Sono fuori, ormai da molto tempo, da quanto avviene in Comune

Come sapete, come avrete capito, penso, sono fuori, ormai da molto tempo, da quanto avviene in Comune. Sin dai primi mesi successivi alle elezioni comunali del giugno 2018, per scelte non mie, si è consumato il mio progressivo allontamento dal vissuto e dalle vicende della maggioranza, quindi dell’amministrazione. Da un anno non ho ruoli istituzionali e non svolgo attività in movimenti o partiti, anche se ho cercato di assicurare massima disponibilità, per confronti e consigli, a chiunque mi abbia contattato. Ho continuato, però, a difendere, mettere a frutto e a cercare di sviluppare il lavoro impostato e programmato durante i miei anni in Regione, a seguire e dare impulso, con le modalità limitate che mi sono date, alla attuazione e allo sviluppo delle numerose azioni e progettualità, di varia natura, che sono riuscito a creare o a sostenere e accompagnare e finanziare dalla Regione (per un valore, in termini di risorse finanziarie impegnate, stimabile in circa 50 milioni di euro, limitandomi alla nostra città e solo agli interventi e progetti su infrastrutture e beni cittadini, pubblici o di interesse pubblico, direttamente finanziati dalla Regione e realizzati o ancora da realizzare a cura della regione stessa, del comune o di altri enti pubblici e privati no profit).
Quindi non so cosa abbia indotto prima alla revoca di tutta la giunta comunale (a poco più di un anno dalla precedente) e poi, addirittura, alle dimissioni della sindaca.
Anche perché, prima di queste due drastiche decisioni, non ci sono stati dibattiti in sedi istituzionali, pubblici, non ci sono stati segnali o parole di sfiducia nei confronti degli assessori revocati, non ci sono stati voti di sfiducia o dissensi manifestati da partiti o consiglieri su atti di programmazione comunali o su scelte fondamentali dell’amministrazione, non ci sono stati comunicati, volantini, insomma nulla da cui emergesse una situazione di estremo disagio della compagine al governo della città.
Come pure, tra la revoca di tutta la giunta e le dimissioni della sindaca, per un mese, a parte un comunicato stampa di un partito, nessuna presa di posizione, nessuno che spiegasse.
Riportata la situazione su scala nazionale, si sarebbe definita una “crisi extraparlamentare”, cioè una di quelle determinate e consumate fuori dalle aule della democrazia. Ma, appunto per questo, ancor più necessariamente, le ragioni di una crisi si sarebbero dovute spiegare ai cittadini, dai protagonisti e dai partiti e movimenti.
Ancora in questi giorni, dopo le dimissioni della sindaca, dai rappresentanti istituzionali, dai partiti e movimenti non è stata espressa nessuna traccia di lavoro, nessuna esplicitazione delle soluzioni, dei tentativi di riprendere lo spirito e le ragioni che consentirono l’affermazione elettorale oltre tre anni e mezzo fa circa.
È stata, a partire dal consiglio comunale di lunedì scorso, una settimana di contumelie, voci su cambi di fronte, su ingressi in maggioranza di consiglieri di minoranza, insinuazioni e allusioni, incontri e trattative tra gruppi e singoli, spole verso il capoluogo e verso i rispettivi riferimenti baresi politici e di corrente.
Come ho sempre fatto, rispetto tutto e tutti, anche se non comprendo, ma non avendo ruoli politici o istituzionali e soprattutto trattandosi di voci, su questo non scrivo nulla.
So, però, e di questo posso parlare e scrivere, per averlo seguito e vissuto intensamente, fuori e dentro il consiglio, dall’opposizione, per anni e poi, senza risparmiarmi, dando tutto, nei mesi di preparazione e sviluppo della campagna elettorale del 2018 (formazione della coalizione e delle liste, programma e iniziative, comizi e incontri con elettori) cosa ha generato entusiasmo e riconoscimento da parte degli altamurani, conosco in prima persona la vitalità che abbiamo espresso e generato in quella fase. So, insomma, cosa ci fece vincere, con un mix di storia di movimenti e civismo (alimentati, tra difficoltà enormi, sacrifici, sconfitte elettorali, durezze e asprezze determinate dal ruolo ingrato, per molti anni, di forza minoritaria, numericamente minoritaria) e di tradizione di partiti di sinistra.
Per questo non mi rassegno (e credo non si rassegni chi ha vissuto quella storia) all’assenza della politica, a uno stato impolitico in cui tutto viene ridotto a un mortale e mortifero pissi pissi bau bau.
Non ci si può rassegnare – come non lo abbiamo fatto per una vita e l’elettorato lo ha riconosciuto nelle tornate elettorali per la Regione, oltre sei anni fa, e per il Comune, oltre tre anni fa – all’impulso automatico a negare la complessità della situazione e delle sfide di portata ben superiore all’adeguatezza delle singole forze in campo, all’immiserimento del dibattito politico alla sterile prova muscolare o alla negoziazione, nemmeno esplicita, di posizioni di potere.
Vincemmo, politicamente prima ed elettoralmente poi, perché abbiamo fatto e vissuto la Politica come il luogo di ragionamenti e sentimenti, non di umori e istinti. Di lealtà e non di opportunismo. Di dialoghi pubblici e trasparenza, non di manovre di palazzo e scorciatoie procedimentali. Di esercizio quotidiano, faticoso ed estremo, del possibile e non di esercizio del potere. Luogo di passione e ragione, di errori anche. Di vita insomma, autentica, e non un artefatto in cui la vita si ingabbia e viene oscurata.
Sono i fondamentali, nostri, di coloro che si sono riconosciuti in una “piccola” storia politica di provincia che ha attraversato un trentennio.
Senza il ritorno a questi fondamentali, che poi fanno la differenza tra gli uni e gli altri e rendono diversi gli uni dagli altri, le sconfitte sono sicure. Non le cadute contingenti o le sconfitte elettorali, queste si superano. Ma quelle culturali, politiche e storiche. E da queste, non ci si rialza.
E allora, direte? Non ci sono macchine del tempo che possano cancellare l’ultimo mese e mezzo dal calendario politico locale o, addirittura, riportare le lancette degli orologi mentali, sentimentali, motivazionali, politici alla primavera/estate 2018. Lo so. E le parole, i gesti e i silenzi segnano profondamente. Lo so bene, anche perché conosco sulla mia pelle e carne questo genere di parole, gesti e silenzi.
Ma ci sono la politica, con la sua capacità creatrice e rigenerativa, e soprattutto la volontà degli uomini e delle donne che rende quasi tutto possibile.
Tornare a vedere o continuare a vedere con gli occhi di una vita. Come in un libro di Saramago. Come in un’Apocalisse (dal greco, “rimozione del velo”) che, al termine del percorso, ci fa “vedere” (come tuona la voce che Giovanni sente: “Guarda e scrivi quello che vedi”) non le sciagure prossime a venire, ma il male e il bene di cui siamo capaci e di cui siamo stati capaci. Ciò che è, è stato e potrà essere. Dipende da noi, da come spendiamo la nostra capacità di generare, creare, non solo cose, costruzioni, ricchezze, potere, ma soprattutto relazioni.
È necessario allora avvertire il dovere e l’umiltà di rinnovare gesti antichi, di una vita. Ri-cominciare a vedere con gli occhi di una vita. Il futuro appartiene a chi “ri-comincia”, a chi tiene aperta una storia, proprio quando questa si ripiega su sé stessa.

Un grandissimo lavoro di tutta l’équipe. Una grandissima conquista per la Murgia. Orgoglio!

 

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Quasi 700 procedure di emodinamica e cardiostimolazione in un anno di attività. Il servizio di Emodinamica-Utic dell’Ospedale di Altamura, dopo la prima procedura eseguita esattamente il 10 settembre 2020, taglia il suo primo importante traguardo: «Dietro questi numeri – spiega il direttore f.f. della Cardiologia-UTIC, Francesco Massari – ci sono persone, e sono diverse centinaia, per le quali la sala di Emodinamica è stata davvero utile, garantendo tecnologie e prestazioni sanitarie elevate per la salute del loro cuore. Un risultato straordinario considerando che in quest’anno abbiamo dovuto affrontare l’emergenza Covid, con riduzione dei posti letto ed impiego del personale in prima linea nei reparti di Malattie Infettive».
Il team di cardiologi-emodinamisti ha eseguito in totale 483 procedure di tipo interventistico e diagnostico, di cui 152 nel 2020 e 331 nel 2021. Analizzando i dati si evince come dei 483 pazienti che hanno eseguito la coronarografia, molti erano infartuati, 164 hanno avuto necessità di un intervento percutaneo di angioplastica, mentre 21 hanno usufruito di una rivascolarizzazione miocardica chirurgica (bypass) presso un centro di cardiochirurgia. Ulteriore slancio è stato dato all’attività di elettrostimolazione, che nell’ultimo anno ha totalizzato circa 200 interventi tra impianti di pacemaker, defibrillatori e loop recorder.
«Con l’avvio di Emodinamica-UTIC – spiega la dr.ssa Annalisa Altomare della Direzione medica di presidio – abbiamo ulteriormente elevato l’asticella della qualità del nostro Ospedale e aumentato la capacità di offrire assistenza sanitaria adeguata ad un territorio vasto e popoloso. I risultati di questo primo anno confermano che la strada intrapresa è quella giusta. Ora l’obiettivo è fare di più e ancora meglio, perché il modernissimo angiografo ha aperto una nuova frontiera e tocca a noi esplorarne tutte le opportunità».
Esprime soddisfazione per questi risultati il dr. Pasquale Caldarola, direttore del Dipartimento Cardiovascolare della ASL Bari e «in prospettiva – aggiunge – speriamo di avere risorse tali da poter allargare le attività sino a coprire l’arco delle 24 ore, in modo da far rientrare l’Emodinamica dell’Ospedale della Murgia nella rete del 118 per le emergenze-urgenze cardiovascolari».
✅ Clicca qui per approfondire https://bit.ly/3tuhYhq

Del vivere insieme

In politica, come in tutti gli ambiti del “vivere insieme” (dimensione sociale), spesso, quasi sempre, ricorriamo a un approccio, quindi a un linguaggio, a “somma zero”. Si affronta la realtà e lo “stare insieme” con uno schema ipersemplificato, binario: vincitori e vinti, amici e nemici, dentro o fuori, con noi o contro di noi. Ma la realtà è complessa e siamo tutti diversi. Fortunatamente, tutti diversi, perché ci alimentiamo reciprocamente proprio da queste differenze. Ogni comunità, a partire dalle più piccole, non è una società di amici eguali. È una società di persone che si riconoscono per le differenti qualità e quindi si riconoscono, reciprocamente, per i doveri, i diritti e le responsabilità. Una società di eguali non esiste, se non al cimitero.
L’approccio a “somma zero”, scrivevo. Ecco, con questo, le due componenti (vincitori e vinti) si compensano, si annullano, rendendo il ‘gioco’ improduttivo, quindi perdente per tutti.
Vedendo l’insieme, invece, vediamo che nessun momento e nessuna parte è più importante di altri, come pure vediamo che ogni momento e parte sono parimenti necessari.
Lo sforzo, allora, dovrebbe essere quello di utilizzare un approccio e un linguaggio che consentano a tutti e da tutti di trarre vantaggio. Agire e parlare creando contesti (comunitari) in cui tutti generino e traggano benefici (come le parti comuni in un condominio).
Approcci e linguaggi che ci permettano di vedere il mondo nel suo insieme e di riconoscere, allo stesso modo, tutte le sue parti e l’importanza e la necessità in tutte le sue parti.
Abbiamo bisogno di questo per progredire.
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《Keuner, interrogato sul modo di lavorare di due uomini di teatro, fece questo confronto: Conosco un autista che conosce bene le regole della circolazione, le rispetta e sa servirsene a suo favore. Sa scattare avanti abilmente, poi sa tornare a mantenere una velocità regolare, risparmiando il motore, e così si fa strada, audace e prudente al tempo stesso, tra gli altri veicoli. Un altro autista di mia conoscenza procede diversamente. Più che alla sua strada si interessa al traffico generale e si sente una particella di esso. Non approfitta dei suoi diritti e non si mette in mostra. Marcia mentalmente insieme all’automobile che lo precede e a quella che lo segue, sempre compiacendosi dell’avanzata di tutte le automobili nonché dei pedoni.》 (da “Le storie del Signor Keuner” di Bertolt Brecht)

SCUOLA ALL’APERTO, CONTINUA E SI SVILUPPA IL PROGETTO DEL CIRCOLO DIDATTICO “RONCALLI” DI ALTAMURA, DA DUE ANNI CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE.

Il lavoro (di programmazione e impostazione) svolto un anno e mezzo fa in Regione continua a dare frutti. Tra i 13 progetti scolastici, da realizzare nel corso dell’anno scolastico 2021/2022, su tematiche di interesse sociale, culturale, educativo e finalizzati alla sperimentazione di metodologie e didattiche innovative, selezionati e finanziati recentemente dalla Giunta regionale (con complessivi 220mila euro), c’è quello proposto 3° Circolo Didattico ‘Roncalli’ di Altamura dal titolo “Scuola all’aperto / Percorsi di educazione attiva”. Ha ottenuto un finanziamento di 25mila euro.
È lo sviluppo, con un maggiore sforzo organizzativo, con un numero maggiore di ore, alunni e docenti impegnati, del progetto che la stessa scuola si vide finanziato poco più di un anno fa sempre dalla Regione.
👉 Ne scrissi qui, il 4 agosto 2020:
✅ Nello specifico, il progetto del 3° Circolo Didattico “Roncalli” è incentrato su un approccio didattico all’aperto, attraverso l’impiego di risorse e strumenti non reperibili in una tradizionale aula scolastica, anche con la realizzazione di una vera e propria aula all’aperto nel giardino del plesso scolastico in via Minniti. Il progetto sarà sviluppato dal personale scolastico in collaborazione con il Centro Educativo e di Attività Assistite con gli Animali ‘L’Asino che Vola’ di Altamura, una realtà particolarmente attiva, da diversi anni, sui temi della didattica fuori dalle aule e dell’interazione, a fini educativi, di bambini e ragazzi con la natura e gli animali.
“Fare scuola all’aperto – è scritto nella relazione del progetto – fa bene, migliora l’apprendimento, rende felici ed è uno strumento in più nella lotta sanitaria in questo tempo difficile. All’aperto i bambini si muovono tra gli alberi, inventano dal niente, si divertono giocando con i materiali naturali, imparano l’uno dall’altro in un ambiente infinitamente ricco di stimoli. … Non è più sufficiente educare sull’ambiente … occorre educare nell’ambiente, permettere alle nuove generazioni di instaurare un vissuto profondo con il luogo che chiediamo loro di rispettare e proteggere.”
Grazie al contributo regionale dello scorso anno, si legge ancora nella relazione, “siamo riusciti a mettere in rete più scuole, enti pubblici e privati, e insieme abbiamo dato inizio a un processo di innovazione nel territorio murgiano di didattica all’aperto che, ne siamo certi, non potrà più tornare indietro. Le famiglie che hanno richiesto per il prossimo anno l’outdoor school per i loro figli in classe prima sono veramente tante! È il caso dire che la sperimentazione …ha dato buoni frutti.”
Lo scorso anno, 50 sono stati i docenti impegnati, 115 le ore di formazione, 90 le ore dedicate ai laboratori pratici, 100 gli alunni coinvolti con le rispettive famiglie.
Proprio grazie a questo lavoro, il Circolo ‘Roncalli’ è ormai divenuto un punto di riferimento in Puglia della Rete nazionale di istituti scolastici “Innovazione, sperimentazione e ricerca per un’educazione all’aperto” (con sede a Bologna), della cui collaborazione si avvale.
Con lo sviluppo del progetto e grazie a questa seconda tranche di finanziamento regionale, il 3° Circolo si propone di creare un “centro pilota di didattica all’aperto” in Puglia. Per questo, sarà “necessario formare più insegnanti per dare una adeguata risposta a tutte le famiglie che hanno chiesto la didattica all’aperto per i loro figli” e “riqualificare gli ampi spazi esterni della nostra scuola” (per questo l’istituto scolastico si avvale della competenza dell’agronomo Paolo Direnzo) così da “trasformarla in centro di riferimento per le scuole del territorio regionale, con la supervisione dell’Università di Bologna”.
📌 Sono particolarmente felice per questo riconoscimento nei confronti di una formula didattica su cui da tempo sono impegnati il 3° Circolo Didattico ‘Roncalli’, diretto per tanti anni dalla dottoressa Rita Carulli (da pochi giorni passata alla direzione della Scuola secondaria di primo grado ‘Serena-Pacelli’ e a cui vanno i miei auguri per il nuovo incarico), e l’Associazione ‘L’Asino che Vola’ e su cui, un anno e mezzo fa, dalla Regione prestammo attenzione, non solo con il sostegno finanziario, ma anche facendo di questa esperienza una traccia inserita nelle schede preparatorie della nuova programmazione regionale 2021-27 dei fondi europei.
🤝 Ringrazio, per l’attenzione e il lavoro svolto in questi anni, l’Assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo e lo Staff della Sezione regionale ‘Istruzione e Università’, diretta dall’arch. Marella Lamacchia. Ringrazio per stimoli e riflessioni, nonché per il lavoro appassionato dedicato, la Dirigente Rita Carulli e gli animatori dell’Associazione ‘L’Asino che Vola‘. Auguro ora buon lavoro a tutti: insegnanti e personale non docente della scuola, alunni e famiglie, associazione e formatori, la nuova dirigente scolastica dott.ssa Marilena Daraia (a cui vanno anche gli auguri per la nuova direzione e che spero di conoscere presto). A tutti loro (e, per quanto ci è possibile, a tutti noi, pur esterni alla comunità scolastica) è affidata la cura e la migliore realizzazione possibile di questo interessante e lungimirante progetto.
📌 Colgo questa occasione (scusandomi) per esprimere, ancora una volta, soddisfazione, con una buona dose di orgoglio, per i progetti e le opportunità che, nei miei quattro anni in Regione (2016-2020), sono riuscito a creare o sostenere per tante scuole del territorio. Limitandomi ad Altamura:
☑️ dal punto di vista #strutturale, ad esempio, il grande progetto del Polo Innovativo per l’Infanzia nel quartiere Trentacapilli e il Nuovo Istituto Comprensivo nel quartiere Trentacapilli, entrambi in fase di progettazione; la nuova palestra della scuola “Padre Pio” la cui realizzazione è in via di completamento; gli importanti lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento strutturale della “Ottavio Serena” di cui si attende la gara di appalto; quelli, già effettuati o in corso, per il plesso “G. Garibaldi”, “IV Novembre” e “G.B. Castelli”; i lavori, completati un anno fa, per il recupero della funzionalità della palestra della “Don Milani”; il ripristino, due anni fa, del solaio dell’auditorium e dei prospetti esterni della “Tommaso Fiore”, ecc.);
☑️ l’attivazione di nuovi #indirizzi (negli Istituti “De Nora” e “Nervi”, al Liceo Scientifico “Federico II”, ad esempio),
☑️ o di nuovi servizi e #spazi (ad esempio la Biblioteca di Comunità Agorateca presso la “Tommaso Fiore”; il “Laboratorio/Archivio degli strumenti della Scienza” presso il Liceo Cagnazzi);
☑️ il sostegno a numerosi #progetti didattici, educativi, formativi di scuole del territorio che hanno beneficiato di contributi regionali.

Pensieri lunghi. Parole semplici. Azioni concrete.

1/3 – “Pensieri lunghi. Parole semplici. Azioni concrete.” Ancora 40 mesi fa.
Per anni, sempre, le coordinate del mio senso della Politica.
2/3 – “Pensieri lunghi. Parole semplici. Azioni concrete.” Ancora 40 mesi fa!
Cosa ne è stato subito dopo le elezioni comunali del giugno 2018? Cosa resta? Si possono eludere le risposte, tenere alla larga le persone che tali domande hanno posto in questi anni, ma non si può evitare di porsi queste domande.
3/3 – “Pensieri lunghi. Parole semplici. Azioni concrete.”
Dobbiamo, presto, trovare forme e luoghi per tornare a pensare, parlare, agire assieme.

AVVISI DELLA SOCIETÀ CONSORTILE “MURGIA SVILUPPO” PER ACQUISIRE CANDIDATURE PER I RUOLI DI AMMINISTRATORE UNICO, DI PRESIDENTE E DI COMPONENTE DEL COLLEGIO SINDACALE.

Vi segnalo questi due #Avvisi di Murgia Sviluppo di cui ho appreso solo oggi, casualmente, da un conoscente. La loro pubblicazione risale a un mese fa, anche se nessuna forma di adeguata divulgazione, mi sembra, è stata adottata dai Comuni che compongono la compagine societaria, tra cui Altamura, tranne la doverosa pubblicazione nell’albo pretorio.
Gli Avvisi scadono tra pochi giorni (ore 12 del 31 agosto) e sono diretti ad acquisire le candidature per la funzione di Amministratore Unico della Società, uno, e di Presidente e di Componente del Collegio Sindacale, il secondo.
Riporto nelle immagini i due avvisi, ma per reperirli nella versione ufficiale con i relativi allegati (schemi della documentazione da produrre per le candidature) è necessario accedere all’Albo Pretorio Online (sezione “documenti all’albo”) del sito del Comune di Altamura e scorrere verso il basso sino alla data del 20/07/2021, da qui:

 

Questi e altri spazi

 

Vi segnalo questa interessante rassegna “QUESTI ED ALTRI SPAZI – Enter the Void” in programma dal 31 agosto al 3 settembre nell’atrio del Liceo Cagnazzi di Altamura. Mette insieme linguaggi diversi (conferenze, mostre, sessioni musicali) che declinano il concetto di “Spazio”. I miei

complimenti

a ideatori e organizzatori, tra cui, in particolare, Pasquale Castellano.

👉 Per tutte le informazioni sui singoli appuntamenti che compongono la rassegna, rinvio alla pagina Facebook dedicata, da qui:

ALTRI DUE PRIMARI AL “PERINEI”: PER LE UNITÀ DI “NEUROLOGIA” E DI “OSTETRICIA/GINECOLOGIA”.

Al “Perinei”, dopo anni, individuati altri due primari. Nelle settimane scorse, sono state completate le procedure per la selezione dei direttori (meglio conosciuti come “primari”) di due reparti dell’Ospedale della Murgia.
❗ Ad esito della valutazione dei titoli e del colloquio svolta da apposite commissioni esaminatrici, con le deliberazioni n. 1084 del 17 giugno e n. 1287 del 14 luglio 2021 del Direttore Generale Antonio Sanguedolce (che ringrazio, insieme a tutta la direzione strategica e all’area risorse umane della Asl, per il lavoro programmato e avviato negli anni scorsi a cui si sta continuando a dar seguito), la ASL di Bari ha conferito gli incarichi quinquennali
☑️ di Direttore della Struttura Complessa “Neurologia” al dott. Bonaventura (Rino) Ardito (in realtà, una conferma perché già da diversi anni faceva funzioni di direttore dell’Unità di Neurologia in cui è attiva la “Stroke Unit”, eccellente struttura per la terapia della fase acuta dell’ictus)
☑️ e di Direttore della Struttura Complessa “Ostetricia e Ginecologia” al dott. Pierfrancesco Lonero Baldassarra (che ha lavorato per oltre ventisette anni presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica del Policlinico di Bari dove ha ricoperto, tra gli altri, l’incarico di responsabile dei Reparti di Ostetricia, di Sala Parto e Patologia della Gravidanza).
Nei giorni scorsi, inoltre, è stato fissato per il 3 settembre prossimo il colloquio con i quindici candidati per l’incarico di Direttore della Struttura Complessa “Chirurgia Generale” del presidio ospedaliero della Murgia.
Queste procedure selettive seguono quelle che per prime furono completate, un anno mezzo fa, per gli incarichi
☑️ di Direttore della Struttura Complessa “Ortopedia e Traumatologia” (dott. Claudio Mori)
👉 ne avevo scritto qui nel dicembre 2019:
☑️ e di Direttore del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (dott. Guido Di Sciascio)
👉 ne avevo scritto qui nel gennaio 2020:
Dunque, dei sette concorsi per primari destinati alla direzione di reparti del “Perinei” banditi nel giugno 2019, restano ancora da definire quelli per “Urologia” e “Cardiologia”.
📍 Sebbene con tempi più lunghi del previsto, imposti da procedure di legge non semplici (per la composizione delle commissioni esaminatrici) e dall’emergenza Covid, si procede nella giusta direzione: dotare l’Ospedale della Murgia di tutte le necessarie figure apicali nei reparti in grado di assicurare, in un contesto di maggiore stabilità e di migliore programmazione e organizzazione, servizi sanitari sempre più efficaci per i cittadini del vasto bacino territoriale murgiano che ha nel “Perinei” il suo punto di riferimento.
Ne sono molto soddisfatto, perché nei miei anni in Consiglio regionale (settembre 2016 – settembre 2020), questo è stato uno degli obiettivi, con riferimento alle questioni relative al nostro Ospedale, su cui mi sono impegnato e che ho perseguito. Con numerose e costanti sollecitazioni (anche formali interpellanze), avevo evidenziato la necessità e chiesto di procedere con l’indizione di questi concorsi, che erano fermi da molti anni. Ora mi auguro che anche le ultime procedure di individuazione dei nuovi direttori possano essere definite rapidamente.
🤝 Formulo i miei

complimenti

e le mie

congratulazioni

e auguro buon lavoro al dott. Rino Ardito e al dott. Pierfrancesco Lonero Baldassarra. Confidiamo, tutti, nel loro lavoro, forti anche delle équipe dei rispettivi reparti.

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👉 Di seguito, alcuni dei miei interventi pubblici sull’argomento: