BREVE NOTA SUI PROVVEDIMENTI E SUI LAVORI DEL CONSIGLIO COMUNALE DI IERI, 5 AGOSTO.

Finalmente ieri, in consiglio comunale, dopo aver affrontato e chiuso la discussione degli ultimi punti che la maggioranza aveva deciso di anticipare, invertendo l’ordine cronologico delle proposte, abbiamo potuto affrontare e votare all’unanimità alcuni provvedimenti di portata davvero generale. Abbiamo dato il nostro contributo alla discussione e alla comprensione degli atti (anche a beneficio soprattutto di chi ha la pazienza di seguire i lavori consiliari) e, come detto, abbiamo votato favorevolmente. Siamo soddisfatti e orgogliosi del lavoro che si è riusciti a svolgere. …

Mi riferisco in particolare ad un provvedimento che consentirà, dietro pagamento di un corrispettivo a favore del Comune, a centinaia di altamurani assegnatari o titolari di appartamenti realizzati in aree concesse in diritto di superficie [cooperative edilizie che hanno realizzato alloggi nei piani di zona di cui alla legge 167/62 o nelle aree PEEP (piani per l’edilizia economica e popolare)] di acquisire la piena proprietà e ai titolari di appartamenti realizzati in regime di edilizia convenzionata di eliminare i vincoli relativi al prezzo massimo di vendita o del canone massimo di locazione (in questo caso, purché siano decorsi almeno cinque dalla data del primo trasferimento). Con le regole approvate ieri, a richiesta, le centinaia di persone interessate potranno procedere ad acquisire la proprietà piena o a rimuovere i vincoli convenzionali, così da poter più agevolmente disporre della loro abitazione (per una vendita, per una donazione o una successione ereditaria, per una concessione in locazione, per l’apposizione di un’ipoteca, ecc.). Era un provvedimento atteso da tanti anni, che dalla minoranza abbiamo sollecitato più volte (in particolare segnalo l’impegno profuso da Gino Loiudice, senza dimenticare – come ho riferito in aula ieri – anche le sollecitazioni degli anni scorsi dell’Udc attraverso i suoi rappresentanti di partito, Vito Casiello e Michele Cornacchia) e la cui approvazione avevo segnalato come prioritaria, rispetto ai punti selezionati dalla maggioranza, assieme ad altri cinque-sei punti nelle sedute consiliari degli ultimi due mesi.

All’unanimità abbiamo anche approvato il nuovo “Regolamento generale delle entrate comunali” (altro punto che avevo segnalato come prioritario nelle settimane scorse e su cui hanno molto insistito anche i consiglieri del gruppo Movimentiamoci). Pur approvato con molto ritardo, il nuovo regolamento introduce una importante novità a beneficio del contribuenti altamurani: la possibilità di ottenere dilazioni o una rateazione nel pagamento dei tributi locali.

Nelle battute finali della seduta consiliare di ieri (che, per regolamento, deve terminare alle ore 23), intorno alle 22.45, Rosa Melodia, a nome di tutti noi della minoranza, ha chiesto di anticipare almeno un paio di punti molto importanti su cui non vi poteva che essere la condivisione di tutti e su cui non vi sarebbero stati interventi così da poterli approvare entro le 23. Grazie all’inversione proposta e accettata da tutti sono stati così approvati, sempre all’unanimità, questi due provvedimenti:

– l’approvazione definitiva della variante urbanistica funzionale alla realizzazione, da parte della Provincia di Bari, del progetto di collegamento delle strade provinciali 27 e 201 (c.d. “Tarantina”) alla statale 96 nei pressi del nuovo Ospedale (con sistemazione di tre rotatorie, una proprio in corrispondenza dell’incrocio di accesso all’ospedale ora controllato con il semaforo sulla statale);

– l’approvazione definitiva della variante urbanistica funzionale al completamento del lotto della statale 99 (per Matera), in particolare al completamento della complanare nella zona “Serra Limpisi”.

Un provvedimento, anche quest’ultimo, lungamente atteso e sollecitato che siamo felici di aver contributo in maniera determinante a far approvare ieri e che consentirà di dar corso al completamento dei lavori da parte dell’Anas, mettendo fine alle difficoltà di accesso e transito vissute dalle decine di persone che hanno terreni e proprietà nei pressi della statale 99 (per intenderci, dopo la “Marinella”, in direzione Matera).

 

NOTA DOLENTE.

Anche in questa tornata agostana di riunioni, a seguito delle acrobazie compiute sull’ordine dei lavori dalla maggioranza (inversioni, spostamenti, rinvii, ecc.), il consiglio non è riuscito ad affrontare e approvare altri provvedimenti che, da tempo, ripetiamo essere assolutamente prioritari perché stanno costando alle casse comunali perdite per centinaia e centinaia di migliaia di euro. Mi riferisco alla questione relativa alla quota comunale di partecipazione alla società Faralta che gestisce la farmacia comunale, al “Regolamento per l'applicazione dell'imposta comunale sulla pubblicità e per l'effettuazione del servizio delle pubbliche affissioni” e al “Piano generale degli impianti pubblicitari”.

 

POST SCRIPTUM

Evito, per una questione di "gusto" (dire, anzi, di "igiene pubblica"), di dar conto di frizzi, lazzi e contumelie che hanno abbondantemente accompagnato anche la seduta di ieri. Ogni consiglio ha la sua pena. Ogni consiglio vede all’opera personaggi (spesso istigati da altri) che vivono ogni confronto come una scazzottata, incapaci di fornire argomenti e ragionamenti. Usano le parole in modo vandalico, destinate solo a far male alle persone (ieri, a subire questo trattamento siamo stati io e Rosa Melodia). Senza motivo, senza misura, senza decoro. Non hanno capito, questi personaggi, che non riescono ad offendere (e non ci sentiamo infatti offesi), perché chi ascolta e segue le vicende pubbliche cittadine sa giudicare, ci conosce, ha già misurato storie capacità e limiti personali. Fanno solo male, come un cazzotto sferrato a freddo, e soprattutto denigrano le istituzioni. Quello che colpisce e indigna è però altro. Questa deriva linguistica, stilistica, umana, istituzionale non solo non trova una ferma censura da parte di chi è deputato a tutelare i lavori e il decoro del consiglio e, non dico una reazione o indignazione, almeno il disappunto o la distanza esplicita e pubblica da parte degli esponenti della maggioranza (quelli, in linea teorica, più consapevoli e responsabili), ma addirittura viene accolta, da parte di taluni, con gesti e sorrisini complici, compiaciuti e ammiccanti, praticamente ebeti. Che pena.

Altamura, 6 agosto 2014

ENZO COLONNA (Movimento cittadino Aria Fresca)