CORONAVIRUS / IL PERINEI, NOI E IL VIRUS

Poiché non è possibile star dietro a tutta la robaccia che circola, alle esternazioni di pseudoinformati, mi preme solo dire qualcosa sul nostro Ospedale, il Perinei.
A mio modesto (sicuramente, irrilevante) parere, sta fornendo una risposta e servizi in maniera importante, significativa, forse con pochi precedenti, grazie alla professionalità e all’impegno del suo personale, della sua direzione e dei responsabili dei vari reparti, a cui mi sento di ribadire la mia gratitudine. Una grande gratitudine.
Negli ultimi giorni della scorsa settimana, si sono registrati e accertati un paio di casi di pazienti positivi al coronavirus.
Sono dunque stati effettuati i controlli (tamponi) in via progressiva, per cerchi concentrici, via via più larghi.
In altri termini, si sono fatti i tamponi al personale e agli altri pazienti che erano stati a contatto con i pazienti positivi, si è passati ai contatti di quanti, della prima cerchia di contatti, erano risultati positivi, quindi ai contatti dei contatti.
In numeri, da sabato ad oggi, sono stati effettuati oltre 300 tamponi al Perinei.
Si è proceduto dando priorità alle unità e ai reparti con maggiore esposizione al rischio.
I casi, che sono stati riscontrati e individuati, di dipendenti contagiati sono in un numero contenuto. Aspetto che sia la Direzione Asl, se riterrà, a comunicarlo. Ma sicuramente contenuto, rispetto ai tamponi effettuati.
Il personale (medici e infermieri) risultato positivo è stato sottoposto subito a quarantena domiciliare. Non ci sono situazioni critiche. Sono vicino a questi medici e infermieri, ai loro familiari. A loro va la mia riconoscenza e il mio augurio di superare rapidamente questo periodo difficile. Forza!
Oltre al numero contenuto dei positivi, è importante sottolineare un dato, almeno alla luce dei riscontri sinora conseguiti: i casi positivi sono stati isolati in unità ben circoscritte.
Tutti i reparti e gli ambienti interessati dalla presenza dei positivi sono stati sanificati.
Il programma di tamponi e sanificazioni proseguirà nei prossimi giorni, sino ad interessare tutto il personale, tutto l’Ospedale.
Un simile controllo, una simile attività, non ha o ha pochi precedenti, non solo in Puglia.
Questo sta consentendo, con tutte le difficoltà, di gestire l’emergenza e l’attività “ordinaria” (ad esclusione di prestazioni e interventi differibili secondo le direttive generali impartite a livello regionale). Come già sapete e ho già comunicato, dopo appena due giorni dalla sua chiusura a seguito dell’accertamento dei tre pazienti positivi, anche il Pronto Soccorso, pur con un personale a ranghi ridotti, quello più pesantemente toccato dal virus, è tornato attivo dal pomeriggio di domenica, con un programma di turnazione che vede coinvolti anche medici, infermieri e operatori normalmente impegnati in altri reparti.
La situazione è dunque difficile, dunque, non perché ci sia una situazione particolare, ma perché è difficile e molto impattante l’emergenza causata dalla pandemia, come in tutti gli ospedali pugliesi, italiani.
Ma questa difficoltà è sotto controllo e garantisce l’operatività del nostro presidio ospedaliero. A tutte le persone impegnate in questo enorme, senza precedenti, sforzo (e, aggiungo, ai loro familiari), ancora e semplicemente, GRAZIE! E andiamo avanti, con CALMA, FORZA E CORAGGIO!
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📍 Un piccola ulteriore considerazione a margine delle cose serie di cui ho scritto prima.
Ecco, dovrebbero mettere in quarantena i telefonini. Sì, i telefonini. A voi, con i vostri file audio e con le vostre “verità” su contagiati (e pure se fosse, se un contagiato sta in quarantena, senza contatti, qual è il problema? sapete quanti ce ne sono in giro, senza sintomi, magari voi o noi o vicino a noi, tra noi? oppure, che facciamo, li mandiamo al lazzaretto, come si faceva una volta, li muriamo in casa? dov’è la nostra umanità? dove la nostra comprensione?) o con le vostre “verità” su tamponi, tamponi rapidi, tamponi di massa, su cure e rimedi faidate, farmaci russi e cinesi, su posti letto e terapie intensive, su come si riconvertono strutture ospedaliere abbandonate, su come si fanno le donazioni e su chi le fa e non le fa, le vostre “verità” sui complotti economici e planetari… lo sapete già, quelle “verità” che il mondo cattivo tiene nascoste e che solo voi sapete.
Come anche le “verità” (sempre quelle che solo voi sapete e non dicono) che si vanno raccontando sulle decine e decine di medici e infermieri dell’Ospedale della Murgia “Perinei” contagiate.
Una massa enorme di cazzate o di situazioni enfatizzate senza ragione, che affaticano giornate già di per sé difficili, che ammorbano (queste sì, come un virus) la nostra esistenza, soprattutto di quanti sono al lavoro, a tutti i livelli, e fanno il loro dovere e cercano soluzioni, risposte a problemi grandi e piccoli e cercano, ciascuno per le proprie possibilità e funzioni, di confermare la propria umanità e di contribuire a percorrere il sentiero accidentato che, in questo pezzo di esistenza, ci tocca percorrere. E, per quanto ho visto, questi “cercatori” di futuro sono tanti, davvero tanti. In gran parte, schivi, umilissimi, impegnati nelle proprie attività, uffici, mestieri. E sono speranza!