UOMO ARCAICO DI ALTAMURA: RISCHIO PERDITA FONDI REGIONALI ANCORA CONCRETO. FIRMA PROTOCOLLO D’INTESA CON SOPRINTENDENZA E POLO MUSEALE INELUDIBILE.

Il rischio di perdere i cospicui finanziamenti di 1 milione e 466 mila euro, destinati all’intervento di completamento di Palazzo Baldassarre e alla musealizzazione dell’Uomo Arcaico di Altamura per la fruizione virtuale in tre siti (oltre a palazzo Baldassarre, anche il sito di Lamalunga e il Museo Archeologico Nazionale) non è ancora scongiurato.
Solo il 23 novembre il primo cittadino, a un anno e mezzo dal suo insediamento, e dopo una mia nota di sollecitazione e allarme, si è recato in tutta fretta a Bari per incontrare i rappresentanti della Regione Puglia e mettere giustamente riparo al ritardo accumulato. Da parte mia un primo obiettivo l’ho raggiunto: quello di smuovere l’attuale amministrazione che, da tempo, era al corrente delle scadenze e aveva il dovere di attivarsi per completare gli interventi e le rendicontazioni. Le mie erano preoccupazioni fondate e non il pretesto per una polemica, come invece sostenuto dal primo cittadino. Restano ancora alcuni nodi da risolvere.
Come ho più volte ricordato, e come viene sottolineato nel verbale dell’incontro dello scorso 23 novembre tra Regione e Comune, entro il 31 dicembre di quest’anno devono essere terminati e collaudati i lavori, con i relativi pagamenti e rendicontazioni e, soprattutto, deve essere prodotto un atto di omologazione che attesti che tutti gli interventi programmati e finanziati siano stati realizzati (anche per la parte relativa alle iniziative promozionali, come l’inaugurazione della Rete museale). Atto, quest’ultimo, che il Comune deve ancora produrre.
Quella del 31 dicembre è una scadenza che l’amministrazione municipale si è impegnata a rispettare (e deve rispettare), pena la revoca del finanziamento. Sempre entro il 2016 il Comune deve avviare le procedure di evidenza pubblica per l’affidamento della gestione e, comunque, deve garantire, al massimo entro il 31 marzo dell’anno prossimo, l’apertura al pubblico delle rete museale.
Come si può leggere nel verbale del 23 novembre, sottoscritto anche del sindaco, le maggiori “criticità” riguardano questo aspetto.
Dalla proposta di delibera che verrà discussa nel consiglio comunale convocato per il 16 dicembre, emerge, però, una ipotesi di soluzione, limitata alla gestione per i prossimi due anni, che ci auguriamo non vada a confliggere con gli obblighi assunti dal Comune e contemplati nel Piano di Gestione dell’intervento proposto dallo stesso Comune, validato dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Puglia e approvato in via definitiva dalla giunta comunale con la deliberazione numero 43 del 16 ottobre 2015. Impegni poi recepiti nella Convenzione sottoscritta alla fine del 2015, dal Comune, dalla Soprintendenza Archeologica e dal Polo Museale della Puglia.
Nella proposta di delibera non è molto chiara, infatti, l’idea di gestione con riferimento alla sezione del Museo archeologico statale, parte dell’intervento finanziato dalla Regione. In particolare non risulta ancora risolto il nodo delle aperture del fine settimana, vista la carenza di personale del Museo stesso. Come pure non vengono affrontati altri importanti aspetti, ad esempio l’uso e lo sfruttamento dei diritti di immagine, le attività di marketing e non viene delineata la prospettiva gestionale per i 15 anni indicati nel Piano di Gestione, quindi ben oltre i 2 anni previsti dalla proposta deliberativa.
In altri termini, la preoccupazione riguarda il fatto che il Comune sta procedendo a definire i termini della gestione senza aver chiarito e disciplinato i suoi rapporti con la Soprintendenza Archeologica e con il Polo Museale pugliese. A tal fine, non a caso il Piano di Gestione impegna il Comune, prima di avviare le procedure di affidamento, a sottoscrivere con Soprintendenza e Polo Museale un Protocollo di Intesa e a questo assegna la funzione di definire il coordinamento scientifico, l’uso delle immagini, il marketing e la gestione dei tre siti.
Dunque il sindaco e l’amministrazione chiariscano preliminarmente questi aspetti, magari attendendo gli esiti della riunione già fissata il 19 dicembre per la definizione del Protocollo, prima di avventurarsi in soluzioni che rischiano di compromettere la chiusura delle procedure nel termine fissato del 31 dicembre.
Ricordo anche che all’ordine del giorno del Consiglio comunale è stata depositata nelle scorse settimane una interpellanza urgente del Movimento politico Abc e della sua consigliera Rosa Melodia che chiede chiarimenti circa l’adempimento degli obblighi assunti dal Comune.
Da parte mia continuerò a seguire questa vicenda presso le strutture regionali affinché sia scongiurato il rischio della restituzione del contributo e a questo fine sono impegnato ma è indispensabile un approccio più concreto da parte del Comune. L’obiettivo, da parte mia, rimane quello di favorire la maggiore tutela, conoscenza e fruibilità possibili di un bene culturale prezioso come l’Uomo di Altamura.