CITTÀ METROPOLITANA DI BARI: AGIAMO PRESTO PER NON CONTINUARE AD ESSERE MARGINALI A LIVELLO BARESE. UNA LISTA UNICA DELLA MURGIA PER IL CONSIGLIO METROPOLITANO.

Tra poco più di un mese [28 settembre – Aggiornamento: la data è stata successivamente differita al 12 ottobre 2014 (v. qui)], voteremo per il consiglio della Città Metropolitana di Bari che subentrerà, in tutte le funzioni e in tutti i rapporti, all’attuale Provincia.

Com’è noto, non si è ancora riusciti a livello nazionale a sopprimere uno dei livelli territoriali amministrativi intermedi, tra Stato e Comuni. Un’esigenza avvertita da lungo tempo, quella di eliminare dal nostro assetto istituzionale o le Province o le Regioni, per cui si rende necessaria una modifica della Costituzione.

Nonostante i mille annunci di questi anni, gli unici (e modesti) risultati sinora raggiunti, con legge ordinaria, sono stati quelli: 1) di cambiare il meccanismo di elezione degli organi di governo delle province (i consigli non sono più eletti con suffragio universale, ma con un meccanismo elettorale di secondo livello, vale a dire votano solo i sindaci e i consiglieri comunali delle città che appartengono alla provincia); 2) di prevedere che tutte le cariche siano a titolo gratuito; 3) per alcune province si è proceduto alla istituzione delle Città Metropolitane in sostituzione delle precedenti province.

È appunto il caso della provincia di Bari. Il 28 settembre, dunque, si consuma un passaggio istituzionale comunque importante, in quanto tutti i sindaci e i consiglieri comunali dei comuni appartenenti all’attuale provincia eleggeranno il consiglio metropolitano. In tutto i suoi componenti saranno 18, mentre il sindaco metropolitano è di diritto il Sindaco di Bari.

Questa tornata elettorale, oltre ad essere la prima, quindi carica di particolare significato, è importante perché il primo consiglio metropolitano sarà chiamato a definire e approvare l’atto fondamentale della Città Metropolitana, il suo Statuto, che, come spiego più avanti, definirà l’organizzazione della Città e i suoi rapporti con i singoli Comuni.

Appare quindi evidente come sia importante, per Altamura, non mancare e non sottovalutare questo appuntamento. Sappiamo tutti come sinora, a livello provinciale, la nostra città non sia riuscita ad essere rappresentata e come, sinora, questo si sia tradotto in una sostanziale e mortificante marginalizzazione.

Altamura – con i suoi 31 elettori (sindaco e consiglieri comunali), quelli che voteranno per il consiglio metropolitano – deve puntare ad essere adeguatamente rappresentata e deve giocare un ruolo da protagonista assieme ai Comuni dell’entroterra barese, che – chi più chi meno – hanno vissuto la medesima condizione. Mi riferisco ai Comuni dell’ampio e omogeneo territorio murgiano.

Se affronteremo queste elezioni – con le solite divisioni, con la solita superficialità, con le logiche di appartenenza partitica – finiremo, stante il particolare meccanismo elettorale che descrivo nella scheda informativa riportata più avanti, per essere completamente e ancor più fagocitati dalla forza numerica e dalla predominanza politica e istituzionale della Città di Bari e della sua prima diretta cinta territoriale.

Da circa due mesi ho posto la questione, in questi termini, in Comune e fuori, parlando con tutti i gruppi consiliari, con il sindaco, con rappresentanti di partito. Ho suggerito di non assecondare o appoggiare liste di partito, ma di promuovere una lista territoriale, di unire le nostre energie e i nostri voti a quelli, almeno, dei Comuni murgiani (da Corato ad Acquaviva e Gioia, passando per Gravina, Poggiorsini, Santeramo, Cassano, Bitritto, Bitetto, Toritto, Palo, Binetto).

Solo in questo modo riusciremo a garantire una sufficiente rappresentanza numerica di questo territorio all’interno del consiglio metropolitano (potremmo eleggere 3-4 consiglieri), ovviamente garantendo che tale rappresentanza sia anche qualitativamente adeguata.

Un’unica lista con candidati di queste città ed espressione di tutti i partiti e movimenti. Il risultato certo sarà l’elezione di consiglieri metropolitani della Murgia; saranno poi le preferenze a determinare se i rappresentanti saranno di questo o quel partito o movimento.

Spero di trovare ascolto in questa mia proposta che da due mesi vado illustrando a destra e a manca. Mi auguro che queste righe possano essere lette dai colleghi consiglieri, sindaci e rappresentanti di partito dei Comuni che ho menzionato.

I tempi sono maledettamente stretti [le liste vanno presentate entro l’8 settembre – Aggiornamento: termine successivamente differito al 22 settembre 2014 (v. qui)]. Diamoci da fare, dunque. Non perdiamo questo appuntamento.

(24 agosto 2014)

ENZO COLONNA (consigliere comunale – Movimento cittadino Aria Fresca, Altamura)

 

 

CITTÀ METROPOLITANA: SCHEDA DI SINTESI

 

LA CITTÀ METROPOLITANA SUBENTRA ALLA PROVINCIA

Gli uffici e le attività sinora riconducibili alla Provincia di Bari, oltre a dover cambiare carta intestata (da Provincia a Città Metropolitana di Bari), si troveranno a breve altri organi di governo eletti con un altro sistema elettorale. Dal 1º gennaio 2015 la città metropolitana subentra alla provincia in tutti i rapporti e in tutte le funzioni.

 

FUNZIONI DELLA CITTÀ METROPOLITANA

La legge n. 56 del 7 aprile scorso ha definitivamente messo ordine alla materia. Per un verso ha chiarito quali siano le funzioni fondamentali delle città metropolitane: oltre a quelle sinora attribuite alle province, l’adozione e aggiornamento annuale di un piano strategico triennale del territorio metropolitano, che costituisce atto di indirizzo per l'ente e per l'esercizio delle funzioni dei comuni e delle unioni di comuni compresi nel predetto territorio; la pianificazione territoriale generale, ivi comprese le strutture di comunicazione, le reti di servizi e delle infrastrutture appartenenti alla competenza della comunità metropolitana; strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici di ambito metropolitano e, d'intesa con i comuni interessati, la città metropolitana può esercitare le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive; mobilità e viabilità, anche assicurando la compatibilità e la coerenza della pianificazione urbanistica comunale nell'ambito metropolitano; promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale, anche assicurando sostegno e supporto alle attività economiche e di ricerca innovative e coerenti con la vocazione della città metropolitana; promozione e coordinamento dei sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano.

 

ORGANI DELLA CITTÀ METROPOLITANA

Organi della città metropolitana sono: il sindaco metropolitano che è di diritto il sindaco del comune capoluogo; la conferenza metropolitana, composta da tutti i sindaci delle città appartenenti alla città metropolitana; il consiglio metropolitano. Quest’ultimo, per quanto riguarda Bari, è composto dal sindaco e da 18 consiglieri. L'incarico del sindaco metropolitano e dei componenti della conferenza e del consiglio metropolitani è esercitato a titolo gratuito.

 

LO STATUTO DELLA CITTÀ METROPOLITANA

Il primo atto fondamentale che il consiglio metropolitano sarà chiamato ad approvare entro il 31 dicembre 2014 è lo statuto della città metropolitana. Lo statuto stabilisce le norme fondamentali dell'organizzazione dell'ente, regola le modalità e gli strumenti di coordinamento del governo del territorio metropolitano; disciplina i rapporti tra i comuni e la città metropolitana, prevedendo anche forme di organizzazione in comune, eventualmente differenziate per aree  territoriali; può prevedere la  costituzione di zone omogenee, per specifiche funzioni e tenendo conto delle specificità territoriali, con organismi di coordinamento collegati agli  organi  della  città metropolitana.

 

LE ELEZIONI DEL CONSIGLIO METROPOLITANO

La legge n. 56/2014 ha inoltre introdotto una serie di norme per la costituzione dei consigli delle città metropolitane. Sono eleggibili a consigliere metropolitano i sindaci e i consiglieri in carica dei comuni della provincia. La cessazione dalla carica comunale comporta la decadenza da consigliere metropolitano. Il corpo elettorale, per l’elezione del consiglio metropolitano, è costituito dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica (nel nostro caso, in totale circa 770 elettori). Si tratta dunque di un procedimento elettorale di secondo grado.

L'elezione per il consiglio metropolitano sono state fissate per il giorno 28 settembre 2014. Avviene sulla base di liste concorrenti sottoscritte da almeno il 5 per cento degli aventi  diritto al voto e composte da un numero di candidati non inferiore alla metà del numero dei consiglieri da eleggere (quindi, nel nostro caso, con almeno nove candidati). Devono essere presentate, per questa prima tornata elettorale, dalle 8 alle 20 del 7 settembre e dalle 8 alle 12 dell’8 settembre 2014.

Gli elettori votano per una delle liste, apponendo un segno sul contrassegno della lista stessa, e possono esprimere un solo voto di preferenza esclusivamente per un candidato consigliere della lista votata.

 

IL PESO DI CIASCUN VOTO

I voti di tali elettori non hanno tutti il medesimo peso. A ciascun voto è attribuito un valore determinato in rapporto al comune di appartenenza dell’elettore. La legge ha infatti individuato, in base alla popolazione residente, nove fasce di comuni [a) fino a 3.000 abitanti; b) da 3.001 a 5.000 abitanti; c) da 5.001 a 10.000; d) da 10.001 a 30.000 abitanti; e) da 30.001 a 100.000; f) da 100.001 a 250.000; g) da 250.001 a 500.000; h) da 500.001 a 1.000.000; i) infine i comuni con popolazione superiore a 1.000.000 di abitanti].

Per fare degli esempi, in base a tale fattore di ponderazione definito con calcoli previsti dalla legge, il voto di un elettore della città di Bari (sindaco o consigliere comunale) vale oltre quattro volte quello di uno di Altamura, di Gravina o di Corato; quello di un elettore di Altamura (sindaco o consigliere comunale) vale circa il doppio di uno di Santeramo, Cassano, Palo, Bitritto, Bitetto, Acquaviva o Gioia, circa quattro volte uno di Toritto, circa dodici volte uno di Poggiorsini.

A tale scopo, le schede di voto hanno un colore diverso; a ciascuno elettore sarà consegnata una scheda del colore corrispondente alla fascia del comune di appartenenza.