Murgia avvelenata. Gli esiti della conferenza dei servizi del 28 novembre

Nella mattinata di oggi, 28 novembre 2005, si è tenuta una conferenza dei servizi convocata dal Commissario delegato per l’emergenza ambientale nella Regione Puglia (Nichi Vendola) destinata a fare il punto sulle procedure di caratterizzazione e bonifica dei siti inquinati dell’Alta Murgia (in territorio di Gravina e di Altamura). La conferenza, convocata alle ore 10.30 e protrattasi sino alle 13.30, è stata coordinata dal dott. Limongelli, dirigente regionale, ed ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Losappio, dell’ingegnere Vincenzo Guerra, dirigente del settore rifiuti della Provincia di Bari, del dott. Miale, dirigente del settore igiene pubblica dell’Azienda Sanitaria di Altamura e Gravina BA/3, di dirigenti e tecnici dell’ARPA, dell’avvocato Di Lorenzo componente del consiglio direttivo dell’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia, di rappresentanti dei Comuni di Gravina ed Altamura (per quest’ultimo, la delegazione era composta dal Vice-Sindaco Michele Colonna, dal Comandante della Polizia Municipale Michele Maiullari, nonché da chi scrive per averne fatto espressa richiesta al Sindaco dott. Stacca). Presenti pure rappresentanti della famiglia Quintano-Lauriero, proprietaria dei terreni in agro di Altamura, il loro avvocato Monica Nardulli ed i loro tecnici e consulenti (ingegnere Egidio Tamburino, professor Antonino Greco, l’agronomo Antonio Lauriero).


 


DUE LE PROCEDURE ESAMINATE, DUNQUE.


 


1) Per quella che interessa il sito ricadente nel TERRITORIO DI GRAVINA (composto da due particelle) e nel perimetro del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, si è preso atto del lavoro di caratterizzazione svolto da Sviluppo Italia per conto del Commissario Delegato, da cui è emerso una diffusa presenza nei terreni di idrocarburi (leggeri e pesanti), non riconducibile ”“ si è osservato ”“ allo spargimento di compost o fanghi accertato due anni e mezzo fa (qualcuno ha ipotizzato, con una tesi po’ bizzarra, che la causa sia l’uso pluridecennale di mezzi pesanti in agricoltura, in quanto idrocarburi sono presenti anche nei campioni prelevati al di fuori dell’area oggetto di esame, i c.d. sondaggi bianchi), ed una significativa presenza, seppure in un numero di campioni più contenuto ed in modo sparso ed episodico, di metalli pesanti (cromo totale, piombo, rame, zinco). Accertata la presenza di nitriti e di percloroetilene rispettivamente nell’acqua prelevata nella vasca di raccolta presente nella località  Finocchio (Gravina) e nell’acqua sotterranea prelevata da pozzo per uso irriguo in località  Capitolo (Trani).


In particolare, dalle conclusioni dell’indagine condotta si rileva quanto segue:


«– I rifiuti, nell’area F. 18 P.lla n. 103, sono presenti in superficie e per un’estensione di circa il 65% per cento.


– I rifiuti, nell’area F. 26 P.lla n. 34, sono presenti in superficie e per un’estensione di circa il 20% per cento.


– Non sono stati rinvenuti rifiuti interrati.


– Non si sono rilevate evidenze olfattive e visive di sostanze inquinati durante l’attività  di campagna.


– Non sono stati riscontrati sottoservizi.


– La contaminazione da parte di idrocarburi pesanti coinvolge quasi tutta l’area F. 18 P.lla n. 103, tanto che il superamento dei valori limite si ha per il 80%, interessando una profondità  media di 0.50-1.00 mt.


– La contaminazione da parte di idrocarburi pesanti coinvolge quasi tutta l’area F. 26 P.lla n. 34, tanto che il superamento dei valori limite si ha per il 80% , interessando una profondità  media di 0.50-1.00 mt.


– L’inquinamento da parte di sostanze quali metalli pesanti non è estesa ma episodica e riguarda essenzialmente la parte superficiale campionata.


– Il suolo e sottosuolo non sono inquinati da sostanze chimiche quali policlorobifenili (PCB), diossine e furani (PCDD + PCDF), composti organici aromatici, solventi clorurati, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), fitofarmaci.


– Le acque sotterranee campionate da pozzi di emungimento esistenti e al di fuori del sito non risultano inquinate; soltanto le acque campionate dal pozzo per uso irriguo ”“ località  Capitolo (Comune di Andria), risultano essere inquinate da percloetilene.


– Le acque piovane campionante dalle vasche di raccolta non risultano inquinate, mentre si è rilevata la presenza di nitriti oltre il Valore limite nella acque campionate dalla vasca di raccolta prossima al sito: località  Iazzo Finocchio (Murgia Gravina).


– La contaminazione da parte di idrocarburi pesanti coinvolge anche i campioni prelevati nel fondo naturale, tanto che il superamento dei valori limite si ha per il 60% , interessando una profondità  media di 0.50-1.00 mt.».


La RelazioneTecnica Finale, in merito ai terreni della Murgia gravinese, così conclude:


«A seguito di attività  di indagine, campionamento ed analisi effettuate per la caratterizzazione delle aree oggetto di studio è emerso che in totale i rifiuti (sversamenti) occupano un volume pari a 41.500 mc., cosi per aree divisi in:


34.500 mc. Area Foglio n. 18 Particella n. 113


7.000 mc. Area Foglio n. 26 Particella n. 34


Di seguito si propongono due livelli di attività  da realizzarsi sul sito.


Attività  di 1° livello: Messa in sicurezza di emergenza. Gli interventi di messa in sicurezza di emergenza sono mirati a rimuovere le fonti inquinati, ad evitare la diffusione dei contaminati dal sito verso zone non inquinate e matrici ambientali caratteristiche, ad impedire il contatto diretto della popolazione con la contaminazione presente. Si propone, pertanto, la rimozione dei focolai interessati dalla notevole quantità  di rifiuti indifferenziati qui rinvenuti e riconducibili a fanghi e frammenti di imballaggi di vetro, plastica e rifiuti di provenienza ospedaliera e della coltre di terreno interessata dai contaminanti analizzati. In caso di adozione di tale intervento di messa in sicurezza d’emergenza dovranno essere previste delle attività  di monitoraggio e controllo finalizzate sia al raggiungimento degli obiettivi previsti che il permanere nel tempo delle condizioni che assicurano la protezione ambientale della salute pubblica.


Attività  di 2° livello: Investigazione di dettaglio. Si rende necessaria per stimare esaurientemente il rischio all’ambiente e alla salute pubblica posto dal sito in esame; in particolare, dalle indagini geofisiche effettuate è stata rilevata la presenza di cavità  sotterranee interessate dal riempimento di terra rossa. L’investigazione di dettaglio sarà , quindi, mirata alla verifica di eventuale migrazione di contaminati in queste cavità . Si propongono, pertanto, ulteriori indagini di tipo diretto e campionamenti atti a quantificare con precisione il grado e l’estensione dell’eventuale contaminazione e definire l’effettiva migrazione degli inquinanti.»


 


2) La procedura che vede interessata l’area più vasta, ricadente nel TERRITORIO DI ALTAMURA (Contrada Cervone) ed in buona parte nel perimetro del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, sconta un considerevole ritardo rispetto al cronoprogramma definito dal decreto commissariale (Fitto) del 5 agosto 2004 che approvava, con integrazioni, prescrizioni e modifiche, il piano di caratterizzazione presentato dai proprietari dei terreni. La fase, preliminare alla bonifica, della caratterizzazione (vale a dire studio ed analisi del grado e della tipologia di inquinamento, attraverso prelievo di campioni ed analisi) si sarebbe dovuta concludere in sei mesi, a partire dal 1° settembre 2004, quindi entro il 28 febbraio 2005.


Nella riunione di oggi, i tecnici incaricati dalla famiglia proprietaria Quintano-Lauriero hanno illustrato il lavoro sinora svolto [attività  di campionamento del terreno svolta dal 17.05.2005 al 03.06.2005; invio dei campioni al laboratorio CHELAB di Resana (Treviso); solo in data 26.11.2005 il laboratorio ha trasmesso i rapporti di prova. Tutte le fasi di prelievo, sigillatura ed invio sono state eseguite sotto il controllo dei tecnici dell’ARPA. In tutto i campioni prelevati ed analizzati sono stati 536). Hanno giustificato il ritardo con varie motivazioni (cattivo tempo, contratti annullati con ditte chiamate ad effettuare lavori necessari alle operazioni di caratterizzazione, ritardi nella consegna dei rapporti di prova da parte dei laboratori incaricati, ecc.). Hanno inoltre sollecitato indicazioni da parte dell’ARPA in merito ai campioni di acqua (di vasca, di ristagno, di falda, di pozzi) da prelevare ed analizzare.


Hanno concluso con la richiesta di concessione di “ulteriori 40 giorni lavorativi per l’esame dei risultati analitici appena pervenuti e per la redazione della relazione concernente detti rapporti di prova”?.


In merito al discorso “acque”?, i responsabili dell’ARPA e dell’ASL BA/3 murgiana hanno dichiarato di avere già  a disposizione risultati di analisi effettuate d’ufficio e si sono comunque impegnati, entro il 5 dicembre prossimo, a segnalare ai proprietari dei terreni eventuali ed ulteriori esigenze di analisi. Peraltro, dalla caratterizzazione già  effettuata nelle aree ricadenti nel territorio di Gravina (Contrada Finocchio) da Sviluppo Italia per conto del Commissario Delegato sono già  a disposizione dati e risultati di analisi delle acque di diversi pozzi del territorio murgiano, come pure di due vasche di raccolta di acque piovane ubicate nelle due contrade (la gravinese Finocchio, di cui si è già  detto, e l’altamurana Cervone). In particolare, per le acque della vasca della Contrada Cervone è emerso che gli analiti non presentano valori al di sopra dei limiti di legge.


In merito alla richiesta di un ulteriore termine avanzata dai tecnici che stanno seguendo la caratterizzazione dei terreni altamurani, questa è stata contestata da molti dei presenti. Al termine si è concluso per la concessione di un termine (che non sarà  soggetto ad ulteriori proroghe) di 40 giorni (lavorativi e no, vale a dire entro il 10 gennaio 2006) per la consegna di tutta la documentazione e della relazione tecnica finale relative alla caratterizzazione. Una volta acquisita tale documentazione, il Commissario Delegato [o più probabilmente ”“ come annunciato dal dott. Limongelli ”“ la struttura regionale competente che subentrerà  nelle funzioni del Commissario dal 1° gennaio 2006 (con la cessazione quindi dello stato di emergenza in Puglia in materia di ambiente e di rifiuti: anche questa è una notizia di non poco rilievo, ndr!!)] convocherà  un’altra conferenza dei servizi per valutare le risultanze di tale lavoro e per avviare le procedure di bonifica del sito inquinato.


Da parte sua, il responsabile dell’ARPA ha comunicato che si rendono necessari per la sua struttura ancora 30 giorni per completare l’esame dei campioni (pari al 10% del totale) prelevati per le controanalisi. A tal fine, la conferenza odierna ha disposto che i proprietari dei terreni altamurani trasmettano all’ARPA, entro il 5 dicembre prossimo, i risultati delle analisi effettuate dal proprio laboratorio.


Su sollecitazione (contestata dall’avvocato dei proprietari e condivisa dal dott. Miale dell’ASL di Altamura) dell’avvocato Di Lorenzo (rappresentante dell’Ente Parco), il dott. Limongelli, rappresentante del Commissario Delegato, si è riservato di valutare ”“ in via del tutto autonoma ed a prescindere dal lavoro di caratterizzazione del privato ”“ la necessità  di integrare il lavoro di ricognizione del grado di inquinamento, estendendolo alle biomasse, vale a dire alla verifica della presenza di fattori inquinanti nella flora e fauna del sito al fine di accertare l’eventuale penetrazione di tali fattori nella catena alimentare.


Una riunione interlocutoria, quindi, da cui però sono emersi impegni e termini precisi, nonché due dati significativi in ordine al sito inquinato di Altamura: l’assenza di elementi inquinanti nelle acque di superficie (la vasca di raccolta) e ”“ da un’indicazione generale che è stata sollecitata ai tecnici dei proprietari alla luce delle analisi di laboratorio a loro disposizione ”“ la conferma, sebbene in via del tutto generale e generica, della presenza di metalli pesanti (cromo totale, piombo, zinco, rame) nei campioni di terreno prelevate nelle aree interessate dallo spargimento di presunto compost o probabili rifiuti, denunciato e accertato due anni e mezzo fa.


 


Bari, lunedì 28 novembre 2005



 


 


enzo colonna


consigliere comunale di Altamura


per il Movimento Aria Fresca


enzo@altamura2001.com


 


 


 


__________


 


 


 


IL SERVIZIO DI ANTENNASUD SULLA CONFERENZA


 


Vi segnaliamo il link da cui è possibile seguire in audio-video il servizio del 29 novembre 2005 realizzato dal giornalista Mauro Denigris per l’emittente televisiva Antennasud:


 


MURGIA AVVELENATA, ANCORA 40 GIORNI PER LA VERITA’ (clicca qui)