Parco dell’Alta Murgia. L’interrogazione di Enzo Colonna.

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Comune di Altamura
Prot. n. 22052 del 25.07.2002

All’attenzione del
Sindaco, avv. Rachele Popolizio
Presidente del Consiglio comunale, dott. Luigi Lorusso
Segretario Generale, dott. Raffaele Palermo

– Comune di Altamura –

Oggetto: Deliberazione consiliare del 15 luglio 2002 relativa alla “Proposta di perimetrazione del Parco Nazionale dell’Alta Murgia”? ”“ Interrogazione/Atto di impulso amministrativo

Con stupore, sconcerto e rammarico ho appreso venerdì scorso (19 luglio), avendone poi diretta conferma il lunedì successivo (22 luglio), che la documentazione agli atti del nostro ultimo Consiglio comunale (15 luglio) relativa al punto “Proposta di perimetrazione del Parco Nazionale dell’Alta Murgia”? risulta incompleta.

1) Lo stupore. In quell’occasione ”“ ricordo ”“ l’amministrazione comunale aveva presentato una proposta deliberativa con annessa una cartografia in cui era chiaramente disegnato il proposto perimetro del Parco relativo al territorio di Altamura. Quella proposta di perimetrazione era frutto di un’analisi puntuale dell’attuale assetto giuridico e vincolistico del territorio altamurano ed aveva tenuto presenti criteri generali (di perimetrazione) quali andamento orografico del territorio e sistema viario. Come tale era stata valutata positivamente dal Dirigente dell’Ufficio Tecnico e da me ”“ anche nel mio intervento in consiglio ”“ apprezzata ed approvata. Sennonché alcuni consiglieri della maggioranza hanno suggerito in consiglio lo stralcio di un’area non ritenuta meritevole di essere ricompresa nel perimetro del parco. Tale proposta emendativa della perimetrazione originariamente agli atti, pur tra le perplessità  di molti (anche le mie, in quanto poco motivata e non improntata a criteri di portata generale), fu accolta con il voto di tutta la maggioranza consiliare. L’ora più che tarda (circa le 05.15 del mattino) ”“ determinata dalla inconsulta ed ormai consolidata prassi di estenuanti, defatiganti ed inconcludenti preliminari ”“ non ha aiutato probabilmente ad affrontare quell’atto deliberativo con la necessaria lucidità . Già  quella votazione, infatti, ingenerò in me stupore, in quanto ”“ stando alle dichiarazioni rese durante la seduta dai consiglieri di minoranza ”“ alcuni consiglieri partecipanti alla votazione si sarebbero ritrovati in una condizione di “oggettiva incompatibilità ”?. In termini più puntuali, nella condizione prevista dal secondo comma dell’art. 78 del Testo Unico degli Enti Locali, che così recita: «Gli amministratori di cui all’articolo 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado». Ebbene, se così fosse ed a fronte di due distinte votazioni/deliberazioni del consiglio ”“ una sulla proposta deliberativa di carattere generale (quella dell’amministrazione), l’altra sulla proposta emendativa di portata molto limitata (lo stralcio interessava un’area di circa 200 ettari a fronte dei circa 26.000 ettari interessati dalla perimetrazione) ”“ questa seconda deliberazione (quella sull’emendamento), ai sensi del già  citato art. 78, secondo comma, potrebbe essere fortemente viziata nella sua validità  sostanziale. A questa ”“ del tutto eventuale, in assenza di dati certi ”“ circostanza se ne aggiunge un’altra: non mi risulta (e non risulta agli atti del consiglio) che quella proposta emendativa (a differenza della proposta originaria e generale) fosse accompagnata dal parere tecnico del Dirigente preposto.

2) Lo sconcerto. Scopro infatti, a distanza di giorni da quella votazione, che di quella proposta emendativa non c’è traccia negli atti del consiglio, non essendo ”“ devo desumere ”“ stata depositata presso la presidenza e vistata dallo stesso proponente, dal Presidente del consiglio e dal Segretario comunale. Risulta agli atti la dichiarazione (scritta e verbale) del proponente, ma manca la cartografia che lo stesso proponente (un consigliere del gruppo consiliare della Margherita) dichiarava, in consiglio, di allegare alla proposta, di cui molti hanno preso visione in consiglio stesso (fanno fede in tal senso anche le riprese dell’emittente televisiva locale) e da cui solo era possibile evincere l’area che si intendeva escludere rispetto alla perimetrazione proposta dall’amministrazione. Ciò mi induce a domandare come sia possibile ora definire ed individuare l’area interessata allo stralcio rispetto alla perimetrazione generale proposta dall’amministrazione ed approvata in sede di consiglio.

3) Il rammarico. I destinatari della presente e molti altri (consiglieri e no) sanno quanta convinzione, determinazione e passione abbia dedicato (assieme a molti altri) al progetto del Parco Nazionale dell’Alta Murgia [ne fanno fede anche i resoconti del nostro ultimo consiglio (15 luglio 2002) e del consiglio del 27 luglio 2001 in cui si approvò all’unanimità  la deliberazione, di cui fui relatore, di aderire all’istituendo Parco]. Mi duole ora constatare come ”“ a distanza di undici anni dall’individuazione di questo territorio come area di reperimento per l’istituzione di un parco nazionale (legge quadro sulla aree protette, n. 394/91), a quasi quattro anni dalla legge che ha previsto l’istituzione del Parco Nazionale dell’Alta Murgia (legge n. 426/9, ad un anno esatto dalla deliberazione consiliare di adesione del Comune di Altamura all’istituendo Parco e dopo oltre dieci anni di dibattiti, aspettative, strumentalizzazioni, attese, ritardi ”“ si pensava di essere finalmente giunti a segnare un punto fermo e finale (la deliberazione sulla perimetrazione) ed invece un mix micidiale di approssimazione e superficialità , che ha stretto per un paio d’ore un pugno di persone, rischia ora di travolgere la validità  di quest’ultimo atto deliberativo del consiglio e, con essa, un lavoro, una passione, un’elaborazione che ha coinvolto tante persone e per lungo tempo.

Invito pertanto, formalmente e nella mia qualità  di consigliere comunale, i destinatari della presente:
a) a verificare in tempi stretti le circostanze sopra riferite (quelle di cui ai punti nr. 1 e 2, 0, 0);
b) a fornire allo scrivente una risposta/nota di chiarimenti per iscritto;
c) a relazionare nel primo consiglio comunale utile;
d) a porre in essere rapidamente tutte le iniziative amministrative necessarie ad evitare che l’atto deliberativo sulla proposta di perimetrazione dell’amministrazione (il provvedimento di carattere generale) possa venire inficiato a causa di vizi formali e/o sostanziali che interessano unicamente l’atto deliberativo relativo all’emendamento proposto in consiglio. In particolare, in ossequio al brocardo utile per inutile non vitiatur, chiedo che si proceda alla materializzazione e pubblicazione del provvedimento generale adottato dal consiglio (proposta di perimetrazione dell’amministrazione) e che si sospenda l’efficacia del secondo atto deliberativo (quello sull’emendamento) in attesa degli esiti di una necessaria ed opportuna verifica (da avviare con formale procedimento) della sussistenza di tutti i suoi requisiti formali e sostanziali di validità .

Altamura, 25 luglio 2002

Cordiali saluti
F.to dr. Vincenzo Colonna
consigliere comunale

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