LETTERA APERTA AL CONSIGLIERE ENZO COLONNA

Caro Consigliere,


colgo l’occasione di questa breve pausa pasquale per
rispondere alla tua lettera aperta diffusa via internet.


Ti scrivo per salutarti, seguendoti col pensiero nei tuoi
percorsi di studio e di ricerca che ti portano lontano. Ma anche per aiutarti
a capire.


Dal tenore del tuo scritto devo ritenere che tu non abbia
avuto contezza di quanto è avvenuto dall’ultima riunione di Consiglio
Comunale del 15 febbraio in cui abbiamo chiuso, irreversibilmente, la vicenda
della "Legge 34" con le difficoltà e le lacerazioni che questa
ha comportato per tutti noi.


Né quelle difficoltà dovevano sorprenderci.


Ci sono Sindaci che non hanno retto alla responsabilità
di una decisione nemmeno paragonabile a quella, la storia di Altamura ne è
memore. Ci sono stati Sindaci che hanno preferito lasciare ad un Commissario
la decisione delle sorti urbanistiche della propria città. Altre amministrazioni,
specie giovani come la nostra, non avrebbero retto ad un dibattito così
articolato e sofferto come quello che noi abbiamo affrontato e superato.


Ma torniamo al 15 febbraio. In quella seduta tutti i gruppi
di maggioranza annunciarono l’apertura di una verifica. Per fare il punto
della situazione, per riaffermare le nostre priorità, per verificare,
diciamolo pure, ad una più attenta disamina programmatica, la reale tenuta
della maggioranza ed il convincimento di tutti a proseguire il cammino insieme.


Si convenne, da parte della coalizione, che la verifica
sarebbe stata più rapida ed agevole se gli assessori avessero, per senso
di responsabilità, rimesso le loro deleghe.


La verifica, terminata dopo cinque settimane, si è
tradotta in un documento conclusivo che la coalizione, riprendendo i temi dei
miei indirizzi di governo che avevo già depositato agli atti del Consiglio,
ha sottoscritto formalizzando così un’ intesa programmatica più
stringente su alcune questioni controverse. I partiti hanno trovato, inoltre,
un’intesa sulla composizione numerica della Giunta, la cui eco sarà
arrivata anche a te dalle cronache dei giornali.


Nel frattempo l’Amministrazione è andata avanti
tra le determinazioni dei Dirigenti e gli atti monocratici del Sindaco.


Per l’intera coalizione la soluzione della Giunta Tecnica
da te propugnata è stata considerata delegittimante, e quindi rifiutata
da quasi tutti i partiti, compreso il tuo.


Nella scorsa settimana tuttavia si sono presentate delle
urgenze. La necessità di approvare un progetto sulla devianza minorile
(i cui finanziamenti sarebbero scaduti se l’approvazione non fosse avvenuta
entro il 25 marzo) e quella che tu chiami "storia del tetto".


Non hai seguito, forse, la vicenda della Scuola "Don
Bosco". Si era staccata una pignatta dal tetto della scuola. Occorreva
deliberare l’approvazione del progetto esecutivo e definitivo per appaltare
i lavori di rifacimento. Ho dovuto ordinare la chiusura di metà plesso.
Ci sono duecentocinquanta bambini che fanno il doppio turno, con altrettante
famiglie che si sono mobilitate.


La Giunta Politica non era completa. Così ho provveduto
a nominare due genitori. Anzi due genitrici. Avevo fatto approntare tutti gli
atti, reperire le fonti finanziarie per 600 milioni: abbiamo fatto la giunta
per risolvere in primis quel problema ed assumere altri provvedimenti sulla
cui opportunità tutti hanno convenuto.


Che cos’è che ti ha scandalizzato tanto?


E "la politica che viene dal basso"?


E i nostri discorsi sul coinvolgimento della "società
civile"?


Proprio tu, Consigliere, che sin dall’inizio del tuo
mandato hai inteso dar voce ad organismi non riconosciuti, ad associazioni che
raccolgono istanze di cittadini, di gente comune, quelle stesse istanze che
abbiamo ascoltato a cui, tutti insieme, abbiamo dato risposte.


Il comitato dei genitori di una scuola non è forse
un organismo che si impegna per un diritto alla sicurezza dei propri figli a
cui occorre dare tutela?


Ho utilizzato i poteri che la legge mi riconosce per risolvere
un problema molto avvertito dalla città con efficacia e rapidità.


Oggi la città discute. Ma nella bacheca c’è
il bando di gara già pubblicato e i lavori inizieranno prima della chiusura
della Scuola.


Nel pieno rispetto e nella massima considerazione delle
tue ragioni, spero di averti chiarito le mie.


Cordialmente.



Altamura, 2 aprile 2002



Rachele Popolizio


Sindaco di Altamura