Il Consiglio regionale pugliese istituirà una commissione consiliare di indagine sulle responsabilità e sulle eventuali carenze amministrative riguardo all’inquinamento nel territorio dell’Alta Murgia e ai tempi di istituzione del Parco naturale in quell’area. Lo ha deciso l’assemblea regionale che nel pomeriggio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno. Il Consiglio regionale nel documento rileva «l’esigenza di approfondire le responsabilità di tutti gli organi preposti alle autorizzazioni ed ai controlli inerenti lo sversamento dei fanghi in agricoltura» e fa presente anche che le problematiche di tutela ambientale riferite al territorio dell’Alta Murgia riguardano anche fenomeni di spietramento del territorio.
L’ordine del giorno è stato concordato dai gruppi dopo un dibattito scaturito in aula da una mozione presentata sull’argomento dal centrosinistra. Il presidente della Regione, Raffaele Fitto, commissario in Puglia per l’emergenza ambientale, nel suo intervento in aula ha sottolineato che la struttura commissariale «può intervenire solo sulla bonifica», ribadendo il concetto che «chi inquina paga, così come stabilito dalla Ue» e annunciando anche la presentazione, entro fine anno, di una relazione su tutta l’attività svolta negli ultimi anni in qualità di commissario.
L’assessore regionale all’ambiente, Michele Saccomanno (An), ha invece parlato della istituzione del Parco della Murgia, la cui delibera di perimetrazione sarà esaminata il prossimo 13 ottobre a Roma nella riunione tecnica della Conferenza-Stato Regioni. «Posso assicurare – ha detto – che non sarà presentata alcuna richiesta di modifica della perimetrazione: noi vogliamo che il Parco sia realizzato e che venga realizzato con i confini stabiliti nella delibera approvata dalla giunta regionale. Dobbiamo avere chiaro – ha proseguito – l’obiettivo di ciò che vogliamo salvaguardare e procedere contemporaneamente su un percorso di sviluppo compatibile di tutte le attività che ci sono nella zona».
8 ottobre 2003