Comunicato alla Città  del 3 maggio 2001.

Comitato per la difesa del teatro cittadino
"Il Teatro di Tutti"
Movimento cittadino "Altamura2001
– La Città di Tutti"
Comunicato alla Città del
3 maggio 2001

"Il primo che, dopo aver recintato
un terreno, pensò di dire — questo è mio —
e trovò altri tanto ingenui da credergli, fu il vero fondatore
della società civile"
(J.J. Rousseau, Discorso sull’ineguaglianza)


Persi i fondi europei
per il restauro del Teatro Mercadante. Chi risponderà del
mancato utilizzo di questi fondi? Chi paga i costi dell’abbandono
di un bene di interesse pubblico?

A pagare è ancora
una volta la Città!

– Mentre l’Amministrazione comunale
di centrodestra non era capace, in sei mesi di tempo, di predisporre
il benché minimo atto amministrativo o di dare almeno una
risposta chiara alla comunicazione del Soprintendente di Bari ai
Beni Artistici e Storici che, nel novembre scorso, dichiarava di
essere favorevole all’esproprio del Teatro Mercadante (sollecitato
con una petizione popolare promossa dal nostro Comitato e sottoscritta
da 6.000 cittadini di Altamura) ed invitava pertanto il Comune di
Altamura a predisporre celermente tutti gli atti necessari per portare
a termine la procedura espropriativa.

– Mentre il Consorzio Teatro Mercadante
annunciava (il 6 marzo 2001) "clamorose novità per i
prossimi giorni" (in realtà mai giunte) ed avviava una
trattativa privata con un privato in vista di un accordo che prevedeva
l’affitto dell’immobile per 25-30 anni e la realizzazione
da parte dell’affittuario dei lavori strettamente necessari
per l’agibilità del teatro e non certo per il suo completo
restauro.

– Mentre, così facendo, il
Consorzio Teatro Mercadante dimenticava che il Teatro non è
un bene privato qualunque di cui si può disporre come e quando
si vuole, poiché:

1) è stato realizzato nel 1895
con il contributo economico e lavorativo di centinaia di altamurani
(bene collettivo, dunque, 0, 0);

2) è stato dichiarato dal Ministero
per i Beni Culturali bene di interesse storico-architettonico (bene
di interesse pubblico
, dunque, 0, 0);

3) è stato affidato alle cure
di un ente (il Consorzio) che deve rispondere della sua amministrazione
all’intera Città di Altamura tanto che lo stesso Comune
è componente del Consorzio (bene con gestione a rilevanza
pubblica
, dunque).

– Mentre, così facendo, il
Consorzio dimenticava inoltre che qualunque atto di disposizione
del teatro (vendita, locazione) verrebbe azzerato nel momento in
cui la prossima amministrazione comunale decidesse davvero e con
convinzione di procedere all’esproprio come hanno richiesto
6000 cittadini altamurani e l’intero Consiglio comunale e dimenticava
pure che presso il Tribunale di Bari — Sezione distaccata di
Altamura pende un giudizio civile che deve accertare "la nullità
ed illiceità delle determinazioni assunte dal Consorzio in
ordine alla modifica dello Statuto con cui i consorziati hanno ritenuto
di attribuirsi impropriamente il diritto di proprietà del
teatro" (Deliberazione della Giunta comunale n. 311 del 9 giugno
2000).

Insomma, mentre accadeva tutto questo,
cioè il nulla o nulla che possa essere interpretato come
autentica difesa degli interessi e dei diritti della collettività
su uno dei suoi beni più significativi, è accaduto
pure, come noi da almeno un anno abbiamo anticipato, che la Regione
Puglia pubblicasse il Complemento di Programmazione del POR 2000-2006
(Piano Operativo Regionale che, tra l’altro, destina decine
di miliardi per gli interventi di recupero del patrimonio culturale
di proprietà pubblica) e pubblicasse pure i primi bandi per
la presentazione dei progetti da parte degli enti locali. Alcuni
di questi bandi sono già scaduti, altri scadranno il 21 maggio
prossimo.

Ciò significa che – se i nostri
amministratori comunali, anziché annunciare o promettere,
avessero fatto semplicemente il proprio dovere (quello cioè
di portare a termine la procedura di esproprio) o se il Consorzio
Teatro Mercadante, anziché perdersi in inutili trattative
o con intese improbabili, avesse proceduto ad una cessione concordata
e volontaria del Teatro a favore del Comune (come noi più
volte abbiamo suggerito) – ora la Città di Altamura si sarebbe
trovata nella condizione di poter fruire dei fondi del POR messi
a disposizione dall’Unione Europea.

Per quanto riguarda il nostro Comitato,
rispettando gli impegni che ci siamo assunti nei confronti di coloro
che hanno sottoscritto la nostra petizione nel gennaio 2000, abbiamo
sollecitato in tutti questi mesi, in numerosissime occasioni, gli
esponenti dell’attuale giunta comunale a portare a termine
la procedura di esproprio. Allo stesso tempo, per mesi abbiamo sollecitato
il Consorzio ad una trattativa finalizzata alla cessione del teatro
al Comune, un’intesa con l’ente pubblico che avrebbe comunque
garantito i legittimi diritti dei singoli consorziati (il diritto
di palco o di poltrona) ed avrebbe riconosciuto loro una partecipazione
alla gestione futura del teatro.

Non siamo riusciti nel nostro intento:
gli uni (gli assessori) erano troppo occupati con i giochi di potere
e con i propri sogni di gloria; gli altri (i rappresentanti del
consorzio) erano troppo presi a difendere un malinteso e male interpretato
diritto di proprietà privata. Il risultato è che Altamura
perderà questa formidabile (e probabilmente ultima) occasione
di recuperare integralmente il Teatro Mercadante con fondi dell’Unione
Europea.

Noi, quanto potevamo fare, lo abbiamo
fatto; costoro, quanto dovevano fare, non lo hanno fatto.

Ancora una volta è l’intera
collettività ad essere tradita nelle sue speranze e nei suoi
interessi; ancora una volta è l’intera collettività
a dover pagare i costi sociali ed economici causati dall’iniziativa
o dall’inerzia di pochi individui.

 


Enzo Colonna * – Lello Rella

Comitato per la difesa del Teatro
Cittadino — Il Teatro di Tutti

comitatoteatro@hotmail.com

 


* Enzo Colonna è candidato indipendente
al consiglio comunale nella lista dei Democratici di Sinistra in
occasione delle Elezioni Amministrative del 13 maggio 2001.