EVOLUZIONE DI UN’AREA. SOLO I CAPACCHIONI RESTANO UGUALI. 

Prima era solo il Suolo Rossi.
Poi suolo edificabile.
Poi, Parco degli Ulivi.
Ora è un’area archeologica a tutti gli effetti (v. foto che rivela la diffusa presenza di reperti archeologici). 
Le cose cambiano. O sono sempre le stesse, solo viste con occhi diversi.

[La teoria dei beni giuridici del mio Maestro trova ancora conferma, se ce ne fosse bisogno]

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Ripeto quanto ho scritto qualche giorno fa [ https://www.facebook.com/story.php…]:
Da quindici anni, insieme a tanti amici e compagni del mio percorso politico, ho proposto di delocalizzare la volumetria edificatoria riconosciuta in quest’area e destinata dal piano regolatore a servizi pubblici in altra area di proprietà comunale di 25.000 mq ubicata nel quartiere Trentacapilli, che ha la medesima destinazione d’uso, per realizzare un moderno edificio scolastico al servizio di questo quartiere. Con un’unica operazione potevamo salvare il Parco degli Ulivi (assicurando uno spazio verde e libero dal cemento nella zona supercongestionata tra via Stazione e via IV Novembre) e dotare Trentacapilli della scuola (un istituto comprensivo, elementari e medie) che attende da anni. Il tutto senza penalizzare i proprietari dell’area.
Mario Stacca e Giacinto Forte – con le rispettive e pressoché identiche maggioranze, in perfetta continuità nella cattiva amministrazione del Bene pubblico – non hanno mai ascoltato.
Capacchioni! Inutili e dannosi. Per tutti.