STRATEGIA AREE INTERNE: LA PUGLIA SI MUOVE. SCELTE MURGIA, GARGANO, SUD SALENTO E ASSEGNATE RISORSE.

Risponde all’esigenza di contrastare lo spopolamento e la marginalizzazione, facendo leva su due importanti assi di politica economica, come il miglioramento dei servizi alla persona e l’innesco di processi locali di sviluppo, la delibera approvata oggi, su proposta dell’Assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone, dalla Giunta regionale grazie alla quale sono state individuate tre nuove aree interne pugliesi. Sono il Sud Salento, la Murgia e il Gargano.
L’individuazione è avvenuta di concerto con il Dipartimento nazionale di Sviluppo e coesione, grazie all’incremento delle risorse previste nella Legge di Stabilità dell’anno scorso che rende possibile finanziare un nuovo gruppo di Aree-Progetto consistente in una seconda Area Interna per ciascuna delle regioni italiane.
Le tre aree si aggiungono a quella dei Monti Dauni, istituita nel 2015. Dopo una serie di verifiche e sulla base di specifici indicatori sociali, demografici ed economici, sono stati individuati e privilegiati i Comuni in condizione di maggiore disagio (rientranti nelle categorie ultraperiferici e periferici).
I territori rurali e interni dell’Italia già storicamente caratterizzati da una scarsità di servizi, essenziali per il pieno godimento del diritto di cittadinanza, quali istruzione, mobilità, welfare e sanità, hanno conosciuto negli ultimi anni un ulteriore abbandono a favore delle aree urbane più popolate diventate sempre più attrattive. Come un cane che si morde la coda. A questo si accompagnano dissesto idrogeologico, degrado e consumo del suolo, oltre che invecchiamento della popolazione. La strategia nazionale di coesione interviene per porre un freno a questi fenomeni, tutelando, recuperando e rivitalizzando le aree interne che, ricordo, occupano il 60% del territorio nazionale, superando la dicotomia urbano-rurale e dando una nuova accezione al concetto di accessibilità ai servizi.
La valorizzazione e il rilancio delle aree interne era uno dei punti programmatici su cui ho insistito sin dall’inizio del mio impegno in consiglio regionale e che avevo ripreso durante la discussione della manovra finanziaria 2017, acquisendo impegni chiari dall’Assessora Loredana Capone. Impegni ora pienamente mantenuti. Sono soddisfatto della decisione della Giunta Emiliano che ha operato la scelta di individuare tutti e tre i potenziali territori, tra cui, mi preme segnalare, quello dell’Alta Murgia nella cui Area-Progetto sono compresi i Comuni di Poggiorsini, Spinazzola e Minervino Murge. Questi Comuni saranno gli unici beneficiari dei finanziamenti messi a disposizione. Per le connessioni e le relazioni esistenti con detti comuni e alla luce degli incontri e focus group che si sono tenuti nel maggio scorso, Gravina di Puglia, Ruvo di Puglia e Canosa sono stati individuati, nell’ambito dell’istruttoria sinora compiuta, come centri rientranti nell’Area Strategia, anche se non saranno beneficiari diretti di finanziamenti.
A ciascuna delle tre Aree-Progetto, la Regione destina ora 3 milioni di euro quale quota regionale di partecipazione alla Strategia Nazionale per le Aree Interne. I complessivi nove milioni impegnati dalla Regione derivano dal POR Puglia Fesr 2014-2020 (Programma Operativo Regionale – Fondo europeo di sviluppo regionale). L’Autorità di gestione del POR Puglia darà ora avvio ad un percorso metodologico, già tracciato a livello nazionale, per la predisposizione della strategia di ciascuna area interna. Le risorse statali, ulteriori rispetto a quelle regionali, previste dalla Strategia Nazionale saranno invece assegnate all’Area interna che per prima ultimerà la fase di definizione della strategia con relativa approvazione da parte del Comitato Nazionale.