Non c’è limite al peggio

Ascolto e leggo tanti autorevoli commenti scandalizzati o inorriditi dinanzi alla prospettiva che Trump, candidato ufficiale del partito repubblicano, possa diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti. Sono molto lontano culturalmente e, direi, esteticamente da questo personaggio. È pure vero che purtroppo “non c’è limite al peggio”. Ma mi riesce razionalmente difficile immaginare un presidente che possa fare oggettivamente peggio e maggiori danni al mondo intero rispetto a quelli fatti da presidenti passati come i Bush (padre e figlio).