IL CASO DELLE TRE VILLETTE IN VIA SANTERAMO: RINVIO A GIUDIZIO PER TRE PERSONE

Ai tre il Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Bari ha fatto notificare nei giorni scorsi un decreto di citazione a giudizio che prenderà  avvio con l’udienza del 26 febbraio 2007 dinanzi al Giudice del Tribunale di Bari, in composizione monocratica, sezione distaccata di Altamura.


In merito al primo reato, si legge nel provvedimento, i tre, in concorso fra loro, «realizzavano in contrasto con la pianificazione urbanistica e in totale difformità  rispetto al permesso di costruire, peraltro illegittimo [in quanto richiesto ed ottenuto ”“ a seguito di una illegittima sequenza di meri “rinnovi”? per concessioni scadute e in ultimo di una ridistribuzione volumetrica derivante da convenzione intervenuta col Comune di Altamura in data 04.07.02 in realtà  strumentalmente utilizzata per aggirare la pianificazione urbanistica vigente ”“ a favore di soggetti diversi dagli originari istanti e nell’inosservanza delle NTA del vigente PRG comunale], le seguenti opere: costruzione, lungo la strada statale n. 171 per Santeramo, alla contrada S. Tommaso, località  Jazzo del Forno ”¦ di tre corpi di fabbrica ”¦ su tre distinti e confinanti lotti di terreno delimitati su tutti i lati da recinzioni in pietrame ”¦ Commettendo il fatto: a) in contrasto con la pianificazione urbanistica che prevedeva per le aree classificate in zona agricola E1 (ambito nel quale era compreso il suolo in oggetto) non solo la possibilità  di ottenere concessioni edilizie esclusivamente per costruzioni di fabbricati rurali al servizio dell’attività  agricola ma altresì l’allegazione del requisito, mai esaustivamente documentato dal richiedente, dello svolgimento di attività  agricola o connessa con l’agricoltura; b) in totale difformità  rispetto al citato permesso ”“ in quanto le opere eseguite risultano localizzate in modo diverso da come assentito (e precisamente sul lato opposto del suolo per cui si era ottenuto permesso) senza procedere alla demolizione e successiva ricostruzione dei fabbricati preesistenti, come era previsto, dalla convenzione intervenuta con il Comune, ma dando luogo a manufatti edilizi quantitativamente e qualitativamente difformi rispetto a quelli autorizzati».


In merito al secondo reato, il Sostituto Procuratore contesta che i tre imputati, in concorso fra loro, «realizzavano, in assenza di autorizzazione a lottizzare ed in contrasto con la pianificazione urbanistica, gli interventi edilizi di cui al precedente capo di imputazione con trasformazione edilizia ed urbanistica del territorio: tre corpi di fabbrica con delimitazioni con recinzioni, opere di livellamento, opere viarie interne».



Il decreto di citazione diretta a giudizio è stato notificato il 9 ottobre anche al Sindaco di Altamura in quanto il Comune, scrive il dott. Nitti, «è da ritenersi persona offesa dai reati».


 


 


Per una scheda informativa sulla vicenda, v., in questo sito e con una serie di links, SIGILLI A TRE VILLETTE IN VIA SANTERAMO (clicca qui).