Gianpiero, amico mio

Gianpiero era generosità che impegna e motiva. Era silenzio che interroga. Era presenza che non esibisce. Discreto, preparato, motivato e appassionato, un professionista delle relazioni umane, prim’ancora che giovanissimo ed entusiasta architetto.
Non lo vedevi, tanto si schermiva. Sospetto per rispetto, quasi temendo che la sua pur esile figura potesse far velo al gruppo con cui si impegnava e alle idee su cui lavorava e che avanzava.
Non lo udivi quasi. Disinnescava nelle parole ogni carica di rumore e di enfasi per ricondurle alla loro essenza di messaggio da sentire.
E tutti abbassavamo i toni, per seguirlo, per sentirlo, per sentirci.
Ecco, Gianpiero potevi non vederlo e non udirlo, ma lo sentivi. Lì, a fianco, compagno ideale di viaggio.
Il tratto è stato breve e intenso.
Una gioia rara per chi lo ha conosciuto.
Gianpiero, amico mio, dell’età di un figlio, non potrò più vederti e udirti, continuerò a sentirti.