VALLE DEI DINOSAURI, CHE CAOS!
ALTAMURA – Accordi di programma ed ancora accordi di programma. Alla vigilia del decisivo consiglio comunale monotematico di lunedì che dovrebbe dare un indirizzo a tutta la questione degli insediamenti produttivi, si riaprono le divisioni sia nella maggioranza di centrosinistra che nel dibattito tra favorevoli e contrari. La storia semi-infinita continua. E’ una vigilia tesa. Frenetiche riunioni, voci di corridoio, indiscrezioni. I fronti in gioco si stanno muovendo tutti.
NEI PARTITI –
Si discute ancora sulla proposta di indirizzo da presentare in consiglio comunale. La Margherita fa la voce grossa e ribadisce una posizione di mediazione tra l’esigenza di governo del territorio e la domanda degli imprenditori. E’ in ballo la delocalizzazione, in tutto o in parte (ed è qui il punto), dei numerosi insediamenti produttivi previsti in via Bari, in zone che non sono di piano regolatore generale ma che in forza di decreti regionali sono state trasformate per questa destinazione. La contrapposizione, principalmente, è con i Ds, mentre Rifondazione si è sfilata passando all’opposizione. I centristi (Udeur, Ri, Socialisti) sono pure loro per mediare come hanno scritto nei loro documenti ufficiale. Le divisioni non sono del tutto sanate. Tanto che l’altro ieri una riunione della maggioranza si è conclusa quasi a mezzanotte. Tra tensioni e voce alta.
Nel diario dei partiti si segnalano anche le dimissioni, all’interno della Margherita, sia dal coordinamento locale che da quello regionale, di Vincenzo Nuzzi, in aperto dissenso dal partito che a livello locale non è capace di «farsi valere al suo interno ed all’interno dell’attuale maggioranza di centrosinistra». Tra le righe delle dimissioni si leggono le due questioni «clou» del Parco dell’Alta Murgia e degli accordi di programma stessi.
IN CITTA’ –
La discussione non è solo di natura politica. Torna alla carica il Coordinamento per la qualità della vita che stamattina, alla Provincia, tiene una conferenza stampa sul «Caso Altamura. Un anno dopo». Verrà illustrata, in particolare, l’iniziativa del coordinamento che ha dato mandato al legale Luigi Paccione per presentare un esposto alla Commissione Europea affinché «dia avvio – si legge in una nota – al procedimento per infrazione da parte dello Stato Italiano degli obblighi comunitari, nella specie per mancato rispetto delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE in virtù delle quali il territorio della Murgia è stato infatti individuato come Z.P.S. (Zona di Protezione Speciale) e S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria)».
Sempre oggi, anche gli imprenditori hanno preannunciato delle iniziative. C’è tutta una serie di azioni legali in corso. E stamattina faranno il punto della situazione in un incontro di categoria in cui valutare anche l’atteggiamento da tenere per il Consiglio di lunedì.
Onofrio Bruno