Il Coordinamento per la qualità  della vita: le decisioni da prendere.

Se il senso della politica è la libertà , ciò significa che in quello spazio, e in nessun altro, abbiamo realmente il diritto di aspettarci dei miracoli.”?

Abbiamo già  espresso e riconfermiamo il nostro apprezzamento per la posizione che l’Amministrazione comunale ha assunto in relazione agli accordi di programma in via Bari.

Le ragioni che ci hanno indotto ad opporci al tentativo di costruire capannoni industriali in zone agricole, le abbiamo già  espresse con chiarezza e a più riprese. Quelle ragioni, nonostante la dura protesta che alcuni imprenditori hanno sostenuto nei giorni scorsi, restano tuttora valide:

1) la necessità  di realizzare vere aree industriali in zone attrezzate e dotate di servizi per garantire maggiore controllo ed efficienza alle attività  produttive;

2) evitare la proliferazione di opifici industriali disseminati sul territorio;

3) garantire maggiore sicurezza ai lavoratori che non devono essere costretti a percorrere strade già  altamente congestionate come la S.S. 96;

4) rispettare il Piano Regolatore Generale che individua le aree industriali e artigianali in via Gravina e zona Jesce.

Alla luce di queste considerazioni e di quanto disposto dalla legge regionale n. 34, avevamo espresso forti perplessità  sulla legittimità  degli accordi di programma sottoscritti dall’Amministrazione Plotino.

Queste perplessità  hanno trovato pieno e autorevole riscontro nel provvedimento del 13.03.2002 del Tribunale del Riesame di Bari che ha confermato il sequestro preventivo delle aree e degli opifici in via Santeramo, in quanto ha ritenuto “insussistenti i presupposti di legittimità  per simili trasformazioni urbanistiche”?.

Dagli atti acquisiti ”“ si legge nel provvedimento ”“ risulta “la presenza nel P.R.G. del Comune di Altamura di un’area in località  Jesce con destinazione industriale D1. A fronte di ciò e delle indiscusse idoneità  dell’area ad accogliere gli insediamenti industriali [”¦] non doveva in alcun modo pervenirsi alla stipula del richiamato accordo di programma”?.

PIU’ CHIARO DI COSI’”¦!

A più di due mesi dalla decisione assunta dal Consiglio comunale è necessario ora porre fine a questa vicenda con opportune azioni e atti amministrativi e procedere celermente alla realizzazione delle zone industriali e artigianali previsti dal P.R.G.

Fare questo è indispensabile non solo per rispondere alle esigenze del mondo del lavoro, ma anche perché l’Amministrazione deve finalmente impegnarsi a compiere le scelte che ci attendiamo decisive, a cominciare dalla questione del Parco e poter intraprendere un processo serio di riqualificazione urbana per dare risposte concrete ai bisogni di coloro che ad Altamura vivono e lavorano.

Altamura, 5 maggio 2002

Coordinamento cittadino per lo sviluppo e la qualità  della vita