NO all’ampliamento della discarica di Altamura

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Ill.mo On.le Raffele FITTO
Commissario Emergenza Ambiente
Regione Puglia

Ill.mo sig. Sindaco

Ill.mi sigg.Consiglieri Comunali
Comune di Altamura

Ill.mi Sindaci – Autorità  di Bacino “BA/4

Manifesto apprezzamento al Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale nella regione Puglia Raffaele Fitto, che ha decretato finalmente un nuovo modo per la gestione dei Rifiuti e disegnato le procedure per un nuovo ciclo integrale dello smaltimento dei rifiuti, delegando i Comuni all’esercizio delle relative funzioni.
Il programma punta, sia pure con ritardo, alla sostituzione delle discariche gestite da privati con impianti a titolarità  pubblica, conferendo ai Comuni la responsabilità  e l’autorità  della gestione dei 15 bacini costituiti nel territorio regionale pugliese.
Esprimo, invece, forte e netto dissenso alla procedura adottata da Fitto che da un lato con un decreto trasferisce ai Comuni le competenze in materia ambientale, nominando i sindaci commissari ad acta, mentre dall’altra con il successivo decreto n.338 del 30 ottobre 2002, autorizza la prosecuzione dell’attività  di smaltimento nell’impianto di discarica controllata in esercizio in agro di Altamura, mediante l’allestimento di un ulteriore lotto funzionale della capienza di 150mila metri cubi circa, che significa protrarre ancora per tre anni la gestione privata dei rifiuti.
Infatti si tratta di un nuovo ampliamento denominato V lotto di enormi dimensioni che non trova alcuna plausibile giustificazione, visto che l’attuale attività  di smaltimento è già  garantita dal IV lotto in esercizio che ha ancora una sua capacita di assorbimento e che come tale, se non ci saranno inerzie e complicità , è più che sufficiente per poter consentire il passaggio alla acquisizione pubblica dell’impianto vecchio e nuovo.
E’ vero che i Comuni possono, nei quarantacinque giorni dalla pubblicazione del decreto, modificare la decisione presa dal Commissario Fitto, ma è altresì vero che, per fare questo, il Consiglio comunale di Altamura ha il dovere di indicare le linee alternative per l’elaborazione di un Piano da presentare all’Autorità  di Bacino ”?già  costituita”? e al Sindaco di Altamura che la presiede.
Come si vede i Sindaci dei Comuni appartenenti al Bacino in questione sono chiamati ad essere i primi attori e a decidere autonomamente sulla sorte dei propri rifiuti, individuando in primis i nuovi siti per l’impianto complesso dei rifiuti.
In particolare il Comune di Altamura, sede dell’attuale discarica, è chiamato a contrastare la decisione del Commissario per l’Emergenza, proponendo sia la revoca del decreto che la presentazione, nei termini consentiti, di un progetto d’impianto complesso di discarica controllata che contenga l’indicazione di un diverso sito più consono all’interesse dell’intero bacino.
Ove mai, data la ristrettezza dei tempi, fosse vanificata da parte di Fitto la revoca del decreto in questione, il Consiglio Comunale dovrà  farsi carico d’impugnare l’atto davanti alla magistratura amministrativa – TAR Puglia.
Non va sottaciuto che l’attuale discarica “Le Lamie”? in esercizio nel Comune di Altamura ha già  raggiunto limiti considerevoli come dimensionamento (quasi un milione di metri cubi di rifiuti) e necessita di un urgente Piano di bonifica per bloccare gli effetti devastanti del disastro ambientale.
Un altro tema da non dimenticare è il problema della raccolta differenziata che, com’è noto, ha raggiunto il coefficiente medio di raccolta pari al 5% e, se potenziato, dovrà  far ritenere l’uso delle discariche in maniera residuale e marginale favorendo così il controllo, da parte dell’autorità  pubblica, della qualità  dei rifiuti consegnati in discarica.
Per realizzare tali obiettivi i Comuni associati, nell’ambito del bacino Ba/4, dovranno avviare tutte le procedure per eliminare il privato e finalmente realizzare impianti a titolarità  pubblica.
Il sottoscritto ,d’intesa con la Margherita locale, coerentemente conferma il suo forte NO all’ampliamento della discarica e ritiene che sia giunto il momento di porre fine alla logica dell’emergenza che ha fin quì consentito il perpetuarsi di iniziative disorganiche e di forti speculazioni di privati.
Si augura, inoltre, che si dia vita ad una migliore organizzazione territoriale, attraverso la programmazione degli interventi sul proprio territorio da parte dei nove comuni del bacino BA/4, per assicurare una corretta gestione e controllo dei rifiuti, che, nel rispetto dell’ambiente, produca evidenti vantaggi di efficienza, funzionalità  ed economicità  dei servizi.

Altamura 22 novembre 2002

Prof. Pietro Pepe