CORONAVIRUS / QUALCHE AGGIORNAMENTO SUL PERINEI

Aggiorno sul Perinei perché quello è, nel territorio, il nostro fronte, per il ruolo che mi è stato assegnato da tre anni e mezzo (in consiglio regionale), perché lì tutto il personale sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato, e perché quello è e resterà un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare.

📍 Rispetto a ieri [al mio aggiornamento: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221232263026982&id=1558501860] non ci sono novità di rilievo. Anche oggi si è proceduto con i tamponi di controllo secondo il programma definito nello scorso fine settimana dalla direzione sanitaria dell’ospedale. I 20-25 tamponi effettuati oggi hanno interessato personale e pazienti che erano stati a contatto con il paziente risultato positivo di cui avevo già scritto ieri. Contestualmente si procede con la sanificazione degli ambienti e dei reparti. Un grande plauso, per tutte le procedure attivate rapidamente anche alla struttura amministrativa del Perinei diretta dalla dott.ssa Rachele Popolizio.
Con tamponi e sanificazioni si proseguirà domani e nei prossimi giorni.

📍 I casi positivi sinora accertati (una quindicina su circa 280 tamponi esaminati, per altri cinquanta circa si aspettano gli esiti), tra il personale, confermano che la situazione di crisi sembra essere stata circoscritta a quella che si è generata la settimana scorsa al Pronto Soccorso. Quasi tutto il personale contagiato appartiene a questa unità ed è in quarantena domiciliare.

📍 Il personale del Pronto Soccorso è stato dunque drasticamente ridotto e nei turni di servizio si sta coinvolgendo il personale di altri reparti del Perinei. Mi auguro, come sto sollecitando, che si riescano ad ottenere rinforzi dalla Asl, sempre che questa riesca a reperire altro personale.

📍 Da parte di tutti quanti noi, quindi, massima comprensione, collaborazione e cautela. Chi presenta situazioni di rischio o sintomi non si avvicini, faccia il triage esterno, cioè deve passare dal container per la valutazione del caso. Spero che il personale del Pronto Soccorso sia ulteriormente supportato e in tal senso sto cercando di dare il mio contributo.

📍 Pur in condizioni estremamente difficili, dinanzi ad un’emergenza di enorme portata che sta mettendo a dura prova tutto il sistema sanitario, le procedure e le iniziative dirette a preservare personale (prezioso, sempre e ora ancor più) e pazienti, messe in campo al Perinei, non hanno precedenti, non solo in Puglia: un intenso programma di tamponi, esami e sanificazioni, avviato da sabato scorso, per cui sono grato alla direzione sanitaria e amministrativa dell’Ospedale e della Asl di Bari, nonché ai responsabili delle singole Unità operative che stanno definendo, ciascuno per le rispettive strutture, protocolli, azioni, cautele.

📍 Il Perinei è aperto e al lavoro, ad esclusione di servizi, prestazioni e interventi non urgenti. A chi, tutti i dipendenti, con sacrificio e mille difficoltà, sta consentendo tutto questo tutto il nostro supporto e grazie!

P.S.:
Stamattina ho consegnato in ospedale una piccolissima fornitura, poco più che simbolica: una cinquantina di tute protettive (quelle bianche con cappuccio), una decina di maschere tipo ffp2 (con filtro), duecento mascherine protettive semplici. Poco più che nulla. È tutto quello che, dopo due giorni di contatti e ricerche, sono riuscito a recuperare. Nonostante la generosità e disponibilità di tanti, dopo il mio appello di qualche giorno fa, è tutto quello che sono riuscito a recuperare. Ringrazio tutti, chi ha fornito informazioni, indicazioni, mascherine (autoprodotte, ma non certificate) e Donato Colonna, Peppino Montemurno, Domenico Genco, da cui ho recuperato i prodotti consegnati. Una goccia! Spero davvero che questa storia dei dispositivi di protezione venga risolta rapidamente a livello nazionale. Non se ne trovano, ovunque in Italia. Al Perinei, comunque, ci sono, non molti, ma ci sono. Spero poi, a proposito di mascherine, che possa avere un esito positivo un’iniziativa intrapresa da un’azienda del territorio che ho, in piccolissima parte, supportato in linea con una disposizione del decreto legge “Cura Italia”.