CAPANNONI SPARSI O UNA VERA AREA INDUSTRIALE?

CAPANNONI SPARSI
O UNA VERA AREA INDUSTRIALE?

Gli Accordi di Programma, se varati, infliggeranno
il colpo mortale ad un territorio già diffusamente massacrato, seppellendo
sotto 6 milioni di metri cubi di cemento sparsi intorno alla città,
ogni speranza di ricostruire una cultura della legalità che da tempo,
ormai, sembra non avere più cittadinanza da queste parti e, paradossalmente,
arrecheranno gravi danni agli stessi imprenditori con il rischio, forse, di
provocare una inversione di tendenza della crescita del settore del salotto.

Potrà la città sopportare l’accerchiamento
di oltre 200 insediamenti produttivi senza rimanerne soffocata e paralizzata?

200 Accordi di Programma, quasi il doppio di quanti
sono stati richiesti in tutta la regione Puglia, non possono più considerarsi
interventi in deroga ma una vera e propria zona industriale fuori dal Piano
Regolatore
.

La posta in gioco è altissima: si tratta
di scegliere tra uno sviluppo ordinato, che lasci ancora aperta qualche
possibilità di porre riparo al degrado già esistente ed una
totale e definitiva compromissione di un territorio e di una comunità
.

Quali argomenti resteranno ancora a chi vorrà
imporre il rispetto delle regole se un Piano Regolatore Generale, di recente
rivisitato con la partecipazione di tutti e che ha destinato le aree di via
Gravina e di Jesce all’insediamento delle attività produttive, viene
completamente disatteso e le sue previsioni programmatiche del tutto sconvolte?

E’ evidente che tutto questo consoliderà
sempre di più la convinzione, in gran parte già diffusa che "
alla fin fine tutto si può fare…".

Quali i vantaggi per chi vuole, con insistenza,
insediamenti industriali sparsi nel territorio?

L’unico vantaggio sempre sbandierato del
basso costo delle aree in zona agricola si è dimostrato, alla prova dei
fatti, un falso: nell’insediamento industriale di Jesce un metro quadrato
viene venduto al prezzo di circa 13.000 lire a fronte del prezzo pagato in zone
agricole interessate dagli accordi di programma, che per le posizioni più
vicine alla città, raggiunge anche le 25.000 lire al metro quadro.

Restano invariati tutti gli altri svantaggi
propri degli insediamenti puntiformi: l’alto costo delle urbanizzazioni
(che è a carico degli imprenditori), l’impossibilità di
poter usufruire di servizi
, la difficoltà di riconversione industriale.

La cintura di capannoni che si estenderebbe
intorno alla città per diversi chilometri richiederà infrastrutture
viarie e linee elettriche, telefoniche, rete di gas… Chi pagherà tutte
queste opere, gli imprenditori o la collettività?

Si rendono conto gli imprenditori che rinunciando
a Jesce rinunciano ad una zona già fornita di tronco ferroviario collegato
con il porto di Taranto, che rinunciano ad insediamenti in una zona in cui sarà
facile ottenere collegamenti alle autostrade, alla rete telematica, a sportelli
bancari, mense comuni, servizi superiori in genere, per insediarsi in zone in
cui sarà difficile ottenere la semplice fornitura elettrica?

La decisione è di grande importanza,
è di quelle che possono segnare nel bene o nel male il destino di una
città e di un intero territorio: scegliere la strada indicata dal Piano
Regolatore Generale significa scegliere la strada maestra, rispettare le regole
fissate di recente e condivise da tutti.

Non è possibile fare scelte imposte dall’alleanza
ambigua tra pochi imprenditori e alcuni proprietari terrieri, i soli che, opponendosi
strumentalmente all’istituzione del Parco dell’Alta Murgia, realizzerebbero
profitti con il cambio di destinazione d’uso dei terreni agricoli.

Un’alternativa è possibile: vi sono
ancora circa 200 ettari di aree destinate a insediamenti produttivi disponibili
e in attesa di convenzionamento e/o esproprio (zona Jesce e via Gravina).

Occorre promuovere il dialogo tra tutti i cittadini
per decidere con responsabilità e serietà su un tema di grande
importanza per lo sviluppo e la qualità della vita della città
e del territorio.

Altamura, 13.01.2002

COORDINAMENTO CITTADINO PER LO SVILUPPO E
LA QUALITÀ DELLA VITA


Il coordinamento si riunirà lunedì
14 gennaio 2002 alle ore 18.30 presso la sede della Pro Loco in Piazza Repubblica.
Chiunque sia interessato è invitato a partecipare alla riunione ed alle
iniziative future del coordinamento.

Puoi
scaricare il volantino con la mappa in formato .pdf da qui.