PROVVEDIMENTI URBANISTICI TRUFFALDINI?

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Il 15 febbraio la maggioranza rende edificabili alcuni suoli in via Corato, a beneficio di un solo proprietario. Il 28 dicembre, la stessa maggioranza fa marcia indietro. Chi pagherà  le spese legali e gli eventuali risarcimenti che il Comune dovrà  sopportare? Un vero disastro.


IL CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA CONFESSA:


 


È UNA TRUFFA!


 


Nell’ultimo consiglio comunale che si è tenuto giovedì 28 dicembre, in un clima e con un linguaggio da osteria tollerati dall’insignificante guida del presidente del consiglio, la maggioranza del Sindaco Stacca (che si è ridotta ai minimi termini, passando da 19 a 16 consiglieri) ha colpito ancora. Si è resa protagonista di un episodio mai accaduto prima: una vera e propria ammissione pubblica di reato.


Per il capogruppo di Forza Italia è stata commessa una «grande truffa». Questa l’espressione utilizzata per definire una vicenda gestita da assessori e dirigenti dell’attuale amministrazione e che ha visto il voto favorevole di tutti i consiglieri di questa maggioranza (compreso l’autore della confessione pubblica) nel consiglio del 15 febbraio 2006.


Di cosa si tratta? Di un provvedimento nascosto dietro l’approvazione della modifica del tracciato della strada di collegamento tra via Corato e via Bari (il prolungamento di viale Padre Pio), un’arteria importante, condivisa da tutte le forze politiche e per la cui realizzazione hanno lavorato da circa venti anni diverse amministrazioni, compresa quella in carica. Infatti, aveva poco o nulla a che fare con la realizzazione di tale strada la variante urbanistica adottata il 15 febbraio da questa maggioranza che rendeva edificabili (3 metri cubi per metro quadrato) alcuni suoli in via Corato, vicino la nuova strada, di circa 4000 mq [clicca qui per leggere il testo integrale di tale deliberazione, la n. 14 del 15 febbraio 2006].


Un provvedimento che premiava un solo proprietario di suoli in quella zona. Attraverso il nostro consigliere Enzo Colonna abbiamo contestato questa variante, frutto di una trattativa poco chiara condotta da persone non autorizzate dall’unico organo competente in materia, cioè il consiglio comunale. Abbiamo pure sottolineato come, ancora una volta, la maggioranza in carica dimenticava la situazione e le aspettative, tradite da oltre venti anni, delle centinaia di piccoli proprietari di suoli nella zona di via Corato a cui è negata ogni edificazione, pur continuando a pagare l’imposta comunale sugli immobili (ICI) come se fossero proprietari di suoli edificabili.


Ebbene, nell’ultimo consiglio, questa maggioranza, dopo aver confessato la “truffa”?, ha cambiato nuovamente le carte in tavola: ha modificato nuovamente la destinazione di tali suoli e ”“ senza annullare o revocare la precedente deliberazione di febbraio (come noi chiedevamo) ”“ ha deliberato, ora e dopo dieci mesi, che quei quasi 4000 metri quadrati hanno una destinazione agricola, cancellando quindi i circa 11000 metri cubi che prima aveva riconosciuto ai proprietari [clicca qui per leggere il testo integrale di tale deliberazione, la n. 63 del 28 dicembre 2006].


 


Insomma, cari concittadini altamurani, la situazione è in sintesi la seguente:


1)     l’autodenunciata “truffa”? ed il successivo maldestro tentativo di cancellare le sue tracce causeranno un contenzioso tra i proprietari dei suoli interessati e il Comune, con il rischio che i lavori della strada (da alcuni mesi già  appaltati) siano bloccati;


2)     tale contenzioso causerà  spese e danni economici a carico delle casse comunali.


 


Chiediamo ora ai dirigenti comunali, alla Giunta ed al Sindaco di non addebitare sul bilancio comunale i costi che una simile condotta amministrativa assurda, incapace, disastrosa ha causato o potrà  causare. Chiediamo in particolare che di quei costi (spese legali, eventuali risarcimenti) si facciano carico i veri responsabili.


Chiediamo poi al Sindaco: se di truffa si è trattato, chi sono tutti i truffatori?


I truffati, invece, li conosciamo bene: sono i cittadini altamurani che pagheranno i danni causati da amministratori inadeguati ed arroganti e che, ancora una volta, si vedono tradite le proprie speranze di cambiamento e di miglioramento della propria vita in questa città .


Speranze che il nostro Movimento si impegna a tener vive anche nel 2007.


Altamura, 31 dicembre 2006



MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA


 


Sulla vicenda, CLICCA QUI per leggere un articolo apparso sul quotidiano della Basilicata “La Nuova” del 3 gennaio 2007, a firma di Nicola Berloco.


 


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AGGIORNAMENTO DEL del 26 gennaio 2007


DOPO LA CONFESSIONE, ECCO I PRIMI DANNI. E NOI PAGHIAMO!!


DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 6 DELL’8 GENNAIO 2007


 


IL DIRIGENTE


Premesso che:


– in data 27/12/05, acquisito al prot. gen. n. 67604, è stato notificato ricorso innanzi al TAR Puglia Sez. Bari proposto dai sigg.ri Camicia I. e Natrella T., per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della deliberazione di G.C. n. 332 del 7/08/02 recante la riprogettazione dell’opera di realizzazione della strada di collegamento tra il campo Sportivo di Via Mura Megalitiche, Via Corato e Via XXIV Maggio, oltre ad una serie di atti e provvedimenti presupposti, connessi e consequenziali rispetto a quelli impugnati, comunque relativi all’opera pubblica citata ed, in particolar modo, alla procedura d’esproprio;


– con nota del 29/12/05 e sollecito 26/01/2006 si invitava, per quanto di competenza, il Dirigente del Settore Lavori Pubblici ”“ Servizio Espropri – a formulare motivata proposta sulla necessità  e/o opportunità  della resistenza in giudizio dell’Ente, il quale, però, non provvedeva a riscontrare;


– in data 26/01/06 veniva predisposta proposta di determinazione n. 142 in calce alla quale il Dirigente del Settore Lavori Pubblici ”“ Servizio Espropri ”“ riportava esservi “(”¦) in corso accordi con la controparte che già  si è impegnata a ritirare il ricorso previsto in discussione per la data del 2/02/06 (”¦)”?;


– in data 02/02/06 il TAR Puglia adito, con ordinanza n. 115/06 dava atto della rinuncia alla domanda incidentale di sospensione da parte dei ricorrenti;


– con nota del 15/02/06 [ndr: giorno del consiglio comunale in cui la maggioranza adotta la variante urbanistica che attribuisce tre metri cubi per metro quadro al suolo in Via Corato] tale ordinanza è stata trasmessa al Dirigente del Settore Lavori Pubblici per il seguito di competenza e con nota del 09/05/06 sono stati chiesti aggiornamenti sugli sviluppi della controversia, senza alcun riscontro;


– in data 28/12/06 [ndr: giorno del consiglio comunale in cui la maggioranza fa marcia indietro sulla variante adottata il 15 febbraio 2006], acquisita al prot. gen. n. 67339, è stata notificata nuova istanza di sospensione nel ricorso in oggetto, n. rg. 34/06, pendente innanzi al TAR Puglia Sez. Bari,  da parte dei ricorrenti Camicia e Natrella;


– con nota del 05/01/07 si invitava, per quanto di competenza, il Dirigente del Settore Lavori Pubblici ”“ Servizio Espropri – a formulare motivata proposta sulla necessità  e/o opportunità  della resistenza in giudizio dell’Ente, il quale in pari data comunicava che “(”¦) in base agli atti in possesso e allo stato d’affidamento dei lavori per le opere interessanti le aree di cui al ricorso, ritiene opportuna la costituzione e resistenza in giudizio (”¦)”?;


– ritenuto di costituirsi e resistere nel ricorso promosso innanzi al TAR Puglia Sez. Bari dai sigg.ri Camicia I. e Natrella T. [ndr: perché ora? perché l’inguacchio è completo e fuori controllo?];


– Rilevato che, in tema di disciplina dei rapporti con e delle competenze professionali del legale difensore dell’Ente, eventualmente a nominarsi, si richiamano e devono trovare applicazione le disposizioni contenute nel disciplinare d’incarico professionale lo schema del quale è stato approvato con determinazione n. 1137/06, cui si fa espresso rinvio; 


– Visto l’art. 107 d. lgs. n. 267/00;


– Visto il d. lgs. n. 165/01;


– Visto l’art. 94, comma 2 dello Statuto Comunale, così come modificato con deliberazione del CS/CC n. 241/05; 


– Visto l’art. 9 bis del Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi, così come introdotto con deliberazione di CS/GC n. 242/05;


– Visti gli artt. 26 e 28 del Vigente Regolamento di Contabilità ;


– Visto l’art. 75 del Codice di Procedura Civile;


Tutto ciò premesso e considerato


 


D E T E R M I N A


 


– di stabilire che le premesse del presente provvedimento costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso e si hanno qui per richiamate per essere specificamente approvate;


di costituirsi e resistere nel ricorso innanzi al TAR Puglia Sez. Bari promosso dai sigg.ri Camicia I. e Natrella T., meglio specificato in premessa;


– di nominare un legale difensore, esperto nella specifica materia degli espropri, che sarà  individuato dal Sindaco con la sottoscrizione del mandato;


di stabilire che i rapporti con l’incaricando professionista saranno regolati da disciplinare d’incarico professionale, lo schema del quale è stato approvato con determinazione n. 1137/06, cui si fa espresso rinvio;


di impegnare la spesa di € 2.500,00 (duemilacinquecento/00) sui fondi del Tit. 1 Funz. 01 Serv. 08 Int. 03 Cap. 182013 avente all’oggetto: “Prestazioni di servizi – Altri servizi generali.”? R.P. Bilancio di previsione 2007 ”“ Liq n. 8370/05 in esecuzione della determinazione n. 1632/05;


– di liquidare in favore del citato professionista un acconto di € 1.000,00 (mille/00) oltre IVA ”“ pari al 20% – e CAP ”“ pari al 2% – previa presentazione di corrispondente fattura.


 


IL DIRIGENTE DEL I° SETTORE


Berardino GALEOTA


 



Il sindaco Stacca, in calce a questa determinazione, ha nominato l’avvocato Rodio di Bari.