I giudici indagano sulla valle dei Dinosauri.

martedì 23 gennaio
2001

La decisione
dei magistrati arriva sopo l’analisi dei documenti acquisiti
dai carabinieri in Municipio. Chiesta la revoca delle concessioni
edilizie

I giudici indagano
sulla valle dei Dinosauri

Le novità sussurrate in
città sono giunte nella serata di ieri dal Palazzo di
Giustizia di Bari. Elisabetta Pugliese, il sostituto procuratore
che indaga sui 73 capannoni industriali nel territorio del Parco
dell’alta murgia, ha individuato una precisa fattispecie di
illecito penale. Il reato ipotizzato nel fascicolo “modello
21” è l’abuso d’ufficio. La decisione dell’inquirente
arriva in seguito a una prima analisi dei numerosi documenti
acquisiti nel municipio di Altamura dai carabinieri del reparto
operativo di Bari. Si tratta di tutti gli atti amministrativi
relativi agli accordi di programma ai sensi della legge regionale
34, oltre alla documentazione riguardante l’esistenza di vincoli
ambientali sulla zona. Fra l’altro, anche la richiesta, da parte
della Regione Puglia, della “procedura di Valutazione d’Incidenza
ambientale”, essendo il territorio dell’alta murgia una “zona
di protezione speciale” per la normativa comunitaria.

È questa la prima tappa
dell’inchiesta originata da una denuncia della famiglia Patrone-Mininni,
proprietaria della zona industriale di Iesce. L’esposto, presentato
al Procuratore della Repubblica Emilio Marzano qualche giorno
prima dell’approvazione in consiglio comunale degli accordi
di programma, contiene la ricostruzione dettagliata di tutte
le fasi della vicenda. All’attenzione della magistratura ci
sono anche i capannoni a sei chilometri dalla città verso
Santeramo, vicini alla valle dei dinosauri, contro i quali si
batte il neonato “Coordinamento cittadino Aladar”. Nella riunione
di ieri, è stata presentata una relazione sull’impatto
ambientale della “deregulation urbanistica” in deroga al Piano
regolatore generale. Il comitato contesta in radice la legittimità
degli accordi di programma e in particolare di quelli intorno
alla cava Pontrelli, “perché non si può sanare
con una variante al Prg una lottizzazione abusiva, peraltro
denunciata nel 1995 proprio dall’attuale sindaco Plotino”, dichiara
Enzo Siani. Per questo è pronto un appello alle istituzioni
locali e nazionali, a partire dal ministero dell’Ambiente, “per
la valle dei dinosauri assediata dal cemento”. Nei prossimi
giorni partirà una raccolta di firme per sollecitare
l’opposizione a chiedere la convocazione di un consiglio comunale
sull’argomento e la revoca immediata delle concessioni edilizie
già rilasciate.

Giuseppe Salvaggiulo


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