“Essere umani” sta per “fare gli umani”.

Mi hanno riferito che oggi alcune famiglie di rifugiati con bambini sono state rimandate via da Altamura. Spero sia tutto falso. Diversamente, domandiamoci: chi siamo? Cosa siamo diventati?
Dirsi “esseri umani” non è un’etichetta o uno stato che ci è stato appiccicato alla nascita e rimane a vita.
È un impegno quotidiano. “Essere” non è un sostantivo, è un verbo. “Essere umani” sta per “fare gli umani”. Implica uno sforzo, impegno ben maggiore del respirare e appagare i propri bisogni.
Ognuno può pensarla come crede: avere i peggiori giudizi su (effettivamente pessime) politiche migratorie, i peggiori giudizi su una (effettivamente pessima) politica dell’accoglienza, i peggiori giudizi su (effettivamente pessime) amnesie e incapacità dell’amministrazione comunale in carica. Ci sta tutto e il suo contrario.
Ma prima, dopo e soprattutto… si è e si resta umani.