiacimento per questo importante passo, a cui, ci auguriamo, possa rapidamente seguire la predisposizione degli atti per le necessarie gare di appalto.

ENZO COLONNA
consigliere comunale – Movimento cittadino Aria Fresca