V2 DAY – 25 APRILE 2008, LIBERA INFORMAZIONE IN LIBERO STATO

 

 

L’Italia non ha una informazione libera.

Questo è il motivo per il quale nessuna televisione, nessun giornale sta promuovendo il referendum del 25 aprile per una "Libera informazione in un libero Stato". Sarebbe la loro fine.

Il 25 aprile in tutta Italia si raccoglieranno firme per tre referendum:

  • abolizione dell’ordine dei giornalisti
  • cancellazione dei contributi pubblici all’editoria, che la rende dipendente dalla politica
  • eliminazione del Testo Unico Gasparri sulla radiotelevisione, per un’informazione libera dal duopolio Partiti-Mediaset

Il 25 aprile, dalle 9 alle 22,

tavoli per la raccolta delle firme saranno anche

ad Altamura in Piazza Resistenza

(http://beppegrillo.meetup.com/582)

 

 

FERMI I LAVORI DEL NUOVO IMPIANTO PER I RIFIUTI: IL SINDACO TACE, NON INFORMA, NON MUOVE UN DITO

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FERMI I LAVORI DEL NUOVO IMPIANTO PER I RIFIUTI:

IL SINDACO TACE, NON INFORMA, NON MUOVE UN DITO

 

Come si fa a non rendersi conto della gravità ed enormità della situazione. Solo incapacità ed incoscienza possono impedire di vedere la realtà.

Soltanto dalla lettura della Gazzetta del Mezzogiorno (nell’edizione diffusa nel Nordbarese il 21 aprile: CLICCA QUI) e non dalle parole o comunicazioni del sindaco (Stacca) e nemmeno dalle parole o comunicazioni del presidente dell’autorità di bacino (sempre Stacca) – come pure era doveroso aspettarsi alla luce delle discussioni, interpellanze e sollecitazioni di queste settimane – abbiamo scoperto che i lavori in località Grottelline per il nuovo impianto di trattamento di rifiuti solidi urbani al servizio del nostro bacino sono fermi dal primo aprile, perché nell’area sono stati rinvenuti rifiuti smaltiti ed interrati diversi anni fa.

Del blocco dei lavori è stato subito avvisato Stacca, in qualità di sindaco e presidente del bacino, che però ha pensato bene di non informare la Città. Dal primo aprile non ha sentito il bisogno di dire nulla. Si è preoccupato solo di emettere il solito comunicato stampa nel quale glorificava la propria amministrazione ed i propri meriti, tacendo invece quel che era accaduto [ne abbiamo dato conto QUI]. Il solito comportamento irresponsabile di chi non vede, non sente, non parla.

La situazione per Altamura è davvero insostenibile e chi amministra non sembra rendersene conto. Da tempo andiamo denunciando alcune situazioni scandalose. Ora, il fermo dei lavori sembra dare ulteriore conferma e concretezza ai nostri timori e sospetti.

Ci domandiamo in particolare:

  • possibile che ben prima di iniziare i lavori – quando si è individuato il sito o quando si è preparato il progetto o quando si sono fatti gli innumerevoli sopralluoghi – nessuno si sia reso conto della presenza di tali rifiuti (probabilmente provenienti dal Comune di Spinazzola agli inizi degli anni ’90, come ipotizza il giornalista della Gazzetta)?
  • possibile poi che non se ne siano rese conto le ditte che hanno la disponibilità dell’area da numerosi anni e che si sono aggiudicate i lavori e la gestione del nuovo impianto?
  • possibile che non ci si renda conto del pesante conflitto di interessi in cui oggettivamente si trova la Tradeco, che sta realizzando i lavori a Grottelline (ora sospesi) ed allo stesso tempo incamera ingentissime somme dal trasporto dei nostri rifiuti verso discariche fuori bacino, denaro che (non avendo questo signor sindaco ascoltato i nostri suggerimenti per una soluzione alternativa) continueremo a versare sino a quando non sarà disponibile appunto il nuovo impianto di Spinazzola?
  • possibile che chi presiede il Bacino e che è anche il sindaco di Altamura non si renda conto della gravità di quanto sta avvenendo e che costa ai cittadini altamurani circa 5000 euro al giorno per il solo trasporto dei rifiuti ad Andria e Conversano?

Non ci sono risorse per aiutare numerosi cittadini e famiglie altamurane in gravi difficoltà economiche, per sostenere cittadini con disabilità, per realizzare parcheggi, giardini e parchi, stiamo pure versando nelle casse comunali per la prima volta un’addizionale IRPEF, la Città ha mille problemi, ma per questo sindaco e per la sua maggioranza è del tutto normale non muovere un dito, sperperare risorse pubbliche in questo modo, non informare la cittadinanza.

Altamura, 23 aprile 2008

 

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

 

UN INCENERITORE TRA MATERA E ALTAMURA?

 

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All’attenzione del Sindaco di Altamura

OGGETTO: Progettato insediamento di un inceneritore in località Jesce. Sollecitazione/interpellanza urgente.

Il sottoscritto Enzo Colonna, consigliere comunale per il Movimento Aria Fresca, premesso che:

  • da notizie diffuse online (v.: http://www.sassiemigranti.org; http://www.notizie-online.it) ha appreso che il Piano triennale delle opere pubbliche adottato recentemente dal Comune di Matera prevede, tra le diverse e numerose voci, la realizzazione di un "Impianto di trattamento rsu (rifiuti solidi urbani) a ciclo chiuso" (vale a dire, un impianto che contempla anche l’incenerimento dei rifiuti) con una spesa prevista di 30 milioni di euro;
  • il documento programmatico prevede che tale impianto sia realizzato con il ricorso ad un "progetto di finanza" (Project Financing), per cui non è direttamente il Comune a realizzare ma sarà un soggetto privato prescelto con una procedura ad evidenza pubblica, un soggetto che si sarà proposto per la realizzazione e per la successiva gestione dell’impianto;
  • sempre secondo voci e notizie diffuse attraverso la Rete, si ipotizza come possibile localizzazione di un simile impianto l’area industriale di Jesce, un ambito territoriale di confine tra i Comuni di Matera, Altamura, Santeramo, Laterza;

premesso altresì che:

  • una simile evenienza, per la natura dell’impianto e per la sua ipotizzata ubicazione, non può non destare l’interesse, se non l’allarme, della popolazione altamurana e, pertanto, non può non lasciare indifferenti gli amministratori comunali;

chiede che il Sindaco con urgenza:

  • acquisisca dall’Amministrazione comunale di Matera informazioni più puntuali in merito, in particolare sulla natura, necessità, tempi di realizzazione e ubicazione di un simile programmato impianto;
  • faccia presente al Signor Sindaco di Matera la necessità – considerata la natura ed il forte impatto su un territorio che va al di là dei confini comunali – che una simile progettazione sia scrupolosamente preceduta da un’ampia, informata e non formale partecipazione ai processi decisionali sia dei Comuni che delle popolazioni del territorio (di Matera, Altamura, Santeramo, Laterza);
  • su tali sollecitate iniziative riferisca senza indugio in consiglio comunale.

Confida nel rapido esame di tale sollecitazione ed interpellanza.

Altamura, 7 aprile 2008

ENZO COLONNA
consigliere comunale per il Movimento Aria Fresca

 

DOPO 22 ANNI, CHIUSA (pare!?) DISCARICA ALTAMURA. DAL 1° APRILE RIFIUTI AD ANDRIA E CONVERSANO

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Chiusa discarica Altamura, da domani rifiuti ad Andria e Conversano

[scritto da Pasquale Dibenedetto, www.notizie-online.it, lunedì 31 marzo 2008 17:04]

Dal 1° aprile, dopo 22 anni, chiude in maniera definitiva la discarica per rifiuti indifferenziati di Altamura, in contrada ‘Le Lamie’. Ne dà notizia la Provincia di Bari, ormai competente per la gestione del settore dopo la fine del periodo di emergenza commissariale.

Fino a quando non sarà ultimato il nuovo impianto a servizio dell’Ambito territoriale ottimale Bari 4 (che comprende i comuni di Altamura, Gravina, Minervino, Poggiorsini, Spinazzola, Cassano, Grumo Appula, Santeramo e Toritto) a Grottelline in territorio di Spinazzola, per i prossimi tre mesi i rifiuti prodotti dalle popolazioni degli stessi comuni, saranno smaltiti in altre discariche. Parte dei rifiuti di Altamura, Gravina, Minervino, Poggiorsini e Spinazzola, per complessive 90 tonnellate al giorno, saranno smaltiti nell’impianto di Andria. Mentre la restante parte dei rifiuti di Altamura, Cassano e Santeramo, per 90 tonnellate al giorno, saranno smaltiti nell’impianto di Conversano. Infine, i rifiuti dei comuni di Grumo Appula e Toritto, per complessive 20 tonnellate al giorno, saranno smaltiti nell’impianto di Giovinazzo.

A questa soluzione, che modifica parzialmente quanto previsto dall’ordinanza del 27 dicembre 2007, si e’ giunti dopo una serie di incontri svoltisi presso l’Amministrazione provinciale cui hanno partecipato i Sindaci dei nove  Comuni che compongono l’Ato Ba4, ed i Presidenti delle Ato Ba1, Ba2 e Ba5 (in cui sono situati gli impianti di smaltimento temporaneo.

”Ormai, come si evince chiaramente dal numero delle riunioni e degli incontri avuti con i Comuni – dichiara il presidente della Provincia di Bari Vincenzo Divella – i temi relativi all’ambiente, ed in particolare alla corretta gestione dei rifiuti, sono tra le priorita’ del  programma di questa Amministrazione e, senza peccare di immodestia, possiamo affermare di aver tenuto fede all’impegno di chiudere definitivamente la discarica di Altamura, cosa che a pieno titolo puo’ essere definita un evento storico per questo territorio. Con grande soddisfazione – continua Divella – mi piace sottolineare che con il coordinamento di questa Amministrazione, e la fattiva partecipazione dei 48 Comuni, si e’ finalmente giunti, a dicembre del 2007, alla regolare trasformazione in consorzio delle quattro Ato. In piu’, in analogia a quanto disposto dalla bozza del Piano Provinciale dei Rifiuti, l’ Ato Ba5 sta per avviare la gara unitaria per la gestione dei rifiuti avendo adottato gli atti propedeutici relativi alla pianificazione d’ambito. L’auspicio e’ che, a breve, anche le altre tre Ato possano completare l’iter amministrativo sull’esempio di quanto gia’ fatto dall’Ato Ba5”.

”La Provincia di Bari sta svolgendo a pieno titolo i compiti assegnati – dichiara l’assessore provinciale all’Ambiente Romano Carone – seppur tra le enormi difficolta’ legate ad un ultradecennale commissariamento, rimarcando il clima di sussidiarieta’ e collaborazione che si e’ instaurato tra le quattro Ato presenti nel territorio provinciale. Questo ulteriore passaggio rappresenta una tappa di avvicinamento verso la situazione a regime delineata dall’attuale programmazione provinciale e regionale che vedra’ la sua conclusione entro la fine del corrente anno con l’entrata in funzione degli impianti, attualmente in corso di realizzazione  di Conversano (Ato Ba5), Spinazzola (Ba4), Bari e Giovinazzo (Ba2), Andria e Trani (Ba1)”.

 

COSA SUCCEDE ALLA NATUZZI?!

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COMUNICATO DELLA RETE 28 APRILE CGIL del 26.03.2008

I lavoratori di questa azienda, pur attraversando un periodo alquanto drammatico per la crisi  che attanaglia il settore, non hanno un organismo di rappresentanza sindacale unitaria (rsu) e per la sicurezza (rls) direttamente eletti dai lavoratori. Questo per responsabilità di Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil di Bari che ad oggi non hanno ancora consentito che si svolgano regolari votazioni.

Le organizzazioni sindacali dopo aver tentato di raggirare l’istanza democratica proveniente dai lavoratori proponendo un’elezione farsa dove si potevano candidare solo 12 candidati per un totale di 12 seggi disponibili, quando questa veniva respinta dai lavoratori, non hanno adempiuto al loro dovere consentendo  una votazione autentica ma si sono dileguati.

È particolarmente grave anche l’atteggiamento assunto dalle segreterie della Cgil confederale e di categoria, che, nonostante siano state sollecitate ad intervenire dal nostro referente aziendale della Rete 28 Aprile Cgil (il dipendente della Natuzzi  Felice Dileo), non hanno degnato all’istanza di democrazia a suo tempo avanzata neanche di una risposta formale.

Se questo stato di sorpruso e negazione della democrazia da parte del sindacato verso i lavoratori della Natuzzi dovesse persistere, la Rete 28 Aprile Cgil non esclude l’uso di più incisive forme di protesta tra cui il ricorso da parte di alcuni lavoratori allo sciopero della fame.

RETE 28 APRILE CGIL
per l’indipendenza e la democrazia sindacale nodo di bari

RIDUCIAMO LE LISTE DI ATTESA: POSSIBILE PRENOTARE VISITE ED ESAMI MEDICI IN FARMACIA

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Da oggi puoi prenotare visite ed esami in tutte le strutture sanitarie pubbliche della provincia di Bari nei seguenti modi:

  • Recandoti al CUP – Centro Unico Prenotazioni (Ospedale Umberto I° o poliambulatorio di Via Mantova n°88).
  • Chiamando il NUMERO VERDE 800345477 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 19.00.
  • Utilizzando gratuitamente il servizio FARMACUP attivo presso le farmacie abilitate durante l’orario di apertura.

Le farmacie attualmente abilitate alla prenotazioni sono:  

  • Calia dott. Nunzio, Via Genova,2
  • Chierico dott.ssa Elena, Via Dei Mille,111
  • D’Alessandro dott.ssa Flavia, Viale Martiri,119/a
  • Dambrosio dott. Vincenzo, Via Palestrina
  • Pignatelli dott. Gianmatteo, Via Gravina,13
  • Ruccia dott. Nicola Antonio, Via Matera,31
  • Vicenti dott.ssa Elisabetta, Viale Martiri,71
  • Giordano dott.ssa Maria, Via Selva 73
  • Pappalardo dott. Ferdinando, Piazza della Repubblica,6
  • Verdoni dott. Antonio, Via Cicerone, 41

Altre farmacie sono in fase di attivazione dell’abilitazione.

Per prenotare è necessario avere la richiesta del medico curante completa di codice fiscale. In caso di sopravvenuta impossibilità a presentarsi il giorno della prenotazione, è necessario disdirla per concederla ad un altro utente. Contribuirai così alla riduzione delle liste d’attesa evitando di incorrere nelle sanzioni previste dalla legge.

 

Tribunale della Salute "Mons. Nicola Loiudice" ONLUS

Via Montessori, 10- 70022 Altamura (BA)- cell.: 3393314942 – email: tds.monsloiudice@libero.it

 

PUGLIA: LA SANITÁ CHE VOGLIAMO

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PUGLIA: LA SANITÀ CHE VOGLIAMO

Uno degli obiettivi prioritari del programma elettorale del Centrosinistra per la Regione Puglia è stato, si auspica lo sia ancora, quello di migliorare il sistema sanitario Pugliese, già pesantemente colpito e falcidiato dai precedenti governi.

A distanza di circa tre anni, però, non si può non sottolineare ciò che è sotto gli occhi di tutti i cittadini, e cioè che non ci sono grandi cambiamenti di rotta degni di questo nome.

Ancora oggi molti sono gli sprechi, i doppioni, i piccoli e grandi poteri, duri dall’essere snidati, nonostante la istituzione delle mega-ASL, sulle quali come RdB-CUB abbiamo espresso la propria contrarietà, in particolare su quella di Foggia e Bari. Due grandi territori disomogenei e che mai troveranno funzionalità e organicità di intervento specie nelle periferie. Ancora oggi è necessario avvalersi di amici e conoscenti per avere più cura per i propri parenti ricoverati.

 Per non parlare degli ultimi decessi che lasciano forti dubbi sulle responsabilità e sul come sono avvenuti, vedi Ospedale di Altamura. Vicenda quest’ultima che, grazie alle coraggiose e ripetute denunce dei Rappresentanti sindacali di RdB-CUB, ha fatto emergere una intollerabile situazione di inadempienze. Si è trattato di un chiaro caso di "interesse privato in atto d’ufficio", già denunciato da questa O. S.. Una situazione di grave pericolo per la salute dei cittadini ed un inquietante livello di lassismo o meglio, di" copertura" da parte di alcuni "stimati" dirigenti, i quali hanno immediatamente reagito rivolgendo le loro" attenzioni" verso i nostri delegati sindacali, scatenando vere e proprie" ritorsioni" nei loro confronti, omettendo invece provvedimenti conseguenti alle indagini amministrative svolte.

Ma, come abbiamo più volte dimostrato, sapremo respingere anche questi vergognosi tentativi di "imbavagliare" i lavoratori con tutta la forza e la convinzione che sempre hanno sostenuto le nostre battaglie.

Ciò che appare, inoltre, ancora più allarmante è il silenzio delle istituzioni e, in particolare, di coloro che hanno la diretta responsabilità nella gestione della sanità nella regione.

 

UNA SANITÀ CHE:

  • è ancora molto lontana dalle reali esigenze ed aspettative dei cittadini, delle associazioni, delle organizzazioni sindacali;
  • con il DIEF (Documento di indirizzo economico e funzionale) pur aumentando il fondo sanitario alle ASL, ha continuato a privilegiare i finanziamenti alle strutture ecclesiastiche, alle quali concede acquisti di strumenti diagnostici ad alta tecnologia. Alle ASL impone il divieto di acquistare tecnologie con importi superiori a 250.000 Euro, senza autorizzazione regionale, impedendo così il rinnovamento tecnologico, visti l’indebitamento delle stesse e la mancanza di assegnazioni specifiche di fondi;
  • ha aumentato le risorse per la medicina generale e pediatrica di 15 milioni e di oltre 380 milioni lo scorso anno, senza obiettivi precisi e senza considerare che gli stessi sono solo prescrittori e quasi mai curatori;
  • blocca parzialmente le assunzioni, col divieto di sostituire il personale andato in pensione in misura superiore al 60%. Un vero colpo per l’assistenza, che già è resa difficile per carenza di personale e in più per la destinazione a ruoli e mansioni diverse da quelle proprie. Ciò in barba a quanto previsto dalla recente legge regionale n. 40, che rimane inapplicata in quasi tutte le ASL, perché è forte e radicato il clientelismo nel nostro sistema sanitario. La riprova è data, in nome dell’occupazione in particolare intellettuale, dalla nomina di due ex dirigenti ASL in pensione a  dirigenti dell’ARPA;
  • continua a sprecare danaro pubblico con consulenze "tecniche" inutili, con affitti passivi che non si riducono nonostante con le nuove ASL si sono creati nuovi spazi per trasferire uffici e servizi attualmente in affitto, con l’utilizzo della "pronta disponibilità" in maniera sostitutiva alla funzionalità H 24 dei servizi e, molto spesso, senza contrattazione e quindi senza coperture di spesa e concessa a figure professionali non previste dalle norme;
  • continua a sprecare soldi mantenendo incarichi a dirigenti di Strutture Semplici e Dipartimentali (alcuni dei quali non hanno neanche il posto di lavoro) ai quali non sono mai stati assegnati obiettivi e mai sono stati sottoposti a verifica del proprio operato, come previsto dalle norme vigenti. In alcune realtà lavorative, vedasi ex AUS BA3, i dirigenti hanno omesso di controllare competenze economiche, per cui ad alcune figure più "vicine al sole" vengono pagate competenze non spettanti (in merito come RdB abbiamo più volte denunciato questa situazione);
  • non riesce a controllare la qualità e quantità del vitto somministrato ai pazienti da ditte appaltatrici, perché alcune ASL non sono dotate di dietiste di parte aziendale o quando è prevista detta figura è distratta da altri compiti;
  • esternalizza sempre più servizi, anche di qualità e di emergenza come il 118, nonostante gli scandali, i costi sempre più alti e la maggiore precarizzazione dei lavoratori;
  • riduce del 30% la spesa per le prestazioni aggiuntive (extra pagato ad operatori che fuori orario erogano prestazioni per abbattere le liste d’attesa). E’ bene precisare che come RdB siamo stati sempre contrari a questo istituto "a cottimo", ma è altrettanto vero che la citata riduzione di spesa avrà un effetto devastante sulle liste di attesa, allungandole sempre di più (per la riabilitazione l’attesa in alcuni servizi è più di un anno), costringendo i cittadini a rivolgersi al privato. In concreto il cittadino pagherà più tasse e più prestazioni di tasca propria per essere soddisfatto in tempi accettabili;
  • continua a "tollerare" attività che si configurano come interessi privati nelle strutture pubbliche (interesse privato in atto d’ufficio) con prestazioni erogate in extramoenia e spacciate per intramoenia, in quanto senza controllo per prenotazioni e senza ricevute fiscali;
  • ad oggi, nonostante le enunciazioni e la propaganda, non è stato approvato il "piano della salute" che avrebbe dovuto radicalmente cambiare quello, fortemente contestato, della precedente Giunta regionale a guida Fitto. Tra l’altro, grazie a questa situazione, la mega-ASL di Bari non ha ancora varato (unica in Puglia) l’atto aziendale, il piano sanitario aziendale ospedaliero e territoriale, la nuova dotazione organica e l’avviso di selezione interna per la stabilizzazione dei precari;
  • riduce i progetti di ricerca da 44 milioni a 12 milioni di Euro.

 

Prosegue quindi a 360° e sotto tutte le bandiere lo smantellamento del sistema sanitario pubblico.

Per queste ragioni, ci rivolgiamo nuovamente a tutti i rappresentanti istituzionali, dopo la nostra lettera del 14 gennaio u.s. inviata al Presidente Vendola ed all’Assessore alla Sanità Tedesco, affinché pongano in essere una reale rottura con il passato ed un radicale cambiamento, coinvolgendo realmente tutti i soggetti che operano nella sanità.

Come RdB, riteniamo che sia ormai ineludibile affrontare alcune problematiche e dare risposte concrete, partendo dalle seguenti proposte:

  • sblocco delle assunzioni dei lavoratori precari e non;
  • avvio del processo di internalizzazione dei servizi di appalto, a cominciare dal 118;
  • istituzione di una apposita Commissione, con la presenza di rappresentanti di Associazioni e Sindacati, per compiere accurate ispezioni e controlli in tutti gli ospedali;
  • avvio del processo di assistenza domiciliare e blocco degli accreditamenti  alle strutture private;
  • riduzione dell’utilizzo dei consulenti esterni.

Bari, marzo 2008

Per la Federazione Regionale delle Rappresentanze sindacali di Base "Pubblico Impiego" – Confederazione Unitaria di Base PUGLIA, Michele LOSPALLUTO

E’ POSSIBILE RITIRARE O PRENOTARE I KIT PER IL RISPARMIO DELL’ACQUA

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ACQUA È DEMOCRAZIA

In occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Costituzione della Repubblica Italiana e della proclamazione il 22 Marzo 2008, della Giornata Mondiale dell’Acqua, il Comitato cittadino ACQUAMURA torna ad richiamare l’attenzione su un argomento di importanza e rilevanza mondiale: il DIRITTO ALL’ACQUA.

Il Comitato ACQUAMURA, già distintosi per le iniziative legate alla promozione della legge di iniziativa popolare per ripubblicizzazione della gestione dell’acqua (sfociata nella moratoria sulle privatizzazioni dei Servizi Idrici Integrati), ha voluto dare continuità all’opera iniziata, coinvolgendo sempre di più i cittadini, le istituzioni e le associazioni. Nelle prossime settimane sono previste iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sui seguenti temi:

  • l’acqua "fonte di vita" è un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti della terra;
  • il DIRITTO all’ACQUA è un diritto inalienabile e collettivo;
  • la gestione delle risorse e dei servizi idrici deve essere pubblica e partecipata dai cittadini;
  • l’acqua va valorizzata (non mercificata), preservata dagli sprechi e dalle contaminazioni ambientali;
  • l’acqua deve essere riconosciuta dallo statuto del Comune di Altamura come Bene Comune e diritto dell’umanità dallo statuto comunale;
  • l’ACQUA deve essere strumento di pace, NON l’ORO BLU da sfruttare per fini politici, militari ed economici e come strumento di oppressione, esclusione e ricatto.

Le attività saranno organizzate con il seguente calendario:

  • dal 21 al 29 febbraio 2008, presso la sede del GAL in piazza Resistenza, prenotazione, da parte dei cittadini, dei riduttori di flusso forniti dall’Acquedotto Pugliese e sensibilizzazione sulla tutela dell’acqua bene comune e diritto dell’umanità;
  • 28-29-30 marzo 2008, presso la sede del GAL in piazza Resistenza, distribuzione dei riduttori di flusso e promozione di un uso responsabile delle risorse idriche periodo;
  • 7 Aprile 2008, ore 18:00 presso la sede del GAL in piazza Resistenza, Conferenza-dibattito dal titolo ACQUA FONTE DI DEMOCRAZIA con la partecipazione di:
    • Riccardo PETRELLA [economista, consigliere della Commissione Europea, professore di mondializzazione presso l’Università Cattolica di Lovanio (Belgio)];
    • Ignazio MANCUSO [presidente della SINOMI SpA (società di gestione dei servizi idrici della provincia di Milano)].

ARIA SALUBRE? QUANDO E DOVE?

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IL TESTO DELL’INTERPELLANZA

 

All’attenzione del Sindaco di Altamura

– Palazzo di Città –

 

OGGETTO: collocazione del laboratorio mobile dell’ARPA per il rilevamento dei valori di salubrità dell’aria. Interpellanza.

 

Lo scrivente Enzo Colonna, consigliere comunale per il Movimento Cittadino Aria Fresca,

premesso che:

  • sono stati resi noti i risultati del monitoraggio dell’aria effettuati in città dall’ARPA dal 18 ottobre al 16 dicembre 2007 tramite una stazione mobile;

considerato che:

  • da testimonianze raccolte, risulta che l’unità mobile sia sempre stata collocata nella posizione ritratta nella foto a corredo del comunicato stampa dell’amministrazione comunale n. 33 del 13 febbraio 2008 (foto che si allega in calce);
  • tale posizione è ben lontana da qualunque direttrice principale (o anche secondaria) di traffico, situandosi:
  • nello spiazzo del Campo Cagnazzi precedentemente occupato dalla tribuna spettatori;
  • a non meno di 50 metri dalla più vicina strada frequentata da pedoni, veicoli e con presenza di attività commerciali (viale Martiri);
  • addossata al muro di confine della scuola elementare IV Novembre, quindi protetta (schermata) dal muro medesimo e dal robusto corpo di fabbrica dell’istituto scolastico ed a non più di 10 metri lineari da alcuni alberi pluridecennali;

tanto premesso e considerato, chiede al Sig. Sindaco:

  1. se non ritenga del tutto inidonea la collocazione dell’unità mobile, così lontana da qualunque fonte potenziale di inquinamento da monitorare;
  2. da chi sia dipesa tale collocazione;
  3. nel caso quest’ultima sia stata indicata dall’ARPA, di riferire come mai gli uffici comunali non abbiano fatto rilevare la palese inidoneità del posizionamento;
  4. se non ritenga necessario richiedere immediatamente un nuovo intervento dell’unità mobile, questa volta da far stazionare lungo una delle principali direttrici di traffico cittadine, anche in considerazione del fatto che, a causa di un guasto agli impianti, non è stato possibile rilevare le quantità nell’aria di un pericoloso inquinante come il benzene;
  5. quale sia lo stato di funzionamento dell’impianto sistemato da anni nei giardini della scuola elementare "VI Circolo – Don Milani" di Via Golgota, di quali interventi di cura e manutenzione sia stato oggetto e quali le risultanze delle rilevazioni eventualmente effettuate in questi anni;
  6. se non ritenga opportuno che il Comune acquisti e collochi in idonea posizione una propria unità per rilevare costantemente e tempestivamente lo stato di salubrità dell’aria cittadina.

Confida nel più rapido esame di tale interpellanza

Altamura, 18 febbraio 2008

 

enzo colonna
consigliere comunale per il Movimento Cittadino Aria Fresca