SIAMO AL DELIRIO: AMMINISTRATORI INADEMPIENTI DIFFIDANO SE STESSI A BANDIRE I NUOVI APPALTI RIFIUTI!

Tramite l’ATO, i massimi rappresentanti comunali fanno la
ramanzina a se stessi per i ritardi e le omissioni nell’approntamento dei nuovi
appalti di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Siamo lontani dai
primi caldi primaverili, ma già assistiamo a quelli che sembrano dei veri e
propri colpi di sole, allucinazioni. Siamo al paradosso, alla pura e delirante rappresentazione
teatrale.

Con una
fantastica deliberazione, la n. 1 del 26 gennaio 2012
, pubblicata ieri nell’albo
pretorio comunale [clicca
qui per leggere il testo integrale
], l’assemblea dell’Ambito Territoriale
Ottimale BA/4
(ATO, ossia l’autorità di gestione del ciclo rifiuti dei nove
comuni dell’Alta Murgia, che in realtà dall’inizio dell’anno non dovrebbe
neppure esistere perché ora, per legge regionale, l’ambito ha una dimensione provinciale)
ha diffidato le amministrazioni comunali a darsi rapidamente una mossa attivandosi
per l’espletamento delle gare di appalto per l’affidamento dei nuovi servizi di
raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani
che sarebbero scaduti il 17 febbraio.

L’ATO ha usato parole di fuoco e inequivocabili. Premette: “Vista,
l’inerzia di molti dei Comuni associati, che nonostante le continue
sollecitazioni degli Uffici dell’ATO BA4, non hanno attivato alcun atto formale
per definire i nuovi affidamenti
”; “Considerata la necessità di attivarsi in
merito alle azioni da intraprendere al fine di evitare ulteriori ritardi da
parte dei Comuni
”. Arriva poi a deliberare di “diffidare i Comuni al rispetto
delle seguenti prescrizioni: […] 2. Rispettare la scadenza degli attuali
affidamenti al fine di evitare l’eventualità di dover procedere a proroghe; 3.
Bandire le procedure per i nuovi affidamenti senza ulteriori indugi
”. Per il
resto il senso e soprattutto l’utilità di tale deliberazione sono difficilmente
comprensibili, in quanto l’assemblea dell’ATO si limita a confermare quanto
aveva già deciso due anni fa (deliberazione n. 1 del 2010 del tutto inapplicata
dai Comuni) e che il nostro consigliere comunale Enzo Colonna ha ricordato in
diversi interventi pubblici: ovvero torna a delegare i singoli Comuni “ad
espletare gare a termini limitati per assicurare i medesimi servizi di igiene urbana, sino all’istituzione ed
organizzazione del servizio di gestione integrata da parte del Consorzio
”.

Tutto normale? Per nulla. L’ATO è infatti un consorzio di
“proprietà” dei Comuni
(la quota di maggioranza relativa, il 35%, è del Comune
di Altamura), che sono rappresentati nell’assemblea dai sindaci o loro delegati.
Se si escludono i commissari prefettizi del tutto incolpevoli che amministrano
Gravina e Santeramo e non possono certo rispondere di omissioni altrui, gli
amministratori comunali ancora inadempienti
(ad esempio, quelli di Altamura) con
quella delibera hanno denunciato i propri ritardi e omissioni, hanno diffidato
se stessi. Insomma, si sono fatti da sé la ramanzina e la lezioncina
. Roba che
lascia sgomenti!

Allora le ipotesi sono tre: 1) o l’ATO, come sospettavamo, si
è rivelata
, nonostante i costi della sua gestione, una realtà priva di senso e operatività,
che è servita ai sindaci, di volta in volta, solo come schermo o parafulmine
per le proprie decisioni, omissioni o inefficienze; 2) o siamo in presenza di
un chiaro caso di sdoppiamento della personalità
(gli amministratori dicono e
fanno una cosa nell’assemblea dell’ATO e poi, nei rispettivi Comuni, se ne
infischiano bellamente); 3) oppure stanno giocando con le istituzioni e le
leggi, sulla pelle e con le tasche dei cittadini
.

È proprio un caso preoccupante: abbiamo bisogno di uno specialista
serio per curare sintomi sconcertanti… ed evitare ulteriori salassi e ritardi a
danno dei malcapitati cittadini.

Altamura, 24 febbraio 2012

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