Lavoratori socialmente utili, assicurati continuità e fondi regionali per il mese di gennaio in attesa che provveda il governo centrale.

Interessati 1000 pugliesi. Una questione su cui ci siamo impegnati con il gruppo consiliare e l’assessore al lavoro Sebastiano Leo.

Come preannunciato nei giorni scorsi dall’assessore regionale al lavoro e alla formazione, Sebastiano Leo, e da noi auspicato, è stata approvata oggi in giunta una delibera che assicura la prosecuzione delle attività dei lavoratori socialmente utili (lsu), almeno per il mese di gennaio. In Puglia sono oltre 1000 i cittadini interessati.
Dal Ministero del Lavoro non è arrivata, infatti, alcuna proroga per il 2017. E la soluzione del problema non è stata prevista neanche nel “decreto mille proroghe”. Il ritardo nel rinnovo della convenzione priva questi lavoratori del reddito minimo di sopravvivenza e rende concreto il rischio dell’interruzione dei progetti delle amministrazioni locali relativi a servizi di pubblica utilità, creando gravi disagi sociali alle famiglie e inefficienza. L’utilizzo dei lavoratori socialmente utili, nell’ambito di progetti predisposti da soggetti pubblici, è considerato uno degli istituti più importanti nelle politiche occupazionali e di sostegno al reddito di lavoratori disoccupati.
Per questo l’assessore Leo, in attesa della convenzione con il Ministero, ha inteso porre fine a questa attesa e assicurare continuità, in Puglia, ai progetti con un provvedimento regionale e con fondi autonomi. Verrà utilizzata la somma di 700.000 euro riveniente dalle economie di spesa dell’Avviso pubblico denominato “Sostegno al reddito in favore di soggetti esclusi dal beneficio degli ammortizzatori sociali in deroga”, ancora nella disponibilità dell’INPS, per coprire i costi relativi al mese di gennaio 2017.
Occorre, infine, ricordare che la Puglia ha presentato, prima regione in Italia, un piano per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, ricevendo l’apprezzamento delle autorità nazionali anche per il lavoro di coordinamento degli altri enti locali.