“TUTTA COLPA DELLA LEGGE ELETTORALE”, UNA BIZZARRA ED INFONDATA TESI

Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-03-05/dai-collegi-uninominali-proporzionale-la-mappa-voto-144446.shtml?uuid=AETuiWBE

Continua a girare la bufala della legge elettorale. La colpa – è la bizzarra tesi – sarebbe della legge elettorale che non premia il partito singolo, chi si propone con una sola lista.

Amici e contatti, per favore, smettetela. Qualche dato, oggettivo, tanto la campagna elettorale è finita e si può tranquillamente smettere di inseguire e diffondere sparate del tutto infondate.

L’unico sistema elettorale che consentirebbe di eliminare le alleanze (ammesso che siano il male assoluto) è il maggioritario puro. Un sistema che, per quanto mi riguarda, apprezzerei tantissimo. Il sistema anglosassone. Un collegio (molto più piccolo di quelli attuali, qualcuno si ricorderà il Mattarellum di una ventina di anni fa), una lista o partito, un candidato. Vince chi ha un voto in più rispetto agli altri candidati.

Ebbene, i dati di fatto, ineludibili, quelli che emergono dalle ultime elezioni deludono le vostre illusioni o aspettative. La realtà è diversa.

Se ci limitassimo a considerare solo gli eletti con il sistema maggioritario (un terzo del totale dei parlamentari), cioè quelli eletti avendo preso almeno un voto in più degli altri candidati, i risultati sarebbero ancor più pesanti e smentiscono clamorosamente quanti continuano ad alimentare la tesi della “frode” dell’attuale legge elettorale.

Limitandomi alla Camera dei Deputati, questi sono i numeri:

  • 88 sono gli onorevoli 5S (il 39,8%)
  • 24 gli onorevoli PD e alleati (il 10,9%)
  • 109 gli onorevoli del centrodestra (il 49,3%)

Ciò significa che applicando in via generalizzata ed unica tale sistema, il centrodestra avrebbe quasi la metà dei parlamentari.

Peraltro, se si guarda la mappa del consenso (quella che, in via immediata, con la colorazione, rende la distribuzione del consenso nelle diverse regioni) si ricava facilmente una conferma, molto rozza, ma efficace. Le regioni in cui si è affermato in misura prevalente il centrodestra (quelli in blu) hanno una popolazione pari ad oltre la metà dell’intera popolazione italiana (60 milioni circa): Lombardia (10 milioni), Veneto (4,9), Piemonte (4,4), Liguria (1,5), Friuli (1,6), Lazio (5,9), Umbria (0,9), Emilia Romagna (4,4).

Quindi, per favore, finita la campagna elettorale, confrontiamoci con la realtà. È molto più complessa di quanto ci venga raccontata e si possa pensare. Altrimenti, si diventa paranoici.

L’idea, poi, che con il 32% dei consensi, si sia padroni del mondo, appartiene al mondo delle illusioni, delle favole, delle paranoie. Ha poco a che fare con la realtà, soprattutto con la democrazia.

Chi ha il 32%, chi è maggioranza relativa, ma non assoluta, ha il dovere di governare e, prima, di incontrare e unirsi ad altri per essere maggioranza assoluta nelle assemblee elettive.

La politica, come la vita, è responsabilità. È dura, ma tocca a tutti!