Comitato per la difesa del teatro cittadino
"Il Teatro di Tutti"
Movimento cittadino "Altamura2001
– La Città di Tutti"
Comunicato del 3 marzo 2001
Il Comune cita in
giudizio il Consorzio
Lavvocato Antonio Ventura, su
incarico del Comune di Altamura, ha depositato martedì scorso,
27 febbraio, presso il Tribunale Civile di Bari Sezione distaccata
di Altamura un atto di citazione (il testo integrale è pubblicato
in questo sito) nei confronti del Consorzio Teatro Mercadante al
fine di far:
"1) dichiarare che
il fondo comune del Consorzio Teatro Mercadante costituito
da tutti i beni mobili, immobili, attività e quantaltro
appartiene esclusivamente e in toto al detto Consorzio
come soggetto giuridico autonomo e non in comproprietà
(né a maggior ragione pro quota) ai singoli consorziati,
con conseguente declaratoria di nullità di tutte le norme
statutarie che dispongono in contrario avviso; in particolare
dellart. 2 dello Statuto 1993 nella parte in cui attribuisce
ai consorziati la comproprietà dellintero complesso
e dellart. 3 laddove afferma che del Consorzio fanno parte
i comproprietari dellimmobile, non essendo configurabile
alcuna comproprietà in capo ai singoli associati;
2) dichiarare che il fondo comune
di proprietà del Consorzio Teatro Mercadante dura inalterabilmente
fino allo scioglimento dellassociazione;
3) dichiarare che il detto fondo
comune non può essere ripartito in quote, né gli
associati possono chiederne la divisione proporzionale finché
è in vita lassociazione;
4) dichiarare che in caso di
recesso o di espulsione lassociato non ha diritto ad alcuna
quota del fondo comune;
5) dichiarare la assoluta nullità
di tutti i patti convenzionali o clausole statutarie contrarie
ai principi innanzi enunciati perché in violazione di norme
imperative e di ordine pubblico".
Non possiamo che approvare tale iniziativa
che mira finalmente a ripristinare, allinterno del consorzio,
lassetto giuridico e statutario originario (quello del 1895)
il quale riconosceva ai singoli consorziati non quote di proprietà
del Teatro, ma solo il diritto di palco o di poltrona (cioè
il diritto ad essere preferiti nella sottoscrizione dellabbonamento
stagionale). Il ripristino della legittimità degli atti e
la ricostruzione delle effettive posizioni giuridiche soggettive
(da noi sollecitata da diversi anni) non solo costituiscono uniniziativa
doverosa per lente comunale (che è anche membro del
suddetto Consorzio), ma rappresentano anche la condizione in assenza
della quale qualunque atto amministrativo o soluzione convenzionale
si voglia adottare in relazione al problema della chiusura decennale
del Teatro risulterebbe giuridicamente illegittimo e logicamente
inaccettabile.
Non possiamo fare a meno di rilevare,
altresì, che lavvio di un contenzioso legale costituisce
senza dubbio una soluzione estrema che non può non rammaricare
chi, come noi in questi anni, ha sempre sperato e sollecitato che
quanto la logica, il buon senso ed il diritto imponevano potesse
affermarsi da sé, senza linevitabile ricorso allAutorità
giudicante. Non resta ora che attendere il giudizio del Tribunale
ed augurare che, senza ulteriori indugi e con pari determinazione,
il Comune di Altamura possa dar seguito alla procedura espropriativa
del Teatro sollecitata un anno fa da 6000 cittadini altamurani
e deliberata, allunanimità, dal Consiglio Comunale
del 9 marzo 2000.
Questa soluzione, anchessa estrema,
resta allo stato lunica perseguibile da parte di chi voglia
realmente recuperare il Teatro Mercadante alla sua funzione ed al
servizio della collettività.
Altamura, 3 marzo 2001
Enzo Colonna Lello Rella