CITTADINI EUROPEI – SEGNALAZIONI DI SCAMBI, VOLONTARIATO, PROGETTI, CULTURA

L’associazione portoghese "ProAtlântico" (www.proatlantico.com), situata a Porto Salvo (PT), seleziona volontari di lungo termine per l’anno 2008 in 4 differenti progetti di ambito socio-culturale nelle città di Carnaxide, Lisboa e Porto Salvo. Tali progetti avranno inizio nel mese di Settembre 2008 e avranno una durata di un anno. Ricordiamo che è necessario presentare la propria candidatura con Curriculum vitae (modello europeo) entro e non oltre il 4 Gennaio 2008. Chi sia  interessato può chiedere maggiori informazioni scrivendo all’indirizzo evs@linkyouth.org o chiamando in sede al numero 0803148080.

Il sito dell’Associazione LINK: www.linkyouth.org

TOMMASO FIORE E ALTAMURA: L’INTELLETTUALE, IL POLITICO, L’AMMINISTRATORE

Scoprire e approfondire nuovi aspetti della personalità di Tommaso Fiore (1884-1973), uno degli esponenti più importanti del meridionalismo italiano: è l’obiettivo della mostra fotografica, documentaria e storica, promossa e organizzata dall’associazione culturale "Il Circolo delle Formiche", in collaborazione con l’Assessorato al Mediterraneo Settore Attività Culturali della Regione Puglia e l’Ipsaic (Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea), che si è aperta mercoledì 12 dicembre ad Altamura, in provincia di Bari, città natale del saggista e scrittore.
L’inaugurazione, nella sala convegni dell’Archivio Biblioteca Museo Civico (portici di piazza Zanardelli), ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio regionale della Puglia Pietro Pepe, del sindaco di Altamura Mario Stacca, del consigliere regionale Michele Ventricelli. E’ intervenuto il direttore dell’Ipsaic Vito Antonio Leuzzi. Hanno preso la parola il curatore della mostra Giuseppe Dambrosio, Pasquale Sardone ed Elena Saponaro (presidente dell’ABMC). Ha coordinato per il Circolo delle formiche, Pasquale Dibenedetto.
L’iniziativa, che si concluderà il 28 dicembre, gode del patrocinio, oltre che della Regione, anche della Provincia e del Comune di Altamura, dell’apporto dell’Archivio Biblioteca Museo Civico della città murgiana e del sostegno di alcuni sponsor (Costruzioni Barozzi srl; Banca Popolare di Puglia e Basilicata). Gli orari in cui si potrà visitare la mostra, aperta tutti i giorni tranne le domeniche e i festivi, saranno: 9.00-13.00 e 17.00-20.00.
La mostra, curata da Giuseppe Dambrosio e Anna Gervasio, con la consulenza scientifica di Vito Antonio Leuzzi, ha come titolo Tommaso Fiore e Altamura. L’intellettuale, il politico, l’amministratore. Si tratta di una delle prime mostre documentarie e iconografiche dedicata a Tommaso Fiore. Viene preso in considerazione un periodo storico poco conosciuto, dal 1919 al 1924 e in particolare i due anni, dal ’20 al ‘22, cruciali per la storia nazionale e locale, in cui l’intellettuale pugliese fu sindaco della città. Fiore, nato ad Altamura nel 1884 e morto a Bari nel 1973, fu anche consigliere provinciale dal 1920 al 1924.

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I curatori hanno attinto dagli Archivi del Comune e della Biblioteca Museo Civico di Altamura, dall’Archivio di Stato di Bari, da quello dell’Ipsaic, dalle Biblioteche Nazionale e "Sagarriga-Visconti-Volpi" di Bari, nonché da alcuni fondi privati.
I materiali visionati (e rielaborati in un percorso di 15 pannelli) sono per la maggior parte inediti e indispensabili per ricostruire la figura di Tommaso Fiore, sindaco e amministratore, nel contesto dei rapporti politici ed istituzionali con la Provincia di Bari, la Regione Puglia e lo Stato italiano. Inoltre risultano fondamentali per la  comprensione della storia di Altamura e della Puglia tra la prima Guerra Mondiale e l’avvento del Fascismo. L’esperienza della Giunta guidata da Tommaso Fiore, finora poco contemplata negli studi relativi all’intellettuale meridionalista, getta luce sul suo progetto amministrativo, guardato con favore da amministratori, politici, professionisti ed intellettuali pugliesi dell’epoca. Insomma ne viene fuori il ritratto di un sindaco e un amministratore riformatore e illuminato del primo ‘900.
Emblematici a tal proposito risultano il suo impegno per la risoluzione dell’annoso problema dell’irrigazione dei campi e della dotazione idrica cittadina (mediante l’estensione delle condutture dell’Acquedotto Pugliese nei comuni dell’Alta Murgia), per il cooperativismo, per la costruzione di abitazioni secondo i modelli inglesi dell’edilizia popolare (le cosiddette "città giardino"), per il completamento degli edifici scolastici cittadini e per altre importanti opere pubbliche.
La mostra segue un percorso cronologico, che parte dall’infanzia e dalla formazione scolastica e prosegue con l’Università alla Normale di Pisa dove fu allievo di Giovanni Pascoli. Viene analizzata l’influenza che ebbero sul suo percorso intellettuale la prima guerra mondiale (Fiore fu anche internato in un campo di concentramento) e le questioni dell’interventismo e del combattentismo post-bellico. Vengono approfonditi i fecondi rapporti con Gobetti, Salvemini ed altri meridionalisti e l’attività pubblicistica su riviste nazionali (Fiore fu anche traduttore di Virgilio, di Tommaso Moro e di Erasmo da Rotterdam e scrisse saggi su Cechov e Tolstoj).
Il nucleo centrale della mostra è costituito dall’episodio dell’incendio al Municipio di Altamura del 1919, dall’elezione a sindaco della città e dal mandato svolto dal 1920 al 1922, dall’elezione a consigliere della Provincia di Bari. Fiore militò nel Partito Socialista e subì il confino a Ventotene, a Quadri e a Orsogna. Fu insegnante nelle Scuole Tecniche e nei Licei di Altamura, Gallipoli, Molfetta e Bari. Dopo la Liberazione aderì al Partito d’Azione e fu anche Provveditore agli Studi di Bari.
Dopo la mostra, sempre a cura dell’associazione "Il Circolo delle Formiche" che prende il suo nome proprio dall’opera più nota di Tommaso Fiore (Un popolo di Formiche), verrà edito un catalogo che conterrà un percorso storico e documentario ancora più approfondito e un maggior numero di contributi iconografici (fotografie d’epoca, manifesti e articoli apparsi su quotidiani e riviste). Inoltre, in questi giorni partirà il sito internet www.tommasofiore.it, curato come la mostra e il catalogo per la parte grafica dall’art director Antonio Cornacchia, che riproporrà, attraverso un percorso interattivo, i materiali della mostra e del catalogo.

Ufficio Stampa
Pasquale Dibenedetto (333 4225560)


Per informazioni e prenotazioni scuole 080 3148080 – 349 8754486

MA QUANDO CHIUDE LA DISCARICA DI ALTAMURA?

Nel 2009, forse, il nuovo impianto di bacino sarà in funzione. Intanto rimane ancora bassa la raccolta differenziata di Altamura. Perché non si contestano le inadempienze della ditta incaricata dell’appalto?

INIZIANO I LAVORI PER IL NUOVO IMPIANTO DI BACINO

La discarica di Altamura – temiamo – non sarà chiusa il 31 dicembre, come annunciato. Ma una novità positiva c’è: oggi, 5 dicembre, in contrada Grottelline (Spinazzola) avranno inizio i lavori per il nuovo impianto di trattamento e smaltimento di rifiuti solidi urbani al servizio del bacino di cui Altamura, con altri 8 comuni, fa parte. Lo ha comunicato il Consorzio Cogeam a cui sono stati affidati i lavori che, sulla carta, dureranno 330 giorni lavorativi. Se tutto procederà senza intoppi, dal 2009 il nuovo impianto (centro di selezione dei rifiuti ed annessa discarica) sarà in funzione. Sarà così la fine della ventennale, difficile, controversa storia della discarica altamurana di via Laterza.
Ricordiamo però che sull’impianto di Grottelline pendono ricorsi, indagini, contestazioni delle popolazioni locali soprattutto con riferimento alla sua ubicazione, in una zona di pregio ambientale ed archeologico su cui si vuole – ed è inaccettabile – pure insediare una discarica privata di rifiuti speciali non pericolosi.
Sin qui la (parziale) buona notizia. Gli altamurani, però, attendono ancora risposte a domande poste diversi mesi fa [ad esempio, CLICCA QUI]: dopo il 31 dicembre e in attesa che l’impianto di Spinazzola sia ultimato, i rifiuti prodotti nel bacino dove saranno smaltiti? L’ordinanza del presidente della regione Nichi Vendola del 31 gennaio 2007 si limita a disporre che dopo tale data non potranno essere conferiti nella discarica di Altamura, la cui dimensione ha superato il milione di metri cubi. Ma cosa succederà il 1° gennaio 2008, tra meno di un mese?
La prevista chiusura dell’impianto di Altamura lascia infatti irrisolto il problema della gestione dei rifiuti, del tutto non affrontato dalle autorità che, per legge, dovrebbero occuparsene. C’è qualcuno (ad esempio, l’Autorità di bacino o le singole amministrazioni comunali) disposto a fare qualcosa dinanzi alla circostanza che il tasso di raccolta differenziata ad Altamura (circa l’8% nel 2007) e nell’intero bacino (circa il 7% nel 2007) rimane tra i più bassi d’Italia? Perché l’amministrazione comunale – invece di lamentarsi delle reali ed indiscutibili mancanze della Provincia – non esige dalla Tradeco, come il costosissimo appalto impone, la raccolta separata della frazione umida di mercati e giardini (pubblici e privati) ed il suo smaltimento in un centro di compostaggio?
Soprattutto, chiediamo ancora: per i prossimi 330 giorni, sino all’entrata in funzione del nuovo impianto, queste autorità cosa propongono? Hanno individuato un’alternativa alla discarica di Altamura? Da anni la nostra discarica doveva essere dichiarata "esaurita", quindi chiusa e messa in sicurezza. Invece amministratori di tutti i colori hanno tollerato, emergenza dopo emergenza, inerzia dopo inerzia, che diventasse più grande, più capiente, più disponibile.
O chi ci rappresenta (a livello regionale, provinciale, comunale) ha già intenzione di rimangiarsi promesse e atti per autorizzare l’ennesimo ampliamento della discarica di Altamura? Speriamo che i nostri timori possano essere smentiti. Attendiamo una risposta chiara, attuabile, risolutiva.
Altamura, 5 dicembre 2007

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
Sede: Vico Mercadante, Altamura. Sito internet: www.enzocolonna.com

 

GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE

Il Centro di Solidarietà "LA STRADA", attraverso il suo rappresentante Gianni Raimondi, ha diffuso i dati relativi ai risultati raggiunti con la raccolta effettuata ad Altamura sabato 24 novembre 2007, giornata nazionale della colletta alimentare. Nella nostra città hanno partecipato all’iniziativa 76 volontari. A livello nazionale questi i dati riassuntivi: punti vendita 6.900, volontari 100.000, tonnellate raccolte 8800. CLICCA QUI per la scheda con i dati di sintesi relativi alla colletta alimentare di Altamura.

COMUNE DA UN ANNO FUORI LEGGE!

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La Finanziaria 2007 lo impone da un anno ma il Comune non diminuisce il numero dei consiglieri di amministrazione del GAL.

STACCA E SOCI SE NE INFISCHIANO DELLA LEGGE

E PAGANO CON SOLDI PUBBLICI CHI NON DOVREBBERO

      Cari cittadini, questa volta ci rivolgiamo direttamente a voi perché ormai sappiamo che i muti, ciechi e sordi amministratori comunali faranno ancora una volta finta di niente. Lo sapete che la giunta capeggiata dal sindaco Stacca spende i vostri soldi per pagare chi non dovrebbe?
      Il Movimento Aria Fresca ha scoperto che il Comune di Altamura dal 1° gennaio 2007 è fuori legge. La Finanziaria 2007 [legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (clicca qui per il testo)], in vigore da inizio anno, ha imposto che i comuni (in generale, gli enti locali) non possano avere più di 5 consiglieri di amministrazione nelle società di cui hanno quote (comma 729). L’obiettivo della legge era appunto quello di risparmiare risorse pubbliche. E invece nella società denominata Gruppo d’Azione Locale – GAL "Terre di Murgia" il Comune che ha fatto? Semplicemente se ne è infischiato della legge e mantiene tuttora, da 11 mesi, 6 consiglieri di amministrazione. Sperperando soldi pubblici in indennità [v. numero dei consiglieri e somme percepite nell’ultima comunicazione pubblica (settembre 2007) a cui tali enti sono tenuti proprio grazie alla Finanziaria 2007 comma 735 (clicca qui)].
     Anche questa volta, il sindaco Stacca ci racconterà, per via televisiva (in spazi pagati con soldi comunali), che è il diavolo ad ispirare chi gli fa notare evidenti violazioni di legge?
     Un’altra curiosità: la stessa legge che limita a 5 i consiglieri di amministrazione di nomina pubblica, prevede anche, come requisito fondamentale, che gli stessi abbiano un passato esemplare. Possono essere nominati amministratori di società pubbliche solo persone che non hanno causato perdite economiche negli enti che hanno precedentemente amministrato [comma 734: su questa come sull’altra questione, v. Circolare esplicativa della Presidenza del Consiglio del 13 luglio 2007 (clicca qui)]. Siamo proprio sicuri che tutti gli amministratori del GAL nominati da Stacca non abbiano mai causato danni alle casse comunali (accertati e sanzionati anche dalla Corte dei Conti: leggi qui) ed abbiano quel requisito di professionalità e capacità richiesto dallo spirito della legge?!
     Gli altamurani si faranno la propria idea su quanto sta accadendo in Comune. Ma il sindaco, almeno questa volta, avrà la decenza di rispondere?
     Altamura, 23 novembre 2007

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

UNA FONDAZIONE PER LE RISORSE DEL TERRITORIO

Ad Altamura, nell’annosa e tormentata questione dell’Uomo fossile (rinvenuto il 1993 nella grotta di Lamalunga) e delle trentamila orme dei dinosauri (scoperte il 1999 nella cava Pontrelli), vanno delineandosi iniziative e responsabilità fino a qualche mese fa assenti.

Per l’Uomo il Ministero per i beni e le attività culturali ha destinato trecentomila euro finalizzati allo studio, alla tutela e alla valorizzazione. Per la paleosupeficie delle orme – immesse solo il 5 ottobre u.s. nel patrimonio demaniale – il governo regionale pugliese ha confermato il milione di euro assegnato al Comune di Altamura per le stesse finalità di indagine, conservazione e fruizione. Il sottosegretario on. Mazzonis, l’assessore regionale Lomelo, il sovrintendente Martines, hanno assunto impegni e decisioni di merito; tant’è che la Sovrintendenza regionale sta per costituire quel comitato scientifico, sempre annunziato e mai formato.

Deve ora attivarsi la Città al fine di consegnare a questi beni un connotato di qualità; essi, incastonati tra le tante preziosità ambientali, architettoniche e storiche presenti su questo territorio appulo-lucano, potrebbero configurarsi come polo attrattivo di caratura internazionale.

Per governare una tale complessità, ora sono in molti ad invocare una Fondazione idonea. Da sempre di ciò è convinto il Comitato cittadino per l’Uomo fossile e le Orme dei dinosauri che da tanti mesi opera volontaristicamente e fuori da ogni logica di schieramento. Esso si accinge in questi giorni a sollecitare associazioni, istituzioni, imprese, singole personalità a farsi protagonisti appassionati e partecipanti generosi nella costituzione – appunto – della Fondazione.

FABIO PERINEI

Comitato per l’Uomo fossile e le Orme dei dinosauri – Altamura

MENSE SCOLASTICHE: UN APPALTO PASTICCIATO E DA RIFARE. MA QUANDO?!

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L’AMMINISTRAZIONE PRIMA AGGIUDICA L’APPALTO E POI ANNULLA TUTTO

 

MENSE SCOLASTICHE: UN APPALTO PASTICCIATO E DA RIFARE.

CON QUASI DUE MESI DI RITARDO È FINALMENTE RIPRESO IL SERVIZIO

 

Tre settimane fa, in un tabellone e volantino [CLICCA QUI per leggere il testo] denunciavamo il ritardo nell’avvio del servizio di ristorazione scolastica. Denunciavamo come, nonostante le nostre numerose sollecitazioni, la gara d’appalto per il nuovo affidamento del servizio (il vecchio era scaduto nel maggio 2007) fosse stata avviata solo ad agosto.

Dopo la nostra presa di posizione, la commissione nominata dall’amministrazione per valutare le offerte è tornata a riunirsi ed ha aggiudicato il servizio per i prossimi cinque anni (per oltre 5 milioni di euro) ad una società, la cui offerta è stata l’unica ad aver raggiunto – secondo la commissione – il punteggio minimo. La vincitrice avrebbe dovuto attrezzare le cucine scolastiche e, in attesa del completamento dei lavori, avrebbe fornito pasti preparati presso un proprio centro cottura.

Eravamo in attesa che qualcosa si muovesse ed invece i nostri appelli sono caduti nel vuoto. Ancora una volta, Stacca & soci non hanno visto, non hanno sentito, non hanno parlato. Ma hanno combinato l’ennesimo pasticcio.

Un caos che possiamo così sintetizzare: con l’avvio dell’anno scolastico le mense non sono state riaperte; il termine ultimo del 5 novembre che la stessa amministrazione comunale si era data per avviare il servizio non è stato rispettato; la nuova ditta avrebbe dovuto allestire le cucine e nel frattempo si era impegnata a preparare i pasti in un’azienda di Gravina (autorizzata, però, per non oltre 1000 pasti al giorno, a fronte invece dei circa 2200 necessari per il fabbisogno giornaliero della popolazione scolastica altamurana) ed a trasportarli nelle nostre scuole.

Ma non finisce qui. Stranamente ed incomprensibilmente, solo dopo l’aggiudicazione si sono accorti che la ditta vincitrice non aveva presentato tutti i documenti in originale come imponeva il bando.

Insomma, un mix di superficialità, ritardi, prepotenza, incapacità, approssimazione, che è il segno distintivo dell’Amministrazione Stacca.

Il dirigente ha dovuto annullare l’aggiudicazione [CLICCA QUI per leggere il provvedimento]. L’intera gara di appalto che è costata soldi comunali ed ha impegnato per tre mesi gli uffici è andata a vuoto e dovrà essere rifatta. Nel frattempo, questi Signori non hanno fatto altro che affidare direttamente (senza gara di appalto) il servizio alle stesse ditte che lo avevano svolto sino a maggio. Solo così, dopo sollecitazioni e proteste, anche dei genitori, il 12 novembre, con due mesi di ritardo, è ripreso il servizio delle mense scolastiche e proseguirà, scrivono questi amministratori, sino al 21 dicembre 2007 [CLICCA QUI per leggere il provvedimento con cui è stato affidato provvisoriamente il servizio]. Fanno dunque intendere che per gennaio sarà già operativo il nuovo gestore selezionato dopo una regolare gara d’appalto. Noi ci crediamo poco, ma staremo a vedere!

Domandiamo al sindaco Stacca: chi pagherà i costi causati da tali approssimative procedure? È in grado di dare una spiegazione plausibile di quanto successo? Quando si procederà con la nuova gara di appalto? O continuerà a dire che il problema non lo riguarda, che le responsabilità sono di altri?

Noi, intanto, continuiamo a domandarci: gli altamurani meritano tutto questo?

Altamura, 18 novembre 2007

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

 

Il documento riprende argomentazioni già svolte in occasione del consiglio comunale del 7 novembre 2007. In merito, v. l’articolo, a firma di Donato Fiorenzo, pubblicato dalla gazzetta del Mezzogiorno del 10 novembre 2007 [CLICCA QUI].

ASTRONAVE (ex) TERSAN: IL 14 NOVEMBRE PARTE IL PROCESSO

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L’ASTRONAVE DI MELLITTO

IL 14 NOVEMBRE INIZIA IL PROCESSO

LA GIUSTIZIA FA IL SUO CORSO

LA POLITICA DA ANNI È FERMA

Siamo più vicini all’accertamento delle responsabilità per la costruzione dell’impianto di trattamento dei rifiuti che sorge a Grumo, al confine con il territorio di Altamura, a ridosso del Parco dell’Alta Murgia. La famigerata "Astronave" destinata probabilmente a diventare il più grande impianto del genere d’Europa, autorizzato nel 2000 dalla giunta provinciale al trattamento giornaliero di 800 tonnellate di rifiuti (500 di soli fanghi), tra cui rifiuti speciali delle industrie conciarie e tessili come i fanghi contenenti cromo.
Il 14 novembre 2007, per sei imputati inizierà il processo penale, a seguito della citazione in giudizio firmata dai Sostituti Procuratori del Tribunale di Bari Roberto Rossi, Renato Nitti e Lorenzo Nicastro [CLICCA QUI per leggere il provvedimento dei PM baresi]. Si tratta degli amministratori delle società Tersan Puglia e Prometeo 2000, del progettista e direttore dei lavori, di due dirigenti pubblici (del servizio rifiuti della Provincia e del settore ecologia della Regione) che avevano dato il via libera all’impianto.
In estrema sintesi, i sei imputati sono accusati, a vario titolo, di aver realizzato l’impianto su un suolo del tutto inedificabile e, comunque, senza le necessarie autorizzazioni. Con tale intervento si è distrutta la bellezza naturale di luoghi compresi nell’area protetta "Murgia Alta" designata come Zona di Protezione Speciale e come Sito di Importanza Comunitaria. Il tutto – contestano i magistrati – sulla base di un procedimento amministrativo di autorizzazione incompleto ed illegittimo.
È quanto accertato dalla pubblica accusa, che ora sarà verificato nel processo, con tutte le garanzie di difesa per gli imputati. In ogni caso, questo non esime da gravi responsabilità politiche i vertici istituzionali di provincia, regione e comuni, che certe scelte hanno avallato e che, in questi anni, hanno evitato – nonostante le promesse fatte in più di una campagna elettorale – di decidere sull’annullamento dell’autorizzazione che anche noi avevamo sollecitato. Ora, attendiamo con fiducia che la giustizia faccia il suo corso e con fermezza torniamo a chiedere ai vertici politici ed istituzionali di uscire dal vergognoso silenzio di cui si fanno scudo.
Per quanto ci riguarda, in questi anni, abbiamo già tutto detto e scritto [decine di documenti disponibili nel nostro sito internet: CLICCA QUI]. Aggiungiamo solo una parola di gratitudine nei confronti dei validissimi magistrati inquirenti. Il loro lavoro, nella latitanza di altri poteri democraticamente costituiti ed eletti, è un presidio istituzionale morale e democratico da difendere come cosa rara e preziosa. A loro va il nostro grazie!
Altamura, 1° novembre 2007
MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
  
Sull’argomento:

UOMO FOSSILE ED ORME DEI DINOSAURI: EVOLUZIONI POSITIVE, MA ISTITUZIONI INSPIEGABILMENTE LENTE

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Comunicato del Comitato per l’Uomo fossile e le Orme di dinosauro del 31.10.2007

Nella Conferenza di servizio del 24 ottobre 2007 convocata dall’Assessore ai Beni culturali della regione Puglia Domenico Lomelo, a seguito di pregresse richieste di chiarimento in merito alla situazione giuridica della Cava con orme di dinosauro di Altamura, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia ha comunicato che in data 5 ottobre 2007 l’Agenzia del Demanio ha immesso la paleosuperficie contenente le orme di dinosauro nel patrimonio demaniale.
La demanializzazione delle orme di dinosauro, dopo otto anni dalla scoperta, rappresenta certamente un fatto positivo, che consente di cominciare a pensare, programmare, progettare possibili modalità di intervento di tutela e di valorizzazione dello straordinario bene paleontologico, tenuto conto che già da alcuni anni ormai sono disponibili un milione di euro, rinvenienti da un Accordo di Programma Quadro tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Puglia, finanziamento non ancora revocato dalla Giunta regionale pugliese.
Ma, in coerenza con quanto già dichiarato dal Comitato medesimo, ogni iniziativa, ogni progetto di tutela delle orme, deve discendere da determinazioni rigorose stabilite da un Comitato tecnico scientifico che annoveri al proprio interno molteplici e diversificate professionalità e competenze acclarate, di qualità indiscutibile.
La vicenda dell’Uomo fossile, scoperto nel 1993 e privo ancor oggi di una indagine rigorosamente scientifica, dovrebbe essere di ammonimento verso tutti quei soggetti istituzionali che hanno responsabilità in materia di beni culturali.
Il Comitato per l’Uomo fossile e le orme di dinosauro ribadisce la continuità del proprio disinteressato impegno a favore dei Beni culturali del Territorio e esprime l’auspicio della costituzione di una Fondazione, luogo deputato all’incontro delle diverse istituzioni pubbliche e delle rappresentanze della comunità locale.
Altamura 31 ottobre 2007

 

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La nota presentata dal Comitato cittadino per l’Uomo fossile e le Orme di dinosauro in occasione della Conferenza dei servizi del 24 ottobre 2007.

Per quanto riguarda il giacimento di Lamalunga chiediamo l’istituzione di un Comitato Tecnico Scientifico che noi immaginiamo e auspichiamo come un consesso di scienziati ampio e altamente qualificato, in seno al quale pariteticamente si discutano gli interventi possibili di volta in volta proposti, senza prevaricazioni da parte di chicchessia. Auspichiamo che si cooptino tutte le personalità scientifiche eminenti (nazionali ed eventualmente straniere), con curricula riconosciuti negli ambiti di ricerca precipuamente interessati: paleoantropologia, paleontologia, paletnologia, così da costituire delle Unità Operative per ciascuno di questi ambiti, contemplando ovviamente la presenza di rappresentanti altrettanto qualificati delle discipline complementari quali algologia, geologia, palinologia, ecc. La tecnologia telematica agevolerà i lavori del Comitato Tecnico Scientifico, consentendo di superare le eventuali difficoltà logistiche ed economiche che potrebbero limitarne l’operatività.
Quanto alla presenza delle formazioni algali nella grotta di Lamalunga e sullo scheletro umano fossile, acclarata la necessità di scongiurare l’uso dell’illuminazione (di qualunque tipo) al solo scopo di una inutilmente mitizzata fruizione delle immagini in diretta, riteniamo utile che la Soprintendenza si attivi, nelle more della costituzione del CTS, per richiedere consulenze specifiche a Istituti scientifici del Ministero e delle Università italiane (e solo se non fosse possibile, ad Istituti stranieri) per diagnosticare i problemi determinatisi e valutare le soluzioni più adeguate per quel problema.
Per quanto riguarda la cava con impronte di dinosauri, riteniamo opportuno che preliminarmente a qualsiasi intervento, si costituisca un Comitato Tecnico Scientifico analogo al precedente, in cui si preveda la presenza di geologi, icnologi, paleontologi, esperti di conservazione e restauro, ecc. Ribadiamo che, per tutelare le impronte dagli agenti atmosferici e al contempo consentirne lo studio, la musealizzazione e la fruizione, la soluzione ideale è la realizzazione di una struttura, che copra l’intera paleosuperficie, rendendo superfluo qualsiasi intervento protettivo di tipo chimico (o troppo invasivo oppure poco efficace), ferma restando la necessità di un restauro ad opera di esperti formatisi in uno dei due Istituti del Ministero. Per la progettazione di questa struttura ci auguriamo che si ricorra ad una gara di idee internazionale, come è stato esperito dall’Amministrazione Provinciale di Bari per il progetto del nuovo Museo Archeologico.
Auspichiamo inoltre che la Regione promuova attivamente la costituzione di un Centro studi per la Preistoria in Puglia e la nascita di una Fondazione per la valorizzazione e la gestione dei beni culturali del nostro territorio da allogare entrambi nel palazzo Baldassarre, attualmente oggetto di interventi di restauro da parte del Comune di Altamura, con finanziamenti regionali. Sarebbe infine opportuno che nella Fondazione siano coinvolte anche istituzioni culturali cittadine di particolare prestigio ed una rappresentanza dell’associazionismo per assicurare una partecipazione attiva della comunità locale.
Altamura/Bari, 24 ottobre 2007

 

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Comunicato dei consiglieri regionali Ventricelli e De Santis del 31 ottobre 2007

Le sorti dell’eccezionale scoperta archeologica fatta ad Altamura nel 1999, ovvero le 30.000 orme di dinosauro rinvenute nel 1999 in una cava dismessa a pochi chilometri dalla città.
E’ questo l’oggetto di una interrogazione urgente a risposta scritta depositata dal consigliere regionale di Sinistra Democratica Michele Ventricelli e da Carlo De Santis, consigliere regionale dei Comunisti Italiani, e rivolta all’Assessore regionale ai Beni culturali Domenico Lomelo.
Ampia e dettagliata l’interrogazione, che oltre a fornire una breve cronistoria del rinvenimento, attraversata da alterne vicende, chiede conto di una serie di perplessità. Innanzi tutto si richiede se la procedura di demanializzazione del sito è stata completata e quali siano state le motivazioni per le quali è stata interrotta. Le preoccupazioni della comunità altamurana, fatte proprie dai consiglieri Ventricelli e De Santis sono rivolte soprattutto allo stato di conservazione delle orme, che pare, siano in parte compromesse. Si chiedono, inoltre, notizie in merito ad un progetto di valorizzazione del sito, i cui contenuti non sono noti, e si propone di utilizzare il finanziamento di un milione di euro, erogato dalla Regione Puglia attraverso Fondi Por, per un progetto che copra e protegga le orme e consenta la fruizione delle orme al pubblico. Una vicenda, quella delle "Orme dei Dinosauri", immobilizzata da troppo tempo e sulla quale – secondo i due consiglieri regionali – è arrivato il momento di intervenire.
L’interrogazione, depositata il 30 ottobre scorso,  sarà discussa nel prossimo Consiglio regionale utile.

ILTESTO DELL’INTERROGAZIONE

Ill.mo Sig. Presidente Consiglio Regionale della Puglia
Prof. Pietro Pepe
Prot. 30, Bari 30/10/2007
Oggetto: interrogazione urgente a risposta scritta sulla importante scoperta archeologica delle "orme di dinosauri" in territorio di Altamura.
I sottoscritti consiglieri regionali:
premesso che
– a seguito di un rilevamento geologico in località Pontrelli, nel territorio del Comune di Altamura, veniva individuata, in una cava di calcare non in attività, una superficie di circa 12.000 mq, caratterizzata da migliaia di impronte di dinosauri vissuti nel "Cretacico Superiore";
– con decreto del 24/11/2000, il Direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, riconoscendo tali rinvenimenti "di particolare ed importante interesse ai sensi del D.L. 29/10/1999 n. 490, sottoponeva gli immobili contenenti le impronte di dinosauri a tutte le disposizioni di tutela contenute nel richiamato Decreto Legislativo 490/99;
– lo stesso Decreto prevedeva, inoltre, l’attivazione dell’art. 49 del citato Decreto Legislativo anche al fine di "salvaguardare eventuali estensioni della paleosuperficie già individuata, e qualsiasi attività ricadente negli immobili circostanti ed evidenziati nella apposita planimetria catastale";
– in data 7/12/2000, il Direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali, dott. Mario Serio, vista la proposta di immissione tra i beni del Demanio del Soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia, dichiarava "le impronte di dinosauro appartenenti all’età del "Cretacico Superiore" rinvenute in un’area relativa ad una cava inattiva sita nel Comune di Altamura (Ba) in località Pontrelli, individuata in Catasto al foglio di mappa 189 con p.lle 34,36 e 37, come da allegata planimetria catastale, appartenenti allo Stato ai sensi degli artt. 2 e 88 del D.Lvo 29/10/1999 n. 490, di interesse particolarmente importante ai sensi del citato Decreto Legislativo";
– in data 15/12/2000 l’Ufficio Centrale per i Beni e le Attività Culturali, con nota n. GP53963/2000 inviava copia del provvedimento di vincolo al Ministero delle Finanze, Dipartimento del Territorio, Direzione Centrale del Demanio, a norma dell’art. 822 c.c. e delle disposizioni del più volte citato D.Lvo 490/99. Ciò al fine di immettere i beni sottoposti al vincolo nell’elenco dei Beni Demaniali;
– dalla planimetria allegata al provvedimento del 7/12/2000, si ricava che accanto alle particelle che contengono le orme, il Ministero avviava le procedure di demanializzazione anche di quelle porzioni di particelle funzionali alla fruizione delle orme, ivi compreso il tracciato della stradina di accesso alle stesse;
– la procedura di demanializzazione subiscauna brusca ed inspiegabile interruzione e solo il 30/5/2003 il soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia, con nota n. 12229 avente ad oggetto "Altamura (Ba) loc. Pontrelli. Immissione tra i Beni del Demanio Pubblico di resti di interesse paleontologico", in risposta ad una precedente nota del Demanio, trasmetteva "lo stralcio planimetrico catastale del Foglio n. 189 part. 24,36,37,24 del Comune di Altamura, relativo alla cava in località Pontrelli, sul quale era posizionata la strada di accesso alla paleosuperficie con impronte di dinosauri, quale servitù di passo a favore del fondo demaniale. Ciò al fine della definizione della pratica in oggetto".
Considerato che
– dopo tale richiesta, ad oggi trascorsi abbondantemente otto anni dal rinvenimento dell’importante sito archeologico, non è dato sapere e conoscere:
– se la procedura di demanializzazione è stata completata e le motivazioni per le quali è stata interrotta;
– le motivazioni che hanno portato, ad oggi, a non costituire l’eventuale servitù di passaggio attraverso cui poter raggiungere le orme;
– le motivazioni che hanno consentito alla proprietà della cava di continuare a disporre quale dominus sia delle orme che delle superfici circostanti e della viabilità di passaggio;
lo stato di conservazione delle orme dei dinosauri e quali studi siano stati effettuati per utilizzare a fini scientifici l’importante scoperta.
Interrogano l’Assessore regionale ai Beni Culturali della Puglia:
– se la procedura amministrativa adottata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali trova conferma negli atti richiamati nella premessa della presente interrogazione;
– se è vero che ad oggi non risulta completata alcuna procedura di demanializzazione dei Beni richiamati, in virtù dell’art. 822 c.c. e del Decreto Legislativo 490/1999;
– se risulta che non è stata completata alcuna procedura di costituzione della servitù di passaggio al fine di garantire l’accesso alle orme;
– quali sono le motivazioni di tali gravissimi ritardi e se tutto ciò ha consentito al proprietario della cava di continuare a utilizzare i beni oggetto della scoperta;
– se è vero che lo stato di conservazione delle orme appare in parte compromesso e a chi vanno attribuite le responsabilità di tale eventuale degrado;
– se è vero che sarebbe in corso un progetto di "valorizzazione", i cui contenuti non sono noti;
se non si ritiene opportuno, prima di qualsiasi discutibile e faraonico progetto di valorizzazione, utilizzare il finanziamento di un milione di euro già pronto, per un progetto che copra e protegga le orme e consenta la fruizione delle orme al pubblico.
Michele Ventricelli
Carlo De Santis

SCUOLE APERTE DA UN MESE E MEZZO, MA MENSE SCOLASTICHE ANCORA CHIUSE

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IL COMUNE IN GRAVISSIMO RITARDO. SCUOLE APERTE DA UN MESE E MEZZO, MA BAMBINI SENZA MENSA E FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ.

 

MENSE SCOLASTICHE ANCORA CHIUSE.

E STACCA STA A GUARDARE!

 

Altro capitolo nella storia incresciosa di cattiva amministrazione che la giunta Stacca sta scrivendo sulle pelle degli altamurani. Questa volta le vittime delle incapacità del governo cittadino sono i soggetti più deboli: i bambini.

A un mese e mezzo dall’inizio dell’anno scolastico, le scuole della nostra città sono prive del servizio mensa. L’appalto, scaduto nel maggio scorso, non è stato ancora assegnato. Eppure tutti sanno che a settembre le scuole riaprono. Tutti, tranne Stacca ed i suoi assessori senza deleghe ma con stipendio! Il sindaco e i suoi collaboratori hanno lasciato trascorrere la scadenza del servizio di ristorazione scolastica (31 maggio 2007) con la solita arrogante faciloneria. Solo il 2 agosto [CLICCA QUI] hanno pubblicato il nuovo bando di gara… e la gara è ancora in corso!

Tutto questo, mentre oltre 2000 bambini sono senza mensa ed i loro genitori incontrano mille difficoltà nella gestione dei tempi familiari e lavorativi.

Tutto questo, mentre 60 addetti alle mense sono senza lavoro, in attesa della ripresa del servizio.

Tutto questo, mentre sono rimaste lettera morta le numerose interpellanze scritte [ad esempio, CLICCA QUI ed  anche QUI] e sollecitazioni verbali presentate negli ultimi due anni sulla questione dal nostro consigliere comunale Enzo Colonna.

Pensate un po’: entro il 5 novembre – scriveva questa superficiale amministrazione comunale nel capitolato di gara che si sono ricordati di pubblicare solo in agosto [CLICCA QUI per leggere il capitolato, in particolare v. l’art. 2] – la ditta vincitrice non solo avrebbe dovuto iniziare il servizio ma lo avrebbe dovuto fare utilizzando i centri cottura ubicati presso gli istituti scolastici, attualmente sguarniti di attrezzature ed impianti. Il che significa che in poco più di una settimana si dovrebbe fare tutto quello che non si è voluto fare in almeno cinque mesi: 1) valutare le offerte pervenute; 2) pubblicare gli esiti della gara di appalto; 3) aggiudicare un delicato servizio che durerà per ben cinque anni e costerà 5 milioni e mezzo di euro; 4) acquisire ulteriore documentazione dalla ditta vincitrice; 5) stipulare il contratto; 6) avviare provvisoriamente il servizio fornendo ai bambini i pasti preparati dalla ditta in una cucina ubicata chissà dove; 7) allestire le cucine comunali presso le scuole [CLICCA QUI per l’elenco dei plessi serviti, con e senza centro cottura]; 8) ottenere il via libera alla preparazione dei pasti in tali cucine dall’ufficio tecnico e dall’ufficio sanitario.

Siamo semplicemente al ridicolo! Ma noi non ridiamo affatto, perché in discussione sono l’interesse dei bambini alla qualità dei loro pasti quotidiani e l’interesse della collettività al buon uso del denaro pubblico.

Ci auguriamo intanto che Stacca & soci osservino la massima scrupolosità nel valutare le offerte presentate. La faciloneria fin qui dimostrata sia sostituita dalla massima attenzione, così da garantire regolarità, imparzialità e qualità nella scelta e nella valutazione di un servizio di tale delicatezza e importanza.

Altamura, 26 ottobre 2007

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

 

Sull’argomento v., a firma di Pasquale Dibenedetto, Notizie-Online del 29 ottobre 2007 (CLICCA QUI).
Riferimenti anche in un articolo, a firma di Donato Fiorenzo, pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 28 ottobre 2007 (CLICCA QUI).
V. pure il servizio curato da Antonio Ferrante per il Tg del 31 ottobre 2007 di TRMTV (CLICCA QUI).