METTIAMO LA PAROLA FINE ALLA DISCARICA DI ALTAMURA!

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METTIAMO LA PAROLA FINE ALLA DISCARICA DI ALTAMURA!


 


La cronaca degli ampliamenti, più che annunciati, della discarica di Altamura (che proponiamo in queste pagine) e gli eventi degli ultimi mesi (acque inquinate di un pozzo in prossimità  della discarica) impongono per il nostro Comune e per il nostro bacino due considerazioni o conclusioni elementari:


A)     L’Autorità  di Bacino, alla cui presidenza c’è il Sindaco di Altamura, deve finalmente ”“ dopo anni e soprattutto con la fine prossima (31 dicembre 2005) dello stato di emergenza in Puglia e della gestione commissariale ”“ rivestirsi davvero di autorità  ed iniziare a esercitare quelle funzioni e compiti che leggi, piani e convenzioni le assegnano ed impongono. In particolare:


1)      vigilare sull’esercizio degli impianti di trattamento dei rifiuti del bacino (in primo luogo, ora, la discarica privata di via Carpentino);


2)      vigilare sulla corretta esecuzione e gestione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti in questi anni appaltati, in ordine sparso, dai singoli Comuni del bacino;


3)      accelerare le procedure per la realizzazione ed entrata in esercizio del nuovo impianto di bacino, così da liberare Altamura dalla servitù della discarica di via Laterza che grava da vent’anni sul suo territorio e sulla sua popolazione;


4)      capire le ragioni di uno scandaloso risultato della raccolta differenziata in questi anni (meno del 4% nell’intero bacino, poco più del 5% ad Altamura) che fanno attestare il nostro bacino di utenza all’ultimo posto in Puglia e tra gli ultimi posti a livello nazionale;


5)      promuovere iniziative forti e concrete di promozione della raccolta differenziata, attraverso controlli (sinora inesistenti) sull’efficienza, puntualità  e qualità  del servizio svolto dalle ditte vincitrici di appalti milionari ed attraverso forme di incentivazione alla raccolta differenziata [ad esempio, sconti e riduzioni della tassa sui rifiuti (TARSU) a chi più differenzia i rifiuti (carta, vetro, plastica, alluminio, ecc.)];


6)      istituire puntuali ed efficienti controlli del territorio per evitare forme di inquinamento e degrado del territorio (del tipo: sversamento fanghi; spargimento illegale di rifiuti; inquinamento delle falde; ecc.);


7)      dotarsi di uno staff tecnico ed amministrativo di qualità  ed eccellenza, per non ridurre l’Autorità  di Bacino ”“ come pure è avvenuto sinora ”“ a semplice occasione per gratificare, con consulenze e stipendi, portaborse e fedelissimi di questo o quel sindaco del territorio.


B)     Il Commissario delegato per l’emergenza ambientale Nichi Vendola (con i poteri che ha disposizione sino al 31 dicembre 2005), la Regione (con i suoi autorevoli consiglieri eletti nel territorio), la Provincia e l’Autorità  di Bacino devono adoperarsi affinché si proceda rapidamente alla stipulazione del contratto con le ditte che si sono aggiudicate, oltre un anno fa, i lavori per la realizzazione e la successiva gestione per 17 anni del nuovo impianto complesso in località  Grottelline (territorio di Spinazzola). Così da dare inizio ai lavori e da assicurare la più rapida entrata in esercizio di tale impianto. Solo in tal modo si potrà  evitare, come purtroppo temiamo, che la discarica di Altamura continui ad essere ampliata per sopperire ad una situazione di permanente emergenza del bacino. Solo con l’entrata in funzione del nuovo impianto si potrà  chiudere la discarica di via Laterza ed esigere dalla ditta TRADECO, che l’ha gestita per quasi vent’anni, la messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale di tutta l’area. È bene tenere presente, infatti, che il quinto lotto attualmente in esercizio ha una capacità  massima autorizzata di 150.000 metri cubi, sufficiente quindi a garantire lo smaltimento dei rifiuti del bacino (circa 70.000 tonnellate all’anno) per tre anni. Il che significa che tra qualche mese (al massimo entro un anno) quel lotto si sarà  esaurito e si renderà  necessario, per far fronte all’ennesima emergenza, autorizzare un sesto lotto e chissà  cos’altro ancora.


 


OCCORRE DUNQUE AGIRE PRESTO E BENE.


Per farlo, i nove Comuni del Bacino e la Regione hanno una sola strada: DECIDERE.


DECIDERE di mettere la parola fine al ricorso generalizzato ed indiscriminato del sistema di smaltimento dei rifiuti in discarica.


DECIDERE di potenziare la raccolta differenziata.


DECIDERE altre forme di trattamento e smaltimento dei rifiuti come prevedono normative comunitarie e nazionali (v. Decreto Ronchi del 1997).


DECIDERE di liberare Altamura da una servitù (la discarica di via Carpentino) ormai ventennale.


DECIDERE di bonificare finalmente quel sito, ponendo la parola fine ad una discarica che, con la logica dell’emergenza, è servita allo smaltimento di rifiuti provenienti da mezza Italia.


DECIDERE ed ammettere (tutti) che il territorio di Altamura ha già  dato e pagato un alto prezzo, facendosi carico di una discarica che, nel tempo ed a più riprese, dagli originari 400.000 mc ha raggiunto la dimensione di quasi 1 MILIONE di metri cubi e di un impianto di compostaggio (quello che sta sorgendo sulla strada per Bari su autorizzazione della Provincia e, per ora, sotto sequestro penale) realizzato sì in territorio di Grumo, ma alle porte di quello di Altamura.


DECIDERE di dire basta ad una logica emergenziale (ormai cronica) in virtù della quale si è abusato di una scelta moderna ed avanzata compiuta da Altamura nella metà  degli anni ’80 (forse la prima in Puglia), vale a dire dotarsi per i propri rifiuti di una discarica controllata e modernamente concepita che vari commissari ed autorità  (Regione, Provincia, ecc.) hanno poi utilizzato per sopperire al deficit di discariche controllate ed impianti di trattamento dei rifiuti della nostra e di altre regioni.


DECIDERE di dare il via libera definitivo alla realizzazione dell’impianto di Grottelline, in territorio di Spinazzola.


DECIDERE, insomma, prima che siano gli eventi a travolgerci o siano altri soggetti a decidere per noi. I tempi imporranno a breve un’immediata disponibilità  e necessità  dell’ampliamento della discarica esistente: da una stima approssimativa, l’attuale discarica può servire ancora l’intero bacino per qualche mese, un anno al massimo.


 


DECIDERE, insomma, presto e bene, ma senza lasciarsi contaminare dalla logica emergenziale che, in Italia, ha sempre prodotto guai maggiori di quelli che intendeva risolvere.


 


 


Enzo Colonna


Ivan Commisso


Giuseppe Dambrosio


Filippo Picerno


Antonio Staffieri