LA TRADECO BATTE CASSA E L’AMMINISTRAZIONE SI PREPARA A REGALARLE UN ALTRO MILIONE DI EURO

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ORDINANZA n. 52 del 30/04/2010

IL SINDACO

Premesso che

 

  • VISTA l’Ordinanza del Commissario delegato n. 84/CD del 23.4.2010;
  • VISTA l’Ordinanza del Commissario Delegato n. 86/CD del 26.4.2010;
  • VISTI gli artt. 50 e 54 del T.U.E.L.;

ORDINA

  • alla società Tra.de.co srl gestore del servizio di igiene urbana del Comune di Altamura di conferire tutti rifiuti solidi urbani indifferenziati prodotti dal Comune di Altamura presso l’impianto gestito dall’Amiu – Bari sito nella zona Industriale;

COMUNICA

  • che il Comune di Altamura assumerà gli oneri relativi al trattamento e smaltimento degli RSU derivanti dalla esecuzione delle Ordinanze nn. 84/CD e 86/CD del 2010, detraendo mensilmente dal canone annuo la quota afferente al costo di smaltimento prevista dal vigente Contratto [sul punto v. NOTA IN BASSO].

Il Sindaco
Dott. Mario STACCA

 

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NOTA A CURA DEL MOVIMENTO ARIA FRESCA:

In realtà il canone annuo previsto dal contratto a carico del Comune è rappresentato da una somma onnicomprensiva (attualmente oltre 7 milioni di euro), non distinta in singole voci di spesa (ad es., personale, mezzi, servizio di raccolta, spazzamento delle strade, servizi annessi, trattamento dei rifiuti, smaltimento in discarica, ecc.).

Pertanto, la “quota afferente al costo di smaltimento prevista dal vigente Contratto” richiamata nell’ordinanza è del tutto inesistente e presunta.

Il richiamo sarebbe semmai alla stima del costo base (con riferimento alle varie voci di spesa) del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che serviva per determinare il canone da mettere a base della gara di appalto espletata tra la fine del 2000 ed il 2001. In quell’occasione, nei lavori preliminari ed istruttori, si quantificò in 105mila lire (circa 53 euro) a tonnellata di rifiuto il costo per lo smaltimento.

Se a questo si riferiva il sindaco nell’ordinanza, riteniamo tale richiamo del tutto improprio, fuorviante e molto dubbio giuridicamente, che determinerebbe ora l’assunzione per il Comune degli oneri pari alla differenza tra il costo per la biostabilizzazione (Bari), trasporto e smaltimento in discarica (Giovinazzo), pari a circa 110 euro, ed appunto quella che era una semplice stima, 53 euro, del costo di smaltimento di cui non c’è e non poteva esserci menzione nel Contratto, che ripetiamo prevede un canone unico, forfetario ed onnicomprensivo a fronte del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, oltre che dei servizi secondari ed accessori.

In soldoni significa che l’ordinanza del sindaco pone a carico della collettività altamurana la cifra di 57 euro a tonnellata di rifiuti (nel 2009 abbiamo prodotto ad Altamura quasi 27mila tonnellate di rifiuti indifferenziati: leggi qui) che si aggiunge ai costi dell’appalto, del trasporto fuori bacino, dell’ecotassa. UN SALASSO INSOSTENIBILE!